Struttura POF - Noi cittadini dell’Europa e del mondo ESITI DEL RAV PRIORITA’ RISULTATI SCOLASTICI – RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI - COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA PROCESSI: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE - ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA FAMIGLIE CONTESTO –BISOGNI EDUCATIVI ENTI TERRITORIALI Mission e vision INCLUSIONE - AMBIENTE - LEGALITA’ PROGETTAZIONE CURRICOLARE CURRICOLO DI SCUOLA programmazione annuale unità di apprendimento piani educativi individualizzati piani didattici personalizzati didattica e buone pratiche inclusive metodologie e strategie uscite didattiche e viaggi d’istruzione ATTIVITA’ DI RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE LE INIZIATIVE IN RETE AMPLIAMENTO EXTRACURRICOLARE PROGETTI DEDICATI: sport – salute – ecologia espressività e creatività linguaggi – innovazioni e tecnologie lingue straniere e italiano come L2 recupero e potenziamento ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ORGANIGRAMMA RISORSE UMANE INTERNE ED ESTERNE RISORSE STRUMENTALI SPAZI - LABORATORIO VERIFICA Staff di dirigenza Figure di sistema Personale COMPITI E RUOLI ORARIO UFFICI MONITORAGGIO VALUTAZIONE RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE 1 Il nostro Istituto partendo dalle Indicazioni Nazionali (DM n. 254 del 16 novembre 2012) ha posto l’attenzione sul tema della progettazione curricolare e sul ruolo che essa può avere ai fini della promozione delle competenze. Il rinnovamento della scuola e della didattica non può basarsi solo sul metodo di insegnamento, adattando i «contenuti» e lo stesso «sapere» alle nuove esigenze. C’è bisogno di un capovolgimento del processo di istruzione, mediante il passaggio dalla «cultura del programma» alla «cultura del curricolo» . Il nostro curricolo verticale chiama in causa non solo la scelta di contenuti, bensì precisa i nuclei fondanti delle discipline, gli obiettivi di apprendimento (costituiti da conoscenze “formali e informali” e abilità), le competenze culturali di base, volte a predisporre attività, metodi di insegnamento/apprendimento, materiali didattici, che pongono al centro l’allievo con le sue motivazioni , le sue attitudini e la sua personalità. Esso prevede un percorso formativo intenzionale, organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di porre gli alunni nelle condizioni migliori per raggiungere i traguardi previsti. In questa prospettiva il corpo docente non solo deve porre attenzione sulla conoscenza dei fondamenti epistemologici oggetti di studio della propria disciplina, ma adottare anche tutte le soluzioni metodologico - didattiche possibili affinché l’intervento educativo conduca l’alunno al successo. Ecco perché l’elaborazione del curricolo richiede un forte impegno progettuale che si attiva mediante una fase successiva in cui è prevista l’elaborazione di Unità di Apprendimento. L’Unità di Apprendimento (UdA) è dunque “un pezzo” del curricolo, essa sviluppa un argomento o meglio un campo di apprendimento, affrontato da più discipline (interdisciplinare), grazie all’’intervento sinergico di più docenti. Il punto di arrivo è un prodotto che gli alunni sono chiamati a realizzare, mobilitando così una serie di conoscenze (saperi) a abilità (saper fare) e maturando gradualmente le competenze previste dai docenti che progettano l’unità. Tale prodotto (compito unitario) deve essere chiaro ai docenti nella fase di predisposizione dell’unità di apprendimento. Anche i risultati attesi (la verifica delle conoscenze e abilità) si definiscono in fase di progettazione attraverso l’elaborazione di rubriche che conducono i docenti alla riflessione circa la valutazione sul livello di competenze conseguito dagli alunni per giungere alla loro certificazione. 2 Il percorso didattico è organizzato in una serie di esperienze di apprendimento diverse, che superano la logica lezione / esercizio / interrogazione, dando spazio al laboratorio, alla ricerca personale, alle attività di gruppo, alle esperienze extrascolastiche anche con l’apporto di esperti esterni. La valutazione avviene in un contesto definito autentico in quanto mette l’allievo nella condizione di fare qualcosa con quello che sa all’interno di compiti veri o verosimili . In un anno scolastico attraverso la realizzazione delle UdA si vanno man mano a coprire tutti i risultati attesi previsti dalla certificazione delle competenze, rendendo possibile una compilazione non formalistica di tale documento. Inoltre la progettazione di unità di apprendimento tra classi ponte (scuola dell’infanzia-primaria; scuola primaria- secondaria di I grado) favorisce il raccordo tra i diversi momenti del percorso di istruzione e realizza pienamente l’intenzione di progettare un curricolo verticale, progressivo e unitario. Infatti in questo senso il curricolo diventa lo strumento attraverso il quale sperimentare la continuità educativa e le competenze diventano qualcosa di capitalizzabile e utilizzabile in molteplici contesti e situazioni. POF Curricolo NOI CITTADINI DELL’EUROPA S IO E LA NATURA S I LEGALITA’ IO E GLI ALTRI I AMBIENTE MACRO AREE: INCLUSIONE M E DEL MONDO O N IO CITTADINO DEL MONDO Obiettivi formativi IO E GLI ALTRI - Saper accogliere le diversità come ricchezza culturale. - Attuare l’integrazione sociale. - Saper stabilire rapporti di amicizia solidi per evitare forme di bullismo e attuare processi di recupero. - Valorizzare la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti (docenti, alunni, genitori, enti territoriali) IO E LA NATURA - Valorizzare le risorse sociali, culturali ed economiche del territorio. - Rispettare l’ambiente ed acquisire una coscienza ecologica. - Assumere comportamenti di tutela e difesa dell’ambiente. IO CITTADINO DEL MONDO - Possedere una coscienza nazionale, europea e mondiale. - Essere consapevoli di appartenere ad una grande comunità con grandi tradizioni comuni. 4 TEMATICHE RICORRENTI IO E GLI ALTRI IO E LA NATURA IO CITTADINO DEL MONDO - Usi e costumi - Festività - Accoglienza - Solidarietà - Inclusione - Continuità - Orientamento - Alimentazione - Inquinamento - Ambiente - Salute e benessere - Sicurezza - Sostenibilità - Legalità - La protezione civile - La sicurezza in rete - Patrimonio artisticoculturale - Intercultura ATTIVITÀ - Mercatino della solidarietà - Open day - Sportello emozionale - AIRC - Area a rischio - Classe web 2.0 - e-twinnig ATTIVITÀ - Frutta nelle scuole - Giardinaggio - Riciclaggio - La giornata del libro - Recupero spazi verdi - Sport (amica palla) ATTIVITÀ - M.R.S.F. - Shoah - Vivi la strada - I diritti del bambino - A scuola con la protezione civile - Generazioni connesse - Visite didattiche - Musica - CAA PROFILO DELLE COMPETENZE IN USCITA - Didattica integrata - Innalzare i livelli di istruzione e le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL. - Potenziare le competenze matematico-logiche-scientifiche e le discipline motorie artistiche e musicali. - Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione ,interculturale, il rispetto delle differenze l'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. - Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica - Contrastare le disuguaglianze e potenziare l'inclusione scolastica garantendo il diritto allo studio e pari opportunità di successo formativo. PROGETTAZIONE Ampliamento e potenziamento OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro. Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. Si realizzano attraverso MODULI DIDATTICI 6 Modulo Espressivo - “Intercultura: io sono se noi siamo” COMPETENZE CULTURALI DI BASE: Essere consapevoli delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Esprimersi negli ambiti motori, artistici e musicali. Realizzare semplici progetti. Rispettare le regole condivise e collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune. Osservare, descrivere e attribuire significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. COMPETENZA/E CHIAVE : Imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. NUCLEO TEMATICO : IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVA E STRUMENTO DI PREVENZIONE E BENESSERE Curricolare ed extracurricolare Discipline coinvolte: arte – musica – ed. fisica – storia – scienze Laboratori: legalità scientifico –alimentare artistico-teatrale Destinatari: SCUOLA DELL’INFANZIA( alunni di cinque anni) – PRIMARIA(alunni delle classi primeterze-quinte) – SSIG(alunni delle classi prime-terze) RISORSE UMANE 1 docente di musica 1 docente d’arte 2 docenti di scienze 1 docente di ed. fisica STRUMENTI/RISORSE MATERIALI Teatro, palestra, lettore cd e dvd, computer, strumenti musicali, sussidi didattici, Lim , strumentazione scientifica. Modulo Linguistico - “ In lingue” Modulo recupero “ Passo dopo passo” COMPETENZE CULTURALI DI BASE: COMPETENZE CULTURALI DI BASE: Padroneggiare in modo essenziale la lingua italiana e adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Saper affrontare in lingua straniera una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana Padroneggiare la lingua italiana e adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Utilizzare le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. COMPETENZA/E CHIAVE : Comunicazione nelle lingue straniere Comunicazione nella lingua di istruzione : italiano come L2 NUCLEO TEMATICO : ASCOLTO COMPRENSIONE E PRODUZIONE Curricolare ed extracurricolare Discipline coinvolte:italiano come L2- Inglese- Spagnolo- Francese Laboratori: Clil Cooperative Learning Destinatari: alunni di cinque anni della Scuola dell’Infanzia e alunni delle classi prime e seconde della scuola primaria. Alunni delle classi quarte / quinte della Scuola Primaria. Alunni delle classi prime/seconde/terze della Scuola Secondaria di Primo Grado RISORSE UMANE 1 docente di italiano come L2 2 docenti: 1 di Inglese +1 Madrelingua 2 docenti: 1 di Spagnolo+1 Madrelingua 2 docenti: 1 di Francese +1 Madrelingua STRUMENTI/RISORSE MATERIALI: Lim Computer e software didattici linguistici COMPETENZA/E CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua; competenze matematiche; competenze digitali NUCLEI TEMATICI: Lingua italiana: ASCOLTO E PARLATO; LETTURA; SCRITTURA; ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO; ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA Matematica: NUMERI; SPAZIO E FIGURE; RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Curricolare ed extracurricolare Discipline coinvolte: italiano e matematica Laboratori: Italiano -Matematica Inclusione Destinatari: Alunni delle classi seconde e quinte di scuola primaria Alunni delle classi terze e quarte di scuola primaria e prime, seconde e terze di scuola secondaria di primo grado con bassi livelli di competenze e bisogni educativi speciali (svantaggio, stranieri, DSA, ecc) RISORSE UMANE: 4 docenti di scuole primaria 2 docenti di lettere e 2 di matematica SSI°G Supporto di esperti per realizzazione di piani di inclusione STRUMENTI/RISORSE MATERIALI Computer e software didattici per il recupero delle strumentalità di base; LIM –Biblioteca e biblioteca multimediale Modulo tecnologico-matematico: Coding – Mat@bel COMPETENZE CULTURALI DI BASE: Usare le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Utilizzare le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali COMPETENZA/E CHIAVE : Competenze digitali. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia NUCLEI TEMATICI NUMERI; SPAZIO E FIGURE; RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Curricolare (Coding e Mat@bel) Extracurricolare (Certificazione delle competenze informatiche EiPass con contributo delle famiglie) Discipline coinvolte: matematica – scienze e tecnologia Laboratori: Matematici e scientifici Classe web 2.0 Certificazione competenze digitali (EiPass) Destinatari: alunni dall’infanzia alla SSI°G (Coding ) Alunni delle classi quarte e quinte di scuola primarie Alunni della SSI°G RISORSE UMANE: 1 docente di informatica STRUMENTI/RISORSE MATERIALI strumentazione scientifica software di matematica Classi 2.0 Laboratori informatici PROGETTI IN RETE PROGETTI CON CONTRIBUTO DELLE FAMIGLIE: Pallamano- fair play con tesseramento FIGH- primaria e SSIG – certificazione digitale EIPASS LABORATORI CON L’ASSOCIAZIONE ZEFIRO: Studio assistito - Ceramica e Teatro - Scuola di calcetto e attività motorie SPORTELLO ASCOLTO PSICOLOGICO FAMIGLIE E ORIENTAMENTO CON L’ASSOCIAZIONE Emotivando SPORTELLO ASCOLTO FAMIGLIE –DOCENTI – ALUNNI CON L’ASSOCIAZIONE DSA – DISLESSIA, UN LIMITE DA SUPERARE PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON GLI ENTI TERRITORIALI E IN RETE CON LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL TERRITORIO: Marano Ragazzi Spot Festival - Vivi la strada - Ragazzi in aula- una modalità per conoscersi (Associazione Magistrati –AREC) – A scuola con la protezione civile - Frutta nella scuola 8 PIANO DELLE USCITE Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un importante momento di arricchimento culturale e di corretta crescita civica degli studenti. Tutte le iniziative, trattandosi di attività didattica, devono essere coerenti con la programmazione annuale, di cui sono parte integrante, costituendone un completamento, un arricchimento e un momento operativo. I Consigli di Classe formulano proposte, condivise, motivate, articolate, che tengano conto degli aspetti finanziari evitando mete che comportino un costo eccessivo per un numero rilevante di famiglie PROPOSTE DI VISITE GUIDATE PERCORSO AA Biologico – Naturalistico - Tecnologico Nb: sono previste max 3 visite guidate per classe VEDI EXCEL B Storico – Artistico INCLUSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI NEI GRUPPI CLASSE GLI-GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Coordina le azioni dei Consigli di classe/interclasse/sezione per l’intervento a favore dei BES: DA DSA Disturbi Evolutivi Specifici Disagio Stranieri Accoglie le famiglie Collabora con gli Enti Territoriali Fornisce la modulistica per la presa in carico e il monitoraggio Coordinamento progetti sull’inclusione ANALISI DI CONTESTO RILEVAZIONE DEGLI INDICATORI DI RISCHIO SECONDO IL MODELLO ICF INDIVIDUAZIONE DEI BES IN LINEA CON LE RECENTI NORMATIVE RAPPORTI CON GLI ENTI TERRITORIALI SOCIO-SANITARIO CTI-CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE Coordina azioni di: Informazione Consulenza Formazione Supporti didattici Ausili tecnologici Sportelli di ascolto psicologicofamiliare-counseling Orientamento Diffusione buone pratiche Collaborazione con enti del terzo settore 10 FORMAZIONE DOCENTI Con la Legge n.l07/2015 si riconosce alla formazione permanente dei docenti un ruolo fondamentale e strategico per il miglioramento del Sistema lstruzione del nostro Paese. Tra le varie misure previste in questo ambito, nella Legge 107/2015, al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, l'art. I comma 121 istituisce la Carta elettronica (e il relativo importo nominale di 500 euro/annuo come da nota MIUR AOODGRUF/U 15219 DEL 15.10.2015 e del DPCM del 23.09.2015) per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di seguito denominata Carta del docente. Questa iniziativa ha l'obiettivo di responsabilizzare il docente e di rafforzarne la professionalità in termini di conoscenze, competenze disciplinari e trasversali, scelte didattiche e prospettive pedagogiche per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze degli allievi e ai bisogni formativi espressi da un contesto sociale e culturale in continuo mutamento. ANNUALITÀ 2015 - 2016 ANNUALITÀ 2014 - 2015 Conduzione di Audit interni Strumenti di valutazione del Sistema Scolastico Valutare e Certificare per competenze Formazione interna sui BES “Dubbi e incertezze strumenti e strategie” “Verifica degli Apprendimenti e Valutazione delle Competenze” II Annualità La certificazione delle competenze e la didattica per competenze con ricerca azione sulle CLIL (N.I. 2012) Formazione Informatica di base e/o avanzata: proposte IFEP Sicurezza e salute: Protezione Civile a scuola Formazione emergenze sanitarie (Primo soccorso) 5 novembre ASL NA 2 Nord Allenatori pallamano Azioni di formazione del CTI territoriale Counseling scolastico per la relazione educativa e di aiuto proposta progettuale per l’inclusione degli alunni con disabilità di cui al D.M. n. 435 del 16 giugno 2015, art. 1, comma 2, lett. b) “Didattica inclusiva: innovazione metodologica e nuove tecnologie”, gestione della classe attraverso buone prassi per tutti e per ciascuno. Giornate formative/informative Sulla buone pratiche: C.A.A. e-twinning Classe web 2.0/Flipped Classroom Coding Didattica Integrata Mat@bel Formazione neo assunti Come nota MIUR, prot. N.6768del 27.02.2015 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA Antonietta Guadagno FIGURE DI STAFF Collaboratori del DS Referenti di plesso SICUREZZA Servizio di prevenzione e protezione PERSONALE AMMINISTRATIVO Dsga Assistenti amministrativi FIGURE DI SISTEMA AL POF FIGURE DI SISTEMA AL POF Funzioni strumentali Funzioni Referentistrumentali di settore Referenti di settore COORDINAMENTO PEDAGOGICO Per la programmazione Per la valutazione Per i Bisogni Educativi Speciali 12 Organigramma FIGURE DI STAFF Organigramma PERSONALE AMMINISTRATIVO 1° Collaboratore vicario: CERULLO MARIA 2° Collaboratore: RANIA ROBERTO DSGA: DE MAGGIO VITO REFERENTI DI PLESSO Contabilità: CARDANO ANNA Amanzio : BARILLARI LUCIA Referenti scuola dell’infanzia: Tipaldi Maria – Migliaccio Anna Personale a T.I.: CARDIN LILIANA Ranucci : GIGLIO CARMELA – MORRA LOREDANA Referenti scuola dell’infanzia: Catuogno Maria – Moio Giuseppa Referenti SSI°G: PAPA ROSARIA – CERULLO GIOVANNA Alunni (primaria ed infanzia): CRISPO ANGELA Alfieri: STEFFANINI ROBERTA Scuola Primaria e dell’infanzia: CANTIELLO TERESA Personale e alunni SSI°G: CONTI GAETANA Personale a T.D.: IZZO LUISA Alunni/affari generali: RUSSO IVAN ERMANNO Alunni/affari generali: ZAZA LUISA ORGANIGRAMMA FIGURE DI SISTEMA FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 4 POF PROGRAMMAZIONE PANNELLA ANNA Gruppo studio per il Curricolo POF VALUTAZIONE DI PALMA ANNA GAV (Gruppo Autovalutazione) 2 referenti sport: Bercioux – Moio G. 1 coordinatore laboratori espressivi: Morra L. 3 referenti laboratori espressivi: Carafa A. Ruggiero – Velardi DOCENTI E FORMAZIONE AMITRANO LUISA Referenti di laboratorio INNOVAZIONE METODOLOGICA E LABORATORI TECNOLOGICI MAGISTRO LEONARDO ALUNNI CERULLO LUISA 3 docenti infanzia: Catuogno – Parente – Mallardo 5 docenti primaria: Abbinante (prime) – Imperatore (seconde) - Alfè (terze) – De Roma (quarte) Visconti (quinte) 5 docenti SSI°G: Baiano C. Borriello – Carafa P. – Salzano- Spigno -Pizzonia Baiano A. - Morra R. – Steffanini Cerullo M. – Di Palma – Ferrigno –– Rania Nasti - Messico – Moio M. – Grossi GLI d’Istituto PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE PAPA ROSARIA Referenti MRSF ed eventuali Progetti RAPPORTI CON IL TERRITORIO DAVINO FILOMENA Referenti visite guidate e viaggi d’istruzione 2 referenti laboratori tecnologici: Morra L. (R) – Barillari (A) 2 referenti laboratori linguistici: Pelosi – Perilli Referenti sito web: Di Palma – Magistro 2 referenti lab scientifici: Lerro - Pannella Referenti Continuita’ e Orientamento 3 referenti infanzia: Marra – Migliaccio – Principe A. Referente primaria: Turco - Ruggiero 2 referenti SSI°G: Cerullo L.- Davino Referente BES: Amitrano (R)– Capece – Lipardi Referenti DSA/DA: Cerullo Luisa - Lipardi (A) – Di Maro - Musella 3 referenti dispersione: Referenti di plesso: Barillari (A) – Morra L.(R) – Steffanini (AL) Componenti CTI - Referente CTI : Cerullo Luisa referente CTI infanzia: Amitrano Luisa 2 referenti ICF: Cerullo M. – Di Palma A. Referente ASL - Referente S.S. Comune -3 Referenti genitori 3 referenti : Acciardi (A)– Bercioux (R) – Petrelli (Al) 3 referenti: Cipolletti (A) – D’Andria (R) Alì – De Sica (SSI°G) 14 COORDINAMENTO PEDAGOGICO (DETERMINA DS 170) INFANZIA Programmazione Valutazione BES AMANZIO RANUCCI ALFIERI Parente Migliaccio D’Ausilio Davino Giardini Schiano Catuogno Marra Lipardi PRIMARIA PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Programmazione Valutazione BES Ruggiero L. Piccirillo Alvino Bucciero Principe D’Orsi Alfè Napolano A. Ferrillo A. De Roma Ferrigno Fedele Visconti Baiano Napolano F. SCUOLA S.I° G. Programmazione Valutazione BES Corso A Corso B Pistorio Baiano A. Cerullo L. Papa Mazzei Steffanini Corso C Toce Baiano C. Capece Corso D Davino Pizzonia Lorenzello Corso E Borriello Cerullo G. Musella Corso F Magistro Spigno Fusco SICUREZZA La Salute e la Sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona sanciti dalla Costituzione. Il Decreto Legislativo n° 81/2008, prevede espressamente che anche la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute e sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione. Gli art. 17 e 18 del Testo Unico stabiliscono l’obbligo per il datore di lavoro (nella scuola il Capo d’Istituto) di provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione circa i rischi e l’organizzazione della sicurezza nell’azienda, e riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute. Anche il D, Lgs. 81/2008 conferma l’obbligo formativo. Anche la legge 10772015 dà ampio spazio alla diffusione della cultura della sicurezza. INFORMAZIONE RELATIVE: a) ai rischi per la sicurezza e la salute connessi all'attività; b) alle misure di prevenzione e protezione adottate; c) alle norme di comportamento specifiche relative a particolari ambienti scolastici (es. palestra, laboratori scientifici, ecc.); d) ai pericoli connessi all'uso di sostanze o preparati pericolosi; e) alle modalità di segnalazione di pericoli; f) al comportamento in caso di infortunio e alle procedure di primo soccorso. ORGANIGRAMMA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ADDETTI: ANTINCENDIO – PRIMO SOCCORSO – OSSERVANZA DIVIETO DI FUMO OGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA L'organizzazione della sicurezza poggia sui seguenti adempimenti del Dirigente Scolastico: 1. valutare gli specifici rischi dell'attività svolta nell'istituzione scolastica ed elaborare un documento, conseguente alla “valutazione dei rischi”, da tenere agli atti, indicante, tra l'altro, i criteri adottati nella stesura della valutazione, nonché le opportune misure di prevenzione e protezione dai rischi; 2. designare il responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione; 3. designare il Medico Competente 4. designare i lavoratori addetti alle misure di prevenzione incendi, evacuazione e di pronto soccorso (figure sensibili); nonché la figura del preposto ove necessaria (es. laboratori, aule speciali 5. fornire ai lavoratori, e agli allievi, ove necessario, dispositivi di protezione individuale; 6. assicurare un'idonea attività di formazione e informazione degli interessati, personale ed alunni, in ragione delle attività svolte da ciascuno e delle relative responsabilità; 7. consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e informare le RSU (Organizzazioni sindacali) sull'attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di 16 lavoro (art. 6 CCNL/1999); 8. tenere aggiornato il registro infortuni e rispettare le clausole assicurative AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO, VERIFICA E VALUTAZIONE PREMESSA I progetti di autovalutazione rientrano nell'ambito della "ricerca-azione" e dello sviluppo scolastico: l'istituto scolastico non è infatti unicamente l'oggetto di studio del progetto, ma anche e soprattutto l'oggetto di cambiamento in una visione dinamica dell'azione del ricercatore. Intraprendere un'autovalutazione d'istituto significa essere consapevoli sin dall'inizio che, strada facendo, la propria scuola cambierà in direzioni che non sempre è possibile prevedere e che non sempre incontreranno l'approvazione di tutti. Diventa, quindi, indispensabile l'incontro delle diverse componenti della scuola che a varie riprese sono chiamate ad esprimersi e a mettere a confronto le loro visioni così da sviluppare la cultura collaborativa che è una caratteristica principale delle scuole più efficaci. PER caratterizzato da Criteri di scientificità finalizzato al miglioramento del servizio Permette alla scuola di compiere un’autentica autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili Consente di porre in relazione gli esiti dell’apprendimento con i processi organizzativodidattici all’interno del contesto socio-culturale della scuola stessa Il RAV (Rapporto di Autovalutazione d'Istituto): Consente l’individuazione di priorità e di obiettivi di miglioramento. Rappresenta una risorsa strategica per: Orientare le politiche educative alla crescita culturale, sociale ed economica del Paese Promuovere un esercizio responsabile dell’autonomia da parte delle istituzioni scolastiche e formative Il processo di autovalutazione prende avvio dall’analisi di informazioni qualificate in possesso della scuola. Rispondere all’impegno richiesto dall’Europa di sostenere, con un programma di ristrutturazione, le scuole che hanno fatto registrare risultati insoddisfacenti NORMATIVA DI RIFERIMENTO DPR n° 275 del 1999, art.10: REGOLAMENTO AUTONOMIA SCOLASTICA DPR 28 marzo 2013 n° 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione Direttiva n°11 del 18 settembre 2014 18 – Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 C.M. n°47 del 21 ottobre 2014 ANALISI DEI PROCESSI L’analisi di processi sarà svolta sulla base di un modello che vede il servizio scolastico come un percorso che ripropone ciclicamente una sequenza di cinque fasi. Esse sono: la definizione dell’offerta formativa che caratterizza l’istituto: la conoscenza del contesto nel quale la scuola opera; la definizione delle finalità della scuola; la scelta dei bisogni di formazione che si intende soddisfare in base alle proprie risorse; la pubblicizzazione e diffusione dell’offerta formativa elaborata; la progettazione dell’offerta: l’identificazione e progettazione dei percorsi formativi e delle attività ed esperienze che si ritengono più efficaci per far acquisire le competenze previste dal profilo di uscita, l’identificazione e la progettazione dei servizi necessari per garantire il successo formativo a tutti gli alunni; la progettazione dei criteri di valutazione; la progettazione dell’organizzazione per realizzare l’offerta: la progettazione dell’or-ganizzazione complessiva del servizio scolastico per utilizzare le risorse personali e strumentali nel modo più efficace ed efficiente per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti; il controllo dell’erogazione del servizio: la programmazione di dettaglio dell’eroga-zione del servizio; l’attuazione delle attività programmate; il controllo delle stesse e l’attuazione degli interventi necessari ad eliminare le non conformità e i difetti riscontrati; la valutazione dei risultati prodotti e la riprogettazione dell’offerta: l’analisi dei risultati prodotti, la rilevazione degli scostamenti dai risultati previsti; l’analisi delle cause dei problemi riscontrati; la progettazione dei miglioramenti e la riprogettazione dell’offerta. ANALISI DEI RISULTATI. AREE E INDICATORI • Le caratteristiche del contesto, gli indicatori descrivono le caratteristiche demografiche, socio-economiche, familiari e degli studenti in ingresso (CONTESTO); • Risorse in ingresso, gli indicatori descrivono le dotazioni strutturali, finanziarie, tecnologiche e umane della scuola (INPUT); • Risultati prodotti, gli indicatori descrivono la qualità dei risultati raggiunti dalla scuola in termini di esiti di apprendimento, risultati in uscita ciclo di studi, successo scolastico nella scuola di destinazione, livello di soddisfazione dei clienti (OUTPUT); • Apertura al territorio, gli indicatori descrivono il livello di partecipazione della scuola a progetti extraterritoriali, a reti locali e nella fornitura di servizi alla comunità (APERTURA AL TERRITORIO). ANALISI SODDISFAZIONE Questa sezione consente di raccogliere i dati relativi alla soddisfazione dei vari portatori d’interesse della scuola. Gli indicatori di soddisfazione vengono calcolati mediante questionari da somministrare a: • Studenti • Genitori • Docenti • Personale ATA • Territorio (associazioni, enti di volontariato ecc.). STRUMENTI I questionari sono strutturati in modo omogeneo per consentire di raccogliere i vari punti di vista dei portatori di interesse (stakeholder) sui seguenti aspetti del servizio scolastico: • Percorso formativo, cioè come il soggetto intervistato valuta le possibilità per il futuro fornite dalla scuola, il benessere in classe, la soddisfazione risultati ottenuti; • Insegnamento, cioè come il soggetto intervistato valuta la rispondenza ai bisogni dello studente, il coinvolgimento dello studente, la preparazione dei docenti; • Organizzazione, cioè come il soggetto intervistato valuta l’adeguatezza degli orari e del calendario; l’adeguatezza servizi amministrativi e di segreteria, la pulizia e sorveglianza della sede; • Infrastrutture, cioè come il soggetto intervistato valuta la sicurezza dei laboratori; l’utilizzo dei laboratori e l’adeguatezza delle apparecchiature. 20 • Clima relazionale, cioè come il soggetto intervistato valuta i rapporti con gli studenti, i docenti, il personale ATA, i genitori, il dirigente scolastico, il rapporto con le aziende. • Comunicazione, cioè come il soggetto intervistato ne valuta la chiarezza e trasparenza, la tempestività e l’accesso alle informazioni. MONITORAGGIO L'attuazione di processi di monitoraggio, sia attraverso il confronto costante tra i referenti dei progetti per la valutazione degli esiti delle attività svolte, sia attraverso la rielaborazione dei dati raccolti con la sistematica osservazione delle criticità e dei bisogni, rappresentano momenti cardine da inserire nel quotidiano operare scolastico. AMBITI D’INDAGINE: • LE INTENZIONI In questa area sarà posta sotto osservazione la mission della scuola, ovvero le questioni essenziali che essa intende affrontare, i bisogni che intende soddisfare, le ragioni della sua specifica identità professionale e culturale. • LE AZIONI Messe in atto dalla scuola nel suo complesso. • LE POTENZIALITA’ Le possibilità individuali e collettive, le aspirazioni degli individui e dei gruppi che prefigurano una possibile trasformazione della scuola. • LE PERCEZIONI Le auto rappresentazioni e le rappresentazioni che i soggetti interni ed esterni hanno della identità della scuola. Scheda di valutazione di progetto e scheda tecnica di riepilogo ore • IL MODELLO DIDATTICO di docenza e non C e G) L’insieme delle scelte organizzative e metodologiche che strutturanodocenza. l’azione(Mod. formativa. GLI OGGETTI D’INDAGINE: Scheda di valutazione di progetto. • IL MODELLO CURRICOLARE L’insieme delle scelte di organizzazione dei saperi in un progetto formativo. • IL MODELLO ORGANIZZATIVO L’insieme delle condizioni gestionali e relazionali che supportano i processi formativi. • IL MODELLO RELAZIONALE Insieme dei rapporti tra docenti, tra docenti e direzione d’istituto, tra istituto, allievi e famiglie che determinano il funzionamento didattico e organizzativo della istituzione scuola. SISTEMA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. Essa è, pertanto, lo strumento privilegiato che permette ai docenti la continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica. La valutazione è un processo complesso, sistematico e continuo. Essa precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva Azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Valutazione diagnostica come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di apprendimento: Prove oggettive (concordate per classi parallele a livello d’Istituto/Scuola Primaria/Scuola secondaria di 1° grado) Osservazioni sistematiche e non Valutazione formativa 22 per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso: osservazioni sistematiche e non verifiche oggettive e non oggettive degli obiettivi intermedi e finali analisi della congruenza tra obiettivi e risultati Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n.169/2008 di conversione del D.L.137/2008 Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale mediante un giudizio analitico (che riguarda solo la scuola Primaria). Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno/a, ma anche per le famiglie. Valutazione orientativa Favorisce un’accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI/E Criteri di valutazione del processo formativo Affinché il processo valutativo risulti trasparente, valido, comprensibile è importante distinguere i momenti di verifica/misurazione dalla valutazione. Si deve distinguere il momento della misurazione (rilevazione ragionevolmente oggettiva dei dati) dallo specifico della valutazione intesa come PROCESSO che, partendo da ciò che l'alunna/o è e già sa, promuove il progressivo avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell'apprendimento. La VALUTAZIONE è considerata come VALORIZZAZIONE in quanto non si limita a censire lacune ed errori, ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno/a a motivarsi, a costruire un'immagine positiva e realistica di sé. La valutazione periodica e annuale terrà conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale e la maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche. Nel nuovo sistema di istruzione nazionale la scuola è chiamata a valutare le competenze e a certificarle al termine della scuola primaria e del primo ciclo secondo livelli e indicatori esplicativi che afferiscono a ciò che l’alunno effettivamente sa fare e al suo livello di padronanza Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. Per giungere alla valutazione delle competenze, necessita seguire un percorso che prevede “capovolgere” l’impostazione metodologicodidattica per rendere l’alunno co-costruttore del suo apprendimento. La scuola, avendo aderito lo scorso anno alla sperimentazione del modello di certificazione delle competenze (C.M. 3 del 13 febbraio 2015 e C.M. 49/2014) intende continuare nel percorso di studio per l’approfondimento circa la revisione della didattica e impostarla per competenza e pervenire alla loro certificazione in modo più consapevole attraverso l’individuazione e la proposta di compiti in situazione. 24 Si valuteranno anche le competenze trasversali: acquisizione di abilità operative, padronanza di conoscenze e linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive, autonomia intesa come atteggiamento critico di fronte alla soluzione dei problemi, abilità metacognitive (saper spiegare il ‘come’ e il ‘perché’ si è arrivati ad una determinata soluzione). Il processo formativo della persona, assume particolare rilievo nella valutazione degli alunni/e con particolari bisogni e la valutazione degli alunni stranieri. Per quanto riguarda la valutazione degli alunni/e con BES, il gruppo tecnico di Valutazione sta studiando alla luce anche di indicazioni ministeriali, criteri univoci e che possano valorizzare i singoli miglioramenti di ciascuno. Per quanto concerne gli alunni/e stranieri la valutazione si ispira ad una necessaria graduale analisi dei progressi non solo riferiti all’acquisizione della conoscenza della lingua italiana, alle potenzialità di apprendimento dimostrate, alla motivazione e all’impegno, agli interessi e attitudini dimostrate, ma anche e soprattutto alla globale integrazione del discente nel diverso contesto socio – culturale di residenza, rispetto a quello nativo. I docenti della scuola primaria utilizzano la scala in decimi da 10 a 5 sia per la valutazione quadrimestrale e finale delle singole discipline sulla scheda di valutazione, sia per le prove oggettive quadrimestrali scelte collegialmente tra classi parallele. La stessa scala viene utilizzata anche per le verifiche in itinere somministrate dall’équipe o dal singolo insegnante al termine di un percorso di apprendimento. I docenti della scuola SSIG utilizzano la scala in decimi da 10 a 4. I docenti di Religione Cattolica esprimono la loro valutazione in giudizi dal Non Sufficiente a Ottimo. Per quanto riguarda i lavori che fanno parte della pratica quotidiana, (ad esempio la correzione dei quaderni, esercitazioni e produzioni quotidiane in classe o a casa), ogni insegnante o équipe ne decide le modalità attraverso giudizi descrittivi personali. Le famiglie vengono informate circa le modalità di valutazione sia d’Istituto che d’équipe nei vari incontri assembleari. INDICATORI DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO A tal riguardo si tenga in considerazione l’indicatore riguardante IL RISPETTO DELLE REGOLE DI CONVIVENZA CIVILE (rispetto delle persone, delle cose e dell’ambiente scolastico). Gli insegnanti della scuola primaria valutano il comportamento degli alunni/e mediante un giudizio sintetico. PROVE INVALSI La scuola ha l’obbligo di partecipare alla somministrazione nazionale delle prove INVALSI solo per le classi indicate nella normativa emanata dall’Ente. L’INVALSI è l’Ente di ricerca che effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV): studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa; effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole; fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione; svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche; formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione. La scuola, dunque, valuta e comunica delle proprie scelte e del proprio agire in fondamento dell’attività istituzionale; concetto di responsabilità ed il dovere di dall’analisi dei bisogni e delle aspettative al monitoraggio ed alla comunicazione agli stakeholder, comportamenti, risultati e impatti rapporto alla missione ed ai valori etici posti a una rendicontazione sociale che presuppone il coinvolgimento degli stakeholder a tutto campo, alla costruzione del consenso intorno alle scelte, fino dell’effettiva creazione di valore. 26 PIANO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ 28 ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO 1) Risultati scolastici Riduzione della variabilità tra le classi Portare la variabilità dei punteggi tra le classi dal 14.6% al 10% nel corso dei tre anni successivi Riduzione dell'abbandono scolastico Portare il dato del 2,7% di abbandoni/trasferim. nella S. Prim. allo 0,3% del dato provinciale. Per la SSIG passare dal 4% allo 0,6% dato provinciale Miglioramento degli esiti nelle prove standardizzate Nazionali in Matematica Innalzamento degli esiti del 3% nella Scuola Primaria e SSI°G rispetto alla media nazionale per la Matematica e per la Lingua italiana. Miglioramento degli esiti nelle prove standardizzate Nazionali in Italiano Innalzamento degli esiti del 5% nella Scuola Primaria e SSI°G rispetto alla media nazionale per la Lingua italiana. Miglioramento nei risultati della Prova Nazionale dell'Esame di Stato nella classe III della SSI°G. Innalzamento del 5% nei risultati della Prova nazionale d'esame da qui a tre anni, riferendosi agli allievi uscenti quest'anno dalle classi terze Sviluppo delle competenze sociali degli studenti della scuola primaria e SSI°G Diminuzione del numero dei provvedimenti disciplinari del 20%. Sviluppo dell'autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi Aumento in percentuale del 20% nella corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata. 2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali 3) Competenze chiave e di cittadinanza La scuola, pertanto, è chiamata ad attivare specifiche iniziative didattiche finalizzate al miglioramento delle performances scolastiche degli studenti, con riguardo sia alle situazioni di debolezza, sia alle situazioni di eccellenza che devono essere opportunamente valorizzate. AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO 1) Curricolo, progettazione e valutazione Uso costante di tecniche didattiche e strategie metodologiche innovative (attività laboratoriali, flipped classroom, giochi di simulazione, cooperative learning...) Attività di recupero e consolidamento finalizzate principalmente al miglioramento dei risultati delle Prove standardizzate nazionali Affinamento di forme comuni di verifica degli apprendimenti e introduzione di appropriate modalità e strumenti per la valutazione delle competenze 3) Inclusione e differenziazione Aprire uno sportello per il recupero e monitorarne gli esiti Incrementare l'utilizzo e/o la sperimentazione di metodologie e strategie didattiche volte all'inclusione. Aprire uno sportello per gli alunni stranieri e le loro famiglie con l'aiuto di mediatori culturali e linguistici Monitorare il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli alunni attraverso criteri condivisi Implementare e organizzare meglio le collaborazioni con associazioni ed enti specializzati nel settore 5) Orientamento strategico e Specificare in modo chiaro ed inequivocabile i compiti e i ruoli delle figure 30 organizzazione della scuola impegnate nell'organizzazione della scuola Monitorare in modo sistematico i processi e i risultati attesi dall'organizzazione con adeguati strumenti. Riorganizzare l'orario flessibile in funzione del curricolo per competenze Potenziare la formazione e l'aggiornamento professionale dei docenti con percorsi formativi di qualità. azione Strategia del miglioramento continuo, per piccoli passi Step 1 Decidere come organizzare e pianificare l’autovalutazio Step 2 – Comunicare il ne progetto di autovalutazione metodologia Step 5 – Condurre l’autovalutazione PDCA PREVENIRE I PROBLEMI Step 3 – Formare uno o più gruppi di autovalutazione Step 6 – Stendere un report descrittivo dei risultati dell’ autovalutazione Step 7 – Elaborare un piano di miglioramento, basato sul rapporto di autovalutazione Step 4 – Organizzare la formazione Step 9 – Implementare il piano di miglioramento Step 8 – Comunicare il piano di miglioramento 32 AVVISO PER LA SELEZIONE E IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI FINALIZZATI ALLA DEFINIZIONE E ALL’ATTUAZIONE DEI PIANI DI MIGLIORAMENTO. (PROT. N. AOODRCA/RU/11170 DEL 9/10/2015