MIUR- U.S.R. PER LA SICILIA
DIREZIONE GENERALE
UFF. VII
Dirigente Dr. Marco Anello
Coordinamento scientifico Dr. C. Maurizio Gentile
Progetto di Ricerca-Azione (RA) per la
diffusione dell’innovazione tecnologica
attraverso la
Sperimentazione Metodologico - Didattica in
contesti a rischio socio-educativo
Alcune necessarie
precisazioni sulla
metodologia della
Ricerca-Azione e sui
suoi presupposti
teorico-metodologici…
“ Non vi è nulla di più pratico di una
buona teoria. Se volete conoscere come
qualcosa funzioni provatevi a cambiarla.
(….) Io sono convinto che se il
ricercatore procede correttamente, il
rapporto stretto con la pratica costituirà
uno stimolo essenziale per lo sviluppo
della teoria”
(Kurt Lewin)
Triplice finalità della
Ricerca-Azione
Ricerca
Azione
Formazione
La R.A. può essere concepita come un mezzo utilizzato
per favorire lo sviluppo personale e la formazione
professionale dei docenti
Formarsi attraverso la
partecipazione ad una RicercaAzione
Cambiamento
individuale
Cambiamento
Sociale
Di fronte ad una situazione problematica, che mette in moto
una Ricerca/Azione, si possono attivare diversi tipi di
cambiamento.
Permanente
Adattamento
Valori
Trasformazione
radicale
Sociale
Atteggiamenti
Personale
Finalità: Cambiamento
Ricerca-Azione
Situazione Problematica
(professionale, sociale, politica, pedagogica)
Abilità
L’insegnante che si forma attraverso la
R.A. sviluppa abilità ed atteggiamenti
permanenti
competenze osservative e di analisi dei problemi
“gusto” per la sperimentazione e per l’analisi dei risultati
competenze etero ed auto valutative
capacità di sapere vivere il gruppo nella sua complessità…..
Sono il bagaglio che il Docente
continuerà a portare con sé e ad
utilizzare anche dopo…..
Ciò è possibile in quanto il docente viene immerso in una esperienza
complessa che lo “coinvolge” come soggetto attivo che deve imparare a
“mettere in discussione” se stesso per poter favorire il cambiamento del
contesto e dell’altro…
Ma che tipo di Ricerca/Azione ci accingiamo a condurre?
Tradizionalmente sono stati individuati due grandi
modelli di Ricerca/Azione
Funzionalista
a carattere pragmatico
Cambiamento
operazionale
Di tipo
prevalentemente
Socio-Politico
a carattere
psico-relazionale
Cambiamento
trasformativo
Noi proponiamo una metodologia
l’essenziale dei due approcci
della
Ricerca/Azione
Ricerca/Azione dei “sistemi flessibili”
con particolare attenzione alle “implicazioni”
affettivo-relazionali e socio-gruppali
che
includa
In questo modello cerchiamo di rispettare le seguenti ipotesi di base
 L’oggetto del nostro lavoro (alunno, classe, famiglia, didattica, etc…) deve essere
esaminato non soltanto nella sua organizzazione interna ma anche nelle relazioni che
intrattiene con l’ambiente (relazione oggetto/contesto).
 Le finalità del sistema di cui ci occupiamo sono spesso “poco chiare” e questo non
facilita il loro funzionamento (sia interno che esterno).
 Il lavoro trasformativo non può che essere fatto coinvolgendo gli “attori” del sistema
(implicazione)
 Gli strumenti di osservazione e di azione devono privilegiare il coinvolgimento e
l’implicazione degli attori procedura BOTTOM-UP
PER LO SVILUPPO DELLA R.A. SI
PUO’ IPOTIZZARE IL SEGUENTE
SCHEMA OPERATIVO
Analisi della domanda
Analisi del Problema
Analisi della Situazione
Concettualizzazione
Modellizzazione
Simulazione
Analisi del Sistema
del Sistema e del suo
funzionamento
Ciò che non va…
•Prodotto
•Processo
•Struttura
Contesto/Ambiente
Cliente/Attore
Azione- Finalità- Vincoli..
•Elaborazione modificazioni possibili
•Simulazione e valutazione delle modificazioni
•Scelta di una modificazione da installare
•Elaborazione delle strategie di impianto
•Simulazione e valutazione strategie di impianto
•Scelta di una strategia da installare
Negoziazione
Installazione + Valutazione e
adattamento delle modificazioni
Resoconto dell’Installazione
(Intervento)
Analisi della Cronaca (strategie, adattamenti, realizzazioni)
Valutazione della Ricerca-Azione
Comunicazione dei risultati
ESAME DEGLI EFFETTI
Analisi della Domanda
Modificazione impiantata
Valutazione
Con lo schema procedurale descritto si prende “in esame”, soprattutto, il
cambiamento operazionale centrato sull’oggetto (classe, contesto, famiglia,
etc…). Ma il cambiamento dell’oggetto ha poco senso se non è accompagnato
da un cambiamento degli attori implicati (Sé o altri)
Stimolare delle azioni o delle riflessioni sull’azione che conducano
ad una presa di coscienza che destabilizzi le norme interne dei
gruppi e destrutturi le abitudini degli individui.
Fare sorgere “nuove” norme, nuove azioni,
nuove abitudini che saranno consolidate
attraverso una organizzazione pratica
efficace
Strategia di sviluppo
personale e professionale
Ricerca-Azione
Come attivazione di
CAMBIAMENTO
Strategia metacognitiva
Strategia di produzione di
conoscenza
“Lo stato della conoscenza che si genera con la R.A. non differisce dallo stato di
qualunque altro tipo di conoscenza. La conoscenza non è qualcosa che esiste per
essere scoperto, o qualcosa che può essere acquisito da un individuo e poi
impachettato e passato ad altri.
La conoscenza è:
più che informazione:consiste in concetti e schemi mentali che costituiscono il
significato a partire dall’informazione;
legata al contesto: specifica di una situazione e dipendente da quel contesto
per la sua costruzione;
personale: propria dell’individuo che conosce e dipendente dalla sua
conoscenza precedente;
socialmente costruita: plasmata dal contesto sociale in cui la persona vive ed
impara, e dipendente dalle ideologie dei gruppi sociali e politici di quel contesto;
provvisoria: specifica del qui ed ora ed ipotetica per quanto riguarda i tempi
lunghi;
ambigua: costituita da significati costruiti sulla base di evidenze ricche e diverse
e pertanto capace di nuove costruzioni;
generativa: provoca nuovi pensieri in quanto aperta ad una costruzione
creativa”.
(Somekh, B., 1995)
Obiettivi della R-A sulla diffusione
dell’innovazione tecnologica in contesti di
svantaggio socio-culturale
• - Integrare nella didattica quotidiana le potenzialità della
LIM con l’ausilio di nuovi strumenti tecnologici e risorse
multimediali (learning objects);
• - Favorire, attraverso l’uso della LIM, l’acquisizione di
metodologie inclusive volte alla cooperazione tra pari e
con i docenti (cooperative learning);
• - Promuovere la “motivazione conoscitiva” degli alunni
che provengono da ambienti con scarsa possibilità di
accedere alla cultura dell’informazione in un’ottica di
prevenzione della disp. Scol.;
• - Favorire, attraverso l’uso della LIM e le sue potenzialità
multimodali, la personalizzazione del percorso educativo
degli studenti nel rispetto degli stili cognitivi di ognuno
con particolare riguardo alle difficoltà di apprendimento
derivanti da problemi di natura SEC;
• - Sviluppare delle competenze trasversali degli studenti
(collaborative, metacognitive, problem solving,
documentazione, metodo di studio);
Modello organizzativo di coordinamento
Piano operativo
1. Costituzione “reti di scuole” da parte delle scuole-capofila
quattro Scuole del territorio di appartenenza:
• 2 primarie
• 2 secondarie di I grado
• la scuola capofila
Totale 5 scuole
2. Avvio e relizzazione del progetto di R-A
- definizione del progetto (obiettivi,azioni,valutazione)
- individuazione del quadro di riferimento
per la valutazione di efficienza-efficacia
- analisi dati in input/output
- monitoraggio in itinere e valutazione qualitativa
TARGET ALUNNI e DOCENTI
Nell’individuazione del Target degli alunni si terrà conto dei
dati di disp.scol. e del disagio/rischio percepito
all’interno delle scuole
scuole primarie (100 classi IV )
scuole secondarie di primo grado ( 100 classi II )
Scuole secondarie di 2° grado ( 4 classi I )
Per ogni rete 250 alunni , per un totale di 2500
(le classi scelte devono avere la LIM in aula)
Per ogni rete 50 docenti per un totale di circa 500
insegnanti da coinvolgere nella R.A.
Scuole “Punti Ordinanti”
Agrigento (+Caltanissetta)
1. I.C. Gen.le “Macaluso”
Catania
2. I.C. "Don MilanI"-Paternò
3. IC “San Giorgio”
Palermo
4. I.C. “Carini - Laura Lanza” Villagrazia di Carini
5.I.C. Campofelice di Roccella;
6. I.I.S.S. “F. Ferrara”
7. I.S. “Majorana”
Messina
8. I. C. N.2 Capo D'Orlando
Ragusa (+ Enna)
9. I.C.” Berlinguer
Siracusa
10. I.C. V. Brancati
Trapani
11.V^ C. D. "G.B.Quinci“ Mazara del Vallo
Reti di
Scuole coinvolte
AGRIGENTO
I.C. Gen.le “Macaluso
……………………………
CATANIA
I.C. SAN GIORGIO
1. I.C. “D’Annunzio –Don Milani”
2. I.C. “Malerba”
3. I.C. “Petrarca”
4. I.C. “Vespucci- Capuana-Pirandello”
ISTITUTO COMPRENSIVO "DON MILANI"-PATERNÒ
1. C. D. "La Mela" -Adrano
2. II C. D. "Mazzini"- Bronte
3. I. C. Piano Tavola-Belpasso
4. I. C. "G.B. Nicolosi" – Paternò
MESSINA - Capo d’Orlando………
PALERMO
3. IC Villagrazia di Carini
1.D.D. Don Milani -Terrasini
2.I.C. “RISO” Isola delle Femmine
I.I.S.S. “F. FERRARA” Palermo
1. I I.C. TURRISI COLONNA
2. I.C. “LA MASA- FEDERICO II”
I.C. di Campofelice di Roccella
1. I .C. di Collesano
2.I.C. Botta di cefalu‘
3. I.C. di Pollina
4. I.C. di Santa Flavia
I.S. “Majorana”…...................
I.C.” BERLINGUER - RAGUSA
1. I.C. “ G. Pascoli” – Ragusa
2. S.M.S. “L.PIrandello” – Comiso
3. D.D. “G: RodarI” Ragusa
4. I.C. “L Capuana” Giarratana
RETE DI ENNA (c/o Ragusa)
1. I.C V De Simone” Villarosa
2. S.M.S. “ G. Garibaldi” Enna
3. D.D.” Borgo” Troina
4. D.D. “F.P. Neglia” Enna
SIRACUSA - “BRANCATI”…………………………..
TRAPANI
. IV^ CIRCOLO DIDATTICO "G.B.QUINCI“Mazara del Vallo
1. I Circolo "Lombardo Radice" – Castelvetrano
2. I. C. "Vivona"- Calatafimi
3. I. C. "Borsellino"-Mazara V.
4. I. C. "S.Pellegrino"-Marsala
Impianto della R-A
Modello di sperimentazione utilizzato:
DISEGNO
quasi/sperimentale
con campione unico
Test / Re-Test
LE IPOTESI SPERIMENTALI
H0 = Non esiste differenza quanti - qualitativa nel funzionamento cognitivo e
nell’apprendimento degli alunni testati e re - testati nei gruppi coinvolti nella R-A
H1 = Esiste una differenza quanti - qualitativa nel funzionamento cognitivo e nelle
prestazioni di apprendimento tra i soggetti dei gruppi coinvolti
Lo schema è il seguente:
O1
X
O2
}
G1
Legenda: O1 = osservazione iniziale (test)
X = trattamento psico-educativo
O2 = osservazione finale (re-test)
DEFINIZIONE DELLE VARIABILI
A
P
P
R
E
N
D
I
M
E
N
T
O
I
N
S
E
G
N
A
M
E
N
T
O
VARIABILI
DIPENDENTI
( alunni )
Capacità attentiva
Memoria a breve termine
Memoria a lungo termine
Categorizzazione
Problem Solving
Atteggiamento metacognitivo
Competenze visuo spaziali
Abilità di letto-scrittura
VARIABILI
INDIPENDENTI
( docenti )
Valutazione iniziale
Orientamento e planning
Sviluppo di strategie
Facilitazione del transfer di apprendimento
Facilitazione, consolidamento e generalizzazione
Valutazione finale e uso del feed-back
Utilizzazione sistematica LIM in classe
Formazione- coordinamento
• STRUMENTI di OSSERVAZIONE delle Variabili prese in
considerazione
Per la valutazione delle comp. di letto-scrittura :
1. test Classificazione Errori Ortografici (CEO)
2. test di C. Cornoldi MT
Per la valutazione delle competenze cognitive , metacognitive e sociorelazionali:
1. Batteria valutazione memoria visiva e spaziale ( BVS – Corsi );
2. Continuous Performance Test ( CPT ) per la valutazione
dell’attenzione
3. Scala SDAI e SDAB per valutaz. Disatt. e iperattività
4. Test sociometrico
APPROCCIO METODOLOGICO
Periodicamente il gruppo si riunisce con un tutor per procedere alla verifica in itinere delle
attività svolte, dei problemi emergenti e delle eventuali strategie da modificare.
INPUT
FORMATIVO
DISCUSSIONE
CONFRONTO
ATTIVITA’
NEL PICCOLO
GRUPPO
E
ASSEGNAZIONE
HOME WORK
Ciascun gruppo di progetto delle singole reti definira’
un piano educativo – didattico coerente sia con i
principi teorico-metodologici della ricerca-azione che
con gli obiettivi del progetto stesso.
Il piano dovra’ prevedere in modo preciso le
modalita’ di utilizzazione della LIM e la definizione
dei percorsi educativo-didattici che si intendono
attivare per favorire l’acquisizione delle
competenze/abilita’ oggetto della r.a.
Ottobre
2014
Giugno
2014
Marzo 2014
Dicembre
2013
Settembre
2013
aprile2013
marzo 2013
Presentazione
del progetto
Costituzione reti di scuole
Avvio ricerca-azione
nelle classi
o Formazione del personale coinvolto (2 incontri a settembre
ed 1 mensile a.s.13/14)
o Supporto tecnico alla R./A.
o Monitoraggio Work in Progress USR Sicilia
Verifica intermedia
Verifica itinere
Restituzione risultati r.a.
MIUR USR-Sic.
Pubblicizzazione risultati
29
Scarica

Diapositive - Istituto Comprensivo "Giovanni Paolo II"