AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE U.O.S. DI TERAPIA ANTALGICA COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME e trattamenti intratecali Siena, 05/05/2012 Dott. Lippi Stefano Paziente di sesso maschile, 68 aa, giunge alla nostra osservazione dal reparto di medicina in data 4/05/2011 dopo risoluzione di un edema polmonare da sovradosaggio di oppiacei (autoapplicazione di 6 cerotti di fentanyl transdermico) motivo della consulenza: dolore cronico grave nel settore cervicobrachiale destro post-traumatico Quadro clinico alla prima visita • Arto superiore destro ipotrofico atteggiato in adduzione con 3 cicatrici esiti di pregressi interventi chirurgici, riduzione autonomia dell’arto superiore dx : > 90 % • Dolore di tipo continuo intenso (VAS 8 -10) e complicato da continue crisi di tipo Incident scatenate non solo da sfioramento e movimento dell’arto ma anche dalla alimentazione e dai colpi di tosse. • Insorgenza sucessivo a un primo incidente stradale nel 1998(C6-C7C8) e aggravato da un secondo trauma nel 2008(cedimento C4;protrusione C3-C4;C5.C6) • La sede del dolore: avambraccio di dx, prevalente sul lato superointerno, il polso e le dita ( III – IV – V dito ) della mano dx . Territori interessati T1 – C7-C8 • Paresi > al 90 % e Ipotrofia grave dell’avambraccio • Iperidrosi distrettuale distale con episodi di discromia accessuale • Clonie intermittenti • Parestesie propriocettive ( gonfiore ) ed esterocettive (formicolio ) alle dita • Ipoestesia periferica • Allodinia meccanica(dinamica-statica) di grado intenso all’avambraccio • Valutazione psicologica : stato depressivo con percezione di grave frustrazione personale, ideazione suicida Anamnesi farmacologica autosomministrazione • Durogesic(100 mcg/h) • Oramorph 30 mg • Ms contin 10mg • Laroxyl • Anticonvulsivanti(gabapentin, pregabalin) • EN gocce • Morfina fl 10mg sc Trattamenti che non hanno mai esitato in un miglioramento della patologia ma che hanno portato solo ad un minimo contenimento della percezione del dolore. Nel tempo si è presentato anche il problema dell’”addition”( ricerca e uso compulsivo di oppioidi) Nonostante tutto è stato inevitabile un continuo peggioramento del quadro doloroso e delle funzioni neurologiche termo-tattili correlate alla disfunzione nocicettiva Anamnesi patologica remota • gennaio 1998 : incidente stradale dove il pz riporta frattura pluriframmentaria dell’ omero di destra e deficit neurologico nel distretto del nervo radiale omolaterale ove si segnala uno stato paretico. Intervento di osteosintesi della frattura dell’omero dx • marzo 1998: estensione del danno neurofunzionale con comparsa di aprassia radiale-mediano-ulnare che alla valutazione EMGrafica si inquadra come “lesione completa della Radice di C8 dx con grave lesione delle radici di C6 e C7 sempre omolaterali a dx” • lesione confermata alla RMN che aggiunge un fattore complicante di natura discale: ernia su C3-C4; C5-C6. Anamnesi patologica remota • Il quadro descritto è fin dall’inizio corredato da una grave disfunzione motoria e da una sindrome dolorosa persistente che induce il pz a migrazioni sanitarie anche presso sedi fuori dall’Italia, ove si attuano interventi tesi a ridurre il danno neurologico di natura sia motoria che sensitiva. • In particolare: dicembre 1998: neurolisi del nervo ulnare e del nervo radiale marzo 2000 :blocco anestetico del nervo ulnare maggio 2000: neurolisi del nervo ulnare . A scopo prettamente antalgico sono stati attuati trattamenti infiltrativi (cortisonici e anestetici) e farmacologici con uso di svariate molecole analgesiche (FANS.. ) Anamnesi patologica remota • aprile 2008: un nuovo incidente determina un trauma distorsivo del rachide cervicale con dismorfismo della cerniera atlanto occipitale e cedimento di C4, tutto questo si instaura su una precedente situazione osteodegenerativa( ostefitosi su tutto il tratto cervicale, protrusione di C3-C4; C5-C6). • Tale nuovo evento determina una grave recrudescenza della sintomatologia dolorosa con una persistenza di algie in sede cervicale e disfunzione dolorosa al laringe con disfagia. Il paziente è stato, come descritto in precedenza,trattato con numerose terapie non invasive e invasive per la neuropatia cervico-brachiale dx. Il secondo trauma,ha aggiunto allo stato patologico doloroso in atto , di natura prettamente neuropatica, una condizione algica a genesi muscolo-scheletrica. Agosto 2009:ricovero presso altro Centro di Terapia Antalgica e Cure Palliative dove viene posta la diagnosi della patologia dolorosa in atto: Algodistrofia ( CRPS di tipo I ) complicato da una Causalgia (CRPS di tipo II ) Tipologia algica : Dolore neuropatico: genesi post-traumatica, trauma avulsivo sulle radici spinale cervicali )1998 Dolore nocicettivo somatico profondo osteo-articolare-discale cervicale a genesi post-traumatica / frattura vertebra cervicale (2008) Terapie attuate (in base alla diagnosi) • 1° step: Terapia farmacologica: farmaci ad azione antirecettoriale di tipo anticonvulsivanti (Gabapentina) ed oppioide – adrenergico (tramadolo/ ossicodone) associato a Cicli di Blocchi anestetici selettivi delle radici. • 2° step: ottobre 2009, Impiantologia spinale temporanea – elettrostimolazione dei cordoni posteriori del midollo (SCS)al livello delle radici C6-T1 al fine di ridurre gli inputs eccitatori neuronali ed il rinforzo Simpatico: dopo 30gg viene rimosso per parestesie anomale a livello craniale e Controllo del dolore : insufficiente ( VAS >di 8 ) Il paziente deluso e depresso si dimette e inizia autosomministrazione di farmaci…. • L’infusione intratecale di farmaci è impiegata nel trattamento del dolore cronico sia nocicettivo che neuropatico che non risponde alle cure mediche convenzionali • La metodica d’impianto sicura e facile ha contribuito ad un crescente utilizzo di questa terapia nel corso degli ultimi anni • I farmaci da impiegare vanno testati per l’efficacia, la stabilità e per la possibilità di combinazione nei vari mix Procedura di Screening con Bolo Intratecale 1° GIORNO Bolo: dose test NESSUNA RISPOSTA RISPOSTA POSITIVA IMPIANTO POMPA RISPOSTA POSITIVA IMPIANTO POMPA 2° GIORNO 24 ore dopo il 1° bolo di screening Bolo: dose test + 0,1 mg NESSUNA RISPOSTA 3° GIORNO 24 ore dopo il 2° bolo di screening Bolo: dose test + 0,2 mg NESSUNA RISPOSTA RISPOSTA POSITIVA IMPIANTO POMPA 4° GIORNO 24 ore dopo il 3° bolo di screening Bolo: dose test + 0,3 mg n.b. A discrezione del medico gli aumenti di dosaggio possono essere di 0,2 mg anzichè 0,1 mg Procedura di Screening con Infusione Intratecale Continua Catetere intratecale con port di accesso sottocutaneo Infusione continua con pompa esterna FARMACO: MORFINA A DOSI COMPRESE TRA 0,3 E 10 mg / 24 ORE DURATA DEL PERIODO DI PROVA: 15 GIORNI POSITIVITA’ DEL TEST: RIDUZIONE DEL DOLORE DI ALMENO IL 50% Anche in questo caso la dose viene aumentata in maniera graduale Farmaci per infusione intratecale • Anestetici locali • Oppioidi – Bupivacaine – Morphine – Ropivacanine – Fentanyl – Tetracaine – Sufentanil • 2- agonisti adrenergici – Methadone – Clonidine – Meperidine – Tizanidine – Hydromorpho ne • Agenti NMDA – ketamine • Altri agenti – Adenosine – Aspirin – Baclofene – Droperidol – Gabapentin – Ketorolac – Midazolam – Neostigmine – Octreotide – Ziconotide Maggio 2011 giunge alla nostra osservazione • 4/5/2011:si riducono fino a sospendere cerotti di durogesic inizia perfalgan e fans • 14/5/2011: test intratecale di morfina(1mg) vas=3 per 24 ore circa • 17/5/2011: impianto catetere subaracnoideo L2-L3(estremità distale(C4-C5) con port sottocutaneo sul piano costale, si esegue bolo di morfina 1mg e si collega a pompa esterna, velocità 1,5 mg morfina/die.Incremento progressivo del dosaggio, miglioramento della sintomatologia • Al 31/05/2011 si sta somministrando morfina 30 mg(settimanale; 4,2 mg/die) per via intratecale vas=3 • Finalmente il 13/06/2011 impianto catetere subaracnoideo con ingresso T11-T12. L’estremità distale risale fino all’altezza delle vertebre cervicali C4-C5. Il catetere è tunnellizzato lungo il fianco dx fino in regione addominale dove viene collegato a pompa elettronica per infusione intratecale di farmaci alloggiata in tasca sottocutanea. L’infusione è regolata a 4mg/die. • Dopo una settimana il paziente torna al proprio domicilio(Lecce) • Netto miglioramento della sintomatologia algica(VAS 2), mai ottenuto con le terapie intraprese in passato, di conseguenza anche lo stato psicologico è molto migliorato • A domicilio come terapia generale continua solo con pregabalin 75 mgx2 Pompa elettronica per infusione intratecale di farmaci Pompa impiantabile Catetere intratecale Dal mese di maggio 2011 ad oggi il dolore non si è mantenuto costante ma vi sono state delle esacerbazioni; Per cui è stato necessario aggiungere, gradualmente, altri farmaci. Attualmente il paziente è trattato con la seguente infusione intratecale di: • morfina 5,001 mg/die • Naropina(5 mg/ml) 2,5006 mg/die • baclofen 60,01 mcg/die Il paziente riferisce buon controllo del dolore(VAS= 2) è tornato a lavorare e riconquistato il proprio ruolo sociale