Periodico della Confagricoltura
di Mantova in abbonamento
postale
chiuso in tipografia il 19 novembre 2015
Anno LXVI - N. 22 - 23 novembre 2015
Il materiale non pubblicato
non si restituisce - Direz.,
Redaz. e Amministraz. Via Luca
Fancelli, 4 - Mantova - Tel.
0376.330711 Tariffa R.O.C.:
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - 70%
- LO/MN
LATTE, LA PROTESTA ARRIVA A MILANO.
LASAGNA: «PROPOSTE CONCRETE DA ASSOLATTE,
O ANDREMO AVANTI».
P
rima la mobilitazione di Corteolona, nel Pavese, davanti allo stabilimento Lactalis. Poi quella all’ingresso della sede milanese di Assolatte,
in via Adige 20. Una scelta mirata per
portare la protesta nel cuore del capoluogo lombardo e informare direttamente i cittadini a cui è stato regalato
latte e un volantino con le ragioni del
malcontento: «0,33 euro, il prezzo pagato dall’industria agli allevatori per un
litro di latte; 0,50 euro, il costo sostenuto dagli allevatori per produrre un litro
di latte; 1,60 euro, il prezzo pagato dai
consumatori per acquistare un litro di
latte. Gli allevamenti chiudono, chi ci
guadagna?».
Prosegue - come annunciato dal presidente di Confagricoltura Mantova e
Lombardia, Matteo Lasagna - la contestazione volta a sensibilizzare l’opinio-
LA LEGA ANTITUMORI
AL COTECHINO PRIDE PER DIRE NO
ALLA DISINFORMAZIONE.
ne pubblica e le istituzioni sulla crisi
del comparto lattiero: «Se nei prossimi
giorni non riceveremo proposte concrete e convincenti da parte di Assolatte
– garantisce Lasagna – andremo avanti
con una serie di presidi davanti ai più
importanti caseifici della Lombardia».
Una scelta dettata dall’atteggiamento di molte industrie di trasformazione
italiane, aderenti ad Assolatte, che cor-
GREENING, L’ERBA MEDICA
NON È PIÙ UNA FORAGGERA.
PAG. 2
continua nella seconda pagina
PRODOTTI FITOSANITARI,
ECCO LE PROSSIME SCADENZE.
PAG. 4
confagricolturamantova.it
rispondono agli allevatori lo stesso prezzo alla stalla stabilito dai gruppi multinazionali, non valorizzando in alcun
modo la materia prima utilizzata per la
produzione di formaggi tipici a denominazione protetta. «Un prezzo che risulta in questo momento inferiore di circa
il 30 % ai costi di produzione sostenuti
dagli allevatori e attestati da autorevoli
istituti di ricerca», ha precisato Lasagna,
puntando l’attenzione sulla chiusura,
inevitabile, di molti allevamenti.
Ricordiamo che l’ultimo tavolo ristretto
tra produttori e industriali, convocato
al ministero delle Politiche agricole, si è
chiuso con il no degli allevatori alla proposta di Assolatte. L’industria, incluso il
gruppo Lactalis, ha portato a 35 centesimi l’offerta di acquisto e proposto di
far decadere l’indicizzazione al prezzo
PAG. 5
ATTUALITÀ
continua dalla prima pagina
tedesco previsto in alcuni contratti. Condizioni assolutamente insufficienti per le organizzazioni agricole.
«Con la manifestazione di Milano abbiamo raggiunto alcuni
obiettivi importanti - ha concluso Lasagna - il primo è quello dell’unità del mondo agricolo. Confagricoltura ha apprezzato molto che altre organizzazioni, CIA e Copagri, abbiano deciso di aderire
alla nostra iniziativa. La situazione è drammatica
e fare fronte comune è fondamentale. Non ci proponevamo certo di riaprire la trattativa sul prezzo
del latte alla stalla: il nostro scopo era quello di
riavviare il dialogo con l’associazione degli industriali e anche questo obiettivo si può considerare
raggiunto. Staremo a vedere».
LA LEGA ANTITUMORI AL COTECHINO PRIDE
PER DIRE NO ALLA DISINFORMAZIONE.
P
arte dalla provocatoria distribuzione di una fetta di
cotechino l’azione di verità
messa in atto da Confagricoltura
Mantova dopo l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sui rischi legati al
consumo di carni rosse, soprattutto se trattate. Cotechino Pride, questo il nome dell’iniziativa
patrocinata dalla Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, che ha richiamato alla Loggia
del Grano moltissimi mantovani.
«Il successo di pubblico riscosso
da questa manifestazione, nata
con l’intento di condannare la
cattiva informazione che ha travolto la zootecnia da carne, è la
risposta più efficace all’immotivata apprensione generata da un
indagine per niente rappresentativa del contesto
italiano – ha detto Matteo Lasagna, presidente
di Confagricoltura – La ricerca dell’Oms, com’è
noto, si basa su parametri di Paesi fuori dall’Ue:
si parla soprattutto di Stati Uniti dove gli stili di
vita, l’alimentazione e il prodotto lasciano spazio a qualche punto di domanda. Non si possono
paragonare la dieta mediterranea, il nostro stile
di vita e la trasformazione di alta qualità delle
carni suine e bovine italiane agli standard degli americani». Da Lasagna un ringraziamento
speciale alla Lilt di Mantova e alla sua presidente Mariagrazia Gandolfi ha concesso il patrocinio in quanto strenua sostenitrice della
dieta mediterranea.
Al Cotechino Pride ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava:
«Fa rabbrividire l’idea che l’Organizzazione
mondiale della sanità lanci messaggi errati su temi così delicati come l’alimentazione
e il pericolo dell’insorgenza delle malattie –
ha dichiarato Fava - perché oltre a creare un
allarmismo tanto diffuso quanto infondato,
alla fine danneggia la filiera delle carni rosse
e credo che né le carni bovine né quelle suine
possano, in questa fase di mercato, permettersi ulteriori rimbalzi negativi».
Il ricavato delle offerte è stato devoluto alla
Lega per la lotta ai tumori di Mantova, presente alla Loggia del Grano con uno stand.
CONFAGRICOLTURA: LA CUN È NEL CAOS PIÙ TOTALE.
E IL MINISTERO TACE.
C
Il caos regna sulla Cun, la Commissione unica nazionale dei suini da
macello. L’allarme arriva da Confagricoltura Mantova che chiede un intervento urgente del ministro delle Politiche
agricole Maurizio Martina per superare
una difficile fase di stagnazione. «Invece di
mantenere il suo ruolo di organismo preposto a un civile confronto per la definizione della quotazione della carne di maiale – spiega Stefano Salvarani, presidente
della sezione suinicola di Confagri – la Cun
è sprofondata nella confusione più totale.
Al punto che la parte industriale si sente
in diritto di farla da padrona e si presenta
alle riunioni per dettare legge. Si è creata
una situazione che nulla ha a che vedere
con lo spirito di collaborazione e rispetto
dei ruoli che dovrebbe guidare l’attività
della Commissione».
Un atteggiamento, quello dell’industria, che Confagricoltura bolla come
insostenibile, soprattutto
in un momento in cui la
filiera è vittima di un massiccio attacco da parte di
certa stampa, mentre altri
Paesi europei concorrenti
sono già proiettati verso
il mercato mondiale.
«La corretta gestione della Cun dev’essere
una priorità per il ministro Martina – continua Salvarani – tutti devono sapere che
la suinicoltura italiana è a un passo dal
precipizio. Da anni, ormai, continuiamo a
ripetere che questo settore, per l’importanza economica e occupazionale che riveste,
ha bisogno di una nuova
strategia nazionale di rilancio che coinvolga tutta la filiera e le principali
amministrazioni. Ma il
ministro tace e non ha
risposto neppure alle ultime due lettere, inviate
lo scorso ottobre, in cui
Confagricoltura ha chiesto un confronto urgente proprio per cercare
di risolvere questa impasse. Non possiamo
più attendere – conclude Salvarani – Confagricoltura è pronta a fare la sua parte, ma
serve uno sforzo comune per scrollarci di
dosso questo torpore che ci sta portando
allo sfacelo».
ASSICURAZIONI 2014 E PAC 2015, IN ARRIVO I CONTRIBUTI.
B
2
uone notizie per i produttori agricoli.
Nei giorni scorsi, Agea ha autorizzato
gli organismi pagatori regionali a liquidare la parte mancante del contributo per le
assicurazioni del 2014, pari al 28,75% dell’im-
porto totale. Allo scopo, il ministero ha stanziato 100 milioni di euro, somma inserita nei
fondi destinati alla legge di Stabilità 2016.
Per quanto riguarda l’anticipo PAC 2015, in
questi giorni l’Organismo pagatore regionale
ha iniziato ad effettuare i pagamenti che riguardano il premio base, il greening e l’eventuale premio giovani. Il tutto è pagato nella
misura del 70%.
ATTUALITÀ
A SORRENTO IL SOGGIORNO
PENSIONATI DI CONFAGRICOLTURA.
A
nche quest’anno è arrivato il momento di pensare al consueto soggiorno per i pensionati. La località
scelta è Sorrento (NA) presso il Grand Hotel Vesuvio (www.vesuviosorrento.com).
La provincia di Mantova sarà di turno dal
11 al 19 marzo 2016 a cui potranno partecipare al massimo 34 persone.
Le quote di partecipazione sono:
• euro 660,00 per i pensionati iscritti al
nostro sindacato,
• euro 760,00 per i non iscritti,
• euro 160,00 di supplemento per chi
vorrà usufruire della camera singola.
Al momento dell’iscrizione deve essere
pagato un acconto di euro 240,00 non
rimborsabili in caso di non partecipazione.
Le escursioni prevedono la visita di stupende località, alcune delle quali mai toccate nei precedenti soggiorni.
Escursioni intera giornata.
1. Napoli (Spaccanapoli – dai quartieri
spagnoli a Forcella – Piazza del Plebiscito, Cappella San Severo e il Cristo Velato, Duomo e il tesoro di San Gennaro,
San Gregorio Armeno, tour in bus su
Lungomare Caracciolo, Castel dell’Ovo
e Posillipo) e Napoli sotterranea.
2. Certosa di Padula e Grotte di Petosa.
Escursioni mezza giornata.
1. Reggia di Capodimonte (dimora reale
dei Borboni, Bonaparte e Savoia).
2. Pompei (S. Messa Giubilare nel Santuario e a seguire visita del sito archeologico).
3. Costiera amalfitana (Amalfi, Ravello
e Positano).
4. Gragnano (visita al pastificio Liguori,
Ville di Stabia e Castello medievale di
Lettere).
Giornata libera.
Per coloro che fossero interessati, la segreteria nazionale provvederà ad organizzare con l’agenzia viaggi una gita facoltativa a Capri a prezzo prestabilito. I
costi saranno a carico dei partecipanti.
Sarà cura della nostra sede organizzare un servizio di andata e
ritorno, con un costo ancora da definire.
Le adesioni con i relativi dati anagrafici, residenza, categoria
numero pensione e versamento dell’acconto dei partecipanti,
devono pervenire al Patronato ENAPA tel. 0376 330712 entro e
non oltre il 15 gennaio 2016.
COMMERCIALIZZAZIONE DI OGM,
GLI STATI MEMBRI NON POTRANNO VIETARLA.
I
l Parlamento europeo ha respinto, con
579 voti contro 106 e cinque astensioni,
una proposta di regolamento comunitario
che avrebbe permesso ai singoli Stati membri
di limitare o vietare la vendita e l’utilizzo sul
proprio territorio di alimenti o mangimi Ogm
già approvati a livello Ue. La bocciatura è stata motivata per incompatibilità con la normativa sul mercato unico europeo, difficile o impossibile da far rispettare senza reintrodurre
controlli alle frontiere nazionali sulle importazioni. Tuttavia la Commissione europea ha
risposto in aula che non intende ritirare la sua
proposta, quindi proseguono i negoziati con
il Consiglio, ma il Parlamento europeo manterrà la sua posizione.
Resta quindi in vigore l’attuale procedura di
autorizzazione degli Ogm che, sia per la coltivazione che per l’alimentazione umana e animale, prevede che vi sia una valutazione del
rischio da parte dell’Efsa. Se i risultati di questa valutazione sono favorevoli, la Commissione presenta agli Stati membri un progetto
di decisione, che richiede una maggioranza
qualificata, a favore o contro. Se non c’è una
maggioranza qualificata, come sinora non c’è
mai stata, la decisione viene rimessa alla Commissione, che rilascia l’autorizzazione. A que-
CERTIFICAZIONE
UNICA 2016,
I DOCUMENTI
DA CONSEGNARE.
LAVORO, INCENTIVI
PER ALL’ASSUNZIONE DELLE DONNE.
S
i avvisano le aziende associate che
per la compilazione e l’invio della C.U. 2016 (redditi 2015) occorre
consegnare ai nostri uffici la seguente
documentazione:
- fatture relative ai lavoratori autonomi saldate nel corso del 2015;
- quietanze modelli F24 relative al versamento delle ritenute d’acconto.
Importante: per poter gestire l’inserimento dei dati nei tempi e nei modi corretti, la documentazione già in vostro
possesso deve esserci consegnata entro il
15 dicembre 2015.
Le fatture e i modelli F24 relativi ai prossimi mesi devono pervenirci man mano
che ne verrete in possesso.
sto punto, i singoli Stati possono vietare solo
la coltivazione sul proprio territorio, mentre
non possono impedire la vendita e l’utilizzo
di alimenti e mangimi contenenti ingredienti
geneticamente modificati.
S
i rende noto che con decreto interministeriale dei ministeri del Lavoro
e dell’Economia del 13 ottobre 2015
sono stati individuati – per l’anno 2016 – i
settori e le professioni caratterizzati da un
tasso di disparità uomo-donna che supera
almeno del 25% la disparità media uomodonna. Tra i settori interessati vi è l’agricoltura.
A Tali settori si applica l’incentivo all’assunzione di cui all’articolo 4, commi 8-11, della
Legge n. 92/2012. Ricordiamo che tale articolo prevede, tra l’altro, un’agevolazione
per l’assunzione di donne di qualsiasi età
con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un
impiego regolarmente retribuito da almeno
sei mesi.
L’agevolazione consiste nello sgravio del
50% dei contributi di previdenza ed assistenza sociale a carico del datore di lavoro,
per un periodo pari a:
• 12 mesi in caso di assunzione a tempo
determinato (anche in somministrazione),
prorogabili fino a 18 in caso di trasformazione a tempo determinato;
• 18 mesi in caso di assunzione a tempo
indeterminato.
L’incentivo spetta nei limiti previsti dal regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione
del 6 agosto 2008 (regime “de minimis”).
3
NUOVA PAC
GREENING, L’ERBA MEDICA NON È PIÙ
UNA FORAGGERA.
L’
erba medica non è più una foraggera, almeno per la diversificazione dei seminativi, adempimento previsto dal greening. E’
quanto afferma la Commissione europea nelle linee guida sulla gestione
dei prati permanenti redatto lo scorso 16 luglio. In questo documento, la
Commissione afferma che la coltura dell’erba medica in purezza non
può considerarsi come foraggera ai
sensi dell’art. 4 del Regolamento Ue
n. 1307 del 2013. Deve invece essere
considerata come seminativo.
Lo stesso concetto è ribadito in una
risposta ad un quesito del nostro Ministero, con cui la Commissione afferma che, ad esempio, un’ipotetica
azienda con 50 ettari, tutti a erba
medica, la stessa azienda deve provvedere ad effettuare secondo le regole della diversificazione tre colture
diverse in quanto l’erba medica non è
una foraggera e quindi non può dare
adito alle esclusioni previste dall’articolo 44 del Regolamento n. 1307 del
2013, secondo cui le aziende con più
del 75% della superficie a seminativo dedicata a foraggere sono escluse
dalla diversificazione, a patto che la
superficie rimanente non superi i 30
ettari.
La stessa Commissione afferma che,
eccezionalmente per il 2015,
le aziende che hanno interpretato l’erba medica in purezza come una foraggera
non avranno conseguenze
negative, se non hanno ottemperato alla diversificazione dei seminativi, in
quanto hanno agito in buona fede. Dal 2016, invece, le
aziende dovranno prestare
attenzione a tale regola, essendo la medica in purezza
un normale seminativo.
La conseguenza di questa
interpretazione, aspramente contestata da Confagricoltura, che ha chiesto
formalmente una modifica
della norma, è che moltissime aziende dell’Oltrepò
Mantovano, zona Parmigiano Reggiano, che praticano
regolarmente l’erba medica
spesso su oltre il 75% della superficie a seminativo,
dovranno
forzatamente
adeguarsi alla regola della diversificazione, magari
rompendo parte del prato
(si veda la tabella seguente
sulle regole della diversificazione dei seminativi).
Superficie aziendale
a seminativo
Numero colture
Limiti
Fino a 10 ha
Esenzione
-
Da 10 a 30 ha
Minimo 2
la coltura principale può coprire il 75%
massimo della superficie.
Oltre 30 ha
Minimo 3
la coltura principale può coprire massimo il 75% della superficie.
Le due principali, massimo il 95% della
superficie.
Si tratta di una restrizione assurda, perché l’erba medica è la vera
coltura green del nostro ordinamento colturale e in tal modo diviene penalizzata. Rompere il prato per far posto ad cereale è un
vero controsenso.
Tale impostazione della Commissione, ha un unico vantaggio. Medicai di oltre 5 anni di età non potranno più essere equiparati a
prati permanenti e quindi potranno essere destinati a seminativi
senza necessità alcuna di nulla osta da parte di Agea, in funzione
di quanto previsto dal secondo adempimento del greening, divieto, obbligo di mantenimento dei prati permanenti.
Si ricorda, infine, che l’erba medica, essendo una coltura azotofissatrice può continuare ad essere utilizzata come qualsiasi altra
leguminosa come area a focus ecologico (EFA), pur con il fattore di conversione negativo di 0,7. Vale la pena ricordare che le
EFA, terzo adempimento del greening, interessano le aziende con
più di 15 ettari di seminativo, che devono destinare almeno il 5%
della superficie a seminativo a aree a focus ecologico. L’erba medica come altre leguminose ha fattore di conversione pari a 0,7.
Pertanto, per ogni ettaro di EFA è necessario costituire 1,43 ettari
di azotofissatrici. Esempio, un’azienda con 30 ettari a seminativo
deve destinare almeno 1,5 ettari di superficie a EFA (il 5%). Utilizzando la coltura azotofissatrice, la superficie diventa di 2,15 ettari
almeno di erba medica o altra leguminosa tipo la soia o il pisello.
Per maggiori informazioni rivolgersi ai tecnici degli uffici zona o
della sede di Mantova.
PSR, PER LA MISURA INVESTIMENTI
PRESENTATE 515 DOMANDE PER UN VALORE DI 279 MILIONI
S
4
i è chiuso lo scorso 3 novembre il primo bando
della Misura 4.1.01 del PSR
2014-2020, per il quale sono stati stanziati 60 milioni di euro, 40
per la pianura, 20 per la montagna. L’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia,
Gianni Fava ha comunicato che
sono state inoltrate 515 domande dalle imprese agricole, per
un totale di oltre 100 milioni di
euro richiesti, in grado di generare investimenti complessivi stimati sulla parte pubblica - per
più di 279 milioni di euro. La
maggior parte delle domande
sono concentrate nelle aree di
pianura dove sono state presentati 468 progetti di investimento
per oltre 250 milioni di euro
con domande di contributi
per 87,7 milioni di euro, essendo la cifra erogabile pari
al 35 per cento degli investimenti totali.
Nonostante la crisi, quindi,
le imprese agricole lombarde
dimostrano voglia nel proseguire il processo di ammodernamento delle proprie aziende. Con questi dati, però, con
ogni probabilità metà delle
domande non saranno finanziate. Ad aprile sarà pubblicato un altro bando con più
risorse a disposizione ed accessibile anche dai giovani
agricoltori.
PRODOTTI FITOSANITARI,
ECCO LE PROSSIME SCADENZE.
S
i ritiene utile riepilogare le prossime
scadenze introdotte dalla normativa
vigente (D. lgs 150/2012 e D.M. 22 gennaio 2014), con particolare riferimento alla
data del 26 novembre 2015, in cui entrerà in
vigore l’obbligatorietà del certificato di abilitazione all’acquisto ed all’utilizzo per tutti
gli utilizzatori professionali secondo alcune
nuove regole. Le autorizzazioni rilasciate
con i sistemi precedenti rimangono comunque valide anche dopo il 26 novembre 2015
e fino alla naturale data di scadenza (cinque
anni dal rilascio).
Si ricorda che le principali novità per gli utilizzatori sono le seguenti:
• l’obbligo riguarda sia l’acquisto che l’impiego dei prodotti fitosanitari;
• l’obbligo si applica a tutti i prodotti fitosanitari (attualmente è diretto solo ai
prodotti classificati molto tossici, tossici e
nocivi);
• è stabilita la durata minima dei corsi (20
ore il corso base e 12 ore l’aggiornamento);
• i soggetti in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale o
TECNICO-ECONOMICO
Dal 26 novembre entrerà in
vigore l’obbligatorietà del
certificato di abilitazione
all’acquisto ed all’utilizzo.
Si ricorda che Confagricoltura Mantova
organizza i corsi base e di rilascio dei patentini, essendo, tramite il proprio ente di
formazione, associazione accreditata allo
scopo (telefono 0376-330732, mail:
[email protected]).
di laurea, anche triennale, nelle discipline
agrarie e forestali, biologiche, naturali,
ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie, seppur esentati dal
corso base, sono tenuti a superare l’esame
di abilitazione ed a frequentare i corsi di
aggiornamento.
Sempre a decorrere dal 26 novembre 2015,
il certificato di abilitazione alla vendita dei
prodotti fitosanitari costituisce un requisito
obbligatorio per la distribuzione sul mercato
(all’ingrosso o al dettaglio) di tutti i prodotti
fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali. Per i prodotti fitosanitari destinati
ad utilizzatori non professionali il venditore
è tenuto a fornire informazioni sui rischi per
la salute umana e per l’ambiente connessi
al loro uso.
TRASPORTO DI SUINI E BIOSICUREZZA,
IL DECALOGO DEI SERVIZI VETERINARI.
I
Servizi veterinari regionali hanno emesso
una circolare con la quale ricordano che
nella diffusione delle malattie infettive
(es. Aujeszky) un punto critico è rappresentato dallo stato di pulizia e disinfezione degli automezzi che entrano in allevamento.
A tal proposito, i Servizi veterinari ricordano che le norme di biosicurezza prevedono
delle specifiche disposizioni in materia, la
cui osservanza rappresenta un punto di forza cruciale nella lotta alla diffusione delle
malattie. In particolare si ricorda i seguenti
capisaldi:
• tutti gli automezzi adibiti al trasporto di
animali devono essere lavati e disinfettati
dopo ogni scarico e comunque prima di
entrare in un allevamento;
• le operazioni di lavaggio e disinfezione
devono essere effettuate dopo ogni scarico nell’allevamento o macello presso cui è
avvenuto o presso stazioni di disinfezione
autorizzate;
• a prova dell’avvenuto lavaggio e disinfezione, il trasportatore deve compilare in
duplice copia, l’apposita dichiarazione di
cui all’allegato IX dell’OM 12 aprile 2008 e
conservarne una copia per un anno
I Servizi veterinari provinciali saranno impegnati al fine di verificare che il trasportatore svolga effettivamente ed efficacemente
le operazioni di pulizia e disinfezione di cui
sopra. Tali verifiche potranno essere effettuate presso l’allevamento, stazioni di disinfezione autorizzate e macelli.
In particolare le verifiche al macello dovranno essere effettuate in quelli dotati di proprio impianto di disinfezione.
Da ultimo, i Servizi regionali richiamano
l’importanza anche delle altre norme di biosicurezza tese ad impedirne l’ingresso negli
allevamenti e/o a limitarne la diffusione di
malattie:
• divieto di carichi multipli, a meno che sia
garantito il carico degli animali senza che
l’automezzo entri in allevamento;
• carico delle carcasse senza che l’automezzo entri in allevamento;
• dotazione di calzari mono uso anche per
i trasportatori qualora avessero accesso diretto in allevamento.
FATTURAZIONE ELETTRONICA GSE,
NUOVE FUNZIONALITÁ DEL PORTALE.
I
n materia di fatturazione elettronica
nei confronti del GSE, si informa che
dal 3 novembre scorso, anche per il
regime commerciale dello Scambio sul
Posto, sono attivate le funzionalità del
Portale del GSE relative alle “Fatture
Energy” emesse dagli operatori nei confronti della Pubblica Amministrazione, in
attuazione del DM 3 aprile 2013, n. 55.
Dalla data sopraindicata il GSE emetterà - per conto degli operatori - le fatture
in formato XML, provvedendo a firmarle
digitalmente e a trasmetterle al Sistema
di Interscambio - SDI.
Gli operatori sono tenuti ad effettuare la
conservazione sostitutiva delle fatture e
delle notifiche del Sistema di Interscambio, messe a disposizione dal GSE sul relativo Portale.
Al fine di garantire l’adeguamento informatico dei processi, le citate funzionalità
del Portale GSE sono attualmente sospese.
5
ESTERO
L’
CONFAGRICOLTURA,
PRIMI SUCCESSI CONTRO L’ITALIAN SOUNDING.
Associazione tedesca senza fini di
lucro Italian Sounding - costituita a
Roma il 24 febbraio scorso dalle due
Camere di Commercio Italiane in Germania
e da Confagricoltura - ha già ottenuto i primi risultati. In occasione dell’edizione della
fiera appena conclusa di Anuga ha ottenuto
dal tribunale di Colonia due provvedimenti di inibitoria contro produttori dell’Egitto
e di Dubai che esponevano in fiera pasta
con le diciture “Italiano”, “Milano” e “San
Remo” e sulle quali era apposta la bandiera
italiana, pur trattandosi di prodotti non di
origine del nostro Paese. Tali prodotti, quindi, non potranno più essere offerti in ven-
dita o commercializzati in Germania o alla
prossima fiera di Anuga.
I presidenti dell´associazione, Giandomenico
Consalvo di Confagricoltura e Barbara Rizzato, amministratore di Alessi Deutschland,
hanno ribadito l´importanza del ruolo di
tale associazione nella tutela del made in
Italy e nella lotta ai prodotti che vengono
commercializzati come italiani pur non essendolo. Un fenomeno fortemente diffuso
non solo negli USA, in Canada o in Cina, ma
anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la
bandiera italiana per meglio veicolare sul
mercato i loro prodotti.
CONCLUSO L’11° ROUND DEI NEGOZIATI TTIP.
S
i è tenuto a Miami (USA) il penultimo confronto tra Stati Uniti e Unione
Europea sul Trattato Transatlantico
(TTIP). Le Organizzazioni agricole europee
spingono per giungere a risultati concreti.
Ai capi negoziatori dell’UE le Organizzazioni agricole europee Copa-Cogeca chiedono
progressi tangibili sull’eliminazione della
burocrazia e delle barriere non tariffarie
in seno al TTIP. La richiesta coincide anche
con lo scambio di offerte fra UE e USA circa
l’acceso al mercato, che include il 97% delle
linee tariffarie. Il restante 3% rientra invece
nella categoria comprendente settori agricoli molto sensibili. Al riguardo, il segretario
6
generale di Copa-Cogeca, Pekka Pesonen,
ha sottolineato l’importanza economica del
possibile accordo, ricordando che gli USA
rappresentano l’acquirente più importante
di prodotti agroalimentari europei, per un
valore di 15 miliardi di euro. Da qui la necessità, tra le altre, di trovare un accordo circa
l’eliminazione delle barriere non tariffarie
sulle questioni sanitarie e fitosanitarie.
Il TTIP sul web. L’Unione Europea ha creato uno spazio web dedicato al TTIP, ricco di
informazioni, schede e documentazione varia. Si veda: http://ec.europa.eu/trade/policy/
in-focus/ttip/index_it.htm
(Fonte: Veneto Agricoltura).
Il fenomeno è diffuso
non solo negli USA, in Canada
o in Cina, ma anche nella UE.
È il penultimo confronto tra
Stati Uniti e Unione Europea
sul Trattato Transatlantico.
MANTOVA
Listino n. 45
Giovedì 19 novembre 2015
FRUMENTO TENERO:
Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a
Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250)
alla ton. € 206,00 - 212,00
Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl;
u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 180,00
- 183,00
Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max.
14%; prot. 11% min.) alla ton. € 181,00 - 184,00
Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1%
max.; u. max. 14%) alla ton. € 177,00 - 180,00
Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.;
u. max. 14%) alla ton. € 170,00 - 175,00
Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non
quotato
Andamento del mercato: stazionario
FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord)
(Mercato di Bologna del 12 novembre 2015 €/ton.)
Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%)
269,00 - 274,00
Buono mercantile (77/78 kg/hl, ce 1,5 + 1,5%,
b.50/60%, v.8%, p11,5%) 259,00 - 264,00
Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) non quotato
Andamento del mercato: invariato
GRANOTURCO:
Granoturco nazionale-alimentare-u.max 14%-conforme ai Reg.UE 1881/2006;1126/2007;165/2010
alla ton. non quotato
Granoturco nazionale-zoot.-aflat. B1 inf. a 0,005
ppm (5ppb)-DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)-u.max
14% alla ton. 173,00 - 175,00
Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari
(u. max. 14%) alla ton. € 163,00 - 165,00
Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da
fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. €
170,00 - 172,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € 180,00 - 182,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € 188,00 - 190,00
Granella verde, umidità al 25% uso foraggero non
quotato
Trinciati di mais 1° raccolto non quotato non quotato
Andamento del mercato: calmo
SEMI OLEOSI:
Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2%
max) alla ton. € 343,00 - 346,00
Semi di soia esteri (franco arrivo) 367,00 - 372,00
Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato
Andamento del mercato: calmo
CEREALI MINORI
Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63
(umidità max. 14 %) alla ton. € 165,00 - 169,00
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65
(umidità max. 14 %) alla ton. € 170,00 - 174,00
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70
(umidità max. 14 %) alla ton. € 175,00 - 179,00
Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 181,00 - 186,00
Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del com-
IL MERCATO DELLA SETTIMANA
pratore) alla ton. € 185,00 - 190,00
Andamento del mercato: calmo
FORAGGIO SECCO
Maggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton.
€ non quotato
Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton.
€ 90,00 - 95,00
Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 80,00
- 85,00
Fieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 70,00
- 75,00
Fieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € 60,00
- 65,00
Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla
ton. € non quotato
Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina
alla ton. € 90,00 - 95,00
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in campo alla ton. € non quotato
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in cascina alla ton. € 110,00 - 115,00
Andamento del mercato:
PAGLIA di frumento pressata
da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. €
non quotato
da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. €
45,00 - 50,00
Andamento del mercato: stazionario
RISONE
Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 570,00 640,00
Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 640,00 - 690,00
Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 625,00 - 675,00
Andamento del mercato: pressochè stazionario
RISO
Vialone nano alla ton. € 1.520,00 - 1.610,00
Carnaroli alla ton. € 1.560,00 - 1.610,00
Arborio alla ton. € 1.500,00 - 1.550,00
Andamento del mercato: pressochè stazionario
FORMAGGIO GRANA PADANO
Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,400 - 6,500
Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,150 - 7,250
Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,650 - 7,750
GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana
Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori
sale al Kg € 5,250 - 5,400
Andamento del mercato: buono con prezzi invariati
FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO
Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,500 - 7,700
Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,200 - 8,350
Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 8,800 - 9,000
Andamento del mercato: buono con prezzi invariati
BURRO
Zangolato di creme fresche per la burrificazione al
kg. € 1,650
Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,850
Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg.
€ 2,850
Andamento del mercato: stazionario
SUINI (a peso vivo) del peso:
di 7 Kg al capo € 42,00
di 15 kg. al kg. € 3,620
di 25 kg. al kg. € 2,480
di 30 kg. al kg. € 2,115
di 40 kg. al kg. € 1,785
di 50 kg. al kg. € 1,575
di 65 kg. al kg. € 1,490
di 80 kg. al kg. € 1,450
di 100 kg. al kg. € 1,420
Andamento del mercato: calmo
SUINI da macello:
oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato
oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato
oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato
oltre 180 kg. al kg. € non quotato
Andamento del mercato: non quotato
VACCHE da macello (a peso vivo):
vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,870
- 0,970
vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,660 - 0,760
vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,460 - 0,560
Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati
VITELLONI da macello (a peso vivo):
Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,290 - 2,410
Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine,
charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg.
€ 1,970 - 2,070
Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,800
- 2,950
Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,580
- 2,670
Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati
Vitelli maschi pezzati neri:
da 40 a 45 kg. al kg. € 0,600 - 0,900
da 46 a 55 kg. al kg. € 1,600 - 1,800
da 56 a 70 kg. al kg. € 1,500 - 1,700
Andamento del mercato: calmo
Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e
categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in
meno al Kg. dei maschi)
Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise
e piemontese:
da 46 a 55 kg. al kg. € 2,000 - 2,200
da 56 a 70 kg. al kg. € 2,000 - 2,200
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di
peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30
in meno al Kg dei maschi)
Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga:
da 46 a 55 kg. al kg. € 3,800 - 4,300
da 56 a 70 kg. al kg. € 4,300 - 4,800
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a
parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi)
VACCHE da macello (a peso morto):
Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,250 - 2,350
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 2,100 - 2,200
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,250 - 2,350
Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 1,880 - 1,980
Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 2,030 - 2,130
Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 1,800 - 1,900
Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 1,850 - 1,950
Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,320 - 1,470
Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,470 - 1,570
Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,570 - 1,670
Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati
VITELLONI da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 350 a 380 kg. al kg. € 4,650 - 4,800
da 381 a 400 kg. al kg. € 4,490 - 4,590
da 401 kg. e oltre al kg. € 4,330 - 4,430
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 380 a 420 kg. al kg. € 4,330 - 4,410
da 421 a 450 kg. al kg. € 4,290 - 4,380
da 451 kg. e oltre al kg. € 4,180 - 4,260
Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati
SCOTTONE da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 230 a 270 kg. al kg. € 4,830 - 4,930
da 271 a 300 kg. al kg. € 4,570 - 4,670
da 301 kg. e oltre al kg. € 4,500 - 4,560
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 260 a 300 kg. al kg. € 4,320 - 4,420
da 301 a 340 kg. al kg. € 4,280 - 4,380
da 341 kg. e oltre al kg. € 4,260 - 4,360
Andamento del mercato: stazionario j
Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del
comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 16 novembre 2015
Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 1,000 - 1,0400
Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 1,200 - 1,2400
Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 1,150 - 1,1900
Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati
del 16 novembre 2015
Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 9,600 - 9,800
Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 10,900 - 11,100
Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 11,800 - 12,000
Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100pz 14,000 - 14,200
GASOLIO AGRICOLO
Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 31 ottobre 2015
- Fino a litri 1.000 €/Lt 0,789
- da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,777
- da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,761
- da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,753
- oltre litri 10.000 €/Lt. 0,748
Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova
ANNUNCI ECONOMICI
Sei socio di Confagricoltura Mantova?
Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio
economico che riguarda la tua azienda agricola?
Invia il testo dell’annuncio a:
[email protected]
VENDO FONDO AGRICOLO
Vendo fondo agricolo libero di biolche mantovane 53
circa a seminativo irriguo, corpo unico, in comune di
San Giorgio di Mantova.
Per informazioni, telefonare al n. 335-5433652.
VENDO
N. 130 pali di cemento pieni con archetti come nuovi;
N. 140 pali forati con traversino;
Corde d’acciaio e filo di ferro più canne d’irrigazione,
il tutto per impianto Kiwi.
Per informazioni, telefonare al n. 0376-295966.
VENDO
Pulivapor trifase 160 bar professionale completo di
tutti gli accessori.
Spazzolone rotante idraulico per avvicinamento
unifeed in greppia.
Per informazioni, telefonare al n. 348-2625763.
Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini
Design: fachiro.com
Stampa: Publi Paolini
Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949
Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001
7
8
confagricolturamantova.it
Scarica

L` Agricoltura Mantovana n° 22 del 23 novembre 2015