LE SEPOLTURE NELL’ANTICA ROMA Tipologie Corredi funerari La dama di Pollenzo Credit A Roma furono usati due tipi diversi di sepoltura: a incinerazione, in cui, durante una complessa cerimonia funebre veniva cremato il corpo del defunto, le cui ceneri erano poi deposte in un’urna di terracotta o di pietra ; a inumazione, in cui la salma veniva seppellita, I CORREDI FUNERARI Normalmente all’interno del luogo di sepoltura veniva predisposto un corredo funerario; i ritrovamenti sono meno frequenti nelle incinerazioni forse a causa del danneggiamento portato dal fuoco; gli oggetti più tipici sono: vasetti vitrei contenenti unguenti e balsami,brocche,lucerne che davano luce al defunto nell’aldilà;una moneta, alle volte posta nella bocca del morto, il così detto”obolo di Caronte”, con la quale il defunto avrebbe potuto pagare una sorte di pedaggio a questa figura mitologica per poter essere traghettato attraverso il fiume Acheronte e raggiungere gli inferi. LA DAMA DI POLLENZO CHI ERA? L’ORIGINE LA TOMBA IL SUO ABBIGLIAMENTO IL CORREDO FUNERARIO LUOGO DEL RITROVAMENTO CURIOSITA’ CLICCA SULLA DAMA PER TORNARE QUI LA CITTA’ DI POLLENZO Sotto l’attuale piazza Vittorio Emanuele (davanti alla chiesa) i recenti studi hanno portato alla luce un’ importante necropoli. I sepolcri appartenevano sicuramente a personaggi di rango elevato in quanto sono state rinvenute tombe a inumazione. LA DAMA DI POLLENZO La “dama di Pollenzo” era verosimilmente la moglie di un ufficiale dell’esercito romano, fatto che non stupisce dal momento che in quegli anni le gerarchie militari erano costituite in gran parte da barbari e che in città si era stabilita una guarnigione di Sarmati che accoglieva tra le sue fila anche uomini di altre etnie. IL SUO ABBIGLIAMENTO Essa indossava il costume tipico delle donne germaniche, con una coppia di grandi fibule in lamina d’argento poste all’altezza delle spalle per fissare il mantello all’abito,una piccola fibula argentea al centro del petto per chiudere la scollatura del vestito,orecchini in oro massiccio con sferette dello stesso metallo come pendenti. LA “TOMBA T 10” L’ampia fossa rettangolare,orientata a est-ovest, con cranio a ovest, e delimitata su un lato da due tegole romane frammentarie. L’inumato è una donna deceduta all’età di 30-35 anni , alta 1,62m (la sua statura è mediamente superiore di 4cm rispetto a quella delle altre donne sepolte nelle necropoli),che non soffriva di particolari patologie. IL CORREDO FUNERARIO DELLA DAMA Essa fu sepolta con i suoi gioielli:una coppia di grandi fibule a staffa in lamina d’argento che fissava il mantello all’abito all’altezza delle spalle,orecchini in oro a piccolo poliedro pieno comprendente costituiti da sferette dello stesso metallo,una probabile piccola fibula in argento al centro del petto per chiudere la scollatura del vestito,mentre una perla di vetro individuata al di sotto di una delle due fibule potrebbe essere un indizio di una collana, di cui non si sono conservati gli altri elementi,forse il materiale deperibile. Infine due fusaiole in ceramica erano poste all’altezza del femore sinistro. Il recupero dei materiali è stato difficile a causa della loro pessima conservazione. L’ORIGINE DELLA DAMA Questi complementi di vestiario attestano l’origine germanico-orientale e l’alto rango della donna sepolta a Pollenzo deceduta probabilmente un giorno d’autunno(la stagione fredda è confermata dalle bacche di sambuco deposte nella tomba) del V secolo d.C. CURIOSITA’ Analizzando alcuni campioni di tessuto,sono stati ritrovati dai semi di sambuco, come se tra le fibule ed il mantello,fossero state infilate ciuffi di bacche. INUMAZIONE Doveva avvenire all'esterno delle città. Dopo essere stata vestita e spalmata di oli profumati,la salma veniva deposta in un sarcofago e aveva inizio la cerimonia. Non appena il corteo funebre giungeva al luogo dell'inumazione, veniva compiuto il gesto di gettare una manciata di terra sulla tomba. I più poveri venivano deposti direttamente nella terra,i ricchi in sarcofagi di terracotta o di pietra particolarmente scolpiti. INCINERAZIONE Doveva avvenire all'esterno delle città. Non appena il corteo funebre giungeva al luogo dell‘incinerazione,si spezzava una piccola parte di osso da seppellire. Parenti e amici gridavano per l’ultima volta il suo nome e veniva appiccato il fuoco con delle torce. Le ceneri,irrorate di vino,venivano raccolte dai familiari e riposte in urne cinerarie,in marmo,pietra,terracotta. Tali urne venivano poi sotterrate. RICONOSCIMENTI Lavoro svolto dalle classi 5^A-5^B Plesso Veneria Anno scolastico 2009/2010