Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn I fattori dietetici non causano le malattie infiammatorie croniche intestinali, ma permettono il controllo dei sintomi e l’induzione della remissione della malattia. La nutrizione per i pazienti con malattia di Crohn e colite ulcerosa è importante, perché sono malattie spesso associate a riduzione del’appetito, per cui è difficile attuare un regime dietetico appropriato, anche perché sono malattie caratterizzate da malassorbimento e diarrea, associate a perdita di proteine, lipidi, carboidrati , liquidi, minerali e vitamine. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn La maggior parte dei pazienti con morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa tollera tutti i tipi di alimenti e non ha bisogno di restrizioni dietetiche. Altri, quando la malattia è in fase attiva, tollerano una dieta blanda e a basso contenuto di fibre. La dieta povera di fibre stimola in modo minore la secrezione e la peristalsi dell’intestino e questo può essere vantaggioso nel controllo del dolore addominale e della diarrea. Comunque bisogna tenere conto sempre se il paziente ha appetito, le preferenze per cibi particolari e se queste preferenze possono essere in rapporto con la possibile comparsa di sintomi (dolore, crampi, meteorismo). Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn L’apporto calorico deve essere di almeno 30-35 Kal/kg di peso ideale per gli adulti e 2400 calorie giornaliere come minimo per un uomo di media corporatura. Nel Crohn e nella colite ulcerosa la dieta deve essere bilanciata e per essere bilanciata deve contenere quantità di queste sostanze: - frutta e verdura, se tollerate, - carne, pesce, pollame e latticini, se tollerati, - pane, cereali, amidi, se tollerati - burro, olio, se tollerati Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn Nel Crohn con coinvolgimento dell’ileo c’è un deficit di assorbimento di vitamina B12, quindi in questi pazienti la B12 va data per iniezione. Inoltre , se i pazienti seguono una dieta povera di fibre c’è una ridotta introduzione di vitamine presenti nella frutta e nella verdura come la vitamina C, l’acido folico ed altre vitamine del complesso B. Quindi in presenza di una infiammazione cronica dell’intestino i pazienti devono assumere un preparato polivitaminico. Se c’è malassorbimento bisogna dare vitamine liposolubili, soprattutto la vit. D. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn Nel Crohn c’è un aumento dell’assorbimento degli ossalati che vengono poi eliminati con le urine e qui si legano al calcio formando calcoli di ossalato. Quindi bisogna somministrare cibi che contengono poco ossalati e grassi. Evitare spinaci, cacao, fagioli, rabarbaro, barbabietole, caffè espresso, the che sono ricchi di ossalato. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn Latte Molte persone non digeriscono il lattosio che è lo zucchero presente nel latte e in molti latticini, in quanto sono carenti dell’enzima lattasi. Il lattosio non digerito causa crampi, dolore addominale, gas, diarrea, distensione addominale. Nel Crohn e nella colite ulcerosa la intolleranza al lattosio è frequente per cui le persone con queste malattie dovrebbero essere a conoscenza dei disturbi connessi con l’assunzione del latte. Si può fare il test di intolleranza al lattosio per confermare l’intolleranza al latte. Nei casi dubbi l’ingestione di latte dovrebbe essere limitata. Il latte va evitato anche nei casi in cui la sua assunzione è seguita da sintomi spiacevoli, pur non avendo il paziente carenza di lattasi. Se i pazienti tollerano il latte e i prodotti che lo contengono, questi prodotti vanni dati perché sono fonte di sostanze nutritive. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn La dieta a basso contenuto di fibre è una dieta che evita frutta, verdura, noci, frutta secca, semi, crusca e cereali integrali. Questi cibi non possono essere completamente digeriti perché contengono fibre. Alcuni tipi di frutta in scatola o cotta e di verdure possono essere assunti senza causare gas e crampi, ma evidenti eccezioni sono cereali, fagiolini verdi e frutti con la buccia. In pazienti con ostruzione intestinale marcata è meglio evitare persino la frutta cotta e le verdure. E’ consigliabile assumere pastiglie polivitaminiche ogni giorno, per compensare una possibile carenza vitaminica a causa di tali restrizioni dietetiche. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn L’alimentazione parenterale totale per via e.v. può essere utile per permettere alla malattia quando attiva, di attenuarsi o per preparare i pazienti all’intervento chirurgico. Questo metodo può essere continuato per settimane o mesi. Ad alcuni pazienti con morbo di Crohn complicato dalla presenza di una stenosi conviene dare una dieta con pochi residui o addirittura una dieta liquida. Tali misure possono essere temporanee finchè non migliora il restringimento con la terapia medica. Un altro approccio è l’uso di diete elementari o da astronauta; tali regimi sono in forma liquida e vengono completamente assorbiti nella parte più alta del tenue, senza produrre residui. Queste diete consistono di elementi nutritivi di base che non richiedono una grande digestione prima dell’assorbimento. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn Nella maggior parte dei pazienti con queste malattie non si verifica carenza di minerali; tuttavia in caso di compromissione estesa o in caso di malassorbimento lipidico sono necessarie integrazioni di calcio e magnesio. La terapia con ferro è utile per curare l’anemia. L’assunzione orale di questo minerale ha lo svantaggio di produrre feci scure ed in alcuni casi può irritare il tratto gastrointestinale. I bambini tollerano il ferro per via orale meglio degli adulti e quindi in essi il preparato intramuscolare viene usato più raramente. Se i grassi non sono assorbiti, non solo ne risente la nutrizione, ma anche la diarrea peggiora; quindi si consiglia una riduzione del contenuto dei grassi nella dieta per i pazienti con malassorbimento di lipidi. Per integrare il deficit dei grassi, i pazienti possono ricorrere ad altre fonti caloriche come i trigliceridi a media catena o ad altre preparazioni contenenti alimenti elementari. Dieta nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn Se la malattia è confinata al colon l’assorbimento del cibo è normale, dato che esso viene assimilato nell’intestino tenue. Se è coinvolto l’intestino tenue o se viene rimosso chirurgicamente un pezzo di intestino tenue, tutto dipende da quanto intestino è coinvolto o è stato rimosso chirurgicamente. Se sono coinvolti solo gli ultimi 30-60 cm dell’ileo, l’assorbimento di tutti gli altri elementi sarà normale ad eccezione di quello della vit.B12. Se sono colpiti 40-60 cm di ileo si verificherà un malassorbimento più importante, specie dei lipidi contenuti nella dieta. Se invece è stata eseguita un’ampia resezione del piccolo intestino o se il piccolo intestino è malato, allora il grado di malassorbimento è maggiore e ne risulterà una carenza di sostanze nutritive, di minerali e di vitamine.