PHOTOSHOP – RITOCCO CROMATICO
Massimo Picardello
Progetto Campus One
Redazione di Emanuele Gandola e Massimo Picardello
AUMENTO DEL CONTRASTO ATTRAVERSO IL LIVELLO DI REGOLAZIONE “CURVE”
In questa lezione si impara ad aumentare il contrasto e quindi la qualità di un’immagine modificando le curve
tonali attraverso Photoshop.
INDICE
Immagini a toni chiari (High Key) e a toni scuri (Low Key)
Immagini contemporaneamente High Key e Low Key
Quando lo sfondo conta
L’obiettivo della lezione è il miglioramento della qualità di stampa. Per questo usiamo lo spazio di colore
CMYK. Le curve di modifica del colore devono essere applicate sull’intera immagine: non è consigliabile
infatti la correzione su selezioni nette, tracciate con gli strumenti di selezione, perché le improvvise
variazioni sul bordo della selezione, darebbero luogo ad effetti visibili indesiderati. Nelle successive lezioni
impareremo però a fabbricare maschere (e quindi selezioni) assai graduali, senza bordi netti e
pergfettamente rapportate all’immagine da ritoccare, fabbricandole a partire dai suoi canali cromatici C, M,
Y e K.
IMMAGINI A TONI CHIARI (HIGH KEY) E A TONI SCURI (LOW KEY)
Ogni immagine ha un suo sfondo che può essere sacrificato in favore del soggetto, inoltre le immagini
pubblicitarie hanno generalmente una o due gamme tonali veramente importanti, il resto è solo sfondo.
Si considerino le tre immagini sottostanti in bianco e nero (sono immagini a toni di grigi presentate nello
spazio CMYK: quindi i canali hanno valori uguali, e per noi è interessante in questo caso solo il canale
nero, ma si potrebbe usare anche il canale composito CMYK, che è pressoché identico). Nella prima il
soggetto è un cane bianco, nella seconda un gatto grigio e nella terza una pantera nera. Per migliorare il
contrasto tramite il livello di regolazione Curve in ciascuna delle tre immagini si deve modificare la curva
(ovviamente del nero, ma nel nostro caso le foto sono a toni di grigi e quindi si può anche modificare la
curva del canale composito) nella parte che corrisponde all’intensità di grigio del soggetto della foto. Il
metodo consiste nel rendere più ripida la curva nell’area interessata: dove la curva è più ripida l’intensità
cambia più rapidamente, e quindi si ha maggior contrasto. Aprendo LivelloÆnuovoÆlivello di
regolazioneÆcurve ci si trova di fronte a diverse curve per ogni canale. Apriamo quella del canale nero:
trascinando col mouse lungo il soggetto dell’immagine si individuano i settori della curva a cui
corrispondono i toni che si vogliono migliorare. Una volta localizzati questi settori si rende più ripida la
curva in tali zone spostando e aggiungendo punti di ancoraggio; nel caso di immagini a colori si farebbe
anche attenzione a mantenere neutri i colori che devono rimanere tali, come spiegato nella Lezione 1,
“Uso elementare del livello di regolazione ‘Curve’ basato su valori numerici standard”. Per aggiungere un
punto di ancoraggio si fa click col mouse lungo la curva. Un secondo click rimuove il punto di ancoraggio,
ed invece trascinandolo col mouse lo si sposta.
In questo modo si ottengono considerevoli miglioramenti, ma se si provasse ad applicare le curve per il
cane a quelle della pantera si otterrebbero invece risultati pessimi: la pantera ha intensità che stanno dalla
parte opposta della curva, e quindi corrispondono a partie della curva del cane cha abbiamo appiattito per
poter rendere quella curva più ripida altrove. I risultati peggiori tuttavia si notano applicando le curve per il
gatto grigio alla pantera o al cane. Questo perché il gatto grigio ha più variazioni di toni degli altri due
soggetti, per cui la zona occupata sulla curva è più lunga (si veda la figura centrale). Per renderla più
ripida in questa ampia zona centrale dobbiamo portarla quasi a zero e al 100% nelle due zone laterali
(quelle che corrispondono ai toni più chiari e più scuri, che così si appiattiscono e perdono contrasto: nel
caso del gatto grigio questo non importa, perché non ci sono pixel quasi bianche o quasi neri, ma per le
altre due foto è il contrario).
Abbiamo quindi visto che, al fine di aumentare il contrasto nelle aree più importanti dell’immagine,
dobbiamo rendere più ripide le curve dell’intensità cromatica in corrispondenza dei valori tonali di queste
aree. Riguardo alle foto con aree tonali sbilanciate, esse in fotografia sono denotate con una
terminologia apposita: si dice che il cane sia un’immagine a toni chiari (high key) e la pantera a toni scuri
(low key).
IMMAGINI CONTEMPORANEAMENTE HIGH KEY E LOW KEY
SI prenda l’immagine di due individui vestiti di scuro sulla neve: questa è un immagine
contemporaneamente high key e low key, perché ci sono aree prevalenti chiare e scure, mentre non ci
sono aree significative nei mezzi toni. Perciò qui è opportuno modificare le curve CMY in modo che il
centro della curva venga appiattito in favore delle estremità. Questo è un caso particolare perché
riguarda tutte e tre le curve CMY, ma in natura si hanno nella maggior parte dei casi combinazioni di
high key e low key contemporaneamente su diversi canali, e di conseguenza si deve operare
separatamente sui singoli canali invece che sulla curva del canale composito CMYK. Nel caso della foto
fra la neve, è comunque sbagliato effettuare correzioni che non preservano il suo colore bianco neutro
(cioè la stessa quantità di M e Y e leggermente più C nelle aree corrispondenti alla neve).
Invece, quando si ha a che fare con un soggetto che ha colori molto simili al background che lo
circonda, si deve essere estremamente accurati nello scegliere le aree a cui dare contrasto in ciascun
canale per non ottenere un effetto innaturale di distacco del soggetto dallo sfondo. A volte può capitare
di avere a che fare con una fotografia nella quale il background contiene molti dettagli rilevanti e quindi
potrebbe essere importante come il soggetto, per cui si devono ritoccare le curve accuratamente in
modo da aggiungere definizione ad entrambi con il minimo sacrificio.
In questa foto l’ obiettivo è quello di eliminare la leggera dominante gialla, e allo stesso tempo aumentare
il contrasto del primo piano e i particolari della neve e della foresta:
Si rende il più possibile ripida la curva del ciano nelle zone occupate dalla neve, dalla paglia e dagli
uomini, dove cioè il canale presenta maggior dettaglio, ottenendo una definizione eccezionale.
Questo filmato di esempio mostra come,
trascinando col mouse sull’immagine, si
visualizzano sulla curva le zone di magior
intensità di colore. Tali zone della curva
andranno rese ripide.
Fare clic sull’immagine per vedere il filmato.
Il magenta è decisamente poco presente nella foto, ma è utile per aumentare la definizione della foresta.
I colori minoritari, cioè presenti in minor quantità, sono in genere quelli che permettono più degli altri di
accentuare il dettaglio. Questo perché essi hanno luminosità basse, e quindi modifiche di pochi punti
rispetto alla quantità globale di inchiostro corrispondono ad elevate variazioni percentuali. Se un canale è
minoritario (cioè se la foto è prevalentemente del colore o dei colori complementari), aumentarne la
quantità diminuisce la saturazione dell’immagine nei punti in cui il canale minoritario ha qualche dettaglio,
una variazione alla quale siamo molto sensibili (il nostro cervello spesso la interpreta come
accentuazione del rilievo e della distanza). Quindi, regolando le curve di questi colori, si apportano poche
variazioni di croma all’immagine (perché il colore minoritario è poco presente) ma si ottengono grandi
miglioramenti sul suo contrasto totale.
Concludiamo il ritocco aumentando la altezza della curva del nero (quantità di nero ) e la sua pendenza
(contrasto dei chiaroscuri) per avere delle ombre più decise.
La quantità di ciascun colore presente nella foto è facilmente desumibile dall’esame dei canali.
Immagine iniziale:
Immagine finale:
Anche la foto seguente è contemporaneamente high key e low key in tutti i canali CMYK: i particolari risiedono
prevalentemente nelle zone laterali delle curve, per cui si deve appiattire il centro e di conseguenza rendere
ripidi i margini delle curve per ottenere una neve più nitida. Inoltre si elimina l’eccessiva tonalità gialla della
neve (cioè dei chiari) annullando la curva del giallo nella zona iniziale. Infine, si aumentano contrasto e
dettaglio dei due bambini e delle rocce scure col rendere molto ripida la curva del nero nel suo tratto finale.
Immagine iniziale:
Immagine finale:
QUANDO LO SFONDO CONTA
La prossima fotografia è un tipico esempio di immagine dove il background ha la stessa importanza del
soggetto. Vogliamo regolare le curve in modo da rendere più vivo il colorito delle gambe e dei piedi, ed
eliminare la dominante cromatica azzurrina che pervade l’immagine: questo significa rinforzare il colore
complementare, cioè il giallo, il che rende più saturi i limoni. Come sempre, effettuiamo il ritocco
cromatico con le curve sull’intera immagine, senza usare selezioni, per non creare un distacco tra i piedi
e gli agrumi.
Come già visto nella Lezione 1, “Uso elementare del livello di regolazione ‘Curve’ basato su valori
numerici standard”, il colorito della pelle deve rispettare le seguenti proporzioni tra le componenti
primarie:
ciano ≅1/5 magenta
magenta < giallo < 1.5 magenta
La foto ha una dominante ciano, per eliminare la quale abbassiamo la curva del ciano nella parte
centrale. La abbassiamo ancora di più nella zona iniziale (cioè nelle parti della foto con poco colore): in
questo modo alziamo il “punto di bianco” del ciano, estendone la gamma tonale, cioè la brillantezza, ed
allo stesso tempo rendiamo ripida la curva, guadagnando definizione.
Per quanto riguarda il magenta, alziamo la sua curva nella parte centrale per migliorare il colorito delle
gembe e dei piedi (che richiede 5 volte più magenta che ciano), e tronchiamo invece la curva
nell’estremità destra (che corrisponde ad intensità comunque raggiunte in aree esigue) per favorire il
mantenimento del limite del 290% dei inchiostro, e per rendere più saturi iverdi scuri delle foglie (il verde
è il complementare del magenta).
La curva del giallo va resa più ripida dappertutto: questo aumenta il contrasto. Per farlo, spostiamo a
sinistra il punto del 100%, cioè abbassiamo il “punto di nero” del giallo: così, oltre ad aumentare il
contrasto, si amplia la gamma tonale e quindi si rende l’immagine più viva; inoltre si migliora il colorito.
Utilizziamo infine il canale del nero per ottenere contrasto e definizione, rendendo più ripida la curva nei
punti d’ombra dei limoni e sui piedi.
Immagine iniziale:
Immagine finale:
Esaminiamo i difetti più evidenti della foto del
tempio orientale: la luminosità è eccessiva ed il
contrasto scarso, ad esempio l’ombra del tetto è
del tutto innaturale, soprattutto per il tetto più
basso; inoltre il rosso alla base e le decorazioni
gialle e verdi sono decisamente smorte e
mancano di definizione.
Trascinando il Contagocce sulla foto, per il
canale del ciano notiamo subito che le
decorazioni corrispondono alla zona medio-alta
della curva (così come il cielo, che quindi
guadagna brillantezza e contrasto dalla modifica
che ci accingiamo a compiere): rendiamo allora
più ripida la curva in questa zona.
Una correzione analoga si applica al magenta:
rendiamo più ripida la curva nella zona che
corrisponde alla base rossastra del tempio in
modo da ravvivarla.
Il giallo è un inchiostro di impatto debole, ma ci è
utile per aumentare la luminosità delle decorazioni
e magari anche del cielo (che è blu, quindi del
colore complementare al giallo): ne rendiamo
ripida la curva, abbassandola a sinistra, cioè
diminuendo il giallo nell’area dove è scarso, quindi
sul cielo, che così diventa più saturo.
Infine, rendiamo più ripida la curva del nero nella
parte alta per aumentare il contrasto e la quantità
di inchiostro nelle zone d’ombra del tetto: invece
la alziamo un po’ nella parte medio-bassa per
diminuire la luminosità dell’originale.
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