Senza dei buoni salari minimi non vi sarà accordo contrattuale I salari nel settore dell’industria sono sotto pressione! Dal 2008 al 2011 i casi di dumping salariale sono triplicati! Il padronato deve rispettare gli accordi presi al momento dell’introduzione degli accordi bilaterali: in Svizzera devono essere pagati salari svizzeri! Nell’industria MEM ciò significa introdurre nel CCL dei salari minimi che permettano di tutelare gli attuali livelli salariali! Gagner avec Unia. Oui à une place industrielle forte et créatrice d’emplois en Suisse. Salari minimi adesso! Una forte industria ha bisogno di un forte contratto collettivo di lavoro. Con l’introduzione degli accordi bilaterali e la libera circolazione delle persone la pressione sui salari in Svizzera è costantemente aumentata. L’industria è uno dei settori dove questa pressione è più forte ed acuta. Dal 2008 al 2011 i casi di dumping salariale nel settore industriale sono triplicati! In base alle statistiche del Seco le infrazioni sono passate dal 4 % al 12 % dei controlli effettuati. Tutti gli indizi lasciano presagire che anche nel 2012 questa tendenza continuerà. A suo tempo il padronato aveva garantito che la libera circolazione non avrebbe causato un dumping salariale. Ci dissero che i livelli salariali non sarebbero stati messi in discussione. I sindacati avevano condizionato il loro sostegno agli accordi bilaterali a questa garanzia. Così non è stato. In questi anni si è potuto constatare che solo la presenza di buoni salari minimi nei contratti collettivi permette una reale ed efficace protezione contro il dumping salariale. Il tema del dumping salariale è al centro delle trattative per il rinnovo dell’importante contratto collettivo dell’industria MEM. Il nuovo CCL, la cui entrata in vigore è prevista il prossimo 1 luglio 2013, dovrà prevedere dei salari minimi che permettano di bloccare il dumping. Solo delle reali ed efficaci misure d’accompagnamento, al cui centro vi sono dei buoni ed efficaci salari minimi, possono evitare che delle tendenze xenofobe abbiano la meglio nelle scelte politiche. Prossimamente la popolazione svizzera dovrà esprimersi su due pericolose iniziative popolari lanciate dall’UDC ed Ecop, nonché sull’estensione degli accordi bilaterali alla Croazia. Saranno delle votazioni difficili. A seguito della generalizzazione del dumping salariale la popolazione svizzera è tendenzialmente portata ad esprimere un voto di chiusura. La sola misura che può convincere la popolazione svizzera a respingere le iniziative della destra populista e sostenere gli accordi bilaterali è che finalmente, tramite l’introduzione di salari minimi, si blocchi il dumping salariale. Da ultimo, ma non meno importante, solo con l’introduzione di salari minimi si potrà finalmente ottenere una reale parità salariale tra donne e uomini. Parità che al momento attuale, anche nel settore dell’industria MEM è lungi dall’essere realizzata. Casi d’abusi salariali nel settore industriale* 14% 2011 12% personale con formazione superiore personale qualificato (fino a 25 anni fr. 4200*) personale non qualificato 10% 8% 6% 4% 2% 0% 2008 4% Salari minimi rivendicati da Unia per il CCL MEM 12% fr. 6200* fr. 4600* fr. 4000* salari lordi x 13 mensilità * *Rapporti Seco (2009-2012) alle misure d’accompagnamento alla libera circolazione delle persone Un forte contratto collettivo di lavoro deve contenere dei buoni salari minimi!