TRATTAMENTO DIETETICO
delle
A
AD
DIIP
PO
OSSIIT
TÀ
ÀL
LO
OC
CA
AL
LIIZ
ZZ
ZA
AT
TE
E
CON
AMIN 21K
da
Prof. Giuseppe Castaldo e Prof. Maurizio Ceccarelli
1
TRATTAMENTO DIETETICO DELLE ADIPOSITA’ LOCALIZZATE
Maurizio Ceccarelli M.D., B. Sc., F.Path.
Inernational Centre for Study And Research in Aestetic and Physiological Medicine – Roma
Giuseppe Castaldo M.D.
Servizio di nutrizione Clinica – Azienda Ospedaliera “G. Moscati”- Avellino
PREMESSA
Con il termine di adiposità’ localizzata si intendono delle zone del corpo, maschile o femminle,
dove il tessuto adiposo presenta un metabolismo diverso rispetto agli altri distretti.
Il tessuto adiposo e’ un tessuto ad attivissimo metabolismo: nell’arco di 3- 4 settimane i trigliceridi
intravacuolari vengono completamente disciolti e ricostituiti. Esistono, perciò degli attivi sistemi
enzimatici di costruzione (liposintesi) e di dissoluzione (lilpolisi) del grasso.
Su questi sistemi enzimatici, nelle zone di adiposita’ localizzata, gli ormoni sessuali si inseriscono,
principalmente attivando la liposintesi. In particolare il distretto trocanterico della donna è
influenzato dagli ormoni estrogeni che stimolano l’adipogenesi, creando così una riserva energetica
naturale necessaria per fornire acidi grassi al momento della lattazione.
Sulla base di quanto esposto, risulta chiaro che il trattamento delle adiposita’ localizzate richiede un
intervento specifico locale, perché un trattamento dietetico classico mobilizzerebbe il grasso dai
distretti a normale metabolismo, lasciando quasi indenni le adiposità’ localizzate.
Nel 1997, Loftus e Lane, hanno dimostrato come, sul piano genetico, l’insulina e gli estrogeni
agiscono a livello della C/EBP e del PPAR attivando la trascriptasi per l’adipogenesi e come il GH
agisca fosforilando il PPAR ed inibendo l’adipogenesi. Ne consegue che una dieta capace di ridurre
i tassi circolanti d’insulina e di aumentare i tassi ematici di GH potrebbe essere utilizzata nel
trattamento dietetico delle adiposità localizzate.
Una dieta di questo tipo e’ una dieta proteica.
Già da molti anni Blackburn aveva utilizzato una dieta normoproteica per ridurre la massa grassa
nei grandi obesi. Gli studi di Blackburn avevano dimostrato come 1,2 – 1,5 gr di proteine per kg di
peso ideale consentivano una perdita ponderale di grasso con il mantenimento della massa magra .
Inoltre aveva dimostrato come il cervello potesse utilizzare per l’80% del suo metabolismo i corpi
chetonici e che quest’ultimi, capaci di inibire l’appetito e dare tono al paziente, non davano
alterazioni metaboliche nel soggetto normale.
MATERIALE E METODI
Sulla base di quanto esposto sono state trattate, presso il Servizio di Nutrizione Clinica dell’Azienda
Ospedaliera “G. Moscati” di Avellino, 725 pazienti affette da adiposità localizzata in eccesso.
I criteri di esclusione dalla sperimentazione sono stati:
• Insufficienza cardiaca
• Insufficienza renale
• Diabete di 1 tipo
• Gravidanza e allattamento
• Insufficienza epatica
• Ictus pregressi
• Malattie psichiatriche
• In terapia con diuretici
• Con età inferiore ai 14 anni
2
Tutte le pazienti sono state sottoposte a:
• Esame clinico generale
• Valutazione antropometrica
• Bioimpedenziometria
• Plicometria sec. Durin
• Esami ematochimici
• Esami ormonali
• Bilancio elettrolitico
• Elettrocardiogramma
Le pazienti sono state trattate con dieta normoproteica (1,5 gr di proteine per Kg di peso ideale)
costituita per il 50% da un integratore proteico solubile con le seguenti caratteristiche:
• Contenuto in aminoacidi secondo le percentuali esposte da Meister in Biochemestry of
Aminoacid
• Rapporto lisina/triptofano uguale a 3
• Preparazione senza idrolisi acida
Il restante 50% di proteine è stato somministrato in alimenti proteici (carni, pesci) a scarso
contenuto di glicidi. Agli alimenti proteici sono state aggiunte 500 gr di verdure a basso contenuto
glicidico.
In tutte le pazienti sono stati supplementati vitamine, minerali ed in particolare potassio.
Le pazienti hanno seguito la dieta per 15 giorni e poi sono state controllate.
RISULTATI
Al controllo non si sono evidenziate variazioni degli esami ematochimici, del bilancio ellettrolitico
e dell’elettrocardiogramma. Gli esami ormonali hanno rilevato:
* GH:
T0
7,5
T15
25
* Somatomedina C:
T0 348
T15 520
* Insulina:
T0
24
T15
8
La valutazione antropometrica ha rilevato:
• un calo ponderale in media di 4,6 Kg
• B.M.I.:
T0
25,2 T15
23,9
• F.M.:
T0
36,1
T15
31,7
• F.F.M.:
T0
65,9
T15
68,3
• T.B.W.:
T0
46,9
T15
48,4
• Circonferenza superiore coscia - 3,5 cm.
• Circonferenza media coscia
- 2,2 cm.
• Circonferenza inferiore coscia
- 1,7 cm.
• Rapporto circonferenza fianchi/circonferenza superiore coscia: T0 1,62 T15 1,78
CONCLUSIONI
La dieta proteica per A.L. sec. Castaldo-Ceccarelli si presenta come un trattamento dietetico utile
per la riduzione delle adiposità localizzate in eccesso nel corpo femminile.
In particolare possiamo concludere che questa dieta:
• Non altera i parametri biochimici
• Non provoca perdita della massa magra
• Riduce l’effetto di fame per azione dei corpi chetonici
3
• Determina perdita delle adiposità localizzate per incremento della concentrazione ematica di
Gh e riduzione di quella dell’insulina.
BIBLIOGRAFIA
Carstens GE, Effects of bovine somatotropin treatment and intermittent growth pattern on
mammary gland development in heifers. J Anim Sci 75(9), 2378-2388 (1997)
Clark RG, Growth hormone secretagogues stimulate the hypothalamic-pituitary-adrenal axis and
are diabetogenic in the Zucker diatebetic fatty rat. Endocrinology 138 (10), 4316-4323 (1997)
Curri S.B.: adiposità localizzata e pannicolopatia edemato fibrosclerotica, Sepem Milano 1990
Enzi G., Crepaldi G., Pozza G., Renold A.E.: Obesity: pathogenesis and treatment, London
Academic Press 1981
Ferranini e Insulin resistance and hypersecretion in obesity. European Group for the Study of
Insuline Resistance (EGIR). J Clin Invest 100(5), 1166-1173 (1997)
French SA, Sex differences among participants in a weight-control program. Addict Behav 19(2),
147-158 (1994)
Janjic D Android-type obesity and gynecoid-type obesity (Schweiz Rundsch Med Prax, 1996 Dec
3)
Kopelman PG Hormones and obesity. (Baillieres Clin Endocrinol Metab, 1994 Jul)
Lauterio TJ Growth hormone secretion ad synthesis are depressed in obesity-susceptible compared
with obesity-resistant rats. (Metabolism, 1997 Feb)
Loftus T.M., Lane, Modulating the trascriptional control of adipogenesis- Current opinion in
Genetics & Development – 1997, 7 : 603 – 608
Mauriege P, Regional differences in adipose tissue metabolism between sedentary ad endurancetrained women. Am J Physiol 273(3), E 197- E506 (1997)
York B Sensitivity to dietary obesity linked to a locus on chromosome 15 in a CAST/Ei x
C57BL/6J F2 intercross. (Mamm Genome, 1996 Sep)
Balckburn GL:
Benecfits of weight loss in the treatment of obesity
Am J Clin Nutr. 1999 Mar., 69 (3):347-9
Blackburn GL:
More on the obesity problem.
N Engl J Med. 1998 Jun 4, 338(23); 1702
Blackburn GL:.
Pharmaceutical treatment of obesity.
Nurs Clin Noth am. 1997
Blackburn GL:
Functional foods in the prevention and treatment of discase: significance of the Dictary
Approaches to Stop Hypertension Study.
Am J Clin Nutr: 1997 Nov;66(5):1067-71
4
J. Endocrino/. Investo 3 1 (Supp /. to no. 4): 2008
P101
aI Institute
by
s pres ent
"in
rs in PWS
.)
espite
3ition as
elated 90
en or adul t
ose in
) showed
econd
)<0.003 in
~ re n c e s In
e (A>C)
No otber
rameters in
P102
EFFECTS OF ONLY PROTEIC Dl ET WITH AM!J'J O AClD INTEGRATION ON THE
BODY COMPOSITION APPRAISAL BY MEANS OF AIR PLETHYSMOGRAPHY
(BOD POD)
PROINFLAMMATORY STATE AND HYPOADIPONECTINEMIA ARE
RELATED TO TH E REDUCTION OF HIGH MOLECU LAR WE1GHT
ADIPONECTIN IN PREPUBERTAL OBESE CHILDREN
S. Mazzartno'I' : A Costantinc'D: D. Barbera.D; A. Samoro@; A. Karasinskadi: V. De
Geranimo@; M. Casparou ll;
CD: A. Falorni®: A. FalorniGl
G. MurdoloD : V. Bini®: B. Rose@: C. Herder@: M. L. BacosiCD; F. PapiQl: F. Santeusanio
O Vilia Borghese Insutu re, Roma; @Tremestieri Medicina. Endocrinologia. Catania
ODiMI. Perugia Unìversny, Perugia. Italy: @lnstilUte for Clìntcal Dìabetes Research,
Leibniz Center, Heìnrich Heine University. Universìty or Du~se l do rf. Dùsseldorf, Germany:
@)Departmenl of Surgery and Medical Care. Perugia Unìversity, Perugia. Italy
Aim : we wanted to estimate the effect of an Only Protetc Diet with Amino Acid
integration on the Body Composilion in 20 female subjec rs. of an age between 20 and 45
years and BMI berween 23 and 43. The patterus have been exposed to appraisal of [be Body
Composition by rneans of Air Plerhysrnog raphy and then they have been fed with only
proteic diet (Proteins = 1.2 gr fKg of Ideai Body Weight for day) for 15 days . Half of such
requirementses was eat as proteic food (meat and/or flsh) and half as Amino Acid (Amin
21K - Italfarrnacìa). After 15 days of Only Proteic Dìet the patients has been nell'l)' exposed
to appraìsal of the Body Cornposìtìon by means of Air Plethysrnography. Results: in ali
pattents we observed reducrìon of the Body Weight with average of 4.45 Kg (±1.21). The
weight reduction has been due mostiy to the loss of Fa t Mass with average of 3.36 Kg
(± I. l l). In 15 subjec ts w e bave found a reduction of Lean Mass of 1.66 Kg (± l.l 2). In 5
subj ects (25% of the exa rnìned pauern) we have fouod an ìncrease of the Lean Mass of 1.2
Kg (±1.13). Conclusions: such type of dietetic approach (only proteìc food with amino acid
integration) has been effective in the shor t time far a weight reductìon that it rnostl y
concerned to the corn partment of the Far Mass,
Context: Accumulating evìden ce indicates that obesìty-linked hypoadiponeclinemia ìs
characterized by a preferemial reduct ìon of Ihe hig h molecuiar we ìgbt (HM';V) adlponectin
(Adpn) co mplexes . Testoste rone and insu lin were receruly ind ìca ted as se lec tìve tnhib ìto rs
o f the HMW Adpn. explaining ihe lo wer HMW level s of males in adulthood. Aims: In th ìs
cross -sectional stu cy we airued : I) io eval uate whether a sex dimorphism of HMW Adpn
characterizes obesity in prepuber tal children: 2) lOdetermina the pauern of low-grade
immune actìvation al thìs pubertal age; 3) to investigat e Ù1e associations between
adìponecttn. low-grade inflarnrnation and measures of obesity/ìnsulm resìstance. Methods:
Particìpants included 305 outparìerus prepubertal chìldren (age9:t0.5 l'l'). divided in 3
graups according to the BMI z-score: lean (L: n=105: MIF:59/46). overweight (OW: n=60:
MIF:32/28) and obese (OB: n=140: MlF:70170). Total and HMW serum Adpn were
evaluated using RJA and a novel ELISA assay (ALPCO Diagnosucs]. respectively.
Inflamrnatory markers were measurec by a bead-based rnultiplexed bìoassay (Lumìnex 'Cl
E~s_lJ!!> : In both the OB and OW subje crs to tal and HMW Adpn were low er than in L
despite the sìrnil ar testosterone levels. and in ali the groups adiponectinemia dici not differ
bet we en the sex . When compared wilh L. OB boys and girls presented elevated
cOllceniSaUons of leptin (p<O.OOO I). IL-S (p<O. OI). MC?- ! (p<O.OOOI). RANTES (p<O.O I)
and ICAM-l (p<0.05). Aiso. MIF leveis were higher in OB [han in OW subjec ts (p<0.05).
In co m ras l. IL-18, res isli n and lP-l O concenlrat io ns were similar across the gra ups and rhe
sex. HMW Adpn \Vas illversely associaled ",ith BMI z-score (p<O.OOOl). HOMA-IR
(p<O.Ol) and fas[ing insulin (p<O.OOO I). which best predicled Ihe HMW Adpn variance.
f inally. HMW exhibiled an inverse association with IL-S (p<0.05), leptin (p<O.OI) and
ICAM- I (p<0.05). Conclusions: The lack of HMW adiponectin sexuai dimorphism in
prepubertal stage implicates the obesity-linked HMW downreguladon as a consequence of
hyperinsulLnemialinsulin-resislance and systemic inflammation. Finally. high BMI and
WHR are associated with a differentiai paltern of low-grade immune ac livalio n.
mking
alion and
PWS
P103
P104
.N
A RTERIAL STIFFN ESS. INTIMA-MEDIA T HICK.N ESS AND FIBROSIS OF
CAROTlD ARTERIES IN PATIENTS W1TH PRlMARY ;-\LDOSTERONISM
ROLE OF ADRENAL GLAND SCINTIGRAPHY IN PATIENT WITH SUBCLINICAL
HYPERCORTISOLISM AND INCIDENTALLY DISCOVERED ADRENAL IvIASS
ani nelliCD;
'eU@ :
G. Bernini<D; F. GaletlaCD: F. FranzoniCD: M. BardiniCD: C. Taurino~ : M. BemardiniCD:
L. GbiadoniCD; M. BerniniCD: AV. BaccaCD: S. Lavorini(f}: A. SalveuLL
F. Donadio(!): V. lvI orelliCD: A. Salcunj(j): C. Eller-VainicherCD: M. CariellOm:
M. Cas[ellanim: L. Della Vedovat::l: P. Beck-Peccoz(j): l. ChiodiniCD
ODipa ni mento di Medicina Imerna. Università degli Studi di Pisa
ODept of Medicai Sciences, Unii of Endocrinology and Diabetology. Fondazione IRCCS
Ospedale Maggiore Policlinico. Milano; @Dept of Nuclear Medicine. Fondazione IRCCS
Ospedale Maggiore Policlinico. Milano
\"ev er
Ilortalily have
To evalua[e Ihe vascular wall SlfUClUre and s[iffness of condui[ an eries of patienls with
igbt appears
. aluate the
I or coronar y
Hypen ension CenITe. Caradd wall by 2-D ultrasonography and ultrasonic tissue
characterization. and arterial stiffness by applanation tonomer (Sphygmocor) were
investigated.Twenty-three consecutive patients with PA, 24 malched patients with ess enlial
hypenen sion (EH) and 15 controls (C) were studied. lntimal media thickness (liVIT) and
corrected integrated backscaller signaI (C-IBS. marker of collagen deposition and fibrosis)
of caro[id arteries were evaluated. Radiai and femoral pulse wave velocity (PWV) and
aoruc augmenlatio n index (Alxl75) were also analyzed. UvlT in EH was higher (p<0.04)
Ihan in C. Tlris finding \Vas more evident in PA patiems. in whom IMT was grea[er nOIonl)'
!han in C (P<O.OOOl) but also !han in EH (P<O.Ol) Similarly. C-IBS in EH \Vas higber
(P<O.OOO I) than in C. but it was found lObe even more elevated in patients with PA in
whom C-IBS proved to be greater than in EH (P<0.009) and in C (P<O.OOOl). Femora!
PWV was higher in PA patients than in EH (P<0.03) or in C (P<O.OOOl). Femoral PWV
\Vas lower in C than in EH (P<O.OOOI). The same pallern ofresponse was observeclfar
radiai PWV. Alxl75R was found to be ltigher in PA palients than in EH or in C (P<O.OOI).
EH likewise exibiled higher Alxl75R [han C (P<O.OOl). In conelusion. our results show lbal
arteria l hyper tension associated Wilh chronic a ldos terone excess induces vascula r
alteralions (o a greater extent than co mparable hyperlension with normaI aldosterone levels.
This damage involves wall thickening and increased collagen deposi[ion with vascular
fibrasis of carotid arteries and cemral an erial s!iffness. The present data thus demonslrale
that in humans aldosterone per se is responsible for vascular morphologica l ane! functional
damage. which mal' explain the elevated cardiovascular risk of patiems wlth PA
lntroduetion. The diagnosis of subclinical hypercotlisolism (SH) in patients with
incidentali)' discovered adrenal maSSes (AI) is contraversial. due to tbe fluctualion of
cortisol secretion in these palients. Since SH has been suggesled [O be associated wilb
significant morbidi'y. its presence mal' address the trealment of choice in AI patienls. In
oven cortisol excess adrenal scinligraphy (AS) represenls a helpful method to delecl
adrenal aUlO nomy. ",hUe in SH patients ilSrole is debated. We evaluated AS in AI patients
wlth and wilhout SH.
Subjects and Methods. Forty-Iwo pa[iems (l OMl32F. age 63.2±7.5 Xrs) wilb unilateral Al
were relraspectively evalualed by: i) anlhropometric measuremem (BMI): ii) mean or ar
leas[ [hree determination of plasmatic ACTH levels. serum cortisol levels at 9.00 A M. afler
a I-mg overnight dexamethasone suppression test (F-Dex) and 24·h urlnary free cortiso!
(UFC). Patienls were classified as SH+ (n=27) and SH- (n=15) on Ihe basis ofpresence of2
criteria aut ofthe following: UFC >193.1 nmol/L. F-Dex >82.8 nmoilL. ACTH levels <2.2
pmol/L. Adrenal scintigraph)' was performed using 1-131-cholesteroI 37 MBq and the
uptake of adrenal glands 4. 7 and Il days after Lv. injeclion was evaluated. We calcula[ed
the percenlage difference belween lhe uptake of !he affecled adrenal gland and Ihe normaI
one a[ different days and expressed il as average (Mean li. uptake. Mdu) .
Results. AJ'?e and B1\.11 were colOparable be[ween SH+ and SH- patienrs. while the size of
the mass (3.4± 1.2 vs 2.6±1.1 cm. P=0.02, respectively) and /vItlu (S3.7± 12.5 vs
54.7±24. 1%, P<O.OOI. respectively) were significantly higher in Ihe former. The
multivariate anaJyses sho\Ved thai Mtlu \Vas correlated directly wilh UFC (~ = 0 . 3 S 7 .
P=0.015) and wi!h SH (OR 1.12. 95%CI 1.03-1.22) after adj uslment for age. BMI and slze
of adenoma. ROC curve analysis showed that 76.2% Mtlu cut-off has 93.7% specifici[y and
74.1% sensibili!)' in !he idenlifica[ion of SH.
Conclusions. AS mal' be useful in confirming Ihe presence of a sublle cortisol excess in Ar
patients wi[h unelear biochemical diagnosis of SH.
ltaly;
:a us
,en, age
l 43.4±6.7
lCe 130± 13.9
iickness .
rording to
le aIgorithm
ne only
1.005;
veen WHR
~se
wo men the
. s uggesling
esity-derived
inant ri sk
-,fmultiple
5
lnvolved in
[ors, in
pri mary aldosteron ism (p A). a n observa tio nal slUd y was co nd ucted in a Uni versi l)'
47
JOURNAL
of
ENDOCRINOLOGICAL
INVESTIGATION
Vol.31, Suppl. to No. 4, 2008
P101 - Gli effetti di una dieta solamente proteica con l’integrazione di aminoacidi
sulla composizione corporea
Valutazione mediante tecnica di pletismografia ad aria (BOD POD)
Scopo: ci siamo proposti di valutare l’effetto di una dieta interamente proteica integrata con amino
acidi sulla struttura corporea in 20 pazienti femminili, di età compresa da 20 a 45 anni. Le pazienti
sono state sottoposte alla valutazione della Composizione corporea tramite pletismografia ad aria e
in seguito sono state nutrite con una dieta unicamente proteica ( proteine = 1,2 gr/Kg del peso
corporeo ideale ) per 15 giorni. La metà di questi valori è stata soddisfatta con alimenti proteici
(carne e /o pesce ) e una metà con amino acidi ( Amin 21 K - Italfarmacia). Dopo 15 giorni di
dieta con sole proteine le pazienti sono state nuovamente sottoposte alla valutazione della
composizione corporea mediante pletismografia ad aria.
Risultati: in tutte le pazienti è stata osservata una riduzione del peso corporeo con una media di
4,45 kg (±1,21). La riduzione del peso è dovuta prevalentemente alla perdita della massa grassa con
una media di 3,36 kg (±1,11). In 15 soggetti abbiamo scoperto una perdita di massa muscolare di
1,66 kg (±1,12). In 5 soggetti (25% del campione esaminato) abbiamo trovato un aumento della
massa muscolare di 1,2 kg (±1,13).
Conclusioni: questo tipo di criterio dietetico ( soltanto alimentazione proteica con l’integrazione di
aminoacidi) è stato efficace per una riduzione di peso in un periodo breve soprattutto per quanto
riguarda il settore della massa grassa.
ATTUALITÀ IN TEMA DI TRATTAMENTO AMINOACIDICO
DELLE ADIPOSITÀ LOCALIZZATE
Maurizio Ceccarelli - Direttore Ae.Phy.Med. Centre
L’eccesso di grasso generalizzato a tutto il corpo richiede un intervento dietetico
classico, mentre le
e adiposità localizzate in eccesso richiedono degli interventi locali.
La causa di questo va attribuita al diverso metabolismo del tessuto adiposo nei
distretti di adiposità localizzata. Qui, infatti, gli estrogeni e l’insulina determinano, a
livello genetico, l’attivazione del PPAR (recettore di attivazione del perissosoma) con
conseguente stimolo della trascriptasi dell’adipogenesi. Ne consegue uno
sbilanciamento dei processi di liposintesi e lipolisi a favore della costruzione del
grasso. Tutto questo spiega perché l’utilizzo di diete ipocaloriche classiche, in caso di
adiposità localizzata, non determinano un miglioramento dell’estetica della paziente
perché mobilizzano il tessuto adiposo nei distretti superiori del corpo, lasciando
inalterate le adiposità localizzate del distretto inferiore. Da circa dieci anni viene
utilizzato come trattamento delle adiposità localizzate un particolare regime
dietetico messo a punto da Blackburn e modificato da Castaldo. Noi preferiamo
considerare questo regime alimentare un vero e proprio trattamento medico degli
inestetismi da adiposità localizzata, eliminando il termine “dieta” che va riservato a
regimi alimentari bilanciati.
La peculiarità di questo “trattamento aminoacidico” è quella di ridurre la stimolazione
insulinemica ed attivare la produzione del growth hormon. Si ottiene una riduzione
dell’attivazione del PPAR sia per la ridotta concentrazione di insulina sia perché il GH
determina fosforilazione di questo recettore con inattivazione dello stesso. Il
meccanismo lipolitico rimane inalterato e determina una mobilizzazione del grasso
dalle adiposità localizzate.
Lo schema del trattamento aminoacidico prevede:
™ Calcolo della massa grassa, della massa magra e del fabbisogno energetico
(questo viene fatto con la plicometria secondo Durnin e con l’equazione di
Harrison Benedict.
™ Impostazione dello schema alimentare (una colazione, un pranzo ed una cena)
con la somministrazione di un integratore proteico e degli alimenti proteici a
scarso contenuto glicidico.
™ Integrazione con vitamine, minerali ed oligoelementi (di particolare importanza
la supplementazione del potassio) nei 21 giorni del ciclo di trattamento
aminoacidico.
™ Impostazione di una dieta ipocalorica classica da seguire per 15 giorni
intervallando i cicli del trattamento aminoacidico
5
™ .Controllo dei risultati con la plicometria (diminuzione della massa grassa e
mantenimento della massa magra.
Una particolare cura deve essere posta alla scelta dell’integratore proteico da
inserire nel trattamento aminoacidico perché i numerosi prodotti presenti in
commercio spesso non corrispondono alle particolarità richieste da un trattamento
così delicato quale quello aminoacidico.
Le caratteristiche di un integratore aminoacidico debbono rispondere ai seguenti
requisiti:
™ Una giusta composizione aminoacidica che rispecchi le percentuali proposte da
Meister in Biochemestry of Aminoacid nel 1965 e necessarie per permettere
una corretta sintesi proteica indispensabile a mantenere la massa magra in un
regime altamente ipocalorico. (Istidina 7%, Isoleucina 15% , Leucina 20%, Lisina
16%, Metionina 7%, Fenilalanina 10%, Treonina 10%, Triptofano 5%, Valina
10%)
™ Una corretta preparazione industriale che non determini la perdita di
aminoacidi. La tecnica più idonea è quella dell’ultrafiltrazione, questa non altera
la composizione aminoacidica e si evidenzia da un contenuto in sodio, del
prodotto, inferiore allo 0,025%. In caso di contenuto in sodio maggiore, questo
indica una preparazione effettuata con precipitazione con idrossido di sodio, un
processo che determina perdita di triptofano e fenilalanina. Perciò, in questa
ultima situazione il prodotto deve indicare un’ulteriore integrazione con questi
aminoacidi.
™ Un ridotto contenuto glicidico. Il primo prodotto preparato su formulazione di
Castaldo prevedeva un tasso glicidico dello 0,2%; questo portava ad una
ridottissima palatabilità dell’integratore che determinava, spesso, la non
assunzione da parte della paziente. Studi clinici più recenti hanno evidenziato
che un tasso glicidico del 5% (corrispondente a 0,75 gr.) non determinava
spostamento del valore insulinemico. Oggi, quindi, consigliamo un preparato con
questo quantitativo glucidico consentendo una più facile accettazione da parte
del paziente.
™ La presenza di potassio all’interno dell’integratore riduce la necessità di
supplementare questo importante minerale riducendo i problemi che possono
derivare dalla sua carenza durante il trattamento aminoacidico.
In conclusione, il trattamento aminoacidico, se giustamente condotto, consente una
mobilizzazione selettiva del grasso delle adiposità localizzate, riducendo questo
inestetismo e consentendo una riduzione dell’invasività dei trattamenti classici
(liposcultura, ILCUS, ossigenoclasi) che vengono normalmente aggiunti al
trattamento lipolitico.
6
Calcolo delle proteine da somministrare giornalmente
Partiamo con un esempio:
Ipotizziamo che nella visita abbiamo stabilito il peso ideale (PI) della nostra paziente in 64 Kg.
Il peso totale delle proteine (PT) da somministrare ogni giorno si calcola moltiplicando il peso
ideale per g 1, 2
64 x 1,2 = g 76,8 ≈ 77
Abbiamo constatato che per raggiungere i migliori risultati è utile far assumere sotto forma di
Integratore circa la metà delle proteine che il paziente deve assumere durante la giornata.
Per semplificare i calcoli suggeriamo questa posologia:
- per pazienti con peso ideale fino a 50 kg: 2 bustine/die (g 30)
- per pazienti con peso ideale da 51 kg a 65 kg: 3 bustine /die (g 45)
- per pazienti con peso ideale oltre i 65 kg: 4 bustine/die (g 60)
suddivise tra prima colazione ed uno dei pasti.
Visto che per la nostra paziente abbiamo stabilito un peso ideale (PI) di 64 kg, dovremo farle
assumere 3 buste di Integratore al giorno ( per es. 1 a colazione e 2 a cena) pari a 45 g di proteine
pure. (PIN = Proteine da Integratore )
La rimanenza, cioè 77 meno 45 = 32 grammi, gliele faremo assumere con gli alimenti. (PC =
Proteine da Cibo )
Come sappiamo il contenuto proteico varia in funzione della qualità degli alimenti: Perciò abbiamo
suddiviso gli alimenti in 5 fasce. Ad ogni fascia corrisponde un fattore di conversione (FC) che ci
permette di calcolare quanti grammi di alimento dobbiamo somministrare per raggiungere il peso di
proteine desiderato:
Fascia A: Manzo, vitello, coniglio magro, petto di pollo
FC= 4,76
Fascia B: Alici, crostacei, luccio, merluzzo, palombo, rombo, sogliola, spigola
FC = 5,88
Fascia C: Seppie
FC = 7,14
Fascia D: Calamari
FC = 8,33
Fascia E: Polpi
FC = 10
A questo punto basta moltiplicare il peso delle proteine da somministrare col cibo (PC) per il fattore
di conversione (FC) corrispondente all’alimento scelto per avere quanto carne o pesce o molluschi o
crostacei la nostra paziente dovrà assumere nel terzo pasto.
Se, per esempio, la nostra paziente vorrà consumare il terzo pasto a base di calamari, dovremo
moltiplicare 32 (PC) per 8,33 ( FC dei calamari ) e avremo 267grammi di calamari da consumare.
Se la nostra paziente opta per il petto di pollo, il fattore di conversione (FC) sarà 4,76 e quindi, di
pollo dovrà mangiarne 4,76 x 32 = 152 g
In conclusione:
PI = 64
PT = 64 x 1,2= 77
PT - PIN = 77 - 45 = 32 (PC)
PC x FC = grammi di cibo da consumare
7
SCHEMA DI DIETA PROTEICA ELABORATA PER
SIG./SIG.RA
data
COLAZIONE
AMIN 21K bustine N…………….
Modalità di impiego: sciogliere la polvere in una quantità di liquido commisurata alla consistenza
desiderata. Per una migliore miscelazione è preferibile usare un frullatore. Si possono usare aromi
ed aspartame. È necessario assumere il preparato lentamente.
PASTO a base di alimenti da consumare a…………………………………………………………
A) Manzo, vitello, cavallo, coniglio magro, petto di pollo, baccalà, stoccafisso gr………………
Oppure
B) Alici, aragosta, luccio, merluzzo, palombo, rombo, sogliola, spigola gr……………………..
Oppure
C) Seppie gr…..………..D) calamari gr….…………….
E) polpi gr……………….
Aggiungere
Verdure: cetrioli, cicoria, finocchi, radicchio, ravanelli, zucchine, sedano, spinaci, scarola, lattuga,
fiori di zucca, insalata riccia, asparagi, verza, broccoli, rape, funghi, carciofi gr……………………..
PASTO a base di aminoacidi da consumare a ……………………………………………………
AMIN 21K bustine N…………….con le stesse modalità di cui sopra.
Aggiungere
Verdure: cetrioli, cicoria, finocchi, radicchio, ravanelli, zucchine, sedano, spinaci, scarola, lattuga,
fiori di zucca, insalata riccia, asparagi, verza, broccoli, rape, funghi, carciofi gr……………………..
8
NOTE DIETA PROTEICA
- Regolare la quantità di liquido in cui sciogliere AMIN 21 K a seconda se si
desidera bere un alimento liquido oppure assumere una sostanza cremosa .
- E' possibile invertire il pranzo con la cena.
- E' vietato saltare un pasto oppure mangiare i cibi in quantità minore di quanto
indicato nello schema.
- Bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno.
- Non usare olio.
- In caso di fame improvvisa fra un pasto e l'altro, mangiare finocchi o cetrioli.
- Per condire utilizzare limone, aceto di mele, aglio, cipolla e aromi vari.
- Salare normalmente i cibi, preferibilmente con sale dietetico.
- Non consumare caramelle o gomme da masticare se non si è assolutamente
certi che non contengano alcun tipo di zucchero.
- E' possibile bere tè al limone o caffè ( non più di due al giorno ), tisane
all'equiseto 40%, rosa canina 40% e liquirizia 20%, dolcificate con
aspartame . Oppure spremute di limone senza zucchero.
- Se non si assumono verdure ad un pasto, raddoppiare la quantità
all'altro pasto.
- Cuocere i cibi a vapore, alla griglia o con forno a microonde.
- Occasionalmente si può utilizzare una modesta quantità di pomodoro
rosso per cucinare carne o pesce.
- Le verdure si consumano cotte, crude, singole o miste; volendo, anche
centrifugate.
- Evitare atteggiamenti sedentari. ( riposo pomeridiano, lunghi periodi
seduti, utilizzo dell'ascensore e mezzi di trasporto per brevi spostamenti)
- Praticare ogni giorno una regolare attività fisica aerobica senza sforzo.
( ciclette, ginnastica, corsa ecc. )
N.B. i pesi dei cibi vanno intesi a crudo, al netto degli scarti.
9
La dieta va opportunamente integrata:
Il trattamento con AMIN 21K, se occorre, può essere opportunamente coadiuvato con prodotti
omeopatici e integratori:
•
Nel caso di eccessivo meteorismo e gonfiore addominale BASOSYN PLUS 3/9 cpr al dì
ai pasti (integratore).
•
Utilissima una integrazione di Sali Minerali ed in maniera particolare di Silicio (rafforza
il connettivo) con DRUFUSAN N un cucchiaino tre volte al dì (prodotto omeopatico).
•
Per l’armonia e la stabilità della flora batterica intestinale BIO CULT 2 cpr
gastroresistenti al dì, mattino e sera (integratore).
•
Per ridurre gli eccessi dei radicali liberi dovuti allo stress ossidativi dato dalla dieta Q10
SELEN VIT 1cps al dì (integratore).
•
Sempre utile integrare con WHP OMEGA 3 (acidi grassi poliinsaturi ad alta
concentrazione) nella dose di 2 perle al dì (integratore).
10
MANTENIMENTO
kCal 1000
DIETA ELABORATA PER
IL SIG/SIG.RA ………………………………….
Data…….
COLAZIONE
Latte parzialmente scremato oppure orzo una tazza cui aggiungere AMIN 21 K N° bustine……..
OPPURE
Thé o acqua cui aggiungere AMIN 21 K N° bustine……..
Più uno yogurt magro
Consumare eventualmente un caffè amaro o edulcorato con aspartame.
PRANZO I° PIATTO
Scegliere fra i cibi sottoelencati:
- gr 70 di pasta, riso basmati, ceci secchi, lenticchie, fagioli cannellini, borlotti neri
secchi.
- gr 200 di piselli freschi o surgelati.
CONTORNI PRANZO E CENA
gr.200 di : insalata mista, scarola, lattuga, riccia e valeriana, indivia, finocchi, cavolo, cavolini di
Bruxelles,, ravanelli, cavolfiore, carciofi, peperoni, broccoli, fagiolini, sedano, pomodori verdi,
melanzane, spinaci, funghi, carote crude.
Condire primo piatto e contorni con 10 gr di olio (due cucchiaini di caffè)
SPUNTINO
gr 150 di: ciliegie, prugne, mele.
gr 200 di: pere, pompelmo, arance, mandarini,
gr 250 di: fragole, pesche,
Oppure uno yogurt magro alla frutta
CENA I° PIATTO
gr 180 di: manzo magro, agnello, maiale magro, vitello, capretto, fegato, cavallo,
coniglio magro, pollo, cefalo
gr 250 di: triglia, gamberi, baccalà.
gr 280 di: sogliola, orata, spigola, merluzzo
gr 300 di: polpo, seppie, calamari
gr 260 di: acciughe,
gr 240 di sarde,
gr 230 di sarago,
gr 200 di pesce spada
gr 160 di: petto di tacchino,
gr 150 di ricotta di mucca,
gr 130 di coscia di tacchino,
gr 90 di scamorza,
gr 80 di fior di latte,
2 uova di gallina
11
MANTENIMENTO
kCal 1200
DIETA ELABORATA PER
IL SIG/SIG.RA ………………………………….
Data…….
COLAZIONE
Latte parzialmente scremato oppure orzo una tazza cui aggiungere AMIN 21 K N° bustine……..
OPPURE
Thé o acqua cui aggiungere AMIN 21 K N° bustine……..
Più uno yogurt magro
Consumare eventualmente un caffe’ amaro o edulcorato con aspartame.
PRANZO I° PIATTO
Scegliere fra i cibi sottoelencati:
- gr 100 di: pasta, riso basmati, ceci secchi, lenticchie, fagioli cannellini, borlotti neri
secchi.
- gr 300 di: piselli freschi o surgelati.
CONTORNI PRANZO E CENA
gr.200 di : insalata mista, scarola, lattuga, riccia e valeriana, indivia, finocchi, cavolo, cavolini di
Bruxelles,, ravanelli, cavolfiore, carciofi, peperoni, broccoli, fagiolini, sedano, pomodori verdi,
melanzane, spinaci, funghi, carote crude.
Condire primo piatto e contorni con 10 gr di olio (due cucchiaini di caffè)
SPUNTINO
gr 150 di: ciliegie, prugne, mele.
gr 200 di: pere, pompelmo, arance, mandarini,
gr 250 di: fragole, pesche,
Oppure uno yogurt magro alla frutta
CENA I° PIATTO
gr 180 di: manzo magro, agnello, maiale magro, vitello, capretto, fegato, cavallo,
coniglio magro, pollo, cefalo
gr 250 di: triglia, gamberi, baccalà.
gr 280 di: sogliola, orata, spigola, merluzzo
gr 300 di: polpo, seppie, calamari
gr 260 di: acciughe,
gr 240 di sarde,
gr 230 di sarago,
gr 200 di pesce spada
gr 160 di: petto di tacchino,
gr 150 di ricotta di mucca,
gr 130 di coscia di tacchino,
gr 90 di scamorza,
gr 80 di fior di latte,
2 uova di gallina
12
MANTENIMENTO
kCal 1700
DIETA ELABORATA PER
IL SIG/SIG.RA ………………………………….
Data…….
COLAZIONE
Latte parzialmente scremato oppure orzo una tazza cui aggiungere AMIN 21 K N° bustine……..
OPPURE
Thé o acqua cui aggiungere AMIN 21 K N° bustine……..
Più uno yogurt magro
Consumare eventualmente un caffè amaro o edulcorato con aspartame.
PRANZO I° PIATTO
Scegliere fra i cibi sottoelencati:
- gr 130 di: pasta, riso basmati, ceci secchi, lenticchie, fagioli cannellini, borlotti neri
secchi.
- gr 320 di: piselli freschi o surgelati.
CONTORNI PRANZO E CENA
gr.250 di : insalata mista, scarola, lattuga, riccia e valeriana, indivia, finocchi, cavolo, cavolini di
Bruxelles,, ravanelli, cavolfiore, carciofi, peperoni, broccoli, fagiolini, sedano, pomodori verdi,
melanzane, spinaci, funghi, carote crude.
Condire primo piatto e contorni con 15gr di olio (tre cucchiaini di caffè)
SPUNTINO
gr 200 di: ciliegie, prugne, mele.
gr 250 di: pere, pompelmo, arance, mandarini,
gr 250 di: fragole, pesche,
Oppure uno yogurt magro alla frutta
CENA I° PIATTO
gr 220 di: manzo magro, agnello, maiale magro, vitello, capretto, fegato, cavallo,
coniglio magro, pollo, cefalo
gr 300 di: triglia, gamberi, baccalà.
gr 350 di: sogliola, orata, spigola, merluzzo
gr 380 di: polpo, seppie, calamari
gr 260 di: acciughe,
gr 300 di sarde,
gr 280 di sarago,
gr 280 di pesce spada
gr 200 di: petto di tacchino,
gr 200 di ricotta di mucca,
gr 170 di coscia di tacchino,
gr 120 di scamorza,
gr 120 di fior di latte,
2 uova di gallina
13
Scarica

Trattamento delle adipositÀ