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LA STAMPA
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
Primo Piano 59
Il crac finanziario del gruppo immobiliare
Oggi Andrea Damele
interrogato dal gip
È accusato di bancarotta fraudolenta assieme ad Andrea Nucera
STEFANO PEZZINI
ALBENGA
Sarà interrogato dal gip questa mattina Andrea Damele,
46 anni, il braccio destro di
Andrea Nucera, l’imprenditore attualmente irreperibile e a sua volta colpito da
un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere spiccata dal gip Emilio Fois. Damele è coinvolto nell’inchiesta
avviata dalla Guardia di finanza di Savona, coordinata
dal pm Ubaldo Pelosi, sul
crac Nucera con un maxi sequestro di beni mobili e immobili per 131 milioni di euro. Per loro l’accusa è di bancarotta fraudolenta.
Gli investigatori continuano, intanto, a cercare Andrea Nucera. L’imprendito-
L’impero della Geo
nato dalle intuizioni
del nonno Antonio
immigrato nel 1946
re sarebbe da mesi all’estero, negli Emirati Arabi probabilmente, dove ha interessi immobiliari e da dove continuerebbe a seguire le sue
attività in Africa. Attività
che vanno dalla logistica al
trasporto sino ad arrivare all’attività mineraria, soprattutto la ricerca e il commercio di diamanti. Ma per molti si tratta di ripieghi, un
modo per cercare di salvare, almeno nelle attività
estere, il gruppo imprenditoriale fondato nel 1946 da
Antonio Nucera, bracciante agricolo con idee comuniste che aveva poi deciso di
lasciare la Calabria in cerca
di fortuna al Nord.
Antonio, nel giro di alcuni
anni, riuscì ad acquistare
uno dei primi trattori meccanici della Piana moltiplicando così il lavoro. A quel primo «Orsi» del 1952 si aggiunsero altri due trattori e un retro escavatore, cominciando
così anche l’attività di manu-
tenzione stradale. Nel 1972
Giovanni Nucera affianca il
padre e diversifica l’attività.
Alle opere pubbliche si affiancano le seconde case per le vacanze in Liguria, Sardegna e
in Francia. Le aziende di famiglia crescono e si sviluppano.
Giovanni Nucera viene sfiorato dal ciclone Teardo nei primi Anni 80 e poi dalla vicenda
Viveri a metà degli Anni 90.
Andrea lo affianca in alcune
società e, autonomamente, fa
nascere il gruppo Geo. Nel
2001, quando Giovanni si ritira, Andrea, d’accordo con la
sorella Monica e il fratello Luca, accorpa le società di famiglia nella holding e razionalizza il tutto. I cantieri diventano
secondari rispetto all’immobiliare. Si aprono gli scenari internazionali, Europa dell’Est
e Africa soprattutto.
Accanto all’edilizia le attività del gruppo vengono diversificate. Si punta sul turismo
con alberghi e residence griffati dal marchio il Saraceno
(residence sono stati gestiti
ad Albenga, Porto Cervo, Roma, e alberghi a Stintino,
Alassio e Varigotti mentre all’estero sono in funzione strutture in Romania, in diverse
capitali dell’Est europeo, in
Kenia e in Madagascar), si potenzia la presenza nell’agricoltura con l’azienda agricola
Nuova Orchidea di Cerial
che, dalla produzione di orchidee, passa a quella di margherite, ortensie, fucsie e aromatiche (attualmente ne produce 250 mila vasi all’anno che
vengono esportati in Nord Europa) e una partnership in
Etiopia per produrre rose.
Un impero mondiale, insomma, al punto da convincere Andrea Nucera, personaggio riservato per quello
che riguarda la vita pubblica, ad acquistare pochi anni
fa un Falcon per poter coprire in tempi rapidi le zone di
suo interesse. Un impero
che, evidentemente, aveva i
piedi di argilla ed ora scricchiola pericolosamente.
Proprietà immobiliari
Tra i tanti edifici riconducibili al gruppo Nucera
anche la grande villa sulle alture di Ceriale
e l’ex ospedale di Albenga
OGGI AL CAMPUS ORGANIZZATO DALLA PREFETTURA CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE
Vertice sugli appalti pubblici
SAVONA
Oggi alle 16,30, nell’aula
LA218 della Palazzina Lagorio, al Polo universitario di
Savona, il prefetto Claudio
Sammartino, accompagnato dal questore, dal comandante provinciale dei carabinieri e dal comandante provinciale della Guardia di finanza, incontrerà i responsabili dei maggiori enti della
provincia per esaminare i temi legati alla Stazione unica
appaltante alla luce del decreto del presidente del
Consiglio dei ministri del 30
giugno 2011. Si tratta di impostare una procedura grazie alla quale gli enti pubblici, anzichè bandirli in pro-
La riunione è programmata alla palazzina Lagorio del Campus di Savona
prio, demandano alla Stazione unica appaltante tutti gli
appalti, con maggiori garanzie contro le infiltrazioni della criminalità organizzata.
All’incontro, che ha come
obiettivo quello di impedire infiltazioni di stampo mafioso
nelle gare d’appalto, sono invitati il presidente della Provin-
cia, Angelo Vaccarezza, il sindaco di Savona, Federico Berruti e i sindaci degli altri 68
Comuni, il presidente dell’Autorità portuale, Cristoforo Canavese, il presidente della Camera di commercio, Luciano
Pasquale, il presidente della
Società di promozione degli
enti savonesi per l’Università.
E ancora il presidente dell’Azienda sanitaria locale
del Savonese, Flavio Neirotti, il presidente dell’Ips (Insediamenti produttivi savonesi), il presidente dell’Azienda regionale territoriale per l’edilizia, il presidente di Tpl Linea Maricone
e il presidente del Consorzio
per la depurazione delle acque di scarico del Savonese.
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