Atlante dei funghi commestibili della Basilicata Schede micofloristiche delle specie eduli illustrate (sezione iconografica e descrittiva) Abbreviazioni Auct. plur. = Auctorum plurimorum; fo. = forma; µm = micron; pag. = pagina; p.s. = per esempio; p.p. = pro parte; RS + = Reazione di Schäffer positiva; RS - = Reazione di Schäffer negativa; s.d. = senza data; sin. = sinonimo; s.l. = sensu lato; ss. = sensu; s.s. = sensu stricto; var. = varietà. – 105 – Osvaldo e Rosario Tagliavini AGARICUS BISPORUS Imbach var. BISPORUS Imbach sin. A. campestris var. bisporus Kligman Cresce, all’inizio dell’autunno, nei terreni concimati. È una specie piuttosto comune. Cappello di taglia media con diametro di 5-10 cm, carnoso-polposo, bruno-grigiastro pallido, squamuloso-fibrilloso verso il margine. Lamelle fitte, colore rosa carnicino, con taglio bianco. Gambo cilindrico, corto, con base ingrossata, provvisto di anello in zona mediana, doppio, superiormente striato. Carne soda, bianca, virante al rosso-vinoso con odore e sapori gradevoli. Spore di colore bruno-cioccolato, rotondeggianti, 5-7 x 4,5-5,5 µm. Cheilocistidi numerosi. RS -. Commestibile anche da crudo in insalata finchè è immaturo e in piccole quantità. Note Si riconosce soprattutto per avere i basidi, per la maggior parte, bisporici e per la presenza di un anello semplice e non doppio. Si tratta di una specie anche largamente coltivata e venduta. Valgono le stesse indicazioni riportate nelle note dell’A. campestris. AGARICUS BITORQUIS (Quélet) Saccardo sin. Psalliota bitorquis Quélet Cresce a gruppi numerosi, dalla primavera all’autunno, nei parchi e ai margini di strade; a volte rompe addirittura il manto d'asfalto stradale. Specie comune. Cappello largo 3-10 cm, carnoso, liscio, bianco, tendente a macchiarsi di gialloocraceo, da emisferico a piano con margine a lungo involuto. Lamelle fitte, libere, da rosa a bruno-cioccolato, con taglio più pallido, cioè sterile. Gambo concolore al cappello, corto e tozzo, a base attenuata, con due anelli inferi membranosi e ben evidenti. Carne bianca, leggermente rosa-rosso al taglio, con odore di nocciola e sapore grato. Spore di color bruno-cioccolato, rotondeggianti, 5-6 x 4-5,5 µm. Cheilocistidi numerosi e clavati. RS -. Commestibile. Note Si riconosce per la presenza del doppio anello e per il gambo piuttosto corto in rapporto al diametro del cappello. Valgono per questa specie le stesse indicazioni dell’A. campestris. – 106 – Atlante dei funghi commestibili della Basilicata – 107 – Osvaldo e Rosario Tagliavini AGARICUS CAMPESTRIS Linneo Fries var. CAMPESTRIS L. Fries sin. Psalliota campestris Quélet Cresce a gruppi, dalla tarda primavera all’autunno, in pascoli e terreni incolti molto concimati. Specie comune e abbondante. Cappello 6-8 cm, carnoso, emisferico e poi espanso, biancastro, sericeo, con sfumature gialline o bruno-rossicce, coperto minutamente da piccole squame fibrillose, margine involuto in gioventù, appendicolato a maturità. Lamelle fitte, libere, rosee da giovane, poi di colore rosa-carne, indi colore cioccolato e infine nerastre. Gambo tozzo, generalmente attenuato, pieno, liscio, bianco e un po’ fioccoso nel giovane. Anello bianco, semplice, sottile e fragile. Carne bianca e soda, lievemente arrossante all’aria. Odore e sapore grati. Spore colore cacao in massa, ovate, lisce, 7-8 x 4-5 µm. Cheilocistidi assenti. RS -. Commestibile anche da crudo finché è immaturo e in piccole quantità. Note Si tratta del comunissimo prataiolo, in dialetto “cnocch’”, ”taridd”, “cuppitiello”, “fung’ ross”, “pecorino o picuriedd”. Nome che viene esteso un po’ a tutte le specie del genere Agaricus. Attenzione a non confonderlo con gli Agaricus del gruppo Xanthodermatei (tossici) che si riconoscono perchè la carne al piede del gambo diventa giallo cromo all’abrasione e odora d’inchiostro di china o di fenolo. AGARICUS CUPREO-BRUNNEUS (J. Schff. & St.: Möller) Pilat sin. Psalliota cupreo-brunnea Möller Cresce, in autunno, nei prati. Specie non molto comune. Cappello largo 5-7 cm, dapprima emisferico, poi convesso-appianato, spesso con al centro una lieve depressione e l’orlo percorso da fibrille radiali. Cuticola di colore variabile dal bruno-lilla al bruno-porpora, dapprima ricoperta da una fioccosità in rilievo, poi più o meno liscia, sericea e lucente, con squame fibrilloso-appressate. Lamelle libere al gambo, sottili e fitte, dapprima di colore rosa-carne, poi brunoscure, con taglio concolore. Gambo farcito-fistoloso, corto, cilindrico, spesso attenuato alla base, liscio verso l’apice, in basso; da giovane, spesso segnato da una sorta di squamule elicoidali di colore bianco o bianco-crema. Anello bianco, semplice, stretto, sottile e fragile, quasi fugace, supero. Carne sottile, bianca, appena arrossante al taglio, con odore leggero e sapore quasi acidulo. Spore bruno-scure in massa, ovate, 7-9 x 4-5 µm. Cheilocistidi assenti. RS -. Commestibile. Note Si riconosce per il cappello bruno che, nell’esemplare giovane, si presenta squamuloso-fioccoso. – 108 – Atlante dei funghi commestibili della Basilicata – 109 – Osvaldo e Rosario Tagliavini AGARICUS FLOCCIPES Bohus A. campestris var. floccipes (Möller) Pilat Cresce in autunno, ma anche in primavera, nei prati e nelle radure dei boschi. Specie comune. Cappello 3-6 cm, bianco, sericeo-fibrilloso, spesso, in età adulta, con larghe squame al centro, leggermente giallo-limone al tocco. Lamelle fitte, attenuate al gambo, rossastre, bruno-nerastre a maturazione. Gambo bianco, squamoso fino all'anello. Anello supero, persistente, sfumato di rosa in alto. Carne bianca, leggermente arrossante al taglio. Odore anisato o gradevole di mandorle amare. Spore di colore bruno-cioccolato, ellittico-ovate, 6-7,5 x 4,5-5,5 µm. Cheilocistidi assenti. RS -. Commestibile. Note Differisce dal tipo per il cappello liscio, spesso con larghe squame al centro, ingiallente al tocco e per l’odore di mandorle amare. Valgono le osservazioni fatte per l’A. campestris. AGARICUS FUSCOFIBRILLOSUS (Möller) Pilat sin. Psalliota fusco-fibrillosa Möller Cresce sotto latifoglie (querce) all’inizio dell’autunno. Specie rara. Cappello 4-9 cm, colore nocciola scuro, con fibrille innate bruno-nerastre (quasi in rilievo) simili a peli. Lamelle fitte, libere, roseo-carnicine, poi colore cioccolato. Taglio sterile. Gambo bianco, poi bruno chiaro, esile, cilindraceo e senza bulbo, con anello bianco, supero e sottile. Carne bianca e piuttosto sottile, all’aria diviene rosa-carnicina. Odore leggero e grato. Spore bruno-scure in massa, ovate e guttulate, 5-7 x 4-4,5 µm. Cheilocistidi numerosi. RS -. Commestibile. Note Si riconosce per il carpoforo esile, la cuticola pileica bruno-nocciola, fibrillosa fuori dal disco, il gambo esile e nudo, senza bulbo basale. Valgono le osservazioni relative all’A. campestris. – 110 – Atlante dei funghi commestibili della Basilicata – 111 – Osvaldo e Rosario Tagliavini AGARICUS HAEMORRHOIDARIUS Schulzer sin. Psalliota haemorrhoidaria Fries Cresce, in tarda estate-autunno, soprattutto sotto latifoglie. Specie comune. Cappello con diametro di 6-13 cm, di colore bruno-scuro con squame concolori e appressate, da campanulato ad appianato con margine prima involuto, poi disteso e appendicolato. Lamelle da rosee a bruno-porpora, con taglio sterile, fitte e alte. Gambo farinoso biancastro, ingrossato alla base. Anello supero, doppio, con orlo brunastro. Carne bianca, alla frattura virante velocemente al rosso-sangue. Odore fungino, sapore grato. Spore in massa colore cacao volgente al viola, ellittiche, 5-7 x 3-4 µm. Cheilocistidi numerosi. RS -. Commestibile. Note Si riconosce per il viraggio veloce ed intenso al rosso-sangue non solo della carne, ma anche del cappello e del gambo. Valgono per questa specie le indicazioni relative all’A. campestris. AGARICUS LANGEI (Möller) Möller Cresce, in estate-autunno, in boschi di latifoglie ed anche di conifere. Specie non molto comune. Cappello largo 4-12 cm, dapprima subgloboso od emisferico, poi convesso, infine appianato-convesso. Cuticola di colore bruno-ruggine, dissociata in fibrille squamose su fondo pallido, con disco liscio e più scuro e margine eccedente. Lamelle libere, basse, dapprima di un rosa piuttosto vivace, poi bruno-nerastre, con taglio sterile, cioè pallido. Gambo cavo, cilindrico, liscio, appena fioccoso-pruinoso sotto l’anello, a volte sfumato di rosa, che si macchia di rosa-rossastro alla manipolazione. Anello supero, semplice, ampio, con squamule concolori al cappello sull’orlo della faccia inferiore. Carne bianca, al taglio virante immediatamente al rosso-sangue, con odore e sapore lievemente fungini. Spore di colore bruno-porpora scuro in massa, ellissoidali, relativamente grandi, lisce, 7-9 x 4-5 µm. Cheilocistidi numerosi, da piriformi a clavati. RS -. Commestibile. Note Si riconosce per avere la cuticola del cappello bruno-ruggine, dissociata in fibrille squamose, le lamelle rosa vivace, il gambo cilindrico, nudo, senza base bulbosa e per le spore ellissoidali lunghe oltre gli 8 µm. – 112 – Atlante dei funghi commestibili della Basilicata – 113 –