5.03.01 5.03.02 5.03 I RESTAURI DEL BORGO Giovanni Galletto - Giuseppe Carità IL CANTIERE DEL BORGO 5.03.01 - Pollenzo: piazza della Chiesa (o Vittorio Emanuele) con la nuova illuminazione progettata dall’ingegner Enrico Morino e dal perito Pierpaolo Serra. 5.03.02 - Pollenzo: piazza della Chiesa: i portici del Melano restaurati su progetto dell’arch. Alessandra Morra. A partire dal 1997 Pollenzo è stata oggetto di alcuni significativi interventi che, in parte, risultano organici all’avvio dell’iniziativa patrocinata da Slow Food all’Agenzia e, in altri casi, pur essendo del tutto autonomi, risultano tuttavia funzionali alla valorizzazione del borgo, nelle sue peculiari caratteristiche.1. Nel dicembre 1997 l’UNESCO deliberava, su proposta del Ministero italiano per i Beni Culturali ed Artistici, l’inserimento delle residenze sabaude nel «Patrimonio Mondiale dell’Umanità» e Pollenzo, nel suo insieme, risultava pertanto, in quanto componente di quel singolare sistema di capolavori d’arte creatosi per iniziativa sabauda, una delle prestigiose sedi del riconoscimento.2. L’evento fu celebrato il 14, 15 e 16 ottobre 1999 a Rivoli, Torino e Cuneo con visite a differenti residenze e convegni di studio.3. Su iniziativa di Maria Boella Cerrato, Presidente del CLUB UNESCO di Cuneo, l’evento culturale aveva poi un suo specifico esito con l’apposizione di una lapide commemorativa donata dai ROTARY CLUB di Cuneo e di Bra presso il torrione neomedievale sulla piazza di Pollenzo il 13 ottobre 2001. In questa occasione il CLUB UNESCO di Cuneo, in collaborazione con la Città di Bra ha organizzato una giornata di studi intitolata «Pollenzo carloalbertina: tra memoria del passato e proiezione nel terzo millennio»: alla giornata, in cui si sono tenute delle relazioni da parte degli operatori (architetti e archeologi) attivi a Pollenzo, hanno anche partecipato i progettisti di una serie di nuovi interventi finanziati dal Ministero per i Beni Culturali. Nell’Auditorium della Cassa di Risparmio di Bra furono così presentati ed esposti i progetti per la valorizzazione del borgo di Pollenzo promossi dal comune.4. Questi progetti sono l’esito di un lavoro di predisposizione di un piano di interventi di valorizzazione dell’area pollentina, avviato quando l’onorevole Sergio Soave, Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati propose l’inserimento nella Legge Finanziaria del 1998 di uno stanziamento di 6 miliardi per il nucleo storico di Pollenzo in comune di Bra. Su iniziativa del Direttore generale dell’Agenzia di Pollenzo sig. Giovanni Ravinale, furono realizzati incontri di carattere politico-istituzionale con il Sindaco della Città di Bra, Franco Guida, e il sig. Carlo Petrini, Presidente di Arcigola-Slow Food, al fine di individuare gli obiettivi prioritari di un organico intervento a Pollenzo, anche in vista dell’avvio del lavori per la realizzazione della Banca del Vino, dell’Università di scienze gastronomiche, dell’albergo e del ristorante nel complesso dell’Agenzia. Dalle proposte scaturite negli incontri menzionati nel 1998 emerse un primo programma di lavoro che avrebbe dovuto costituire il fondamento per un protocollo di intenti volto alla collaborazione tra istituzioni ed associazioni locali con il fine di utilizzare nel modo più idoneo i fondi che sarebbero stati disponibili. Tabelle e note qui illustrate al riguardo, intendono proprio rendere edotti del percorso articolato e complesso che si è seguito per giungere alla realizzazione di quanto oggi si può verificare.5. Il percorso che avrebbe consentito al comune di Bra di disporre del citato finanziamento ebbe modo di perfezionarsi per conseguire quegli obiettivi che l’Amministrazione comunale giudicava essenziali, intanto che l’intervento dello Stato veniva fissato mediante la legge n. 513/99. Ai primi di giugno 2000, veniva richiesto informalmente dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici del Piemonte di produrre una documentazione necessaria a precisare con il Ministero dei Beni Culturali le categorie degli interventi prevedibili a Pollenzo e il sindaco Franco Guida provvedeva a far pervenire all’arch. Laura Moro il 6 giugno 2000 un programma in 11 punti per la previsione degli interventi operativi; da parte del Direttore generale del Comune, dott. Francesco D’Agostino, si definiva intanto più esattamente la procedura del finanziamento, che sarebbe stato erogato al comune sotto il controllo di gestione del ministero stesso (che ha poi individuato come organo di controllo la Soprintendenza Archeologica del Piemonte) e l’importo del finanziamento, che fu determinato in 5630 milioni di lire. Il programma trasmesso al ministero era riformulato tenendo conto della effettiva somma a bilancio e, essendo finalizzato in gran parte alla riqualificazione dell’ambiente mediante la realizzazione di opere 438 CAPITOLO V 5.03.03 5.03.04 5.03.05 5 . 0 3 · I R E S TA U R I D E L B O R G O IL CANTIERE DEL BORGO - Piazza della Chiesa: scavi archeologici preliminari ai nuovi lavori di pavimentazione (progetto architetti Ivana Boglietti e Pierpaolo Pessina). 5.03.03 5.03.04 - Via Colosseo con il ritrovamento dello scalone dell’anfiteatro romano - Via Stilicone con i ritrovamenti dei muri dell’anfiteatro romano nel corso dei lavori di rifacimento degli impianti di acquedotto, fognatura ed illuminazione e delle pavimentazioni (progetto: arch. Paola Bruno e ingegner Alberto Marchisio). 5.03.05 439 di urbanizzazione, considerava uno degli aspetti specifici di Pollenzo, il fatto cioè che si tratta di un’area che riveste complessivamente un interesse archeologico, vuoi classico, vuoi medievale. L’elenco degli interventi individuati a quel momento prevedeva: 11) Restauro della piazza di Pollenzo e dell’annessa fontana; con opere di: pavimentazione, impianto di raccolta acque, apposito impianto di illuminazione, restauro porticati prospicienti la piazza, scavi archeologici. 12) Riqualificazione delle aree interne alla frazione di Pollenzo (Anfiteatro, con recupero delle vie interne Colosseo e Stilicone). 13) Acquisizione di aree per servizi su cui creare parcheggi funzionali alle previsioni del Piano Particolareggiato Esecutivo ed a tutte le attività che si concentreranno nel Centro di documentazione e dintorni. 14) Acquisizione ed infrastrutturazione di aree in zone non archeologiche (accertate preventivamente mediante saggi), da destinare alla ricollocazione delle aziende site in aree da riqualificare in funzione archeologica e turistico-culturale, ivi compresi i sistemi di fognatura nera e bianca. 15) Restauro della chiesa della Madonnina per la creazione di un Centro di documentazione su Pollentia. 16) Restauro della facciata della chiesa di San Vittore (da attuarsi in convenzione con la Diocesi di Alba). 17) Campagna di scavi e saggi archeologici sull’intera area di Pollenzo, da organizzare in stretta collaborazione con le Soprintendenze Archeologica e per i Beni Architettonici. 18) Acquisizione delle aree già individuate di rilevanza archeologica in funzione di visita turistica. 19) Pubblicazione degli studi su Pollenzo con CD-Rom e presentazione del Museo Archeologico di Palazzo Traversa. Coordinamento del progetto degli interventi e delle consulenze specifiche. 10) Riordino e sistemazione nel Museo Archeologico di Palazzo Traversa in Bra della collezione archeologica pollentina. 11) Studio, progettazione e realizzazione di opuscolo illustrativo e cartellonistica con segnaletica turistico-culturale del sito archeologico di Pollenzo. La predisposizione del Progetto integrato A pagina 440-441: 5.03.06 - Pollenzo: chiesa di san Vittore con il rilievo delle condizioni di degrado dei paramenti murari (architetto Alessandra Morra). - Pollenzo: i portici e la pavimentazione della piazza della Chiesa restaurati su progetto degli architetti Alessandra Morra (facciata della chiesa e portici), Ivana Boglietti e Pierpaolo Pessina (pavimentazioni in pietra di Luserna e ciottoli). La Soprintendenza Archeologica del Piemonte delegava quindi l’arch. Luisa Papotti a seguire le fasi esecutive dell’intervento; per individuare le fasi operative è stato elaborato un primo schema, discusso in successivi incontri programmati dal sindaco del comune di Bra Franco Guida con i soprintendenti dott.ssa Giulia Molli Boffa e arch. Pasquale Malara, con la partecipazione degli ispettori di zona dott.ssa Egle Micheletto, arch. Laura Moro, dott.ssa Cristina Preacco e con la partecipazione dell’arch. Luisa Papotti. Su questo schema si sono progressivamente definiti i lavori da eseguire al fine di individuare i lotti di progetto e, conseguentemente, di appalto. Lo schema complessivo redatto dal coordinatore architetto Carità, veniva approvato con deliberazione n. 165 dalla Giunta comunale di Bra del 10 aprile 2001 nella configurazione idonea per una articolazione in specifici lotti di progettazione e quindi di appalto in tempi ristretti. Nel prosieguo dei lavori il piano è ancora stato rielaborato, vista da un lato l’ipotesi di acquisire con fondi diversi le aree su cui rilocalizzare le aree produttive e, d’altro lato, l’impossibilità di acquisire in tempi utili ai progetti le aree da destinare a parcheggio. 5.03.07-08 5.03.09 - Pollenzo: chiesa della Madonnina: restauro e recupero funzionale per il Centro di Documentazione su Pollenzo (progetto ingegner Laura Della Ferrera, architetto Franco Monchiero e ingegner Giuseppe Viganò). L’affidamento dei progetti esecutivi e dei lavori L’articolazione dei lavori discussa con le soprintendenze Archeologica e per i Beni Architettonici ha consentito di individuare da parte del coordinatore e dell’architetto Giovanni Galletto, capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Bra (18 aprile 2001), un piano per cinque lotti di lavori, i cui progetti sono stati previsti nell’ambito di un «bando per affidamento incarichi di progettazione» adottato dalla Città di Bra con delibera della Giunta comunale n. 194 del 27 aprile 2001. Sulla base delle richieste di partecipazione al bando pervenute, il coordinatore e il responsabile dei lavori pubblici arch. Galletto, definivano con i professionisti i contenuti degli incarichi di gruppo per le opere di restauro, per le opere strutturali e per gli impianti tecnologici. L’Amminisrtrazione comunale procedeva quindi ad assegnare il progetto dell’illuminazione pubblica all’ing. Enrico Morino ed al perito Pierpaolo Serra; il progetto della piazza agli architetti Ivana Boglietti e Pierpaolo Pessina; il progetto del restauro della facciata della chiesa di San Vittore e dei portici all’architetto Alessandra Morra; il progetto delle reti di fognatura e di restauro delle strade dell’area di “via Colosseo” all’arch. Paola Bruno e all’ing. Alberto Marchisio; il progetto del restauro della chiesa della Madonnina agli 440 CAPITOLO V Umidità Dilavamento erosione dovuta ad acqua meteorica Tracce di pittura Erosione del marmo Macchie da metalli Vegetazione Efflorescenza Erosione con scagliatura del materiale Erosione con polverizzazione del materiale Erosione con perdita del materiale Erosione del laterizio Erosione della pietra Umidità di risalita 5.03.06 5.03.07 5.03.08 442 CAPITOLO V ingegneri Laura Dellaferrera e Giuseppe Viganò ed all’arch. Franco Monchiero.6. Il successivo espletamento delle gare di appalto vedeva quindi affidati i lavori alle imprese concorrenti.7. Il lavoro di restauro delle sedi stradali della zona del cosiddetto “Colosseo” ha posto particolari problemi dovuti ai tipi di ritrovamento effettuati, che hanno richiesto la ridefinizione di alcuni elementi con la finalità di valorizzare i reperti portati in luce e, specialmente, le strutture dell’anfiteatro, di cui è emersa una delle scale di accesso e le murature di un anello mediano di fattura alquanto interessante nella conformazione del paramento in ciottoli spaccati. Purtroppo le condizioni di fatto dell’area non hanno consentito di lasciare in vista tutte le strutture ed i manufatti indagati per i quali resta il cospicuo materiale di indagine e documentazione. 8. Un intervento territoriale a più vasta scala vedrà realizzata una segnaletica stradale atta a inserire Pollenzo e le nuove attività che vi troveranno posto in un sistema di comunicazione viaria completamente aggiornato, in cui sarà inserita inoltre una specifica cartellonistica atta a documentare le emergenze archeologiche dell’antica Pollentia e della vicina Santa Vittoria, nonché i fatti artistici di pregio. I lavori realizzati: si può intanto dire che hanno letteralmente cambiato volto a Pollenzo, conferendogli tra l’altro un particolare fascino nello splendore della notte; le nuove reti delle fognature (attuate a cura dell’Agenzia di Pollenzo S.p.A. con opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione scaturiti dall’intervento di recupero, per circa euro 200.000 e realizzate dall’impresa Mastra) sono la premessa per migliorare in generale le condizioni di vita, così come la realizzazione di percorsi a norma contro le barriere architettoniche. Ma la nuova segnaletica e la cartellonistica turistico-culturale consentiranno finalmente di disporre, anche visivamente, di maggiori informazioni sul passato di una ricca storia fatta rivivere dagli archeologi. Note 1 Tra le iniziative private che hanno certamente valorizzato Pollenzo ci sono la realizzazione del nuovo albergo La Corte Albertina, all’interno della cascina Albertina, dell’albergo-residence La locanda del re, la ristrutturazione del bar-ristorante Savoia e l’apertura del ristorante La Corte Albertina vicino alla chiesa di San Vittore. 2 La motivazione della deliberazione dell’Unesco recita: «Le residenze della casa reale dei Savoia offrono un esauriente panorama sulla architettura monumentale europea dei secoli XVII e XVIII con la zona del comando di Torino, e il complesso di ville extraurbane destinate allo svago e alla caccia, questo singolare complesso di edifici, parchi e giardini, costituisce un insieme di grandissimo valore culturale e artistico». 3 Il convegno sul tema «Come tutelare, conservare e gestire il patrimonio artistico dell’umanità» si svolse a Cuneo nel Centro Incontri della Provincia di Cuneo, con interventi di Franca Dalmasso, Maria Boella Cerrato, Mirella Macera. Si concluse a Racconigi con l’apposizione della targa dell’Unesco sulla facciata del castello. Analoga cerimonia si svolse l’anno successivo, il 15 ottobre, al castello di Govone. 4 La giornata di studio fu organizzata dal Club Unesco con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, del Comune di Bra, della Agenzia di Pollenzo S.p.A., dell’impresa Grassetto Costruzioni S.p.A., ed in collaborazione con i signori Frus, proprietari della tenuta e del castello di Pollenzo e con la Pro-loco di Pollenzo diretta da Valerio Tibaldi. Dopo l’apposizione della lapide marmorea è stata avviata una visita al cantiere dell’Agenzia di Pollenzo, organizzata dalla signora Carla Cordara e dal geom. Adriano Zaniboni della Grassetto Costruzioni S.p.A. Ed infine il sig. Domenico Frus ha accolto il Club Unesco per una visita ad alcune sale del castello ed al parco. 5 Il primo Piano, redatto – sulla base dell’esito degli incontri accennati – dal- l’arch. Carità su una previsione di finanziamento di 6 miliardi di lire, è espresso nella «Tabella riassuntiva della previsione di spesa per le attività di recupero e/o di promozione del Centro storico di Pollenzo - Bra (Cn)» contemplate nella Bozza di Protocollo di Intenti tra Comune di Bra, Slow Food Arcigola e Agenzia di Pollenzo S.p.A. A. La valorizzazione culturale del luogo e l’innesto di un turismo culturale: L. 2.800.000.000 B. La predisposizione delle infrastrutture funzionali all’innesto di attività a Pollenzo: L. 3.200.000.000 6 Il Comune affidava quindi i lavori di progettazione con Delibera della Giunta Comunale del 26 giugno 2001 n. 254, 255, 256, 257, 258. In una riunione di tutti i progettisti del 18 luglio 2001 in Pollenzo veniva programmato il seguito del lavoro di progettazione, ripartito in cinque lotti; si definiva un piano di contatti che i progettisti avrebbero dovuto tenere con il coordinatore, in modo da conseguire la produzione dei progetti definitivi dei singoli lotti da istruire, entro il 24 agosto per poter discutere i progetti stessi con l’arch. Laura Moro della Soprintendenza ai Beni Architettonici il 27 agosto 2001. Il piano ha consentito, secondo le scadenze concordate dal coordinatore stesso, di esaminare gli elaborati e perfezionare alcuni aspetti specifici. In tale modo il Soprintendente per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte, arch. Pasquale Malara procedeva a rilasciare il Nulla Osta ai sensi del D. Leg.vo n. 490 del 29-10-1999 in data 1o ottobre 2001, protocollo 16.733, 16.734, 16.735, 16.736 e 16.737. 7 I lotti di lavori e le ditte vincitrici delle gare d’appalto sono illustrati nel relativo riquadro. 8 Su questo lavoro rende specifico conto in questo volume la dott.ssa Cristina Preacco.