TELEMedicina Ai piccoli COmuni lombardi www.telemaco.regione.lombardia.it Telesorveglianza domiciliare per Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Testo estratto da: Telemaco - Rapporto e rendicontazione finale con valutazione indipendente e proposte per la messa a regime dei servizi attivati; Milano, 9 Ottobre 2010) 1. 1.1 Stato di attuazione al termine del progetto (9.9.2010) Il servizio sperimentale Il servizio sperimentale di “Telesorveglianza domiciliare sanitaria per pazienti con BPCO medio grave” è proseguito sulla base del protocollo definito dai clinici partecipanti nel corso di TELEMACO1, apportando solo alcune migliorie dettate dall’esperienza e dalle valutazioni effettuate. La telesorveglianza domiciliare si configura come un modello innovativo di servizio per la gestione di pazienti con patologie croniche che affianca - integrandola – la normale attività del medico di medicina generale e l’attività di team ospedalieri (specialisti ed infermieri professionali). L’attività è coordinata e supportata dal Centro Servizi. Il servizio prevede una gestione del malato a domicilio volta a migliorare il suo quadro clinico, a prevenire le instabilizzazioni e a ottimizzare l’ossigenoterapia a domicilio, con i seguenti obiettivi: Riduzione della durata delle degenze presso strutture sanitarie. Riduzione del numero di ricoveri ospedalieri. Riduzione del ricorso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Riduzione del numero di accessi in pronto soccorso. Miglioramento della qualità di assistenza e quindi di vita del paziente. Raggiungimento di una buona capacità di autogestione della malattia e dei supporti terapeutici da parte del paziente La durata del servizio è prevista in sei mesi e si ritiene che questo periodo di tempo possa consentire al paziente e ai suoi familiari di acquisire sia una maggior conoscenza della malattia sia una maggior capacità di gestione diretta della stessa. Dopo una prima valutazione degli esiti dei percorsi si è concordato di poter attivare in TELEMACO2, per una limitata frazione di pazienti, il proseguimento per ulteriori sei mesi del servizio di telesorveglianza. 1.2 Territori coinvolti AO Bolognini Seriate Data attivazione Aree territoriali coinvolte Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Responsabile del servizio Data attivazione ASL Bergamo • Distretto Alta Valle Seriana e Val di Scalve Medicina – Piario Sergio Lazzaroni e Pasquale Maietta 19/07/2007 AO Mellino Mellini Chiari Data attivazione Aree territoriali coinvolte ASL Brescia • Distretto di Monte Orfano • Distretto di Oglio Ovest • Distretto di Bassa Bresciana Occidentale Pneumologia – Chiari Mauro Ferliga 25/01/2010 Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Responsabile del servizio Data attivazione 2 Fondazione Salvatore Maugeri Data attivazione Aree territoriali coinvolte Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Responsabile del servizio Data attivazione ASL Brescia • Distretto Valle Trompia Pneumologia – Lumezzane Michele Vitacca 12/02/2009 AO Provincia di Pavia Data attivazione Aree territoriali coinvolte Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Responsabile del servizio Data attivazione ASL Pavia • Distretto di Oltrepo Pneumologia – Voghera Paolo Mazzocchi 02/05/2007 AO Valtellina Valchiavenna Data attivazione Aree territoriali coinvolte Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Responsabile del servizio Data attivazione ASL Sondrio • Distretto di Bormio • Distretto di Tirano Pneumologia – Sondalo Antonella Papalia 31/05/2007 AO Macchi Varese Data attivazione Aree territoriali coinvolte Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Responsabile del servizio Data attivazione ASL Varese • Distretto di Arcisate • Distretto di Azzate • Distretto di Cittiglio • Distretto di Luino • Distretto di Varese Pneumologia - Cuasso al Monte Fausto Colombo 17/04/2007 ASL Vallecamonica Sebino Data attivazione Aree territoriali coinvolte ASL Vallecamonica Sebino • Intera ASL Reparti e sedi ospedaliere coinvolte Pneumologia – Esine Responsabile del servizio Luisa Salada Data attivazione 31/05/2007 Tabella 1- Territori coinvolti 3 1.3 Incontri Gruppo di lavoro Telesorveglianza domiciliare BPCO Località Milano, RL – Milano, RL – Milano, RL – Milano, RL – 1.4 DG Sanità DG Sanità DG Sanità DG Sanità Data Tipologia 04/11/2008 Incontro tecnico 27/05/2009 Incontro tecnico 24/09/2009 Incontro tecnico 10/02/2010 Incontro tecnico Tabella 2 – Incontri GdLT Telesorveglianza BPCO Stato di attuazione Territorio (ASL – AO) Bergamo - AO Seriate - Piario Brescia – AO Chiari Brescia – FSM - Lumezzane Pavia – AO Pavia - Voghera Sondrio - AO Valtellina – Sondalo Varese – AO Macchi - Cuasso al Monte Vallecamonica – AO Esine TOTALE Conclusi al 09-09-2008 (Telemaco 1 + FPC) 5 0 15 Percorsi conclusi tra il 10-09-2008 e il 09-09-2010 (Telemaco 2) 10 0 56 12 10 5 148 162 29 22 207 267 Tabella 3 – Stato di attuazione Telesorveglianza BPCO 1.5 Evoluzione del servizio Con la DGR IX/409 del 05.08.2010 “Attivazione di un modello di telesorveglianza domiciliare per pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva nell’ambito delle nuove reti sanitarie e di servizi di teleconsulto specialistici in aree disagiate e montane” Regione Lombardia ha autorizzato tutte le Strutture Sanitarie di Telemaco a proseguire il servizio sperimentale di “Telesorveglianza domiciliare sanitaria per pazienti con BPCO” nell’ambito delle Nuove Reti Sanitarie con le nuove regole indicate nel provvedimento ed a seguito della presentazione di modulistica di richiesta. Di rilievo è che a seguito dell’esperienza svolta in Telemaco, Regione Lombardia abbia ritenuto, maturo e valido il percorso definito, per poter pensare ad una sua diffusione a livello regionale. La situazione ad oggi è la seguente. Come si vede dalla tabella seguente tutte le AO hanno confermato la loro volontà di proseguire l’attività. I pneumologi partecipanti hanno anche promosso il percorso nei confronti dei loro omologhi lombardi. 4 ASL Ente proponente BG AO Bolognini Seriate BS AO Mellino Chiari BS Lumezzane PV AO Pavia SO AO Valtellina Valchiavenna VA AO Fondazione Macchi Vallecamonica Sebino ASL Vallecamonica Sebino Responsabile Percorso LAZZARONI Sergio SERENI Daniela VITACCA Michele MAZZOCCHI Paolo PAPALIA Antonella COLOMBO Fausto TONDINI Maurizio Localizzazione Alta Valle Seriana e Val di Scalve Distretti di Chiari, Iseo, Orzinuovi, Palazzolo Anno 2011 Stima pazienti 15 23 Provincia di Brescia 40 Intero Oltrepo 30 Distretti Bormio, Sondalo, Tirano e Chiavenna 20 Provincia di Varese 250 Vallecamonica e Alto Sebino Totale 50 428 Tabella 4 – Evoluzione del servizio Telesorveglianza BPCO 2. Valutazione 2.1 Telesorveglianza BPCO Nei seguenti paragrafi sono riportati i risultati della valutazione del percorso di telesorveglianza domiciliare per pazienti affetti da Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Tale patologia è in continuo aumento nei Paesi industrializzati e interessa entrambi i sessi, anche se è in aumento soprattutto nel sesso femminile. I costi dedicati alla prevenzione e alla cura della patologia sono elevati e aumenteranno proporzionalmente all’invecchiamento della popolazione e alla diffusione di stili e condizioni di vita, come quelli correlati all’abitudine al fumo di sigaretta e all’aumento dell’inquinamento atmosferico (www.goldcopd.it). In Italia la gestione e la cura dei pazienti affetti da BPCO è condotta attraverso attività di prevenzione (dipartimenti di prevenzione), attività territoriale (distretti) e attività ospedaliera (ospedali) (D.lgs 229/1999). Il percorso diagnostico terapeutico per pazienti affetti da BPCO evidenzia la necessità di attuare modalità di gestione differenziate in funzione dello stato clinico del paziente. In particolare, si evidenzia come il ricovero sia spesso la soluzione più percorsa quando la rete assistenziale si dimostra insufficiente. Alla luce dell’esigenza di sviluppare nuovi modelli di servizio, la valutazione del modello di telemonitoraggio assume una rilevanza strategica. In particolare, tale valutazione verterà principalmente sui seguenti aspetti: • caratterizzazione dei pazienti, indagando le caratteristiche degli stessi in termini di età, sesso, presenza di fattori di rischio (storia fumo, BMI) e condizioni cliniche in ingresso (diagnosi, terapia pneumologica, FEV1, saturimetria); • caratterizzazione dei percorsi, approfondendo la durata dei percorsi e stratificandoli per le cause di fine del percorso o di eventuali interruzioni; • caratterizzazione di attività ed eventi, descrivendo le attività (contatti, consulti, modifiche terapia) e gli eventi (accessi in PS, ospedalizzazioni, riacutizzazioni) che in media sono occorsi nei percorsi dei pazienti; 5 • outcome clinici del servizio servizio,, analizzando le condizioni cliniche in ingresso e in uscita dei pazienti arruolati; • riarruolamenti dei pazienti;; • soddisfazione del servizio da parte dei pazienti; • valorizzazione economica del servizio. Nei paragrafi seguenti si descrive in modo dettagliato ciascuno dei seguenti aspetti. 2.2 Caratterizzazione dei pazienti La presente valutazione prevede l’inclusione nelle analisi di una popolazione di 393 pazienti i cui percorsi si sono conclusi dal 20 maggio 2007 all’8 settembre 2010. E’ stata pertanto effettuata un’integrazione di tutti i pazienti seguiti (per oltre 3 anni) nel percorso di telesorveglianza sanitaria domiciliare per BPCO in Telemaco e in T Telemaco2. elemaco2. Durante tale periodo si è assistito a una transizione nell’applicativo in uso presso le strutture, le quali, attualmente, si sono allineate e utilizzano tutte la nuova piattaforma Telmed che consente in modo più semplice l’uso della cartella clin clinica on-line. Il numero cumulato di pazienti che hanno terminato il percorso di telesorveglianza è cresciuto costantemente dal 2007 al 2010. Ad ogni modo, si rileva come il trend di arruolamenti abbia subito una parziale flessione nel 2009, anno in cui è av avvenuto venuto il passaggio da Telemaco a Telemaco2. In riferimento al dato del 2010, invece, si ricorda che i dati contengono i pazienti che hanno terminato il percorso entro il 9 settembre 2010. Si può ipotizzare, pertanto, che le medesime strutture siano in grado do di terminare, entro la fine del 2010, altri percorsi. Figura 1 - Pazienti con percorsi conclusi nel periodo 2007 2007-2010. 2010. L’età media dei pazienti (72± 8 anni) risulta elevata. La mediana mostra come metà dei pazienti sia di età superiore a 74 anni. Dei 393 pazienti, 300 sono uomini (76%) mentre 84 sono donne (21%). L’età media della popolazione femminile è inferiore rispetto a quella della popolazione maschile. Il dato relativo al sesso è assente per 9 pazienti (2%). 6 Caratteristiche anagrafiche Pazienti 393 Età (media ± dev.st) 72 ± 8 anni Età (mediana) 74 anni Maschi 300 (76%) Età (media ± dev.st) 74 ± 7 anni Età (mediana) 74 anni Femmine 84 (21%) Età (media ± dev.st) 72 ± 8 anni Età (mediana) 73 anni N.D. 9 (3%) Età (media ± dev.st) 76 ± 3 anni Età (mediana) 77 anni Tabella 5 - Caratteristiche anagrafiche dei pazienti arruolati. All’arruolamento, i pazienti presentavano le condizioni di rischio riassunte nella tabella seguente. In particolare, in linea con i dati presenti in letteratura, la maggior parte dei pazienti è ex fumatore (n=282; 72%). L’analisi dei valori di Body Mass Index evidenzia, inoltre, la presenza di pazienti “obesi” (n= 104; 26%) e “in sovrappeso” (n=142; 36%). Condizioni o fattori di rischio Storia fumo Fumatore Non Fumatore Ex Fumatore N.D. BMI Sottopeso(BMI<18.4) Normale (8.5<BMI<24.9) Sovrappeso (25<BMI<29.9) Obeso (BMI>30.0) N.D. 393 62 (16%) 39 (10%) 282 (72%) 10 (2%) 393 15 (4%) 121 (31%) 142 (36%) 104 (26%) 11 (3%) Tabella 6 - Condizioni di rischio dei pazienti all’arruolamento L’analisi delle condizioni cliniche dei pazienti all’arruolamento evidenzia come queste siano prevalentemente stabili (al 54% dei pazienti è diagnosticata BPCO senza menzione di esacerbazione acuta), seppur gravi (46% in ossigenoterapia H24). Condizioni cliniche in ingresso 393 Diagnosi BPCO senza menzione di esacerbazione acuta (ICD -9 –M=49120) 228 (58%) BPCO con riacutizzazione(ICD -9 –M=49121) 137 (35%) Insufficienza Respiratoria Cronica (ICD -9 –M=51823) 25 (6%) N.D. 3 (1%) 393 Terapia Pneumologica Pazienti in O2 H24 (Terapia a riposo) Pazienti in O2 a intermittenza(Terapia sottosforzo e/o notturna) 181 (46%) Pazienti non in O2 105 (27%) 107(27%) Tabella 7 - Condizioni cliniche dei pazienti all’arruolamento. 7 I valori di spirometria (il 42% dei pazienti registra parametri di FEV1 compresi tra il 30% e il 50%) e di saturimetria (i valori medi di saturazione sono pari al 93.3% e al 92%, rispettivamente per pazienti che effettuano il test con e senza ossigeno) confermano tale valutazione. Condizioni cliniche in ingresso 393 Valori Spirometria Condizioni molto gravi (FEV1<30%) 51 (13%) Condizioni gravi (30%<FEV1<50%) 166 (42%) Condizioni moderate (50%<FEV1<80%) 138 (35%) Condizioni con lievi ostruzioni (FEV1>80%) 18 (5%) N.D. 20 (5%) Tabella 8 - Condizioni cliniche dei pazienti all’arruolamento (spirometria). Condizioni cliniche in ingresso Valori Saturimetria 393 Test effettuato in O2 271 (69%) Volume O2 1,65 L ± 0,8 L % saturazione (media ± dev.st) 93,3% ±2% % tempo saturazione <90% (media ± dev.st) 10% ± 17% Test effettuato non in O2 93 (24%) Volume O2 0L % saturazione (media ± dev.st) 92% ± 2% % tempo saturazione <90% (media ± dev.st) 20% ±27% N.D. 27 (7%) Tabella 8 - Condizioni cliniche dei pazienti all’arruolamento (saturimetria). Al fine di verificare l’omogeneità del campione in ingresso, i dati sopra riportati sono inoltre analizzati anche per struttura. In particolare, si riporta di seguito il numero di pazienti arruolati ogni anno presso le diverse strutture. Si rileva come la maggior parte dei pazienti (n=254; 67%) sia stata arruolata presso l’AO di Cuasso al Monte – Fondazione Macchi di Varese. La tabella seguente riporta anche il nome dell’AO, IRCCS o ASL di riferimento dei singoli presidi ospedalieri coinvolti, ma nel seguito si farà direttamente riferimento al presidio che segue i pazienti. Pazienti totali Attivazione 2007 2008 2009 2010 Totale Dal 2007 23 196 91 83 393 07/11/2007 - 9 (5%) 2 (22%) 3 (4%) 14 (4%) 17/04/2007 6 (26%) 149 (76%) 48 (53%) 51 (61%) 254 (67%) 20/03/2009 - - 34 (37%) 6 (7%) 40 (10%) 31/05/2007 3 (13%) 8 (4%) 2 (2%) 2 (2%) 15 (4%) 12/02/2007 10 (43%) 20 (10%) - 12 (14%) 42 (9%) 02/05/2007 4 (17%) 10 (5%) 5 (5%) 9 (11%) 28 (7%) A.O. Bolognini di Seriate Ospedale di Piario A.O. di Circolo di Varese Ospedale di Cuasso al Monte IRCCS Fondazione Maugeri Ospedale di Lumezzane A.O. Valtellina e Valchiavenna Ospedale di Sondalo ASL Vallecamonica Ospedale di Esine A.O. della Provincia di Pavia Ospedale di Voghera Tabella 9 - Pazienti arruolati (per strutture). I dati raggruppati per struttura confermano una sostanziale uniformità del campione in ingresso in termini di presenza di fattori di rischio. 8 N.D. 0% 10% 0% 83% 5% 13% 0% 73% 27% 0% 0% 60% 5% 12% 23% 43% 46% 11% 0% Ex fumatore 0% 14% N.D. 36% % Femmine 2% % Maschi 10% Età Media 16% Pazienti Non fumetore Storia fumo Fumatore Sesso 393 72 anni 76% 21% 2% 72% Ospedale di Piario 14 77 anni 85% 15% 0% 64% Ospedale di Cuasso al Monte 254 74 anni 74% 22% 4% 76% Ospedale di Lumezzane 40 72 anni 73% 27% 0% Ospedale di Sondalo 15 68 anni 93% 7% 0% Ospedale di Esine 42 70 anni 79% 21% 0% Ospedale di Voghera 28 78 anni 86% 14% 0% Fattori di rischio Pazienti totali Tabella 10 - Caratterizzazione dei pazienti e fattori di rischio (per strutture). Per verificare l’omogeneità del campione anche da un punto di vista clinico, si presentano i dati per struttura in riferimento ai valori di spirometria registrati. Pazienti Condizioni con lievi ostruzioni (FEV1>80%) Condizioni moderate (50%<FEV1<80%) Condizioni gravi (30%<FEV1<50%) Condizioni molto gravi (FEV1<30%) N.D. Valori Spirometria 393 5% 35% 42% 13% 5% Ospedale di Piario 14 0% 7% 36% 23% 14% Ospedale di Cuasso al Monte 254 5% 41% 43% 9% 2% Ospedale di Lumezzane 40 8% 18% 33% 28% 15% Ospedale di Sondalo 15 13% 27% 47% 7% 7% Ospedale di Esine 42 2% 26% 45% 14% 12% Ospedale di Voghera 28 0% 32% 50% 11% 7% Valori di FEV1 Pazienti totali Tabella 11 - Caratterizzazione dei pazienti e valori di FEV1 (per strutture). 2.3 Caratterizzazione dei percorsi Il protocollo, condiviso dai clinici partecipanti e disponibile sul sito di TELEMACO, prevede, in caso di ricovero, l’interruzione dei percorsi dei pazienti e la successiva possibile ripresa della telesorveglianza. In particolare, il percorso non potrà essere ripreso se successivo a ospedalizzazione con durata del ricovero superiore a 6 giorni, in caso di dimissione con sola diagnosi di BPCO riacutizzata; di 14 giorni, nel caso in cui la diagnosi di BPCO riacutizzata si accompagni a comorbidità; di 21 giorni, in caso di trasferimento in riabilitazione. In tutti gli altri casi è possibile riprendere in carico il paziente sulla base di una nuova valutazione clinica. 9 393 Totale interruzioni - senza interruzioni 329 (84%) - con interruzioni e successiva riattivazione 64 (16%) 83 con 1 interruzione 52 52 con 2 interruzioni 10 20 con 4 interruzioni 1 4 con 7 interruzioni 1 7 Interruzioni di percorsi Numero Pazienti totali Tabella 12 - Caratterizzazione dei percorsi sulla base delle interruzioni. Si riportano, inoltre, alcune informazioni relative al motivo e alla durata delle interruzioni di percorso con successive riattivazioni. Durata media interruzioni Numero Interruzioni con successive riattivazioni 83 per ricovero pneumologico 39 (47%) 12 ± 12 giorni per ricovero non pneumologico 44 (53%) 17 ± 15 giorni Tabella 13 - Caratterizzazione dei percorsi sulla base dei motivi di interruzione. La durata media dei percorsi di telesorveglianza risulta pari a 179 giorni. La mediana è di 190 giorni, prossima alla durata prevista per il percorso (180 giorni). Durata Durata Telesorveglianza (media ± dev.st) Durata Telesorveglianza (mediana) 179 ± 45 giorni 190 Figura 2 - Durata dei percorsi di telesorveglianza. La durata del percorso di telesorveglianza potrebbe però cambiare a seconda delle diverse cause di fine percorso.. La durata maggiore si rileva per i pazienti con una fine di percorso normale. 10 Numero Causa Fine Percorso Durata 393 Fine percorso normale 341 193 ± 22 giorni Ricovero ordinario per causa pneumologica 31 100 ± 56 giorni Ricovero ordinario per causa non pneumologica 3 68 ± 14 giorni Drop-out 8 106 ± 47 giorni Decesso per causa pneumologica 4 74 ± 57 giorni Decesso per causa non penumologica 6 79 ± 58 giorni Figura 3 - Durata dei percorsi di telesorveglianza per cause di fine percorso. 11 Analogamente, la durata del percorso di telesorveglianza è stata stratificata in funzione del valore di spirometria all’arruolamento. Da tale analisi si evince come la durata dei pazienti pazien in condizioni cliniche più gravi risulti essere tendenzialmente inferiore. Numero Valori Spirometria Durata 393 Condizioni molto gravi (FEV1<30%) 51 164 ± 60 giorni Condizioni gravi (30%<FEV1<50%) 166 188 ± 40 giorni Condizioni moderate (50%<FEV1<80%) 138 184 ± 38 giorni Condizioni con lievi ostruzioni (FEV1>80%) 18 197 ± 10 giorni N.D. 20 156 ± 51 giorni Figura 4 - Durata dei percorsi di telesorveglianza per valori di FEV1. È stata compiuta, infine, un’analisi volta a quantificare la durata media dei percorsi presso le diverse strutture erogatrici. I dati mostrano come le durate dei percorsi siano tendenzialmente allineate. L’unica eccezione è relativa all’Ospedale di Lumezza Lumezzane, ne, la cui durata dei percorsi risulta mediamente inferiore in quanto ha arruolato mediamente pazienti più gravi, come mostrato in seguito. Numero Durata Ospedale di Clusone 14 168 ± 62 giorni Ospedale di Cuasso al Monte 254 180 ± 40 giorni Ospedale di Lumezzane 40 151 ± 59 giorni Ospedale di Sondalo 15 179 ± 58 giorni Ospedale di Esine 42 198 ± 53 giorni Ospedale di Voghera 28 178 ± 19 giorni Tabella 141 - Durate dei percorsi di telesorveglianza (per strutture). 12 Ricovero pneumologico Ricovero non Pneumologico Drop out Decesso Pneumologico Decesso non Pneumologico Ospedale di Clusone 14 10 (73%) 3 (20%) 0 (0%) 1 (7%) 0 (0%) 0 (0%) Ospedale di Cuasso al Monte 254 227 (89%) 17 (7%) 2 (1%) 3 (1%) 3 (1%) 2 (1%) Ospedale di Lumezzane 40 28 (70%) 9 (22%) 0 (0%) 1 (3%) 0 (0%) 2 (5%) Ospedale di Sondalo 15 12 (80%) 0 (0%) 1 (7%) 2 (13%) 0 (0%) 0 (0%) Ospedale di Esine 42 38 (90%) 1 (2.5%) 0 (0%) 1 (2.5%) 1 (2.5%) 1 (2.5%) Ospedale di Voghera 28 26 (92%) 1 (4%) 0 (0%) 0 (0%) 0 (0%) 1 (4%) Durata dei percorsi Pazienti Fine percorso normale Al fine di verificare l’omogeneità del campione arruolato, i dati relativi ai percorsi sono di seguito stratificati per struttura. Tabella 15 - Caratterizzazione dei percorsi (per strutture). 2.4 Caratterizzazione di attività ed eventi Il seguente paragrafo indaga le attività erogate nel servizio e gli eventi occorsi mediamente ai pazienti arruolati. I dati sono presentati sia per paziente che per settimana. Quest’ultima misura ha l’obiettivo di fornire un valore temporale di consumo di risorse, indipendente dalla durata media dei percorsi dei pazienti. Mediamente le telefonate programmate sono superiori a 1 a settimana, e in tale occasione viene quasi sempre effettuata una saturimetria istantanea. Poche sono, invece, le telefonate occasionali (meno di 1 per percorso). Si ricorda che i valori settimanali sono calcolati tenendo conto della frequenza delle attività di ogni paziente rapportata alla specifica durata di ogni percorso, non sempre pari a 6 mesi. Settimanali Per percorso Telefonate programmate 1.07± 0.74 25.6 ± 7.6 Telefonate occasionali 0.05 ± 0.26 0.7 ± 1.2 Saturimetrie istantanee 1.00 ± 0.77 23.6 ± 8.2 Tabella 16 - Attività erogate durante la telesorveglianza per paziente. Molto rari sono gli accessi domiciliari, soprattutto quelli dello specialista e degli IP. Anche la richiesta di un consulto da parte dello specialista è rara (circa una richiesta ogni 2 percorsi). Questo denota l’autonomia degli infermieri nella gestione dei contatti. Importante il dato sulle modifiche della terapia. E’ importante segnalare come tale attività sia svolta principalmente dall’infermiere, anche se sempre su segnalazione del clinico. In particolare, è l’infermiere che provvede alla comunicazione con il paziente e all’aggiornamento della cartella clinica. Per ogni paziente la terapia è modifica più di 4 volte a percorso. Questo dato conferma l’efficacia del servizio in termini di precoce prescrizione della terapia in funzione delle condizioni specifiche dell’assistito. Settimanali Per percorso Consulti specialistici 0.031 0.371 Modifiche della terapia 0.110 2.580 Accessi PS suggeriti 0.017 0.074 Accessi MMG 0.003 0.115 Accessi IP 0.000 0.005 Accessi specialista 0.000 0.013 Tabella 17 - Attività erogate durante la telesorveglianza per paziente. 13 Le modifiche della terapia sono state messe in relazione con i valori di FEV1. La tabella seguente mostra come ai pazienti con condizioni cliniche più gravi siano effettuate più frequenti modifiche della terapia e telefonate occasionali settimanali. Modifiche della terapia settimanali Telefonate occasionali settimanali 0.177 0.168 Condizioni molto gravi (FEV1<30%) Condizioni gravi (30%<FEV1<50%) 0.110 0.037 Condizioni moderate (50%<FEV1<80%) 0.083 0.031 Condizioni con lievi ostruzioni (FEV1>80%) 0.113 0.028 N.D. 0.127 0.113 Tabella 18 - Modifiche della terapia e valori di FEV1 per paziente. Gli eventi maggiormente occorsi durante il periodo di telesorveglianza sono rappresentati dalle ospedalizzazioni per causa pneumologica. Minori sono le ospedalizzazioni non pneumologiche. Rilevanti il numero di riacutizzazioni senza ricovero, a sottolineare l’efficacia della sperimentazione in termini di diagnosi precoce e ricoveri evitati. Numero Per percorso Ospedalizzazioni causa penumologica 70 0.18 Ospedalizzazioni per causa non pneumologica 47 0.12 Decessi per causa pneumologica 4 0.01 Decessi per causa non pneumologica 6 0.02 300 0.77 Riacutizzazioni senza ricovero Tabella 19 - Eventi occorsi per paziente. Pazienti Durata media Telefonate programmate Telefonate occasionali Saturimetrie istantanee Consulti con lo specialista Accessi PS suggeriti Modifiche della terapia Anche in questo caso, l’analisi delle attività e degli eventi è presentata per struttura. In particolare, emerge come i pazienti delle strutture di Lumezzane e di Piario ricorrano alle chiamate non programmate più frequentemente. Inoltre, la struttura di Lumezzane dimostra un tasso ben più alto di consulti con lo specialista e di modifiche della terapia. Considerevole, ad ogni modo, anche il tasso di modifiche della terapia delle strutture di Cuasso e Voghera. 179 179 25.64 0.75 23.63 0.40 0.07 4.6 Ospedale di Piario 14 168 27.43 1.21 17.67 1.50 0.21 2.14 Ospedale di Cuasso al Monte 254 180 26.41 0.64 19.39 0.09 0.05 2.67 Ospedale di Lumezzane 40 151 28.40 1.79 25.15 2.23 0.23 4.63 Ospedale di Sondalo 15 179 26.67 0.19 23.53 0.00 0.00 1.07 Ospedale di Esine 42 198 16.90 0.29 12.47 0.10 0.02 0.76 Ospedale di Voghera 28 178 25.57 0.39 21.45 0.29 0.04 2.64 Popolazione complessiva Tabella 20 - Attività erogate durante la telesorveglianza per paziente (per strutture). I dati evidenziano una certa omogeneità in termini di eventi occorsi. Nell’erogazione delle diverse tipologie di attività, al contrario, si evidenziava nella tabella precedente una certa eterogeneità per struttura. 14 Pazienti Durata media Ospedalizzazioni pneumologiche Ospedalizzazioni non pneumologiche Decesso pneumologico Decesso non pneumologico Riacutizzazioni senza ricovero 393 179 0.18 0.12 0.01 0.02 0.77 Ospedale di Piario 14 168 0.015 0.003 - - 0.036 Ospedale di Cuasso al Monte 254 180 0.115 0.094 0.008 0.005 0.646 Ospedale di Lumezzane 40 151 0.036 0.003 - 0.005 0.102 Ospedale di Sondalo 15 179 0.003 0.008 - 0.003 0.038 Popolazione complessiva Ospedale di Esine 42 198 0.010 0.008 0.003 0.003 0.107 Ospedale di Voghera 28 178 0.015 0.005 - 0.003 0.071 Tabella 21 - Eventi occorsi per paziente (per strutture). 2.5 Outcome clinici del servizio L’elaborazione dei dati clinici dei pazienti all’arruolamento e alla dimissione dalla telesorveglianza permette di valutare se i pazienti hanno mantenuto condizioni di salute stabili. Data la natura degenerativa della patologia, infatti, si auspica che i pazienti mantengano stabili le proprie condizioni di salute, ma che ciò sia associato a un miglioramento della qualità di vita. In particolare, sono sintetizzati i valori relativi al test di emogasanalisi e al test Saint George. Le analisi sono state effettuate per valori accoppiati, ovvero limitando il confronto ai soli pazienti con entrambi i valori in ingresso e in uscita completi, evitando pertanto distorsioni nella lettura dei risultati. In riferimento ai valori di terapia pneumologica, sono state svolte analisi preliminari che non hanno evidenziato variazioni statisticamente significative tra valori in ingresso e in uscita. Al fine di confrontare i valori medi di emogasanalisi (Valore O2, ph, FiO2, PaCO2 e HCO3) registrati a inizio e fine percorso, i 393 pazienti totali sono stati suddivisi in quattro classi: i pazienti che hanno compiuto il test di emogasanalisi in O2 all’inizio e alla fine del percorso, coloro che l’hanno compiuto sempre in respiro spontaneo, e le due condizioni intermedie. Dal momento che i pazienti con fine percorso “normale” sono 341, ci si attenderebbe che l’analisi comprenda complessivamente 341 valori accoppiati. Tale scenario non si è tuttavia verificato. Al contrario, i pazienti di cui si è registrato almeno un parametro in ingresso e uno in uscita in riferimento all’esame di emogasanalisi sono 307, in quanto nel 10% dei casi i campi relativi all’emogasanalisi non sono stati appropriatamente compilati. Inoltre nel 90% dei casi in cui le strutture hanno effettuato l’esame sia ad inizio che a fine percorso, non tutti i campi sono stati opportunamente compilati. Conseguentemente, il numero di valori accoppiati varia all’interno del medesimo raggruppamento di pazienti (i.e. pazienti che hanno effettuato l’esame in respiro spontaneo ad inizio e fine percorso) in funzione del parametro specifico che si considera (rispettivamente Ph, FiO2, PaCO2, HCO3). I pazienti che hanno effettuato il test in respiro spontaneo sia in ingresso che in uscita fanno registrare, mediamente, valori più alti al termine dei sei mesi di telemonitoraggio. Assumendo come p-value (parametro di significatività) un valore inferiore a 0.05, l’unica differenza significativa risulta quella associata al valore di PaCO2. Valutazioni simili possono essere espresse in riferimento ai pazienti che hanno effettuato il test in O2 ad inizio e fine percorso. In particolare, le differenze sottolineano che i valori registrati a fine percorso sono superiori rispetto a quelli registrati all’arruolamento. Tuttavia, la non 15 significatività denota una condizione pressoché stabile dei pazienti a inizio e fine percorso. Ulteriori approfondimenti saranno possibili in presenza di un campione superiore di pazienti. Valori accoppiati Valore in uscita – valore in ingresso Significatività In respiro spontaneo a inizio e fine percorso Ph 146 -1.489 0.136 FiO2 136 -1.222 0.222 PaCO2 117 -2.334 0.020 HCO3 115 -0.051 0.959 O2 132 -2.041 0,041 Ph 129 -1.112 0,266 FiO2 131 -0,733 0.464 PaCO2 118 -1,193 0,233 HCO3 119 -1,346 0,178 In O2 ad inizio e fine percorso Tabella 22 - Analisi a valori accoppiati dell’emogasanalisi (pazienti con medesima terapia a inizio e fine percorso). Infine, i pazienti che hanno effettuato il test in O2 ad inizio percorso ed in respiro spontaneo in occasione della visita di chiusura, o viceversa, non costituiscono un campione sufficientemente esteso per verificare analisi particolari. Valori Accoppiati In O2 a inizio percorso e in respiro spontaneo a fine percorso 15 In respiro spontaneo a inizio percorso e in O2 a fine percorso 14 Tabella 23 - Analisi a valori accoppiati dell’emogasanalisi (altri pazienti). Si riportano infine i dati del questionario sulla qualità della vita (Saint George). I dati sono scomposti per sezione (Sintomi, Attività e Impatto).I dati evidenziano un netto miglioramento della qualità di vita percepita dall’assistito (a valori elevati del questionario Saint George corrisponde una qualità percepita inferiore). Tali miglioramenti sono statisticamente significativi, e sono particolarmente accentuati in riferimento alla sezione Attività. Questionario Saint George Valori accoppiati Valore in uscita – valore in ingresso Significatività 323 -2.384 0.017 Sintomi 323 -2.736 0.006 Attività 322 -4.016 0.000 323 -2.984 0.003 Impatto Tabella 24 - Analisi a valori accoppiati del test sulla Qualità di Vita. Tali valutazioni confermano che il telemonitoraggio assiste i pazienti garantendo loro una qualità di vita percepita sicuramente migliore. 16 2.6 Riarruolamenti dei pazienti Si segnala, infine, che il protocollo prevedeva la possibilità di riattivazione dei percorsi. In particolare è possibile, entro due mesi, riattivare il percorso di telesorveglianza per ulteriori sei mesi, qualora il medico lo ritenga opportuno e si presenti una delle condizioni necessarie per l’arruolamento. Nel periodo in esame, i percorsi a bassa intensità sono stati erogati a 31 pazienti a seguito di un percorso tradizionale. Data la casistica ancora limitata, tali percorsi non sono stati analizzati nel dettaglio. Pazienti Pazienti 393 con successivi percorsi a bassa intensità senza successivi percorsi a bassa intensità 31 (8%) 362 (92%) Tabella 25 - Percorsi a bassa intensità. Il protocollo prevede, inoltre, che i medesimi pazienti accedano più volte al servizio di telesorveglianza sanitaria domiciliare, purché siano rispettati i criteri di inclusione. Nel periodo in esame, l’attivazione di nuovi percorsi è stata erogata a 44 pazienti. Data la casistica ancora limitata, tali percorsi non sono stati analizzati nel dettaglio. Pazienti Pazienti 393 con 1 successiva nuovo percorso tradizionale 41 (11%) con 2 successivi nuovi percorsi tradizionali 3 (1%) senza successive riattivazione di percorsi tradizionali 349 (88%) Tabella 26 - Attivazioni di nuovi percorsi. 2.7 Soddisfazione del servizio La valutazione del servizio è stata completata attraverso un’indagine sulla soddisfazione degli utenti. A tale proposito si è proceduto somministrando ai pazienti, che avevano completato il percorso, un questionario atto a indagare il ruolo e l’accettabilità della tecnologie, l’impatto percepito a livello organizzativo e la soddisfazione complessiva del servizio. Il questionario somministrato è strutturato in 10 domande a punteggio. In tutte le domande è stata utilizzata una scala Likert a 5 punti (1: punteggio minimo, 5: punteggio massimo). Il tasso di risposta ai questionari è alto. In totale, dall’inizio della sperimentazione sono stati compilati e raccolti 333 questionari. La tabella seguente riporta, per ciascuna area coinvolta, il numero di questionari inviati e disponibili per l’analisi, e il tasso di risposta rispetto al totale dei percorsi conclusi. In particolare la percentuale è stata calcolata come rapporto tra il numero di questionari inviati e il numero totale di percorsi conclusi normalmente includendo anche i casi di riattivazione (sia in alta che bassa intensità). Struttura Questionari inviati Tasso di risposta 333 80.2% Ospedale di Piario 0 0,0% Ospedale di Cuasso 235 84,8% Ospedale di Lumezzane 26 61,9% Ospedale di Sondalo 14 100,0% Ospedale di Esine 33 73,3% Ospedale di Voghera 25 92,6% Totale Tabella 27 - Questionari inviati e tasso di risposta. Una prima valutazione delle domande è stata eseguita calcolando la somma dei punteggi delle 10 domande del questionario per ciascuno dei 333 pazienti di cui è stato raccolto il questionario. 17 La somma dei punteggi è quindi confrontata con il massimo punteggio (50 punti) ottenibile attribuendo la valutazione migliore (5 punti) a ciascuna domanda. La figura seguente sintetizza i risultati dei questionari. 55 Punteggio totale questionario 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0 50 100 150 200 250 300 350 Pazienti Figura 5 - Punteggi totali dei questionari di soddisfazione dei pazienti. L’analisi delle risposte fornite al questionario mostra come, mediamente, la soddisfazione dei pazienti relativamente al servizio sia buona. La tabella seguente sintetizza i valori minimo, massimo, media e deviazione standard riscontrati. Questionario di soddisfazione Punteggio totale Media ± dev.st Min Max 43.7 ± 4.4 16 (*) 50 (*) riferito ad un questionario con risposta fornita a 4 domande su 10 Tabella 28 - Punteggio dei questionari di soddisfazione dei pazienti. La tabella seguente mostra il dettaglio del punteggio medio ottenuto per ciascuna domanda del questionario di soddisfazione, unitamente a deviazione standard e valori minimo e massimo. L’andamento del valore medio è stato quindi riportato nel grafico che segue. Media ± dev.st Min Max 1. In complesso come valuta il servizio? Domande (1= valutazione peggiore, 5= valutazione migliore) 4.7 ± 0.6 1 5 2. Ha trovato facile usare il saturimetro? 4.7 ± 0.5 2 5 3. Le è capitato di avere difficoltà a contattare il servizio? 5.0 ± 0.2 3 5 4. Com’è stato il rapporto con il suo infermiere di riferimento? 4.7 ± 0.6 1 5 5. Le indicazioni e i suggerimenti ricevuti dalle infermiere sono stati chiari? 6. E’ soddisfatto del modo in cui il servizio le ha permesso di affrontare i momenti di crisi? 7. Si sente più rassicurato da quando ha accesso al servizio? 8. Da quando ha aderito al servizio, contatta più spesso o meno spesso il suo medico di base? 9. Crede che l’accesso al servizio abbia migliorato la sua vita? 10. Crede che l’accesso al servizio abbia aiutato la sua famiglia o le persone che le sono vicine? 4.5 ± 0.6 3 5 4.9 ± 0.4 1 5 4.3 ± 0.7 1 5 3.7 ± 0.7 1 5 3.8 ± 0.9 1 5 3.8 ± 0.9 1 5 Tabella 29 - Media dei punteggi per singola domanda del questionario di soddisfazione. 18 Figura 6 - Andamento della media dei punteggi per domanda del questionario. Successivamente, per approfondire nel dettaglio i contenuti derivanti dalle singole domande, è stata effettuata un’aggregazione delle domande stesse in 3 aree di valutazione, come descritto descrit in tabella. Domande Aree di valutazione 1. In complesso come valuta il servizio? Valutazione globale del servizio. 2. Ha trovato facile usare il saturimetro? 3. Le è capitato di avere difficoltà a contattare il servizio servizio? 4. Com’è stato il rapporto con il suo infermiere di riferimento? 5. Le indicazioni e i suggerimenti ricevuti dalle infermiere sono stati chiari? 6. E’ soddisfatto del modo in cui il servizio le ha permesso di affrontare i momenti di crisi? 7. Si sente più rassicurato da quando ha accesso al servizio? 8. Da quando ha aderito al servizio, contatta più spesso o meno spesso il suo medico di base? 9. Crede che l’accesso al servizio abbia migliorato la sua vita? 10. Crede che l’accesso al servizio abbia aiutato la sua famiglia o le persone che le sono vicine? Valutazione delle tecnologie e delle funzionalità ad esse associate. Valutazione dell’impatto percepito del servizio. Tabella 30 - Aree di valutazione dei punteggi dei questionari di soddisfazione dei pazienti. Per ogni area di valutazione sintetica si è analizzato il punteggio medio (e la deviazione standard) per i pazienti che hanno compilato il questionario di soddisfazione. La tabella mostra come i tre ambiti di valutazione individuati siano percepiti dal paziente in modo più che positivo, o, soprattutto per quanto riguarda la soddisfazione globale del servizio e la valutazione delle tecnologie e delle rispettive funzionalità. Media ± dev.st Aree di valutazione Valutazione globale del servizio 4.7 ± 0.7 Valutazione delle tecnologie e delle funzionalità ad esse associate 4.8 ± 0.3 Valutazione dell’impatto percepito del servizio 3.9 ± 0.6 Tabella 31 - Sintesi dei punteggi per aree di valutazione. La valutazione globale del servizio, misurata dalle risposte alla domanda 1), risulta alta (4.7±0.7). Per quanto riguarda la valutazione delle tecnologie e delle funzionalità a esse associate, che si sintetizza nelle domande 2), 3), 4), 5) e 6), il puntegg punteggio io ottenuto è nuovamente molto alto (4.8±0.3), riflettendo inoltre una concentrazione dei punteggi intorno al valore massimo. In particolare è rilevante il punteggio medio della domanda 6), pari a 4.9, dimostra come il paziente sia mediamente molto soddisf soddisfatto atto di come il servizio gli abbia permesso di affrontare i periodi di crisi. Infine, per quanto riguarda l’impatto percepito del servizio, che fa 19 riferimento alle risposte alle domande 7), 8), 9) e 10), la valutazione risulta elevata, seppur in maniera inferiore rispetto alle due aree di valutazione precedenti. In particolare, le domande 8), 9) e 10), hanno ottenuto punteggi rispettivamente pari a 3.7, 3.8 e 3.8 riflettendo che il servizio di telesorveglianza non ha impattato, positivamente ma neppure negativamente, sulla frequenza dei contatti con il proprio Medico di Famiglia, sulla qualità di vita percepita dagli assistiti e sul supporto fornito dai familiari. 2.8 Penetrazione del servizio nel territorio Per concludere la sezione di report dedicata alla valutazione del percorso di telemonitoraggio per pazienti affetti da BPCO, si presentano di seguito alcuni dati sulla penetrazione del servizio nel territorio. In particolare, sono riportate per ogni ASL la popolazione, la prevalenza di pazienti con BPCO (stima del 3% della popolazione – www.goldcopd.it), i pazienti arruolati in Telemaco e, infine, la percentuale dei pazienti con BPCO che sono stati raggiunti dal servizio di telemonitoraggio. I dati dimostrano che il servizio raggiunge quasi il 10% dei pazienti potenzialmente affetti da BPCO nella ASL di Varese. Presso le rimanenti ASL il tasso di penetrazione del servizio ha raggiunto un’estensione più ridotta. Tuttavia, poiché il servizio opera solo su alcuni distretti, i dati sono rappresentativi principalemente per l’ASL di Vallecamonica, nella quale vi è un unico distretto. Popolazione Prevalenza BPCO (3%) ASL della provincia di BERGAMO 1,075,592 32,267.76 Pazienti arruolati in TELEMACO 14 ASL della provincia di BRESCIA 1,131,935 33,958.05 40 0.12% ASL della provincia di PAVIA 539,238 16,177.14 28 0.17% ASL della provincia di SONDRIO 182,084 5,462.52 15 0.28% ASL della provincia di VARESE 871,448 2,623.44 254 9.68% ASL di Vallecamonica-Sebino 98,224 2,946.72 42 1.43% ASL Tabella 32 - Penetrazione del servizio sul territorio. 20 Penetrazione del servizio 0.04%