TELESORVEGLIANZA DOMICILIARE
PER PAZIENTI AFFETTI DA BPCO
Per un miglioramento della qualità di vita
L’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale di Desenzano, diretta dalla Dr.ssa Antonietta
Melchiorre, ha aderito lo scorso mese di novembre al progetto di telesorveglianza domiciliare per
pazienti affetti da BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) grave e molto grave avviato da
Regione Lombardia nell’ambito del progetto Telemaco dedicato alle patologie croniche.
La telesorveglianza domiciliare si pone l’obiettivo di prevenire le ricadute e migliorare il quadro
clinico e la qualità di vita dei pazienti tramite la riduzione del numero e della durata dei ricoveri in
Ospedale, del numero di prestazioni ambulatoriali e degli accessi in Pronto Soccorso.
“Tramite questo servizio – dichiara il Direttore Sanitario Dr.ssa Annamaria Indelicato - i pazienti
si sentono più tutelati e riescono ad accettare con più serenità la malattia; inoltre imparano a gestirne
in autonomia l’evoluzione con conseguente riduzione dei disagi. Punto di forza del progetto è il
rapporto con i Medici del territorio con cui viene condivisa ogni decisione clinica riguardante il
paziente.”
Nella società industrializzata, la BPCO è la terza causa di morte dopo le patologie
cardiovascolari e neoplastiche e, mentre per quest’ultime, si sta registrando un trend negativo, per la
BPCO si assiste ad un costante aumento.
Presso la Pneumologia di Desenzano, su un totale di circa 800 ricoveri l'anno, oltre 1/3 riguarda
pazienti con BPCO mentre circa 400 dei 900 pazienti seguiti ambulatorialmente presentano una
patologia broncostruttiva cronica. Negli stadi gravi della malattia i pazienti soffrono di insufficienza
respiratoria, effettuano ossigeno-terapia domiciliare a lungo termine e presentano freq uenti
riacutizzazioni, soprattutto durante la stagione invernale, che li porta a ripetuti ricoveri in Ospedale.
Il programma di telesorveglianza - coordinato dalla Dr.ssa Olivia Elesbani - viene personalizzato
in base allo stato di salute del paziente e ha una durata minima, per ogni persona, di sei mesi. Si
fonda su una stretta collaborazione tra Specialista Pneumologo e Medico di Medicina Generale che
esprime, preventivamente, un parere circa l’opportunità di inserire il proprio assistito nel
programma.
Ad ogni paziente viene fornito un saturimetro che misura il livello di saturazione dell’ossigeno
nel sangue - parametro fondamentale della capacità respiratoria – e viene assegnata un’infermiera
tutor appositamente addestrata (collaborano al progetto tre infermiere: Maria Pia Casagrande,
Barbara Beschi e Tiziana Zilioli). Almeno una volta alla settimana il paziente viene contattato
telefonicamente dall’infermiera che registra il livello di saturazione del sangue misurato dal
paziente, la pressione arteriosa, il peso e fa eseguire un semplice test della respirazione per una
valutazione, in tempo reale, dell’andamento della malattia.
L’infermiera svolge anche attività di consuelling, verso il paziente e la sua famiglia, mirata a
ridurre lo stato di ansia associato ai sintomi della patologia, migliorando così lo stile di vita della
persona.
Inoltre i pazienti possono contare su una reperibilità telefonica h24 in caso di peggioramento dei
sintomi garantita - dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 16 - dal Pneumologo e dall’infermiera della
Pneumologia e, nelle restanti fasce orarie, da Pneumologi e infermieri messi a disposizione dal
Centro Servizi HTN che ha fornito anche una piattaforma informatica per la gestione del progetto di
telesorveglianza ed i saturimetri.
Nei primi mesi di attivazione del servizio sono stati arruolati 9 pazienti (3 donne e 6 uomini di
età compresa tra 60 e 85 anni residenti nella zona) già in cura presso la Pneumologia di Desenzano.
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Telesorveglianza domiciliare per pazienti affetti da BPCO