Il percorso di sperimentazione
delle Indicazioni Irc
nel Secondo Ciclo
Diocesi di Mazara del Vallo
3 settembre 2011
Giordana Cavicchi
Dai “Programmi” alle Indicazioni
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1987:
“Programma di religione cattolica
nella scuola secondaria superiore”
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2001:
2005:
“ Matrici progettuali”
OSA riforma Moratti

2010:
Sperimentazione di Indicazioni
Mai divenuti
programmi
Il contesto
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1997: L.59, art.21Definizione dell’autonomia
scolastica
1999: DPR 275, Regolamento sull’autonomia
2001: Riforma del titolo V della Costituzione
2008: L.133 Contenimento della spesa pubblica e
riorganizzazione scolastica
2009: DPR 89 Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e
del Primo Ciclo dell’istruzione
2010: DPR 87, 88, 89 Riordino dei professionali,
tecnici e licei
La sperimentazione:
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
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Il Servizio Nazionale Irc della CEI ha voluto
interpellare i docenti e non calare dall’alto
nuove Indicazioni
Ha coinvolto 92 sperimentatori ufficiali
Ha raccolto il contributo di tanti altri docenti
nei laboratori diocesani e regionali
Le tappe della sperimentazione:
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2009: corso Nazionale di Assisi prime
riflessioni e prima Bozza
4-6-2010: Incontro a Roma ed elaborazione
di un nuovo documento
3-8-2010: CM 70 avvio ufficiale della
sperimentazione
2010/2011: un anno di sperimentazione
22-9-2011: prossimo appuntamento, incontro
di verifica
Osservazioni:


Molti emendamenti e molte proposte
Esigenza comune: avere 3 testi diversificati
per i diversi indirizzi di scuola
Le indicazioni sono:

Orientate alle competenze da raggiungere

Indicative e non esaustive della disciplina

Organizzate per ampi periodi
8 competenze chiave
per l’apprendimento permanente
raccomandate dal Parlamento Europeo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Comunicazione nella madre lingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenza di base
in scienze e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
Che cosa cambia
per l’IRC?
Con le Indicazioni di Irc

Non cambiano i contenuti della disciplina

Cambia la loro formulazione

Cambia la prospettiva con la quale vengono
proposti che è la prospettiva educativa
nell’ottica delle competenze
La questione educativa e la scuola



Istruire?
Formare?
Educare?
La questione educativa e la scuola



Nota pastorale 1991: «L'IRC è un servizio
educativo a favore delle nuove generazioni
...»
Orientamenti Pastorali 2010-2020 n. 46:
«Occorre investire in una scuola che
promuova una cultura umanistica e
sapienziale... »
N. 47: «Al raggiungimento di questi obiettivi
può dare un qualificato contributo il docente
di religione cattolica... »
Non c’è cultura senza educazione
A scuola si educa
istruendo,
attraverso le
modalità proprie
di ogni disciplina
Il processo di apprendimento
Competenza attesa
Bisogno educativo
Compito
di apprendimento
Obiettivo formativo
Percorso di apprendimento: un possibile schema
BISOGNO EDUCATIVO (in quale fase di crescita e di sviluppo si trovano i miei alunni/studenti in questo momento?)
RIFERIMENTO ALLE INDICAZIONI IRC
(quale competenza e/o obiettivo di apprendimento specifico dell’Irc può rispondere o andare incontro al bisogno educativo individuato?)
RIFERIMENTO AL POF e AI PIANI FORMATIVO-EDUCATIVI DI CLASSE:
TITOLO DELL’ UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Obiettivo Formativo:
Compito di apprendimento:
Competenze specifiche attese:
(apprendimento unitario da promuovere
in vista della maturazione della
competenza)
(tipo di attività, applicazioni per gli allievi che consentano il
raggiungimento dell’Obiettivo Formativo, cosa fa
l’alunno?)
(uso in situazione delle conoscenze e abilità
apprese; cosa l’alunno deve sapere e saper
fare in situazioni di vita)
e obiettivi di fase:
processo di apprendimento:
(apprendimenti specifici conoscenze e
abilità proprie dell’Irc)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Metodologia di coinvolgimento
Dubbio evolutivo
Individuazione del problema religioso
Avvio della ricerca
Fonte religiosa e altre fonti
Percorso per elaborare l’esperienza
Elaborazione della risposta (ricaduta educativa)
Strategie didattiche (metodologie, soluzioni organizzative, strumenti, sussidi, materiali, cosa fa il docente?…)
Tempi ipotizzati (periodi nel corso dell’anno, ore previste)
Verifica dell’apprendimento
Valutazione della competenza (Compito autentico in situazione)
Attenzione alle eventuali difficoltà/disabilità presenti nel gruppo-classe:
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