Poste Italiane s.p.a. - Bimestrale - Spedizione in
abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L.
27/02/2004 n°46) Art 1, comma 1, DCB Ravenna
GIUGNO 2011 - BOLLETTINO N.1-2/11
AGCI
ASSOCIAZIONE
GENERALE
COOPERATIVE
ITALIANE
Associazione Regionale Emilia-Romagna
SOMMARIO
COPERTINA
1 Il valore politico dell’organizzazione
SPECIALE CONGRESSO
3 AGCI Ravenna - Ferrara XIII Congresso Provinciale
4 L’AGCI di Forlì - Cesena - Rimini a Congresso
4 AGCI Modena - Reggio Emilia
II Congresso Provinciale
5 Congresso interprovinciale territoriale
AGCI Parma - Piacenza
6 XV Congresso Provinciale ACGI Bologna
7 Congressi AGCI in Emilia Romagna
8 Il Congresso Regionale dell’AGCI
La cooperazione tra passato e futuro
alla riscoperta di valori sempre attuali
EVENTI
10 BOXBO idee e progetti per Bologna futura e creativa
IL VALORE POLITICO
DELL’ORGANIZZAZIONE
Si sono svolte senza sorprese le elezioni amministrative in alcuni Comuni della nostra regione, con Bologna e Ravenna tra i principali. Senza
sorprese in quanto i favoriti hanno vinto. A dispetto
delle campagne elettorali più fantasiose, ciò che preme agli elettori è la capacità di un partito o di un raggruppamento di rappresentare al meglio gli interessi
della città, di esserne interprete. Per farlo non basta
avere buone, buonissime o mirabolanti proposte. Per
farlo occorre anche avere dietro alle spalle una organizzazione capillare. Nelle elezioni amministrative gli
elettori si fidano di più di chi è individuabile, di chi è
AGCI
notizie
12 La qualità come valore
13 Cooperazione sociale e università: insieme per
migliorare qualità dei servizi di assitenza alla persona
14 Celelbrato il 60° anniversario dell’ACMAR
15 Modernizzazione del mercato del lavoro
OPPORTUNITÀ
16 Nuovi bandi per le imprese
17 Incontro con cooperfidi
PROFILI
17 Società Dolce acquisisce il Pianeta Aloucs
INFO
18 La regione Emilia Romagna approva la legge
contro le infiltrazioni mafiose
ARCHIVIO STORICO
18 Molinella e la cooperazione
anche fisicamente più prossimo. Spesso anche nel
condominio c’è qualcuno che interloquisce ad un livello più alto e che può far arrivare le nostre istanze
persino al Sindaco. O per lo meno ha migliori possibilità rispetto a chi proprio non saprebbe dove andare a
rintracciarlo. E’ così che si vincono le amministrative.
Ed è per questa via che si perdono, quando si crede
che questo rapporto di relazioni sia inutile, perché si
rincorrono i grandi temi, ci si rifugia nei programmi
fatti a tavolino, ci si fida troppo degli strateghi della
comunicazione. Insomma, quanto è più ampia la rete
di uomini e donne vicini al proprio movimento politico,
quanto più essa è presente nei diversi strati sociali
della città, migliori sono le possibilità di vincere.
Tanto più sono credibili le persone che compongono questa rete, tanto più è
Continua a pag. 2
AGCI
notizie
AGCI
segue da copertina
ASSOCIAZIONE
GENERALE
COOPERATIVE
ITALIANE
Associazione Regionale dell’Emilia Romagna
Via Riva di Reno n. 47, 40122 Bologna
Tel: 051229190 - Fax: 051268050
Direttore
Massimo Mota
Direttore Responsabile
Piervittorio Morsiani
Autorizzazione
Tribunale di Bologna n. 6029 del 24/10/1991
Stampa
Tipografia Moderna - Via G. Pastore, 1 - 48100 Ravenna
Stampato su Carta Ecosostenibile
Grafica & Impaginazione
Lucignolo Progetti Grafici Snc
Viale A. Lincoln n. 34/A - 40139 Bologna
Prezzo di Copertina
forte in candidato sindaco.
Non è una cosa che si inventa o che si costruisce in
qualche anno, tantomeno in una campagna elettorale.
E’ un investimento lungo e difficile, che richiede scelte
e pazienza, ma è il vero valore aggiunto di ogni forza
politica sul piano locale. Da qui una considerazione su
tutte: chi ha questa risorsa fondamentale, non smetta
di curarla come fosse un tesoro, perché lo è. Chi non
ce l’ha il più delle volte perde, ma impari ad usare le
campagne elettorali non solo come momento competitivo, ma soprattutto come occasione unica per attirare forze fresche e costruire le fondamenta di un sistema che davvero vuole rappresentare una collettività.
La presunta Seconda Repubblica (che non lo è) ha
spesso sottovalutato l’organizzazione, privilegiando gli
slogan e la comunicazione buona per tutto e per tutti. Almeno a livello comunale ci pare sia una strategia
controproducente.
1,00
E’ scomparso improvvisamente Lucio Nardi, responsabile
economico di Legacoop Emilia-Romagna.
Voglio ricordarlo come un amico sincero, onesto ed appassionato al suo lavoro. Lucio era un altruista e l’ho sempre
visto disponibile con tutti a dare una mano per costruire.
Le parole non possono descrivere un’amicizia che è stata
anche personale e non solo di lavoro, ma è un lutto molto
doloroso.
Massimo Mota
2
Il 4 marzo 2011 si è svolto presso l’Hotel Cube
di Ravenna il XIII Congresso Interprovinciale
di AGCI Ravenna-ferrara. I lavori si sono aperti con una breve celebrazione del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia a cura della Prof.ssa Fulvia Missiroli
dirigente dell’Associazione mazziniana italiana che nel
suo intervento ha sottolineato come “oggi il dovere
principale è quello di tramandare i valori che ispirarono il Risorgimento ai più giovani anche se per i ragazzi
è impossibile capire che 150 anni fa i loro coetanei
non morivano per provare l’ebbrezza della velocità o
in cerca di denaro e fama, ma inseguendo un ideale
di libertà e di giustizia, né si rendono conto che ci può
essere una schiavitù indotta sotto forma di sfrenata
libertà.
Certo, ci furono le diplomazie, gli interessi di paesi
stranieri, i compromessi, etc. ma il Risorgimento è stato soprattutto opera di giovani uomini e giovani donne
che hanno cercato la libertà, dopo secoli di servitù,
di speranze inutili, di indifferenza e di disillusioni. Tre
generazioni di giovani che hanno cercato la libertà e
hanno dato la vita per realizzare il sogno che la nazione diventasse patria, con un’angoscia di fondo: che
l’Italia, divisa, rischiasse di perdersi per sempre”.
A seguire vi è stata la relazione del Presidente Giuseppe Morgagni che ha espresso forte preoccupazione
per la lentezza e l’eterogeneità della ripresa economica nazionale in atto a causa delle difficoltà strutturali
che caratterizzano il Paese e dell’enorme debito pubblico, di cui è fondamentale l’abbattimento progressivo, attraverso una politica rigorosa di spesa ed una
strenua lotta all’evasione fiscale. I
l Presidente ha, inoltre, sottolineano l’esigenza di rendere il nostro sistema industriale più competitivo e
moderno, modificando i termini della contrattazione
collettiva e stimolando la collaborazione tra imprese e lavoratori sul fronte della produttività, cogliendo
l’occasione della detassazione del salario variabile ed
incentivante.
Il Congresso si è concluso con la conferma di Giuseppe Morgagni alla guida di AGCI Ravenna-Ferrara per il
prossimo triennio 2011-2013.
speciale congresso
AGCI Ravenna-Ferrara
XIII Congresso
Interprovinciale
Società Cooperativa per Azioni - 48100 Ravenna
Via Giulio Pastore 1 - Tel. 0544 450047 - Fax 0544 451720
3
speciale congressi
4
L’AGCI DI
FORLI’-CESENA-RIMINI
A CONGRESSO
AGCI Modena-Reggio-Emilia
II° Congresso
Provinciale
Conferma per il Presidente in carica Valter Rusticali e per i membri degli organi dell’Associazione. Questo il risultato del XIII Congresso Interprovinciale di Forlì Cesena Rimini che si è svolto il 3
Marzo presso la Sala Rosa della Coop.va CLM di Forlì.
L’apertura dell’Assise congressuale è stata salutata
dal sindaco di Forlì Roberto Balzani mentre, dopo la
Relazione Congressuale del Presidente, hanno preso
la parola Laura Pondini, Stefano Baratti, Renato Lelli,
Silvano Tomidei e Natali Randolfo.
A chiusura ci sono stati gli interventi del Presidente Di
AGCI Emilia-Romagna Massimo Mota, del Vicepresidente Nazionale Carlo Scarzanella ed infine del Presidente Nazionale Rosario Altieri.
Al termine il Congresso ha eletto il Consiglio Generale
per il triennio nelle persone di: Sig. Franco Amadori, Alessandra Ascari Raccagni Stefano Baratti, Delia
Canali, Primo Casadei, Germano Gabanini, Renato
Lelli, Giordano Mercatali, Randolfo Natali, Giorgio Paradisi, Gabriele Bacchi, Laura Pondini, Romolo Rinaldi, Francesco Romanelli, Aldo Ruffilli, Valter Rusticali,
Silvano Tomidei, Denis Ugolini, Ivan Zagnoli,
Il presidente ha infine nominato l’ufficio di Presidenza
composto da :Valter Rusticali, Franco Amadori, Alessandra Ascari Raccagni, Delia Canali, Renato Lelli,
Giorgio Paradisi, Silvano Tomidei, Denis Ugolini, Stefano Baratti.
Il giorno 7 marzo 2011 presso l’Hotel Europa a Modena, si è tenuto il II° Congresso Interprovinciale
dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane di Modena e Reggio Emilia. Ha presieduto il Congresso
il Presidente Regionale dell’A.G.C.I. Dott. Massimo Mota. La
relazione del prof. Mauro Veronesi, presidente riconfermato
all’unanimità, ha approfondito le modificazioni organizzative
interne avvenute con, in particolare, un aumento del 40% delle
iscrizioni (da 45 a 63) e con l’impegno nell’attività di rappresentanza e di diffusione dei principi cooperativi (attività universitaria per il corso di “Economia della Cooperazione” ed
altri). Il Presidente ha voluto riprendere il dibattito, furibondo e
negativo pochi anni fa, sul modello cooperativo che oggi, in
seguito alla cristi ed alle conseguenti critiche al “liberismo selvaggio”, sembra ottenere più rispetto. Analizzando la situazione economica di crisi, Veronesi ha particolarmente criticato le
banche che stanno “strozzando il credito alle piccole imprese
in modo esagerato (anche in presenza di storie aziendali virtuose ed attive) rendendosi complici primari della lentezza nella ripresa che sembra far capolino in queste ultime settimane”.
Dopo aver denunciato gravi fenomeni di dumping contrattuale e il ritardo scandaloso dei pagamenti delle pubbliche Amministrazioni in particolare per i “servizi alla persona”, Veronesi
si è detto preoccupatissimo per il rischio di ritorno a gare della
Pubblica Amministrazione al “massimo ribasso” con conseguenze disastrose sulla qualità e sulla trasparenza (mafia,
diritti dei lavoratori) del risultato delle medesime. Particolare
attenzione è stata posta al problema occupazionale giovanile
rilevato al 30% a livello nazionale, circa il 20% a livello locale.
“Stiamo prospettando ai nostri figli una vita di precariato con
bassi stipendi e basse contribuzioni e con conseguente periodo pensionistico da poveri. E’ urgente un’analisi approfondita
di tutta la problematica da parte del Governo, del Parlamento e
dei Sindacati per ovviare a tali disastrose prospettive”. Veronesi
ha ritenuto la nascita il 27 gennaio scorso dell’Alleanza delle Cooperative Italiane “un’iniziativa coraggiosa e necessaria
“per raggiungere livelli più organici di unità operativa e rappresentativa”. Il Congresso ha eletto all’unanimità il Comitato Direttivo composto di nove membri: Veronesi Mauro (Presidente), Piersante Raffaele (Vicepresidente), Federzoni Novello
(Vicepresidente), Cristoni Paolo, Casari Davide, Ghirri Gianni,
Don Giancarlo Suffritti, Franciosi Monica e Poletti Paolo.
Il congresso è certamente una occasione democratica per sottoporre a verifica il lavoro
svolto e eleggere la dirigenza, ma è anche
l’occasione per un confronto aperto, diretto e plurimo,
necessario per configurare azioni e iniziative volte a
tutelare e salvaguardare il ruolo dell’impresa cooperativa in particolare nella attuale situazione di difficoltà
economica. Questo è stato il “cuore” del congresso
interprovinciale di Parma e Piacenza che è stato celebrato il 14 Marzo 2011 presso i locali della cooperativa
Traversetolese.
L’AGCI parmense e piacentina annovera tra le proprie
fila aziende cooperative che operano nei più svariati
comparti produttivi (pulizie, fiscale, agroalimentare,
costruzione , trasporti, rifiuti, ecc…) e che fanno riferimento ai servizi, alla produzione e lavoro, all’abitazione, al sociale, alla logistica, all’ambientale ecc.. Una
caratteristica interessante e positiva, che si riscontra
nel novero delle nuove cooperative, è la loro costituzione da parte di giovani, non italiani, che hanno voluto e saputo tradurre la loro volontà, in iniziative imprenditoriali sotto l’egida dell’AGCI. La cooperazione
costituisce un patrimonio prezioso, che rappresenta la
nostra memoria e i padri promotori in Itali di uno strumento straordinario di crescita,
solidarietà e sviluppo, ma in
particolare è una componente
essenziale e significativa del
tessuto imprenditoriale.
per affrontare i problemi del mercato sia a livello finanziario- creditizio, sia in termini di “rete del sapere e
dei consigli” per articolare fusioni, strutture consortili,
Gruppi di acquisto ecc.. E’ un messaggio che il Congresso rivolge alla dirigenza nazionale affinché possa
recepirne lo spirito e darne attuazione pratica
Il congresso interprovinciale di Parma e Piacenza , e
gli organi da esso scaturiti, hanno eletto la dirigenza
nelle persone di:
PRESIDENZA: Presidente: Brenno BEGANI
V. Presidente: Antonio MARTINI;
Componenti Presidenza:, Milena Avanzini, Oppici
Andrea.
Consiglio Generale: ARENA Vincenzo, AVANZINI Milena, Brenno BEGANI, FERRAGUTI Stefano, FIORITO
Massimo, MARTINI Antonio, OPPICI Andrea, ORATI
Roberto, Santha Chandrasiri THAWALPITYE GEDARA
SUNIL, ZINI Tarcisio, che accettano
Collegio Sindacale: Pietro MARTELLONE (Presidente), Sonia CAVALLI, Marzia BENIAMINI
speciale congressi
Congresso Interprovinciale
Territoriale AGCI
Parma –Piacenza
Da più di 30 anni
persone e
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creare servizi
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È indispensabile, come tutti
i partecipanti al Congresso
hanno ribadito, che l’Associazione compia i maggiori sforzi
possibili per mettere a disposizione delle cooperative, e
quelle aderenti all’AGCI sono
tradizionalmente e in prevalenza caratterizzate da una
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5
speciale congressi
XV CONGRESSO
PROVINCIALE
AGCI BOLOGNA
6
Il 5 marzo 2011 L’AGCI Bologna ha celebrato il XV Congresso Provinciale presso il Green
Park Hotel e Congressi. Hanno partecipato ai
lavori congressuali Graziano Prantoni, Assessore alle
Attività Produttive della Provincia di Bologna e Rosario Altieri Presidente di AGCI Nazionale. L’assemblea
è stata presieduta da Piervittorio Morsiani, Vicepresidente di AGCI Bologna.
In sala erano presenti, oltre alle cooperative associate,
i rappresentanti delle altre centrali cooperative, esponenti politici locali, rappresentanti di associazioni ed
enti insieme ai quali l’AGCI Bologna svolge la propria
attività di rappresentanza sindacale.
In rappresentanza dell’AGCI Nazionale hanno partecipato, oltre al Presidente Altieri, il Vicepresidente Carlo
Scarzanella, il Direttore Filippo Turi e il Presidente di
AGCI Abitazione Alessandro Giaconi.
Il Presidente Massimo Mota nella sua relazione ha
espresso la necessità di un rilancio della politica economica territoriale che, tramite interventi incisivi, rilanci
la competitività del territorio bolognese, ed ha inoltre
auspicato che la nuova amministrazione del Comune
di Bologna, che verrà eletta nelle prossime elezioni
amministrative, sappia garantire parità di accesso alle
opportunità di lavoro, sappia cogliere i cambiamenti e
ascoltare le proposte del mondo cooperativo, sappia
programmare il futuro di Bologna, una città che sta
vivendo da oltre un anno l’esperienza del commissariamento. Tra gli ospiti sono intervenuti al dibattito congressuale Daniele Passini, Vicepresidente di
Confcooperative Bologna, Giampiero Calzolari, Presidente di Legacoop Bologna, Gianfranco Martelli,
Segretario Generale della UIL Bologna, Luigi Manfredi
Presidente del Consiglio Territoriale dell’Emilia Romagna di Cooperfidi Italia.
L’assemblea congressuale ha nominato il nuovo Consiglio provinciale che ha confermato, per il prossimo
triennio 2011-2013, Presidente Massimo Mota e Vicepresidente Piervittorio Morsiani.
Riportiamo di seguito le nomine dei presidenti deliberate dai nuovi consigli eletti nelle Assemblee
Congressuali tenutesi nel mese di Marzo in vista
del prossimo Congresso Nazionale AGCI che
si celebrerà il 21 e 22 giugno di quest’anno.
AGCI Bologna : Massimo Mota
AGCI Forlì - Cesena – Rimini: Valter Rusticali
AGCI Ravenna – Ferrara: Giuseppe Morgagni
AGCI Modena – Reggio Emilia: Mauro Veronesi
AGCI Parma – Piacenza :Brenno Begani
Il 15 marzo si è svolto a Molinella il Congresso
Regionale AGCI Emilia -Romagna
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speciale congressi
i CONGRESSI AGCI
in EMILIA - ROMAGNA
E’ stato confermatoPresidente Regionale
Massimo Mota
7
speciale congressi
IL CONGRESSO REGIONALE DELL’AGCI
LA COOPERAZIONE TRA PASSATO E FUTURO
ALLA RISCOPERTA DI VALORI SEMPRE ATTUALI
8
Ha avuto alcuni momenti davvero commoventi
l’assemblea congressuale regionale dell’Agci
svoltasi nella sede della Cooperativa Agricola
Giuseppe Massarenti di Molinella, luogo ‘sacro’ per i
cooperatori, i socialisti, i riformisti non solo emiliani,
culla dei primi movimenti politici e sociali mossi dai
grandi ideali di socialità, eguaglianza, giustizia, che
ebbero in Giuseppe Massarenti il suo apostolo più
significativo, fondatore di tutta una serie di cooperative di consumo, agricole, di muratori, di risaiole, di
braccianti, insieme ai suoi due compagni di lotta, Giuseppe Bentivogli e Paolo Fabbri, poi uccisi dai fascisti.
Esse segnarono l’inizio del riscatto sociale ed economico del territorio, nel solco di battaglie ideali ancora
oggi presenti nell’animo e nello spirito delle popolazioni locali beneficiate dalle intuizioni di quei loro maestri.
Queste tappe del cammino riformista molinellese,
iniziato nel 1886 con la fondazione delle prime cooperative, cui aderirono con entusiasmo centinaia di
contadini e di operai che abbracciarono il messaggio
cooperativo fondato sulla solidarietà, sull’aiuto reciproco, sulla partecipazione popolare alle scelte decisionali, sono risuonate nella sala della Torretta dalla
pagine ingiallite e per questo maggiormente affascinanti, del primo Statuto della Unione cooperativa di
Consumo costituita a Molinella appunto nel 1886, distribuito ai congressisti.
Statuto che sin da allora delineava le finalità della cooperazione “madre dell’economia e della previdenza
– sta scritto su quelle pagine – fonte di benessere e di
rigenerazione sociale”. Parole e sentimenti che sono
risuonate anche nella relazione introduttiva del presidente regionale dell’AGCI Massimo Mota quando si
è soffermato sugli aspetti più importanti della realtà
economica, sociale locale e nazionale, criticando,
tra l’altro, il sistema bancario “che non aiuta e che
non sostiene come dovrebbe il sistema delle piccole
imprese”, ma anche la “pratica del massimo ribasso
cui ricorrono gli enti pubblici nella assegnazione degli
appalti, pratica che determina conseguenze negative
sulla qualità e sulla trasparenza degli interventi”, e che
ha salutato con favore l’accordo intervenuto tra le tre
centrali cooperative nazionali (Lega, Confcooperative
speciale congressi
e AGCI) per una sorta di alleanza “verso più alti livelli di
unità operativa e rappresentativa”.
“Lavoro, casa, servizi sociali, consumo, istruzione – ha
aggiunto Mota – sono aspetti e problemi che la cooperazione ha saputo affrontare e che deve continuare a
farlo per dare risposte concrete e positive perchè essa
assicura sviluppo e ricchezza come ci insegnò Massarenti quando diceva che ‘il benessere si raggiunge
solo con l’aumento della produzione della ricchezza
che va distribuita ai propri associati, perché questo
deve essere il compito della cooperazione’”. E Massarenti ha il merito di avere detto e scritto un secolo fa
queste parole nel cui solco ideale si sono mossi negli anni i prosecutori della sua opera a cominciare da
Anselmo Martoni, figlio prediletto di Massarenti. Perchè – ha aggiunto Mota – “dove c’è cooperazione c’è
più libertà, competitività e coesione sociale e quanti
combatterono 150 anni fa per l’Unità d’Italia, furono gli
stessi che poi diedero vita alle prime cooperative. Sulla
base di un credo che allora pareva utopia, ma che nei
fatti si dimostrò un sogno realizzabile”.
Il presidente nazionale Rosario Altieri, presente all’iniziativa ha rimarcato con orgoglio, tra le altre cose,
il grande contributo dato dalla cooperazione all’Unità d’Italia, ricordando che il primo presidente nazionale dell’AGCI fu Meuccio Ruini (uno dei padri della
Patria e Costituente) nel 1952. Altieri ha evidenziato
anche che l’AGCI organizza in sede nazionale 6.800
cooperative di abitazione, agricole, culturali, sociali, di
produzione e lavoro e di servizio, con 400mila soci e
21mila dipendenti non soci. Al Congresso erano ospiti
i massimi rappresentanti regionali di Legacoop e di
Confcooperative, oltre all’Assessore Regionale alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli ed esponenti del
mondo politico dell’Emilia Romagna.
9
EVENTI
BoxBo
Idee e progetti per
Bologna futura e creativa
10
Il 25 febbraio 2011 Ascom, Cna, Legacoop Bologna, Unindustria Bologna, AGCI
Bologna, ANCE, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti hanno firmato unitamente
un Manifesto per aprire “una nuova stagione di coraggio e di orgoglio” per Bologna. Le Associazioni economiche hanno scelto una strada innovativa per portare
ai Candidati Sindaci di Bologna le istanze delle categorie produttive che rappresentano.
E’ nato così BoxBo, un nuovo progetto di comunicazione pubblica e valorizzazione delle giovani risorse
cittadine.
Per questo è stato indetto un invito pubblico per l’invio di candidature, aperto a 15 neolaureati (Architetti, Designer, Economisti, Sociologi) che per 50 giorni sono stati al lavoro a Palazzo dei Notai dove si è
tenuto un Laboratorio interdisciplinare di Architettura
condotto dall’architetto Mario Cucinella.
BoxBo è il nome del laboratorio che è stato temporaneamente allestito all’interno del Palazzo dei Notai,
affacciato su Piazza Maggiore. All’interno del palazzo
bolognese i ragazzi hanno lavorato su temi di riqualificazione urbana e della città dei creativi, con lezioni, sopralluoghi, incontri che hanno avuto per ospiti
rappresentanti delle categorie produttive della città e
rappresentanti del mondo culturale e creativo cittadino. Per sette settimane, insomma, Palazzo dei Notai è
diventato un laboratorio in cui incrociare idee, progetti,
visioni per la Bologna dei prossimi anni. Il 6 maggio i
15 giovani professionisti hanno presentato ai candidati sindaco e alle associazioni di categoria promotrici i
loro progetti per la Bologna del futuro. Tutti i lavori presentati sono consultabili sul sito di BoxBo all’indirizzo
www.boxbo.eu.
Si tratta di interventi di rigenerazione urbana distribuiti
tra centro e periferia della città, progettati per fare innescare delle interazioni positive, sociali ed economiche. Questi innesti energetici sono stati definiti esempi
di “agopuntura urbana”.
I ragazzi hanno immaginato tre tipi di interventi: laboratori urbani, micro interventi di riqualificazione e
le micro azioni di governance. All’interno di questi interventi i 15 ragazzi hanno immaginato per Bologna,
tra i tanti progetti, una rigenerazione della tangenziale
AGCI
attraverso una infrastruttura ecologica, un treno veloce nella sede ella tangenziale, una linea di tram, una
idrovia lungo gli antichi canali della città, veicoli più
piccoli ed efficienti che risolvano il problema dei parcheggi. Si tratta di una progettazione a lungo termine
per una città vivibile ed innovativa, progettazione che
verrà affidata nelle mani del prossimo primo cittadino
di Bologna.
EVENTI
ASSOCIAZIONE
GENERALE
COOPERATIVE
ITALIANE
11
EVENTI
LA QUALITÁ
COME VALORE
12
Il processo di invecchiamento si allunga e la
percentuale di anziani è sempre in aumento,
così come la domanda di assistenza. La sfida
per i servizi alla persona è quella di garantire all’anziano la qualità degli interventi. Di questo si è parlato al
convegno organizzato dalla Cooperativa Sollievo, e
tenutosi all’Hotel Relais di San Lazzaro di Savena (BO)
lo scorso 6 Maggio.
In questi anni sono cambiati gli stili di vita della popolazione, aumentano le prospettive di vivere a lungo
e cresce il numero degli anziani. Questo implica un
incremento della domanda assistenziale che grava
sul nostro sistema sanitario. “La vecchiaia non è una
malattia ma una condizione, e quando ci si rapporta
con gli anziani non si può parlare di guarigione ma di
benessere”, questo uno dei commenti dell’Assessore
Regionale alle Politiche Sociali Teresa Marzocchi che
è intervenuta alla Manifestazione.
Ecco allora che nei servizi alla persona diventa indispensabile la qualità. Questo è stato il tema del convegno “La qualità come valore” organizzato dalla Cooperativa Sollievo per sensibilizzare gli operatori del
settore anziani ad un allineamento della qualità dei
servizi, sempre più rivolti ad un’utenza di persone non
autosufficienti.
“È la nostra battaglia quotidiana” - sottolinea nel suo
passaggio Giuliano Fasolino, Direttore Generale della
Sollievo – “Riteniamo che sia necessaria una legge
Nazionale vera, NUOVA, che unifichi termini e condi-
zioni uguali per tutto il nostro Paese, uguale per tutti
gli anziani, sia coloro che usufruiscono di servizi dello
Stato (in residenze accreditate per intenderci), sia per
coloro che usufruiscono di servizi privati”.
L’evento ha avuto una partecipazione massiccia da
ogni parte della Regione di operatori del settore, sia
Pubblici che Privati.
In occasione della convention era stata allestita anche
una Minifiera per evidenziare la necessità di lavorare
in Team con Aziende specializzate nel settore, perché
i servizi sociali non sono gestibili in maniera generica o
addirittura alberghiera. Il rilievo sanitario è sempre più
presente perché gli anziani delle case di riposo sono
sempre più non autosufficienti.
Sala piena per la quarta edizione del convegno del III Simposio internazionale su, organizzato dalla cooperativa sociale Società Dolce e
la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università
di Bologna. Tra il pubblico molti studenti, ma anche
operatori del sociale, una platea eterogenea.
“Mai come oggi – spiega Pietro Segata, presidente di
Società Dolce – è necessaria una collaborazione tra la
cooperazione sociale, il servizio pubblico e l’Università. Lo scopo? Trovare nuove soluzioni efficaci, in grado di sostenere nel tempo gli interventi sui più deboli.”
E i più deboli di cui si parla, sono le persone anziane,
un tempo che riguarda tutti.
“Lavoro come operatrice assistenziale, – dice Elisa,
23 anni – ma ho anche una nonna novantenne che
vive con me e sono molto interessata a capire come
assisterla al meglio, oggi che la vecchiaia l’ha resa
dipendente”. L’incontro apre con la proposta innovativa di José Jorge Chade, della Fondazione Bologna
Mendoza e docente a Bologna: “per capire la disabilità e il disagio nell’adulto – spiega - bisogna partire
dall’infanzia, occorre sapere la storia. Solo attraverso
un’assistenza che tenga conto dell’essere umano che
vive la disabilità e la vecchiaia, si può rispondere pienamente al bisogno, perché molte criticità dell’età matura hanno radici nell’infanzia”.
E che adulto sarà domani, il bambino che oggi vive l’esperienza di una malattia grave? “Lavorare su questi
aspetti aiuta a prevenire criticità future” dice Michele
Capurso, ricercatore in Psicologia all’Università di Perugia, che racconta com’è percepita la malattia nel bambino, l’importanza della famiglia del coping, della rete
di supporto formata da amici, dai pari, dalla scuola.
Laura, 45 anni, è la mamma di un bimbo disabile: “ho
ascoltato un dialogo tra gli educatori che si occupano di
mio figlio – racconta – e si riferivano a lui come ‘gravissimo’. Un termine che mi ha fatto male, anche se sono
consapevole delle difficoltà. Vorrei che si parlasse di lui
con parole più umane e rispettose”. Laura ha scritto un
diario sulla sua esperienza, dove raccoglie sentimenti,
paure, emozioni. La sua storia e quelle di altri genitori
sono illustrate da Roberta Caldìn, docente dell’Università di Bologna: “dobbiamo agire con un giusto approc-
AGCI
ASSOCIAZIONE
GENERALE
COOPERATIVE
ITALIANE
cio nella relazione di aiuto. Stare attenti all’uso del linguaggio, perché termini spesso usati con disinvoltura
dall’operatore assumono un significato terribile per una
madre, o un padre.” Il problema dell’assistenza a un anziano non più autosufficiente è ormai esperienza di molte famiglie, ma le risposte cambiano da luogo a luogo.
In Italia e negli altri Paesi del Mediterraneo, una forte cultura della famiglia e la presenza di più figli portano a un
radicarsi di modalità assistenziali basate sulle badanti, o
sui figli. Ma quali sono le principali cause della disabilità
nell’adulto? L’ictus, l’afasia, l’artrosi e, in particolare, la
demenza. Gli interventi di Luciana Modena, logopedista,
Belisario Segura, della Fondazione argentina Mendoza,
Alessandro Pirani, geriatra dell’ASL di Ferrara e Elisa
Ferriani, del Centro esperto Disturbi Cognitivi dell’ASL di
Bologna, presentano dati e protocolli di diagnosi e cura.
Ancora una volta il ruolo della famiglia si rivela sostanziale, sia per una diagnosi corretta e precoce, che per
un buon sostegno alla persona disabile.
Sara Saltarelli, concludendo la giornata, precisa: “solo
umanizzando i servizi, quindi dando risposte individualizzate, che tengano conto di chi abbiamo di fronte, si giunge a una buona qualità dell’assistenza. E
la sfida dell’Università, che ha il compito di formare
giovani capaci di fare questo, è un continuo confronto
con chi opera sul campo”. Sapere se ciò che si fa è
ben fatto, capire che qualità di vita si riserva a coloro di
cui ci prendiamo cura non è per niente difficile, come
insegna Mayte Sancho Castiello: “quando entrate in
una residenza per anziani, chiedetevi se è quello che
desiderate per voi, quando sarete vecchi. Allora saprete se avete lavorato bene.”
EVENTI
COOPERAZIONE SOCIALE E UNIVERSITA’:
INSIEME PER UNA MIGLIORE QUALITA’ DEI SERVIZI
DI ASSISTENZA ALLA PERSONA
di Silvia Vicchi
13
EVENTI
CELEBRATO IL
60° ANNIVERSARIO
DELL’ACMAR
14
Nel giorno del 1° Maggio, alla presenza delle
maggiori autorità cittadine si è tenuta la celebrazione del 60° anniversario della fondazione
dell’Acmar (Associazione Cooperative Muratori e Affini
Ravenna), costituita su iniziativa di 27 operai edili il 5
Gennaio 1951. si è trattato di una ricorrenza storica in
una data emblematica, come hanno sottolineato il Presidente Alfredo Zaccaria, che ha fatto gli onori di casa
assieme al Direttore Generale Geom. Giorgio Tani.
La Cooperativa, come è stato sottolineato, ha dipanato
nel tempo l’esercizio di una lunga esperienza imprenditoriale sempre più avanzata, in equilibrio con la pratica dei principi solidaristici della cooperazione, sostanziando la partecipazione dei soci agli scopi statutari e
raggiungendo notevoli successi economici e sociali.
L’Acmar opera un complesso di attività legate al mondo delle costruzioni, compiendo atti ed operazioni contrattuali di natura immobiliare, industriale e finanziaria,
realizzando opere in Italia ed all’estero di costruzione
e restauro di edifici monumentali, lavori complessi in
cemento armato, impianti ecologici di depurazione
delle acque, opere portuali e marittime, stradali ed
infrastrutturali. Per far fronte alle nuove misure a sostegno degli investimenti nei vari campi commerciali
e per implementare la gamma dell’offerta produttiva,
l’Acmar ha dato vita ad una serie di società di gruppo
collegate e controllate con le quali intrattiene rapporti sinergici e di reciproca convenienza, impegnando
circa 800 lavoratori in settori quali: impiantistica elettromeccanica, armamento ferroviario, servizi ferroviari
integrati, imballaggi, cave, restauri di opere d’arte.
L’organico della cooperativa S.c.p.A, costituito da
quadri dirigenti, impiegati ed operai è di oltre 340 lavoratori, di cui più della metà soci. La cooperativa è a
mutualità prevalente in quanto si avvale principalmente, nello svolgimento della propria attività della prestazione lavorativa dei soci.
L’ultimo bilancio approvato della cooperativa chiu-
associazione cooperativa
muratori & affini ravenna
de nel 2009 con un valore della produzione di euro
124.520.249, con un utile di euro 1.816.978, mentre
quello consolidato, riferito al gruppo, con una produzione di euro 216.896.855 ed un utile netto di euro
4.559.467. Stante le previsioni anche i prossimi bilanci
dovrebbero concludersi positivamente.
Nell’ambito della celebrazione si è giustamente enfatizzato il tipo di sviluppo che non è stato meramente
localistico, pur mantenendo l’azienda una forte radicalizzazione sul territorio. Ciò non ha comunque impedito che l’Acmar e le sue aziende non abbiamo potuto
spaziare anche su mercati esteri, come testimoniano
le presenze di loro cantieri complessi in Albania, Bulgaria, Algeria e Francia. Lo sviluppo dell’azienda è
stato fondamentale anche per il sostegno dell’Agci ai
vari livelli territoriali e nazionali. Essa ha contribuito a
cambiare la geografia del mondo cooperativo romagnolo delineando anche nuove prospettive di sviluppo
in settori tecnologici importanti della nostra economia,
con realizzazioni che testimoniano in maniera tangibile l’impegno della cooperazione in nuovi campi e
fuori dei nostri confini tradizionali. Ci troviamo di fronte
quindi ad una tradizione che si rinnova per merito delle nuove leve di dirigenti ed operai, sulla scia di coloro
che coraggiosamente li hanno preceduti. Ricordiamo
con lo sparuto gruppo dei soci fondatori di fede repubblicana anche le figure di grande valore morale
come Maestri Secondo e Cesare Mambelli che, da
veri cooperatori seppero dare una solida impronta solidaristica all’Acmar, ma anche a tutto il nostro movimento cooperativo di ispirazione laica.
Giuseppe Morgagni
Come in ogni elezione che si rispetti la parola
più utilizzata, con slogan di varia natura, è stata: precario. Le ragioni e le argomentazioni tra
le più disparate, ma le domande rimangono sul tavolo.
Come si possono conciliare profitti e salari? Come si
coniugano flessibilità e tutele? Dov’è che si incontrano
flessibilità e precariato? Che fine fa il lavoro nero? Ma
soprattutto, come si può rispondere a queste domande vendendo certezze, siano esse dolorosi compromessi o epocali tragedie. Come si può dire: questa è
la soluzione, se non sperimentando. Il primo, importante suggerimento di Marco Biagi credo fosse questo. Convinto delle proprie idee, ma non certo.
Ben consapevole delle difficoltà esistenti tra gli impianti teorici e le loro implicazioni pratiche. Figurarsi di
quelle politiche.
L’italiano è una lingua che facilmente si presta ai giochi di parole. Per esempio, proviamo a citare testualmente il libro bianco “il compenso corrisposto dovrà
essere proporzionato alla quantità e qualità del lavoro
eseguito, tenendo conto dei compensi normalmente
corrisposti per prestazioni analoghe nel luogo di esecuzione del rapporto, salva la previsione di accordi
economici collettivi”. Maroni trasformò la parte in corsivo in “compenso autonomamente concordato dalle
parti” e Damiano lo corresse in “analoghe prestazioni
di lavoro autonomo”. Ma questo non è lavoro autonomo, anzi molto spesso è lavoro non qualificato e
quando lo è il compenso autonomamente concordato
spesso si trasforma in stage gratuiti quali primi ingressi nel mondo del lavoro.
I lavoratori, essendo esseri umani, grossomodo si
possono suddividere in due categorie: lavoratori che
hanno una certa predisposizione al rischio e altri inve-
AGCI
ASSOCIAZIONE
GENERALE
COOPERATIVE
ITALIANE
ce in cui questa predisposizione è assente.
Per i primi si può parlare di flessibilità. Per gli altri si
parla di lavoro stabile, con tutte le tutele del caso. Questo perché esiste un offerta di lavoro che non può essere che considerata stabile.
Ma tralasciamo gli stabili e occupiamoci dei flessibili.
Molto spesso sono lavoratori stabili, cioè esauriscono
la loro giornata lavorativa in unico posto di lavoro.
Eppure, il contratto a progetto, non era stato concepito così. Senza vincoli d’orario era il suo fulcro. In
questo caso, come si fa ad applicare la flessibilità a
qualcuno che non è stato concepito quale destinatario. Si dovrebbe allora evitare l’utilizzazione delle collaborazioni a progetto in funzione elusiva o frodatoria
della legislazione posta a tutela del lavoro subordinato. Stavolta parafrasando il libro bianco.
Proviamo a lavorare di fantasia allora. Come potrebbe
essere il mercato del lavoro? Gli stabili non avrebbero
problemi, godrebbero della legislazione posta a tutela
del lavoro subordinato. I flessibili invece non ne avrebbero bisogno.
Se venissero remunerati almeno come indicato nel libro bianco e senza vincoli di orario, quali sarebbero
le forze che andremmo a liberare? Permetteremmo a
chi ha questa aspirazione e magwwro bisogno di formazione continua e che non vedrebbero corsi di formazione realizzati da enti accreditati spesso solo per
accaparrarsi risorse. Sarebbero lavoratori, che se davvero assistiti e non ostacolati da Stato e aziende non
avrebbero bisogno di tutele, potrebbero organizzarsi il
loro tempo ed avere delle soddisfazioni, sia economiche che professionali.
Ecco a me piace credere che Biagi volesse liberare
una parte del mondo del lavoro.
Ecco perché i nodi erano e rimangono, il salario, l’orario di lavoro e la lotta ai contratti utilizzati in maniera
elusiva o frodatoria.
Queste tre questioni non sono state ancora davvero
affrontate.
OPINIONI
MODERNIZZAZIONE
DEL MERCATO
DEL LAVORO
15
NUOVI BANDI
PER LE IMPRESE
OPPORTUNITÀ
L’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna sta lavorando alla pubblicazione dei
nuovi bandi in attuazione del Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale
2007-2013. I due bandi di interesse per le cooperative rientrano nell’Asse 2 ed hanno come obiettivo il sostegno delle imprese di nuova costituzione e all’innovazione nelle imprese e reti d’impresa.
Al Bando per le imprese di nuova costituzione possono partecipare le PMI costituite dopo il 01/01/2010.
Il contributo previsto è del 50% della spesa ritenuta
ammissibile ma è prevista una maggiorazione di tale
percentuale qualora i progetti d’impresa prevedano un
aumento occupazionale. Saranno ritenute ammissibili
le spese relative a macchinari, attrezzature, impianti,
arredi, hardware, software, licenze e brevetti, spese di
costituzione, spese promozionali e consulenze specialistiche.
Questo bando avrà la particolarità di essere “a sportello”, il bando resterà aperto, quindi, fino all’esaurimento
delle risorse disponibili pari a 5 milioni di euro.
Le spese saranno ritenute ammissibili a partire dal
01/01/2011, il termine sarà pari a 12 mesi decorrenti
dalla data di concessione del contributo. Le domande
dovranno essere presentate attraverso una procedura
on-line, verranno valutate con periodicità bimestrale e
a seguito di tale valutazione verrà pubblicato l’elenco
delle imprese ammissibili.. Il contributo verrà liquidato in un’unica soluzione a progetto terminato, quando l’imprese presenterà “a sportello” i giustificativi di
spesa.
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16
Attraverso il bando a sostegno dell’innovazione
nelle imprese e reti d’impresa, la Regione EmiliaRomagna intende favorire l’acquisizione da parte delle
imprese di know-how tecnologico ed organizzativo.
I progetti finanziati dovranno favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese.
Le risorse a disposizione della regione per questo tipo
di intervento ammontano a circa 10 milioni di euro.
Al bando possono partecipare le P.M.I., le ATI costituite tra piccole e medie imprese e i raggruppamenti di
p.m.i. formalizzati in “contratto di rete”.
Il contributo previsto sarà pari al massimo al 50% della spesa ritenuta ammissibile, ma, come per il bando
rivolto alle nuove imprese, tale percentuale potrebbe
aumentare in caso di progetti che prevedano un incremento occupazionale.
Saranno ammissibili le spese relative a macchinari, attrezzature e impianti ad alto contenuto tecnologico,
hardware, software, impianti per le reti telematiche,
licenze e brevetti, consulenze specialistiche e consulenze amministrative per la presentazione della domanda.
Saranno finanziati i progetti che prevedano investimenti per l’innovazione tecnologica, di servizio, organizzativa, di prodotto, commerciale e dei processi produttivi, per la sicurezza sul lavoro e per la transizione
alla tecnologia digitale.
Le domande dovranno essere presentate attraverso
una procedura on-line e dovranno essere rendicontati
entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo.
AGCI
INCONTRO CON
COOPERFIDI ITALIA
Società Dolce
acquisisce il
Pianeta Aloucs
Al fine di instaurare un rapporto più costruttivo con le cooperative aderenti AGCI Bologna
ha ritenuto opportuno organizzare un momento d’incontro con tutti i presidenti e responsabili
amministrativi delle cooperative che si terrà
Dal 1° aprile Società Dolce ha assorbito tutte le attività svolte dalla Cooperativa Sociale
Pianeta Aloucs, cooperativa di produzione
lavoro, nata a Bologna nel 1984 per offrire servizi educativi, sociali, culturali e assistenziali e presente nei
territori di Bologna, Modena e Ravenna.
Un valore della Produzione di euro 3.000.000,00 ed indicativamente 200 lavoratrici e lavoratori contribuiranno
allo sviluppo delle attività rivolte alla prima infanzia e ai
minori frequentanti la scuola dell’obbligo. Segnaliamo,
in particolare, i Nidi d’Infanzia a Zola Predosa e Crespellano, il Nido d’Infanzia Aziendale presso l’Agenzia
delle Entrate a Bologna, il Nido d’Infanzia a Ravenna, i
Nidi d’Infanzia a Sestola e Fanano, le convenzioni per i
servizi educativi e scolastici con il Comune di Concordia e Crevalcore. Questa fusione per incorporazione
avviene con il “placet” dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane (AGCI) a cui entrambe le realtà
aderiscono. Società Dolce inoltre darà continuità alla
fattiva collaborazione che Pianeta Aloucs aveva con
il C.C.Case negli interventi di “housing sociale”. Entro
fine giugno sarà sottoscritto un protocollo di intesa tra
le due realtà per dare vita ad interventi condivisi in tutta
l’Emilia Romagna.
Con questa acquisizione ed altre importanti iniziative
Società Dolce consolida il suo ruolo di primato a Bologna tra le Cooperative Sociali proiettandosi verso un
valore della produzione di euro 65.000.000,00 e quasi
2.700 lavoratrici e lavoratori stabilmente occupati.
PROFILI
Nell’incontro verranno affrontate le principali problematiche che si incontrano nel reperire risorse finanziarie adeguate alle esigenze aziendali, sarà altresì l’occasione per sviluppare una mirata azione informativa
di carattere promozionale. All’iniziativa sarà presente
il dott. Francesco Maccione Responsabile della Sede
Territoriale Emilia-Romagna di Cooperfidi Italia.
Si tratta, quindi, di un incontro di approfondimento rivolto a tutti coloro che operano all’interno delle imprese cooperative aderenti sul territorio bolognese.
Invitiamo, pertanto, le cooperative a segnalare alla
Segreteria dell’AGCI di Bologna tel. 051 22 91 90
oppure per e-mail a [email protected] il
nominativo della persona individuata che parteciperà
all’incontro.
I lavori avranno inizio alle ore 10.00, dopo il welcome
coffee; la chiusura è prevista verso le 13.00 con un
aperitivo a buffet.
OPPORTUNITÀ
Venerdì 10 Giugno 2011 alle ore 10
presso il Savoia Hotel Regency Bologna
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17
INFO ARCHIVIO STORICO
18
La Regione Emilia-Romagna
approva la legge contro
le infiltrazioni mafiose
MOLINELLA
E LA COOPERAZIONE
La Regione Emilia-Romagna approva la legge
contro le infiltrazioni mafiose
Nella seduta di mercoledì 4 maggio 2011 l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato la legge regionale per il contrasto alle infiltrazioni
mafiose e per la promozione dell’educazione alla legalità.
L’approvazione è arrivata dopo un lungo percorso di
partecipazione che ha coinvolto il mondo dell’associazionismo e quello istituzionale. Anche la cooperazione
ha dato il proprio contributo in occasione dell’audizione pubblica tenutasi lo scorso il 18 aprile alla quale le
centrali cooperative sono state invitate a partecipare.
La legge mira a prevenire il crimine e metterà in rete
le informazioni che amministrazioni, forze dell’ordine e
altri soggetti hanno accumulato negli anni. Verrà attivato un Osservatorio Regionale interno all’Amministrazione, che raccoglierà tutti i dati e il materiale disponibile, al fine di rendere più agevoli, ampi ed efficaci i
controlli incrociati necessari al monitoraggio. La Giunta e l’Assemblea legislativa regionale predisporranno
un Centro di Documentazione aperto a tutti i cittadini,
in cui sarà possibile informarsi e trovare contenuti aggiornati e completi. Per promuovere la cultura della legalità verranno attivati percorsi didattici nelle scuole di
ogni ordine e grado, saranno realizzate iniziative pubbliche e verrà istituita la Giornata Regionale in ricordo
delle Vittime di mafia che coinciderà con il 21 marzo.
Altro punto importante e qualificante è quello relativo
alla velocizzazione delle procedure burocratiche per
l’utilizzo dei beni sequestrati: per facilitare il recupero ad uso sociale di tali beni da parte dei comuni, la
Regione attiverà uno sportello per fornire assistenza e
informazioni e saranno erogati contributi per cofinanziare gli interventi di restauro, risanamento e riutilizzo.
Nella legge è stata inserita inoltre una clausola valutativa, che prevede che, ogni due anni, la Giunta presenti alla Commissione assembleare competente una
relazione sull’evoluzione dei fenomeni di illegalità collegati alla criminalità di tipo mafioso rilevata nel territorio regionale. La clausola è stata inserita per garantire
l’efficacia della legge, i cui effetti dovranno e potranno
essere controllati e valutati.
Nell’ambito dei programmi integrati di sviluppo
e promozione cooperativa di cui all’articolo 7
della Legge Regionale n. 6/2006 sulla cooperazione, l’AGCI Emilia Romagna ha sviluppato un progetto relativo alla diffusione della cultura cooperativa
coinvolgendo gli studenti dell’Istituto Statale Istruzione Scientifica, Tecnica, Professionale Giordano Bruno
di Budrio e della sua sede coordinata Istituto Tecnico
Commerciale Efrem Nobili di Molinella. Agli studenti è
stato chiesto di approfondire un particolare periodo
storico che va dal 1860 al 1900, periodo in cui avvenne
l’unità l’Italia e nel territorio bolognese la cooperazione
cominciava a muovere i primi passi. Questi sono gli
anni durante i quali attraverso la cooperazione prendevano vita importanti realtà del territorio bolognese
come ad esempio, la prima
Società Operaia di Mutuo
Soccorso che aveva lo scopo di tutelare l’occupazione,
il diritto all’istruzione, il diritto
allo sciopero e al suffragio
universale. Attraverso questa attività i giovani hanno
avuto la possibilità di conoscere un modello di impresa alternativo a quello delle
imprese capitalistiche ed
hanno avuto modo di comprendere come i valori della
cooperazione che sono stati alla base del movimento
cooperativo bolognese di fine ‘800 sono tuttora validi e
attuabili anche se in un contesto economico profondamente diverso.Il lavoro degli studenti si è concentrato
soprattutto sulle lotte sociali dell’Italia postunitaria nel
territorio molinellese dove nacque ed operò Giuseppe
Massarenti fondatore di numerose cooperative di consumo, braccianti e risaiole, tra queste la Cooperativa
Agricola Giuseppe Massarenti, tutt’ora attiva, che negli
anni ’70-’80 fu la seconda cooperativa in Europa per
estensione grazie ai suoi 2600 ettari di terreno coltivabile. Gli studenti che hanno partecipato all’iniziativa hanno avuto modo di approfondire e diversificare
AGCI
1920 - Macchine Agricole dell’Azienda Cooperativa, rientrano in officina sotto il controllo di Massarenti,
che si affaccia dalla finestra del suo studio.
il proprio bagaglio culturale. L’aumento della
conoscenza dei valori cooperativi e delle peculiarità offerte dalla cooperazione nelle future generazioni, inoltre, può contribuire, a nostro avviso, a favorire il potenziamento del movimento
cooperativo. Il lavoro realizzato è stato presentato alle cooperative aderenti all’associazione in occasione del Congresso Regionale di AGCI che si è svolto proprio a Molinella nei locali di
proprietà della Cooperativa Agricola Massarenti.
Aurora_Sing.pdf
1
27/07/10
ARCHIVIO STORICO
ASSOCIAZIONE
GENERALE
COOPERATIVE
ITALIANE
15:51
Dal 1900 al servizio dei soci e del pubblico
FARMACIA
COOPERATIVA
DI BOLOGNA
Via Marco Polo, 3 (presso Centro Lame)
40131 Bologna | Tel. 051 634 12 75 | [email protected]
AURORA Società Cooperativa Sociale
Via San Pio V, 7 - 40131 Bologna
Tel. 051 2960277 - fax 051 2916948
www.auroras.it - [email protected]
www.lucemedical.com - [email protected]
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Uniti per costruire
e per crescere.
XXII Assemblea Congressuale
Roma 21-22 giugno 2011 ore 10,30
Roma Eventi, Auditorium Loyola
Fontana di Trevi - Piazza della Pilotta, 4
Segreteria organizzativa: AGCI Nazionale Tel. 06 58327215/234 - Fax 06 58327210
e-mail: [email protected] - [email protected]
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Giugno 2011 - AGCI Emilia