GLI IMPEGNI DEGLI ISTITUTI TECNICI “TRASPORTI E LOGISTICA” PER LA FORMAZIONE DEI MARITTIMI Gaeta– 22/04/2013 Anna Laura Marini Presente da secoli ma di carattere privato; L’Istruzione Nautica, come organizzazione pubblica, nasce proprio nel Regno di Napoli dopo la cacciata dei Gesuiti (a cui era affidata tale formazione) da parte di Ferdinando di Borbone nel 1767, a cura di Antonio Genovesi. PECULIARITÀ DEL SISTEMA ITALIA L’Italia è l’unico Paese al mondo che inizia il processo di Istruzione per le professioni marittime sin dall’adolescenza. In tutto il mondo il processo comincia dopo la Scuola Superiore con i MET (Maritime Educational and Training Institute) Fino al DPCM 25/01/2008 l’Italia mancava, invece, di una offerta stabile di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore oggi assicurata dagli ITS. PECULIARITÀ DEL SISTEMA ITALIA Il DPCM 25/01/2008 contiene le linee guida per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) Prevede l’istituzione degli Istituti tecnici superiori in sei aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico Tra queste, la “Mobilità sostenibile” Le figure nazionali di riferimento dell’area sono tre descritte nel decreto del ministero dell’istruzione di concerto col ministro del lavoro 7 settembre 2011 Sono quattro gli ITS finora costituiti in quest’area PECULIARITÀ DEL SISTEMA ITALIA Nel 2007 la visita dell’EMSA European Maritime Safety Agency – ha portato alla luce alcuni problemi. Nel corso di questi anni si è sviluppata un’intensa interlocuzione tra i ministeri interessati e le agenzie europee che ha permesso di procedere progressivamente all’adeguamento alle indicazioni comunitarie delle regole che presiedono all’organizzazione dell’istruzione nel settore marittimo in Italia. Occorre dare risposte sui profili di criticità sollevati nelle ultime osservazioni formulate dagli organismi comunitari che riguardano la conformità a specifiche disposizioni contenute nella direttiva 106/2008/CE Carenza di un’offerta di istruzione e formazione a livello dirigenziale come requisito specifico per l’abilitazione al comando di navi mercantili Carenza di un sistema di norme di qualità che abbracci gestione, corsi, esami e valutazione Valutazione indipendente Carenza nel controllo dei programmi Direttiva 2008/106/CE Entra in vigore il 01 gennaio 2009 Aggiunge alcune norme per l’Istruzione e la Formazione dei Marittimi … focalizzando la sua attenzione anche sull’Istruzione Pubblica Dal confronto sull’applicazione della direttiva era nata una prima risposta: “la Convenzione STCW, nelle sue diverse versioni, non è applicabile in Italia alle attività scolastiche in quanto ha come obiettivo l’addestramento mentre nelle scuole pubbliche italiane si fa Istruzione”. Occorre osservare che Il concetto di “training” È molto più vicino al nostro concetto di “Formazione in Alternanza Scuola/Lavoro” che al mero concetto di addestramento. “All.to I alla Direttiva - Regola II/2 e III/2” Ogni Candidato all’abilitazione di primo ufficiale “deve, tra l’altro, aver frequentato con esito positivo di istruzione e formazione” ai sensi delle regole A-II/2 e A-III/2 del Codice STCW Art. 10 par. 1: “tutte le attività di formazione, di valutazione delle competenze, di certificazione … di convalida e di rinnovo … siano controllate attraverso un sistema di norme di qualità che assicuri il conseguimento di obiettivi definiti, inclusi quelli riguardanti le qualifiche e l’esperienza di istruttori ed esaminatori … tutti i corsi e i programmi, gli esami e le valutazioni” Art. 10 par. 2: “Gli Stati membri assicurano altresì una valutazione indipendente delle conoscenze, delle capacità di comprensione, delle abilità e competenze acquisite, delle attività di valutazione nonché del sistema di abilitazione …” Art. 17 par. 2: “Gli Stati membri assicurano che tutte le attività di istruzione e formazione per la gente di mare siano strutture secondo programmi scritti che indichino tra l’altro: •i metodi, •i mezzi di insegnamento •le procedure •il materiale didattico necessari per conseguire i livelli di competenza prescritti …” Art. 17 par. 2: “… Gli Stati membri assicurano che: a.tutte le attività di formazione e valutazione: ii.devono essere 1. condotte, 2. controllate, 3. valutate 4. coadiuvate da persone qualificate …” Sottoscrizione di un protocollo di intesa con il MIT per delineare un quadro di riferimento nazionale sulla base del quale porre in essere tutte le condizioni utili all’adeguamento del nostro sistema alle indicazioni comunitarie al fine di: Certificare secondo il sistema di qualità ISO 9001/2008 le attività della DG IFTS e degli istituti Trasporti e logistica, articolazione Conduzione del mezzo, opzioni CMN e AIM Raccordare gli standard minimi di competenze, abilità e conoscenze previste dal regolamento e dalle linee guida con il codice STCW Nell’ambito del protocollo di intesa con il MIT : definire le relative normative di attuazione; promuovere e svolgere attività di verifica delle conoscenze omogenee impartite dagli Istituti Tecnici a Indirizzo Trasporti e Logistica; valutare i risultati delle indagini svolte; promuovere eventuali azioni correttive. Nell’ambito del protocollo di intesa con il MIT : Collaborare con il MIT per definire modalità e contenuti della valutazione da effettuare periodicamente presso le singole Istituzioni Scolastiche a Indirizzo Trasporti e Logistica anche nel quadro del costituendo “Sistema Nazionale di Valutazione” Nell’ambito del protocollo di intesa con il MIT pertanto possono essere considerati : aspetti qualificanti: progettazione didattica sistema di valutazione sistema di monitoraggio elementi di miglioramento del sistema, dei percorsi di Istruzione Trasporti e Logistica ai fini del riconoscimento della validità del titolo di studio a livello internazionale; Il ruolo degli Istituti T&L 1. Implementare un Sistema per la Gestione in Qualità dell’Istituto in particolare: a. b. c. Tutte le attività amministrative e gestionali Tutte le attività di Progettazione Didattica quali comprese le ricerche dei fabbisogni, la stesura del POF, dei piani didattici comprese le correlazioni tra Competenze, le abilità e le conoscenze dei percorsi di Istruzione Tutte le attività dei Collegi Docenti, Consigli di Classe, CTS, Consiglio di Istituto, Giunta Esecutiva, ecc. Il ruolo degli Istituti T&L 2. Siano tracciabili e trasparenti tutte le fasi della gestione didattica: a. programmi di formazione b. esami c. valutazioni d. istruttori e. esaminatori Il ruolo degli Istituti T&L 4. Occorre puntare ad una formazione di qualità per i docenti: 1. Sul piano della capacità progettuale per lo sviluppo degli obiettivi didattici indicati dalle Linee Guida; 2. Sul piano delle metodologie didattiche da adottare (Cfr. IMO Model Course 6.09 e 6.10) 3. Sul piano delle metodologie di valutazione e di “assessment” delle Competenze in esito. Il ruolo degli Istituti T&L 1. Necessità di attivare un adeguato processo di Certificazione delle competenze degli allievi; 2. Attivare processi di Progettazione didattica 3. Attivare processi di adeguamento dei percorsi didattici all’evolversi delle normative e delle nuove esigenze professionali del cluster. 4. Processo di verifica da parte del MIUR attraverso gli organismi preposti (SNV) «NON ESISTE VENTO FAVOREVOLE PER IL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE» Seneca