ON. GIORGIO NAPOLITANO Presidente della Repubblica Palazzo del Quirinale, Roma On. Emma Bonino Ministro degli Affari Esteri Piazzale della Farnesina n°1 00135 Roma [email protected] p.c. SERGE KOLLWELTER Presidente AEDH [email protected] Karim LAHIDJI Presidente FIDH [email protected] Signor Presidente, Signor Ministro il caso di Alma Shalabayeva e della figlia Alua, di sei anni, ha giustamente commosso la Nazione, ed è scontato che la Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo condivida la censura unanime contro il comportamento di una amministrazione di polizia, un giudice di pace ed un pubblico ministero i quali, parrebbe, su mera richiesta dell’autorità diplomatica e consolare d’uno Stato estero hanno provveduto all’espulsione di una madre ed una bambina senza verificare che fossero i familiari d’un dissidente politico che ha ottenuto asilo presso altro Stato membro dell’Unione europea, il Regno Unito di Gran Bretagna e Nord Irlanda. Detto ciò, la L.I.D.U. , mio tramite, intende sottolineare come il caso abbia assunto un rilievo imparagonabile a tante altre espulsioni illegittime diuturnamente perpetrate in quanto il dissidente in questione, Mukhtar Ablyazov, è altresì un noto esponente non solo politico ma anche della vita imprenditoriale del Kazakistan, paese che occupa il sesto posto al mondo per riserve di risorse naturali, territorio sul quale sono presenti 99 elementi dei 110 presenti in natura. La persecuzione di Mukhtar Ablyazov trae origine dal timore dell’attuale Presidente Nursultan Nazarbayev che il crescente potere dello stesso Ablyazov potesse insidiare la propria dittatura; e si ha il sospetto che l’attenzione delle autorità di polizia e giudiziarie italiane ai familiari di Mukhtar Ablyazov sia in qualche modo connessa col ruolo dell’ENI nelle attività estrattive in quello Stato, nel quale opera come Agip KCO (Agip Kazakhstan North Caspian Operatine Company) ed altro. Non interessa alla L.I.D.U. tanto il ruolo d’esponenti politici italiani nella protezione e promozione di questi interessi, che possono anche rientrare nel perseguimento della legittima necessità politica d’assicurare gli approvvigionamenti energetici dell’Italia, quanto il fatto che l’episodio rileva quanto, nell’attuale età globale, gli Stati nazionali non siano più in grado di garantire i diritti fondamentali che li connotano quali Stati liberi quando siano in gioco gli interessi d’assetti imprenditoriali transnazionali, che dominano scenarî più estesi dei territorî sottoposti alla loro Sovranità. Questa è questione politica fondamentale per le nostre Democrazie, e rileva la stretta connessione fra garanzie dei diritti individuali e promozione di tutte le forme di federalismo supernazionale, che è la nuova frontiera delle Libere Istituzioni, ad iniziare dall’Unione europea, ma non solo. Con i sensi della più viva e sentita stima On. Alfredo Arpaia Presidente della LIDU Lega Italiana dei diritti dell’uomo