Gene number 6000 19,000 13,500 30,000 30,000 MODULI: • Nucleotidi (4) • Amino acidi (21) • Domini proteici/Proteine (Domini di interazione proteina-proteina Proteina/DNA o Proteina /RNA Interazione con membrana Funzione enzimatica) • RNA (funzione strutturale/enzimatica) • Via metabolica ossidazione/riduzione Gene number 6000 19,000 13,500 30,000 Numero di moduli e’ simile 30,000 La regolazione dell’espressione genica Geni “housekeeping” che devono essere espressi in tutti i tipi cellulari sempre allo stesso livello (es. Fattori di trascrizione “generali” o GTFs, DNA eRNA polimerasi, actina, istoni….) Geni specializzati/tessuto-specifici specifici di un certo stadio disviluppo embrionale (es. Recettori di membrana, Immunoglobuline, enzimispecifici) Geni inducibili, tessuto-specifici o meno (es. Fattori di trascrizione, enzimi, mediatori dell’infiammazione, ormoni) Attivazione/inattivazione dell’espressione genica Procarioti: risposte cellulari all’ambiente esterno Eucarioti: • Decisioni cellulari durante lo sviluppo -> differenziamento • Regolazione del ciclo cellulare • Attivazione cellulare in risposta a mediatori esterni quali fattori di crescita, ormoni etc. (reversibile, rapida) La regolazione dell’espressione genica avviene a numerosi livelli: Negli eucarioti superiori i geni inattivi da un punto di vista trascrizionale hanno una struttura cromatinica meno accessibile BamHI BamHI 4,6 kb BamHI Globina BamHI 4,6 kb Globina DNAseI DNAseI Eritroblasto MBS Isolamento dei nuclei e digestione con quantità crescente di DnasiI. Estrazione DNA, digestione con BamHI , Southern Blot ed ibridazione con globina DNA Eritroblasto 0 0,01 0,05 0,1 MBS 0,5 1 1,5 1,5 DnaseI (µg/ml) 4,6kb Geni attivi da un punto trascrizionale sono più suscettibili di quelli inattivi alla digestione con DNAsiI Sono in una conformazione cromatinica particolare che li rende più accessibili a DNAsiI • Pre-attivazione (Induzione di uno stato trascrizionalmente competente) Fattori di trascrizione legati a specifici promotori/enhancers Co-attivatori (acetilasi degli istoni,attivita’ che rimodellano la cromatina) Fattori “generali” di trascrizione (GTFs)e RNA polimerasi • Inizio/re-inizio della trascrizione • Allungamento del trascritto • Terminazione del trascritto CROMATINA • EUCROMATINA -> TRASCRIZIONE POTENZIALE a) geni housekeeping b) geni tessuto-specifici c) espressione ectopica di geni tessuto-specifici (trascrizione illegittima) • ETEROCROMATINA FACOLTATIVA -> inattiva quando condensata. Fornisce un meccanismo di compensazione: rapporto geni autosomici/geni X-linked maschi = 2/1 donne = 1/1 • ETEROCROMATINA COSTITUTIVA -> sempre inattiva; Localizzata nelle regioni peri - e centromeriche I geni mappano tutti in regioni le cui caratteristiche generali possono essere definite eucromatiche (a parte l’eterocromatina facoltativa), tuttavia alcuni geni si eprimono e altri non si esprimono. Ci sono quindi regioni eucromatiche attive e regioni eucromatiche non attive. Qual’è la regola? Meccanismi epigenetici Fattori che vengono trasmessi alla progenie, ma che non sono direttamente attribuibili alla sequenza del DNA. • Metilazione del DNA; Nelle cellule eucariotiche la metilazione è a carico della C. Solo il 3% delle C sono metilate ed in genere è bersaglio della metilazione la C della doppietta CpG. • Modificazioni degli istoni; Acetilazioni, fosforilazioni e metilazioni, responsabili di cambiamenti conformazionali della cromatina. Meccanismi epigenetici: Metilazione del DNA La metilazione del DNA è un processo post-replicativo. L’estensione delle modificazioni riguardanti la metilazione del DNA è fondamentalmente decisa durante lo sviluppo. La metilazione del DNA è quindi uno dei meccanismi correlati con il differenziamento cellulare, tramite l’inibizione dell’espressione genica a livello trascrizionale. Quali regioni sono bersaglio della metilazione? • I geni dei vertebrati attivamente trascritti sono “marcati” da “isole CpG” al 5’. In queste regioni la frequenza di CpG è uguale a quella attesa nel DNA totale (40% GC), nella restante parte del genoma è invece più bassa del 20% rispetto all’atteso • Nel genoma umano il 56% dei geni sono associati a isole CpG: tutti i geni housekeeping ed il 40% dei geni con espressione tessuto-specifica • I geni tessuto-specifici sono metilati in CpG nei tessuti dove non sono espressi Cambiamenti dello stato di metilazione del DNA durante lo sviluppo dei mammiferi Durante la segmentazione si ha subito una fase di demetilazione, seguita da una metilazione “de novo” dispersa su tutto il genoma, dopo l’impianto. La metilazione de novo è rara dopo la gastrulazione, ma è stata vista frequentemente durante la stabilizzazione di colture in vitro e nei tumori. Il mantenimento della metilazione di CpG avviene grazie a metilasi specifiche Metilasi che riconoscono le sequenze emi-metilate (Dmt-1) Duplicazione del DNA La metilazione del DNA regola l’espressione genica mediante meccanismi diversi La metilazione del DNA può bloccare direttamente l’azione dei fattori di trascrizione impedendo legame alle sequenze bersaglio La metilazione del DNA può reprimere l’espressione genica attraverso il reclutamento di diverse metil CpG binding proteins (MECPs) che sono in grado di “leggere” il pattern di metilazione del DNA La metilazione del DNA è solo una delle componenti del vasto programma epigenetico, che include anche altre modificazioni post-sintetiche della cromatina Meccanismi epigenetici: Modificazioni degli Istoni I residui amminoacidici all’N-terminale di ciascun istone (20-60 residui) si estendono al di fuori della superficie del nucleosoma. Queste regioni sono particolarmente ricche in lisina (K) che può essere reversibilmente modificata mediante acetilazione, fosforilazione e metilazione. " Modificazioni degli istoni H3 e H4 La lisina 9 di H3 può essere sia acetilata che metilata. L’acetilazione è associata alla cromatina trascrizionalmente attiva. Acetilazione e metilazione di H3K9 sono mutualmente esclusive. La metilazione delle CpG, richiama delle CpG binding protein che a loro volta, sono associate a delle metil transferasi istoniche in grado di metilare gli istoni e delle deacetilasi che rimuovono i gruppi acetile. Il risultato è la condensazione della cromatina. Alcune modificazioni si rinforzano mutuamente, altre si contrastano. I risultati assicurano la stabilizzazione dei domini cromatinici nello stato di attività trascrizionale o di silenziamento trascrizionale. La repressione delle sequenze CpG metilate nei promotori è legata a due proteine che, riconoscendo e legandosi a CpG metilati, attivano la deacetilazione degli istoni. 1) Chromatin ImmunoPrecipitation (ChIP) 2) Chromatin ImmunoPrecipitation combinata con microarray a DNA (ChIP on CHIP) 3) Sequenziamento del materiale immnunoprecipitato (ChIP-Seq) 1) Chromatin ImmunoPrecipitation (ChIP) Anti-K9H3 9 14 18 23 ARTKQTARKSTGGKAPRKQLATKAARKSAP 5 8 12 16 SGRGKGGKGLGKGGAKRHRKVLRDNIQGIT H3 H4 Immunoprecipitazione della Cromatina (ChIP) Crosslinking Sonicazione Immunoprecipitazione Reverse Crossilink Estrazione DNA e analisi H O C H H H H H H H C O O O H C C H C O Sonicazione Controllo Sonicazione Gel controllo sonicazione 2000 1500 1000 850 650 500 400 300 200 100 Immunoprecipitazione Sepharose Beads IgGProteina A TAFs TAG TBP Sito di Inizio Reverse Crosslink Proteinasi K 65 °C Estrazione DNA e analisi DNA Immunoprecipitato PCR PCR Quantitativa Determinazione del grado di occupanza di una proteina su una sequenza nota ChIP – Chip Studi sull’intero genoma 2) ChIP on CHIP permette di isolare ed identificare le sequenze di DNA occupate da specifiche DNA binding protein. I siti di legame identificati possono essere usati come base per annotare elementi funzionali nel genoma (promotori, enhancers ecc.) Input 3) ChIP-Seq STUDIO DELLA METILAZIONE CITOSINE (Metiloma) : 1) ENZIMI DI RESTRIZIONE 2) BISULFITE SEQUENCING 3) MeDIP DELLE 1) ENZIMI DI RESTRIZIONE: Frazionamento di porzioni metilate e non metilate del genoma da parte di enzimi di restrizione sensibili alla metilazione, seguito da analisi basate su microarray, ibridazione o sequenziamento 1) ENZIMI DI RESTRIZIONE: • Vantaggi : permette di avere un profilo di metilazione per regioni estese di DNA • Svantaggi: studia la metilazione solo delle regioni in cui è presente il sito di restrizione 2) BISULFITE SEQUENCING DNA trattato con bisulfito di sodio per convertire le citosine non metilate a uracile. Successivamente analisi mediante classico sequenziamento. 2) Bisulfite treatment: • Vantaggi : molto accurato • Svantaggi: difficile da applicare su analisi high throughput 3) MeDIP (mDIP, mCIP) Arricchimento di frazioni di DNA metilato mediante immunoprecipitazione del DNA con anticorpi anti 5-metilcitosina MeDIP Metodica che può essere facilmente applicata ad indagini high troughtput mediante l’utilizzo di microarray ad alta densità Eucromatina aperta o chiusa? Figure 7-47 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) Controllo Trascrizionale Il punto principale responsabile del controllo dell’espressione genica negli eucarioti è la trascrizione. Una trascrizione selettiva si ottiene grazie a specifiche “DNA binding proteins”, che sono in grado di rimodellare la cromatina. • Affinché la RNA polimerasi si possa attaccare a un promotore, una serie di fattori di trascrizione si deve prima a sua volta attaccare. Se la RNA polimerasi potrà iniziare la trascrizione dipenderà anche dal legame di proteine regolative, proteine attivatrici e di repressione. Elementi distali Elementi prossimali Promotore basale Gli attivatori trascrizionali sono proteine modulari composte da distinti domini funzionali La struttura eterodimerica di molti fattori trascrizionali aumenta le possibilità di controllo dei geni Repressori e attivatori possono dirigere la deacetilazione degli istoni a livello di specifici geni" CONTROLLO A DISTANZA DELL’ESPRESSIONE GENICA La struttura della cromatina può svolgere un controllo a distanza sull’espressione genica • EFFETTO DI POSIZIONE la vicinanza a regioni eterocromatiche può sopprimere l’espressione genica presumibilmente per alterazione della struttura di un ampio dominio cromatinico (distrofia fascio-scapolo-omerale FSHD) • COMPETIZIONE l’espressione di alcuni geni (geni umani delle globine) è coordinata da una regione di controllo dominante LCR localizzata a monte dei geni delle globine ζ2ε2, Emoglobina Embrionale (espressione nel sacco vitellino) α2γ2 HbF Emoglobina fetale (espressione nel fegato e nella milza) α2δ2 HbA2 Emoglobina dell’adulto α2β2 HbA Le LCR funzionano da enhancer per la trascrizione dei geni globinici Altri siti ipersensibili nella regione dei promotori dei singoli geni -> specificità dello stadio di sviluppo. Siti ipersensibili a DNAsi I Eritroide-specifici (enhancer) Siti ipersensibili del fegato fetale Siti ipersensibili nel midollo osseo adulto CARATTERISTICHE DELLA CROMATINA Caratteristica Cromatina attiva Cromatina inattiva Conformazione Estesa, aperta della cromatina Condensata Metilazione del Poco metilata DNA specialmente nelle regioni del promotore Acetilazione Istoni acetilati degli istoni Metilata Istoni non acetilati Controllo post-trascrizionale L’uso di promotori alternativi, di splicing alternativi, di poliadenilazioni alternative e di editing, può dare luogo a isoforme diverse con proprietà differenti quali : • Isoforme tessuto-specifiche. Gene DMD presenta otto promotori diversi a seconda del tessuto, che danno origine a 8 diverse proteine • Isoforme stadio di sviluppo specifiche • Isoforme transmembrana o solubili • Diversa localizzazione cellulare • Funzione cambiata -> isoforme di fattori trascrizionali che agiscono da attivatori o repressori a seconda dei domini contenuti Lo splicing alternativo è controllato da proteine che si legano alle molecole di premRNA e fanno in modo che alcuni siti di splicing non vengano utilizzati e altri siano invece attivati. La stabilità dell’mRNA citoplasmatico è variabile" Il promotore del gene umano dell’insulina Nero: fattori ubiquitari Rossi: fattori specifici delle cellule beta pancreatiche corteccia muscoloPurkinje Promotori alternativi: Il gene della distrofina retina • Tessuto-specificità • Diverso stadio di sviluppo • Differente localizzazione sub-cellulare • regolazione genica sesso-specifica Schwann Generale Splicing Alternativo Splycing alternativo delle tropomiosine Gene del Tumore di Wilms: sono possibili 24 isoforme grazie a tre diversi codoni di inizio nell’esone 1, un RNA editing U-->C, nell’esone 6 e due splicing alternativi, Una omissione variabile (skipping) dell’esone 5 e una variazione di lunghezza dell’ esone 9 dovuta alla competizione di un sito di splicing 5’. (3X2X2X2) Gene Dscam di drosofila: sono possibili 38.016 isoforme (12X48X33X2) selezionando Varianti mutualmente escusive da ciascuno degli esono 4, 6 e 9. RNA editing: il gene ApoB Controllo traduzionale Translation of some mRNAs is regulated by specific RNA-binding proteins" Iron-dependent regulation of translation of ferritin mRNA! +Fe -Fe La proteina che si lega a IRE (IRE-BP) inibisce la produzione della catena pesante della ferritina legandosi agli elementi di risposta al ferro (IRE) che si trovano nelle regioni non tradotte al 5’ An “RNA-Centric” View of Gene Expression DNA RNA Protein Non Coding RNAs: ‘RiboRegulators’ (~97% of RNAs Present in Human Cells are Non-Coding) rRNA tRNA Vault Y RNAs 7SK Xist, H19 snRNAs snoRNAs Guide RNA Introns 5’ UTR 3’ UTR Catalytic: Ribozymes Telomerase MicroRNAs Viral RNAs Retrotransposons Ruolo dell’RNA nella regolazione dell’espressione genica RNA-Mediated Gene Silencing Transcriptional Gene Silencing (TGS) (RNA-dependent DNA Methylation) Post-transcriptional Gene Silencing (PTGS) or RNA Interference (RNAi) Gene Silencing By MicroRNAs MicroRNAs: Expanding Family of ‘RiboRegulators’ • • • • lin-4 and let-7 RNAs (from worm) were first examples Also known as stRNAs (small temporal RNAs) Regulate expression of proteins and developmental timing Tip of the iceberg………..MicroRNAs are everywhere! siRNA and Silent Chromatin - Model 1) RNA homologous to centromeric repeats are processed -> siRNAs 2) siRNAs may recruit Clr4 histone H3 methylase result in meth. of H3 Lys9 3) Swi6 binds chromatin 4) Gene silencing Dicer = RNasi Ago1 =Argonaute gene family Swi6 = heterochromatic protein 1 Rdp1 = RNA dependent RNA polimerase 1 Developmental regulation" RNAi by siRNAs " by stRNAs (µ RNAs) " ~22nt! siRNAs" processing" ~22nt! lin-4! target" recognition" mRNA! lin-14! mRNA! lin-41! mRNA! processing" ~22nt! let-7! target" recognition" 3ʼUTR! 3ʼUTR! degradation" Translational repression" Proposed Biologic Roles ‘Immune System’ of the Genome • Antiviral Defense • Suppress Transposon Activity • Response to Aberrant RNAs • Gene Regulation (e.g. MicroRNAs) La quasi totalità dei geni è biallelica espressione di entrambi gli alleli o di nessuno dei due alleli ECCEZIONI • AUTOSOMI -IMPRINTING GENOMICO (emizigosi funzionale). L’allele che si esprime dipende dal genitore da cui deriva -ESCLUSIONE ALLELICA in seguito a riarrangiamento programmato del DNA nei linfociti B -> Ig e nei linfociti T-> TCR (emizigosi funzionale) • CROMOSOMI DEL SESSO -XY emizigosi costitutiva -XX inattivazione X (corpo di barr), emizigosi funzionale (compensazione di dose) Diploidie uniparentali sono letali SVILUPPO NORMALE LETALE Nell’uomo, 46XX di origine esclusivamente paterna origina moli idatiformi, spesso si trasformano in coriocarcinoma. I teratomi ovarici sono invece il risultato di una diploidia uniparentale materna. LETALE LO SVILUPPO NORMALE RICHIEDE LA PRESENZA DI UN GENOMA MATERNO E DI UN GENOMA PATERNO CHE FUNZIONANO IN MODO DIVERSO. L’ATTIVITA’ DI ALCUNI GENI NELL’EMBRIONE DIPENDE DAL GENITORE DI ORIGINE UPD DISOMIA UNIPARENTALE ORGANISMO DIPLOIDE CON PRESENZA DI DUE COPIE DI UN CROMOSOMA (O DI UNA PARTE DI UN CROMOSOMA) DERIVATE DALLO STESSO GENITORE M P Non Disgiunzione Zigote Le UPD possono essere isodisomie in cui entrambi gli omologhi sono identici, o eterodisomie quando derivano da entrambi gli omologhi di un genitore. Si pensa che la causa più comune delle UPD sia il recupero di una trisomia: un prodotto del concepimento che sia trisomico e che quindi morirebbe, occasionalmente perde da una cellula ancora totipotente uno dei cromosomi, per non disgiunzione mitotica o per ritardo anafasico. La progenie euploide di questa cellula forma l’embrione, mentre tutte le altre cellule muoiono. Molte UPD nell’uomo non vengono normalmente diagnosticate, in quanto non sono causa di alcuna patologia. In alcuni casi le UPD sono alla base di patologie CROMOSOMA 11 piccolo entrambi materni normale uno paterno e uno materno grande entrambi paterni Imprinting genomico Nell’uomo due regioni, rispettivamente dei cromosomi 11 e 15 sono associate a patologie se presenti in UPD. Queste regioni contengono diversi loci con espressione differenziale: “loci imprinted” loci responsabili di Beckwith-Wiedemann loci responsabili di AS e PWS EREDITARIETA’ NON TRADIZIONALE Mendel: i geni trasmessi da un genitore o dall’altro hanno lo stesso effetto fenotipico: l’espressione di un gene è la stessa indipendentemente da quale genitore l’abbia trasmesso. Dimostrazioni recenti: l’espressione di alcuni geni dipende dal genitore di origine. GENOMIC O PARENTAL IMPRINTING: diversa espressione di un gene o di parti di cromosomi a seconda del genitore che l’ha trasmesso. IMPRINTING MATERNO o IMPRINTING PATERNO: la gametogenesi in un sesso “marca” un gene in modo da renderlo diverso dalla controparte fornita dal genitore dell’altro sesso. Durante la gametogenesi alcuni geni sono inattivati in modo differenziale nei due sessi, per cui la loro espressione dipende da quale genitore l’ha trasmesso. Loci AS e PW Perché i geni imprinted sono spesso organizzati in clusters? I diversi geni sottostanno al controllo di elementi in cis, ’“imprint control elements”, che agiscono su grande distanza. All’interno di ciascun cluster è facile trovare sia geni che mostrano espressione paterna che geni con espressione materna. Elementi di controllo specifici per l’espressione paterna o materna, IC (responsabili dell’imprinting e del suo mantenimento) sono presenti nelle immediate vicinanze. S. di PRADER-Willi Delezione M UPD Mutazione Mutazione a carico del IC paterno Traslocazione bilanciata X P 70% 25% 0% <5% 0.1% IMPRINTING PATERNO S. di ANGELMAN Delezione M UPD P Mutazione Mutazione a carico del IC materno Traslocazione bilanciata X 70% 2% 20% <5% IMPRINTING MATERNO <0.1% Gli spermatozoi e gli oociti possono contenere cromosomi che presentano un imprinting differenziale. L’effetto fenotipico sulla progenie di un determinato allele dipenderà dal fatto che derivi dal padre o dalla madre. In ogni generazione al momento della gametogenesi tutti gli “imprint” vengono azzerati ed i cromosomi subiranno un nuovo imprinting a seconda del sesso dell’individuo. INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X Nelle prime fasi dello zigote femminile le due X sono attive, segue poi l’inattivazione random L’inizio del processo di inattivazione del cromosoma X avviene nelle prime fasi dell’embriogenesi e richiede una inattivazione in cis XIC XIST trascrizione INATTIVAZIONE XIST RNA Chr X Attivo XIST met. No trascrizione Il mantenimento dell’inattivazione è probabilmente dovuto alla successiva metilazione del DNA Il processo di silenziamento dell’X, mediato da Xist può essere diviso in tre fasi: a) inizio, b) stabilizzazione, c) mantenimento. Sia la fase di inizio sia quella di stabilizzazione sono caratterizzate dalla dipendenza di Xist. La fase di mantenimento è invece Xist-indipendente ed irreversibile. Il differenziamento Figure 23-42 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) Figure 7-75 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) Figure 23-5 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) 21_01.jpg La clonazione animale dimostra che si può tornare indietro Data questa differenziazione è possibile prendere una qualsiasi cellula e ottenere da essa un organismo completo? 1975-J.Gurdon E’ possibile anche con cellule di mammifero? Fino al 1997, la clonazione era stata possibile solo utilizzando nuclei provenienti da embrioni precoci. Nasce Dolly 1997-I.Wilmut Principi chiave: Cellule animali differenziate non sono in grado di svilupparsi in animali adulti completi, tuttavia la maggior parte dei loro nuclei mantiene tutta l’informazione genetica necessaria per farlo. E’ quindi possibile trasferire il nucleo di una cellula differenziata in una cellula uovo il cui nucleo sia stato rimosso. L’ambiente della cellula uovo “riprogramma” il nucleo e permette il pieno sviluppo di un animale vitale e geneticamente identico all’individuo donatore della cellula somatica. Ricerche recenti suggeriscono che animali prodotti mediante clonazione a partire da cellule adulte invecchiano precocemente. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche. Fifty years of animal cloning. 1952: Cloning by nuclear transfer first demonstrated in animals. Source of nuclei was the very early embryo of the frog Rana pipens. 1956: Animal cloning in toads (Xenopus laevis) achieved by nuclear transfer from tadpoles. 1989-90: Cloning first achieved in mammals (rabbits, sheep, cows) by nuclear transfer from very early embryos. 1995: Cloning first achieved by nuclear transfer from cultured mammalian cell line, resulting in the sheep Megan and Morag. 1997: Cloning first achieved using adult sheep cell, resulting in Dolly. 1997: Cloning first achieved using a transgenic sheep, Polly. 1998-2000: Cloning achieved using adult cells in mice, cows, pigs, goats and monkeys. 2001: Cloning first achieved following gene knockout in sheep. Prima la Rana, poi Dolly, infine....? According to the simplest model, in which each gene is either ON or OFF, a genome N with N genes can (theoretically) encode 2 states. Gene ON Unspliced RNA Spliced RNA Protein Gene OFF Hypothetical organism with 2 genes in the genome Hi! Gene 1 Gene 2 Gene 1 Gene 2 ON ON ON OFF Gene 1 Gene 2 2 2 states Gene 1 Gene 2 ON OFF OFF OFF Gene 1 Gene 2 Gene 3 ON ON OFF Gene 30.000 …… OFF Fibroblast Gene 1 Gene 2 Gene 3 ON OFF Lymphoblast OFF Gene 30.000 …… ON According to Claverie’s model, the human species appears 30,000 20,000 2 /2 = 10,000 2 = 3000 10 more complex than the nematode species. This very big number (much bigger than the total number of elementary particles in the known universe) x 20,000 2 3000 10 = 30,000 2 Non solo.... Ma gli altri primati? Settembre 2005: The Chimpanzee genome The Power of Comparative Genomics Approx. same number of genes, 98,8% sequence identity COSA CI RENDE UMANI? Chiaramente la risposta deve essere collegata all’effettivo utilizzo dei singoli geni, piuttosto che al loro numero. IPOTESI: un migliore utilizzo delle potenzialità già esistenti: • mutazioni in punti strategici, • regolazione genica, • efficienza di splicing, • interazioni proteina-proteina Overlapping transcriptional units Alternative promoters Noncoding RNAs Conserved non-coding sequences Alternative splicing Naturally occurring antisense transcripts found in the mouse transcriptome Sense-antisense transcript pair (cDNA sequences overlapping) Number 2481 Percentage 15.1% Highest chr 19; 19.7% Lowest X chr; 6.4% Non-antisense bidirectional transcription pair (cDNA sequences not overlapping) Number 919 Percentage 5.4% Highest chr 6; 6.9% Lowest chr 3; 3.6% H. Kiyosawa et al. Cytogenet Genome Res 99:151–156 (2002) Geni dentro i geni NF1 Filamento di senso 5’ Filamento antisenso 3’ Introne 26 esone 26 3’ 5’ OGMP 2.2KB EVI2B 1 EVI2A 10 KB F8C F8 esone 27 4 KB CpG F8B 22 F8A 23 26 Universal Declaration on the Human Genome and Human Rights. (http://www.unesco.org/human_rights/hrbc.htm) “The human genome underlies the fundamental unity of all members of the human family, as well as the recognition of their inherent dignity and diversity. In a symbolic sense, it is the heritage of humanity”