I sistemi di sorveglianza
Carla M. Zotti
Le infezioni ospedaliere “emergenti”: dalla
sorveglianza agli interventi operativi
ASO CTO - Torino 27 gennaio 2009
CDC 1986 :
definizione di “sorveglianza epidemiologica”
“la sorveglianza epidemiologica è la raccolta
sistematica (continued) e progressiva (ongoing),
l’analisi e l’interpretazione dei dati sulla salute
essenziali alla pianificazione, al miglioramento, alla
valutazione di attività in Sanità Pubblica, strettamente
integrati con una periodica diffusione a quanti ne
hanno necessità.
L’obiettivo finale è l’uso di questi dati per la
prevenzione e il controllo. Un sistema di sorveglianza
comporta una capacità funzionale di raccogliere,
analizzare e diffondere i dati necessari ai programmi
di salute pubblica”
La sorveglianza attiva
Studio di prevalenza
Può essere utile per:
ƒ stimare la prevalenza di pazienti a rischio di
infezioni prevenibili ;
ƒ quantificare la diffusione di pratiche a rischio
(cateteri urinari o chirurgici a drenaggio
aperto, chemioprofilassi chirurgica, ecc.);
ƒ valutare la qualità diagnostica e il ricorso al
laboratorio;
ƒ interessare e coinvolgere il personale
ospedaliero, dando visibilità al programma di
controllo.
Studi di prevalenza
Non utilizzabili per confronti tra reparti/ ospedali.
La frequenza di infezioni osservata dipende da:
* case-mix
* caratteristiche dell’ospedale (durata degenza)
* qualità diagnostica
* qualità della documentazione sanitaria
* variabilità campionaria
Studio di prevalenza regionale; Piemonte anno 2000.
1:04
0:57
0:50
0:43
VEG
R
O
“S
0:36
’
E
NON
0:28
0:21
0:14
0:07
0:00
A”…
Z
N
LIA
ID
P
E
DIO
U
T
OS
N
U
E’
GIC
O
L
EMIO
O
Studi di prevalenza ripetuti
ƒ Possono consentire il monitoraggio di situazioni
locali
ƒ Mantengono viva l’attenzione al programma
ƒ Possono confrontare in tempi diversi situazioni
“omogenee” valutando cambiamenti
organizzativi / comportamentali.
ƒ Misurare l’efficacia di interventi (studio prepost)? Attenzione alla numerosità!!
„
Annali di Igiene (scanner)
•
Eseguire la depilazione immediatamente prima
dell’intervento, preferibilmente con clipper
(Raccomandazione IA)
L’88% (750) dei pazienti è stato depilato:
Vigilia dell’intervento
(60%)
Giorno dell’intervento
(40%)
Clipper
21% (12,7%)
17% (6,7%)
Rasoio
71% (42,4%)
83% (33,6%)
Crema
8% (4,5%)
-
•
Tenere le porte della sala operatoria chiuse eccetto che
nei momenti necessari per il passaggio di personale,
attrezzature e paziente (Raccomandazione IB)
9
Durante l’intervento le porte sono aperte in media 12
volte;
Nel 3% dei casi il numero di aperture è >50 e nel 25%
>15 volte
Nel 26% dei casi le porte non sono tenute chiuse
9
9
Sorveglianza continuativa
ƒ Mirata alle infezioni ospedaliere che insorgono
ƒ
ƒ
in pazienti esposti a procedure invasive (nei
reparti di chirurgia, nelle unità di terapia
intensiva…)
E’ necessario attivare sistemi di sorveglianza
continuativa, prospettici, condotti da personale
esterno al reparto.
Gli indicatori clinici possono costituire la
base per confronti tra reparti/ospedali e nel
tempo.
Sorveglianza sulla base
di indicatori clinici
Quali indicatori:
ƒ Infezioni delle vie urinarie per 1000 gg di C. vescicale
ƒ Infezioni del sito chirurgico
ƒ Batteriemie per 1000 gg di CVC
ƒ Polmoniti per 1000 giorni di ventilazione assistita
(tassi aggiustati )
Quali reparti:
ƒ tutte le ICU, inclusa la terapia intensiva neonatale
ƒ tutte le chirurgie
Modalità di rilevazione dei dati:
ƒ visita periodica in reparto da parte dell’ ICI
ƒ rilevazione continua o per alcuni mesi l’anno
Variabilità tra ospedali nell’incidenza di ISC
Distribution of SSI incidence by surgical category
25
75th
% operations infected
30
Percentiles
90th
20
50th
25th
15
10
10th
5
0
Abdominal
hysterectomy
Large
bowel
surgery
Coronary
artery
bypass
graft
Vascular
surgery
Limb
Open
Hip
Knee
amputation reduction prosthesis prosthesis
of
fracture
Emocolture per tipo di reparto in 768 episodi di sepsi
% of episodes of sepsis
100%
80%
20%
0%
27%
40%
40%
53%
73%
60%
40%
10%
52%
42%
18%
Total (768)
22%
4%
Surgery (180)
Not done
Negative
Positive
41%
20%
21%
Medicine (354)
ICU (185)
37%
Oncoematology
(49)
Privitera G e Gruppo Sepsi, 2000
Pa
ed
N iatr
ic
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l
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Pa
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G
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ae
s
co
lo
gy
% of HAB in each specialty
Fonti di batteriemia per specialità
0%
Central IV catheter
Catheter-associated UTI
Peripheral IV catheter
Ventilator-associated RTI
Surgical site infection
Other
100%
80%
60%
40%
20%
Piemonte 2005:
Sorveglianza interventi di chirurgia generale
ERNIECTOMIE
n. interventi previsti in
8 mesi
n. infezioni
attese
Rate NNIS
(%)
IC95%
10583
115
1,08
0,9-1,3
n. infezioni
osservate
Incidenza
(%)
IC95%
43
1,2
0,9-1,5
n. interventi previsti in
8 mesi
n. infezioni
attese
Rate NNIS
(%)
IC95%
2963
130
4,38
3,7-5,1
n. infezioni
osservate
Incidenza
(%)
IC95%
68
9,2
7,1-11,3
n. interventi effettuati
in 8 mesi
3732 con FU>24gg
COLON, SIGMA, RETTO
n. interventi effettuati
in 8 mesi
737 con FU>24gg
Piemonte 2005:
Sorveglianza interventi di protesi anca
Index Risk Index Risk
0
1
Belgio
1,5 %
1,8%
(1,0-2,2) (1,4-2,8)
Inghilterra
1,3%
2,3%
Helics
1,4
2,8
(1,2-1,6) (2,4-3,0)
Piemonte
1,0%
2,0%
IC95%
0,5-1,8
1,2-3,2
Index Risk
2-3
3,6%
(1,0-5,0)
4,3%
4,6
(3,8-5,6)
3,9%
1,1 -12,9
Il GiViTI è un gruppo collaborativo di Terapie Intensive Italiane che promuove e realizza progetti di ricerca indipendenti orientati alla valutazione e al miglioramento della qualità dell’assistenza
www.giviti.marionegri.it
Le infezioni in TI: il Progetto GiViTI
Mappa della rappresentatività regionale dei letti
delle 382 TI aderenti
Le infezioni in TI: il Progetto GiViTI
Curva di rischio di contrarre una infezione in TI
50
40
LOG RANK
p=0.4450
30
20
10
0
0
5
10
Giorni dall'ingresso in TI
Altre regioni
Le infezioni in TI: il Progetto GiViTI
15
20
Piemonte
La sorveglianza passiva
Sorveglianza in Gran Bretagna. Anni 80
…basata sui dati di laboratorio
La Infection Control Nurse,
a fronte del dato microbiologico
che segnalava l’esistenza di una infezione,
provvedeva ad una revisione del dato in reparto,
ad una sorveglianza “informale”
delle misure di controllo in atto,
alla proposta di misure di intervento mirate.
La sorveglianza basata sul laboratorio
- Identificazione delle epidemie
e di eventi “sentinella”
- Andamento delle
antibioticoresistenze
-Andamento di alcune
infezioni
Sorveglianza basata sul laboratorio
ƒ E' condizionata da accuratezza dei dati di
laboratorio, utilizzo del laboratorio da parte dei
reparti; disponibilità di un sistema informatizzato.
ƒ La sorveglianza di TUTTE le ICA migliora
l'inquadramento microbiologico, la scelta
terapeutica, il rapporto clinici-laboratorio ma è
DIFFICILE DA COORDINARE
ƒ La scelta di sorvegliare ALCUNE infezioni può
garantire buona SENSIBILITA’ (IVU, batteriemie).
Sorveglianza basata sul laboratorio
ƒLa sorveglianza di microrganismi selezionati può
essere rivolta a microrganismi
EPIDEMIOLOGICAMENTE importanti
ƒ La sorveglianza delle epidemie comporta una
attenzione quotidiana ai ceppi isolati e al loro
pattern di antibioticoresistenza;
Si tratta proprio di un’epidemia?
E’ opportuno avere un QUADRO DI RIFERIMENTO
del reparto / ospedale in osservazione.
Quali microorganismi sentinella?
Sorveglianza fortemente raccomandata
CeppiMDR
MDR(VRE,
(VRE,MRSA,
MRSA,ESBL+,
ESBL+,P.aeruginosa,
P.aeruginosa,ecc.)
ecc.)
ƒƒCeppi
TBcomplex
complex
ƒƒTB
Legionellaspp.
spp.(ceppi
(ceppiisolati
isolatidall’uomo)
dall’uomo)
ƒƒLegionella
C.difficiletossinogenico
tossinogenico
ƒƒC.difficile
Ceppidi
diisolamento
isolamentoinconsueto
inconsueto ooassociati
associatiaapossibile
possibile
ƒƒCeppi
utilizzo bioterroristico (B.anthracis, C.diphtheriae, ecc.)
utilizzo bioterroristico (B.anthracis, C.diphtheriae, ecc.)
Da valutare in base alla epidemiologia locale e alle risorse disponibili
Virusenterici
enterici(Rotavirus,
(Rotavirus,Norovirus)
Norovirus)
ƒƒVirus
Salmonella
ƒƒSalmonella
RSV
ƒƒRSV
N.meningitidis
ƒƒN.meningitidis
Aspergillus
ƒƒAspergillus
2006
m
e
2005
ira
in
o
bi
sa
-
lis
m
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ci
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P.
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xa
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S.
au
a
2004
ci
llin
a
% ceppi R
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Prevalenza di fenotipi di antibioticoresistenza isolati in
Piemonte nel triennio 2004 - 2006
EARSS - S. aureus: resistenza alla oxacillina nel 2007
32
34
EARSS – E.coli: resistenza ai fluorochinoloni nel 2007
22
32
EARSS – P.aeruginosa: resistenza ai carbapenemi nel 2007
20
27
La sorveglianza
basata sulla farmacia
ƒLa farmacia è trasversale a tutte le UO e rappresenta un
punto di confluenza delle richieste
ƒPossiede dati interessanti relativi ai consumi (per ospedale,
per UO, per singolo paziente )
ƒPuò funzionare da sentinella anche per problematiche
correlate al controllo delle infezioni (richieste anomale,
incremento dei consumi di farmaci o dispositivi, etc),
ƒE “di frontiera” tra l’area sanitaria e quella amministrativa.
La sorveglianza basata sulla farmacia
Analisi dei consumi di antibiotici e dell’utilizzo
ƒDanno modo di conoscere e descrivere le quantità e
tipologie di antibiotici utilizzate e le loro variazioni nel
tempo per l’ospedale, tra reparti, in raffronto con altre
strutture, ecc.
ƒI “numeri” diventano descrittori della pratica prescrittiva.
ƒNormalmente vengono elaborati in DDD.
ƒDevono essere riferiti agli utilizzatori, per una opportuna
diffusione delle conoscenze.
Variazione delle DDD nel tempo in un
Ospedale
farmaco
cefazolina
DDD/00 DDD/01 DDD/02
3,04
3,40
3,34
DDD/03
3,89
ceftriaxone
ceftazidime
cefotaxime
4,51
1,90
1,07
7,48
4,91
1,67
1,54
8,12
5,54
1,65
1,44
8,63
5,98
1,54
0,70
8,22
amoxi-clavul.
12,40
15,68
23,44
26,72
vancomicina
teicoplanina
1,19
1,15
2,34
1,35
0,88
2,23
1,50
0,83
2,33
0,78
1,34
2,12
Indagine sulle attività di sorveglianza e controllo delle ICA
negli ospedali pubblici italiani ( Gennaio 2000)
Indagine condotta in 535 ospedali pubblici in Italia
(tutti gli ospedali > 300 beds, 50% di quelli <= 300 beds;
tasso di rispondenza 80%)
„
„
Risultati:
Prontuario ospedaliero
Commissione Farmaco-Terapeutica
Sottocommissione antibiotici
Richiesta motivata
Sorveglianza dell’uso di antibiotici (DDD)
Posti
Prontuario CFT
Posti
Prontuario CFT
letto letto
osp. osp.
< 150< 150
2222
29
29
151-500
48
151-500
5050
48
75
> 500> 500
9797
75
CA
90%
50%
18%
41%
12%
Richiesta
Uso atb.
CA
Richiesta
Uso atb.
motivata
(DDD)
motivata
(DDD)
5
88
18 18
5
1414
44 44
12
12
3535
58 58
19
19
La sorveglianza basata sulle SDO
Negli ultimi 5-6 anni si sta valutando l’opportunità di
valutare la frequenza di ICA sulla base delle
informazioni riportate sulle schede di dimissione.
Le esperienze disponibili evidenziano
ƒBassa sensibilità (10- 15%) nel rilevare le
complicanze infettive più comuni (ISC, VAP)
ƒMaggiore sensibilità (40%) nel rilevare eventi gravi
che richiedono nuovo ricovero (infezioni in interventi
ortopedici e cardiochirurgici)
Uso delle SDO nella sorveglianza delle ISC
N° di
pazienti
con
infezione
in
ambedue
le fonti
Codici certi
Codici
certi +
codici
infezione
d’organo
Codici certi +
codici incerti
Codici certi +
infezione d’organo
+ incerti
N° infetti
secondo
Sensibilità l’indagine,
LC 95%
ma non
secondo la
SDO
N°
infetti
secondo
la SDO,
ma non
secondo
l’indagine
Specificità
LC 95%
10
10,3
(4,3-16,4)
87
14
99,8
(99,6-99,9)
18
18,6
(10,8-26,3)
79
51
99,1
(98,9-99,38)
12
12,4
(5,8-18,9)
85
16
99,7
(99,6-99,9)
20
20,6
(12,6-28,7)
77
53
99,1
(98,9-99,3)
M.L.MORO J Hosp Infect 2004
La sorveglianza di processo
SORVEGLIANZA DI PROCESSO
SECONDO HALEY (1985)
Sorveglianza mirata al raggiungimento di obiettivi
specifici, condotta per valutare esiti di intervento o
modalità assistenziali (= VALUTAZIONE DI EFFICACIA)
Là dove è nota l'associazione tra un fattore di rischio
(modalità assistenziale) e l'infezione, è possibile
misurare sia la frequenza di azioni scorrette sia la
riduzione di incidenza a seguito di interventi
correttivi
Harbarth S. et al
J Hosp Infect 2003; 54:258-266
SORVEGLIANZA DI PROCESSO
(delle pratiche assistenziali)
ƒ Sceglie pratiche assistenziali notoriamente
associate ad un aumento di rischio
ƒEffettuata più volte in un anno
ƒParte da un dato di conoscenza del problema per
introdurre una correzione e misurare la riduzione
di frequenza
Indicatori protocollo CV
Tempo 1
Tempo 5
1
Indicatori
protocollo CVC
Presenza del protocollo
in reparto
73,7
89,3 Tempo 1
2
19 Lavaggio mani?
Sa che c’è e dove
Indicatori protocollo LDP
71,8
86,2
Indicatori protocollo
CVP1 per
lavaggiodel
disponibile?
20 Materiale
Presenza
protocollo in reparto Tempo 1
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Lavaggio mani?
21
Tempo 5 91,2
56,8
Materiale
2 per
Saposizionamento
che c’è e dove CVC?
Materiale per lavaggio disponibile?
3 cutanea?
Scheda di Braden in documentaz? 85,6
22 Antisepsi
Materiale per posizionamento
91,8
4 CVP?
Compilata in modo completo?
23 Utilizzo criteri per scelta CVC?
Antisepsi cutanea?
82,5
5 Aggiornata?
Deflussore collegato a CVC tramite dispositivo valvolato?
Utilizzo criteri 24
per scelta CVP?
73,1
6 Compilata per tutti i pz a rischio?
74,3
Deflussore collegato a angioset?
74,3
7 Utilizzo scheda “cambio posture”
25 Medicazione sterile?
Utilizzo cannula?
57,5
8 Compilata in modo completo?
Ispezione
giornaliera
sito?
26
Medicazione sterile?
92,5
9 Se non utilizzata, mobilizzazione?
27 Registrazione?
Ispezione giornaliera
sito?10 Presidi per postura pz?
70,0
carteggio previsto?
Registrazione?
28 Utilizzo11
Se Braden<16, presidio antidecubito?41,8
Sostituzione medicazioni?
52,5
correttamente?
29 Se sì, compilato
altri criteri?
12 Se no,
83,7
Sostituzione CVP? Carteggio consegnato a pz dimesso con CVC? 53,7
30
13 Scheda bilancio idrico?
Sostituzione deflussori?
58,7
secondo
tempiprotocollo?
previsti?
secondo
14 Igiene
31 Medicazione
Soluzione eparinata per CVP?
33,7
della
LDP? predefinito?
15 Stadiazione
CVC secondo
schema
32 Sostituzione
Preparazione eparinata secondo protocollo?
33,1
E’
registrata?
16
Sostituzione
infusioni
come
previsto?
33 di utilizzo?
Disinfezione prima
41,8
Scheda compilata in modo completo?
17
34 Se patrimonio venoso buono, prelievi non da CVC?
18 Rispettati i tempi di rivalutazione?
35 Eparinizzaz secondo indicazioni ditta produttrice?
19 Medicazioni eseguite da protocollo?
75,6
20
Materiale per medicazione sempre disponibile?
89,3
96,2
98,7
88,1 1
Tempo
Tempo 5
100
55,0
85,6
77,5
91,2
53,1
90,0
87,5
40,6
92,5
60,6
89,8
56,8
89,8
15,6
87,5
34,3
66,8
36,2
90,0
83,7
Tempo 5
63,1
21,2
65,0
76,8
42,5
60,0
45,6
25,0
99,3
20,6
86,8
58,0
58,7
29,3
61,2
65,0
73,1
49,3
65,6
17,5
16,8
39,3
60,0
6,8
20,0
66,8
48,1
82,5
66,8
53,7
56,2
63,7
63,7
74,3
38,1
86,2
40,6
61,2
36,2
70,6
53,7
44,3
87,5
100
78,7
100
85,6
92,5
85,6
36,2
36,8
63,7
45,0
30,0
34,3
69,3
47,5
81,8
55,6
56,8
63,1
Prima Sfida Mondiale
per la Sicurezza del Paziente
“Le cure pulite sono cure più sicure”
Obiettivo: Ridurre le infezioni correlate all’assistenza
Igiene delle mani come pietra miliare
Clean care Piemonte 2007
Professioni: adesione all‘igiene delle mani
100%
Pre-Implementazione
Post-Implementazione
71%
75%
71%
54%
50%
47%
40%
54%
42%
22%
25%
0%
infermieri
medici
operatori
supporto
altro
Clean care Piemonte 2007
Indicazioni: adesione all‘igiene delle mani
Pre-Implementazione
Post-Implementazione
100%
75%
68%
73%
79%
73%
65%
54%
50%
54%
50%
37%
34%
25%
0%
Prima contatto Prima asepsi
Dopo liquido Dopo contatto Dopo ambiente
Ci può essere controllo delle infezioni
senza sorveglianza?
“Ci può essere controllo delle infezioni senza
sorveglianza,
ma chi lo pratica senza misurare..
…farà un viaggio nello spazio
senza strumentazioni,
incapace di conoscere la propria rotta,
la probabilità di errore,
la direzione del viaggio
e in che momento del viaggio si trova.”
R.Wenzel 1988.
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I sistemi di sorveglianza