Essere e voler essere
nella percezione
del pubblico dei musei
La mediazione museale come strumento
per colmare il divario cognitivo tra
emittente e destinatario
Prof. Emma Nardi - Lezione del 10 novembre 2008
I dipinti presentati
 Andrea Mantegna, Madonna della Vittoria, 1496,
Parigi, Musée du Louvre.
 Piero della Francesca, Madonna della
Misericordia,1482, Sansepolcro, Museo Civico.
 Beato Angelico, Annunciazione, 1430, Cortona,
Museo del Gesù.
 Giotto di Bondone, Il presepio di Greccio, 1297-1300,
Assisi, Basilica superiore di San Francesco.
La lezione di Clauberg
 Quid sit tradendum et quo fine.
 Quis traditurus, quis accepturus.
 Quomodo quid tradere conveniat
J. Clauberg, Logica vetus et nova, quadripartita, modum inveniendiae ac tradendae veritatatis in
Genesi simul et anlysi facili methodo exhibens, Amsterdam, Elzevier, 1654, pp. 150-151.
Le condizioni dell’insegnamento
 Trasmissione di pensieri e parole
 Asimmetria tra chi insegna e chi apprende
 Il carattere dell’ascoltatore determina
l’andamento della trasmissione
 Occorre assicurare l’interiorizzazione delle
conoscenze
I dieci principi di Comenio
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L’educazione dei giovani si svolgerà con facilità:
se incomincia presto, prima che le loro menti siano corrotte;
se l’istruzione è accompagnata dalla dovuta preparazione degli animi;
se si procede dagli argomenti generali a quelli particolari;
e dalle cose più facili a quelle più difficili;
se nessun alunno è gravato da troppi compiti;
se si procede sempre con lentezza;
se le menti non sono costrette a fare nient’altro se non quanto
desiderano per ragioni di età e di metodo;
se tutto viene presentato attraverso l’esperienza diretta;
e per utilità immediata;
se il metodo è sempre lo stesso, unico.
Comenio, Grande Didattica [1675], edizione a cura di A. Biggio, Firenze, La
Istruzione / Educazione
 Educazione: trasmissione di valori e codici
di comportamento attraverso i quali la
società si perpetua.
“L’oggetto fondamentale del nostro studio è la
condizione umana. La migliore educazione, a
mio parere, è stata impartita a chi sa meglio
affrontare le fortune e le avversità della vita:
ne consegue che una vera educazione non
deve basarsi sui precetti, ma sugli esercizi”.
J.-J. Rousseau, Emilio o dell’educazione, ed. a cura di E. Nardi, Firenze, La Nuova Italia, 1995, pp. 13-14.
Istruzione / Educazione
 Istruzione: trasmissione formale di conoscenze.
“L’aritmetica, la geometria e tutti i presupposti
culturali della dialettica vanno studiati fin
dall’infanzia, senza però conferire
all’insegnamento una forma costrittiva”.
Platone, La Repubblica, VII, XVI.
Apprendimento / 1
 L’apprendimento è più efficace quando il
soggetto è motivato ad apprendere.
 E’ più facile apprendere compiti
comprensibili che compiti incomprensibili.
 Il rinforzo o un’informazione sulla qualità
del comportamento migliorano
l’apprendimento (feedback).
 L’apprendimento attivo è più efficace di
quello passivo.
Apprendimento / 2
 L’importanza dell’esercizio per buona parte dei
processi di apprendimento è indiscussa.
 L’apprendimento graduale è più efficace di quello
concentrato.
 L’apprendimento di una totalità è più efficace
dell’apprendimento sequenziale delle parti che
costituiscono il tutto.
 Il discorso su un dato ambito cognitivo non ne
facilita in misura apprezzabile l’apprendimento.
R. Droz, “Apprendimento”, in Enciclopedia, Torino, Einaudi, 1977, pp. 754-757.
“Può forse un cieco fare da guida ad un altro cieco? Non cadrebbero tutti e due in una buca? (Lc VI, 39)
Pieter Bruegel, La parabola dei ciechi, 1568, Napoli, Museo di Capodimonte.
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