Indicazioni Didattiche L’errore consiste semplicemente nel fatto che non sembra essere tale Cartesio Laboratorio epistemologicoPensare per storie ITIS Fermi Daniela Berardi Lucilla Ruffilli 1 E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena Cosa significa ‘una testa ben piena’ è chiaro: è una testa nella quale il sapere è accumulato, ammucchiato, e non dispone di un principio di selezione e di organizzazione che gli dia un senso. Una ‘testa ben fatta’, significa che invece di accumulare il sapere è molto più importante disporre allo stesso tempo di: una attitudine generale a porre e a trattare i problemi principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di dare loro senso Montaigne 2 Gaston Bachelard La formazione dello spirito scientifico Raffaello Cortina editore Milano 1995 p.12 Lo studente possiede, fin dai primi anni di età, un proprio bagaglio di esperienze/conoscenze che viene necessariamente messo in crisi nel processo di apprendimento scolastico Ostacolo epistemologico Quando si presenta alla cultura scientifica, lo spirito non è mai giovane. E’ anzi molto vecchio, perché ha l’età dei suoi pregiudizi. Accedere alla scienza significa ringiovanire spiritualmente, accettare un mutamento brusco che deve contraddire un passato. Si conosce, infatti, contro una conoscenza anteriore, distruggendo conoscenze mal fatte, superando ostacoli epistemologici 3 H. Gardner, Sapere per comprendere, Feltrinelli, Milano 1999, p.122 -126 …Senza saperlo, gli insegnanti spesso contribuiscono alla sopravvivenza delle prime inadeguate teorie 4 Gregory Bateson L’umorismo nella comunicazione umanaRaffaello Cortina Editore Milano 2006 p. 47 Negli scambi fra esseri umani abbiamo a che fare, di solito, con cose che non possono essere comunicate apertamente: le premesse del modo in cui intendiamo la vita, del modo in cui costruiamo le nostre visioni della vita e così via. Considerate alcune rondini che stiano migrando, diciamo, da Londra a New York e supponete che siamo scienziati che cercano di scoprire come esse conoscano la loro rotta. 5 Provochiamo le rondini perché ci comunichino come è costituito il loro mondo concettuale: quali dati sensoriali utilizzino, e come questi dati si incastrino fra loro per renderle capaci di trovare la strada. La sola maniera in cui le rondini possono trasmetterci quest’informazione è mediante gli errori che compiono e il modo in cui li correggono 6 Popper, suggerito da Rosetta Zan Evitare errori è un ideale meschino: se non osiamo affrontare problemi che siano così difficili da rendere l’errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In effetti, è dalle nostre teorie più ardite, incluse quelle che sono erronee, che noi impariamo di più. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi. 7 "dictionnaire de l'évaluation et de la recherche en éducation" de G. De Landsheere. (PUF 1979) Valutazione formativa La valutazione formativa è quella che interviene nel corso di un apprendimento L’obiettivo della valutazione formativa è quello di ottenere una doppia retroazione 8 D'après "Psychologie de l'évaluation scolaire" de G.NOIZET et JP CAVERNI (PARIS, PUF 1978) La valutazione sommativa è quella che interviene nel momento degli esami, permette di dire se l’allievo può accedere alla classe superiore. Ha per fine di fornire un bilancio e permettere una decisione. 9 Sergio ManghiDove mi porta il cuore? 1995 ? ? Io penso dunque sono danzo dunque siamo parlante esterno alla spiegazione parte della spiegazione percezione registra un dato crea un contesto azione avvicina l’obiettivo noto apre possibilità ignote progetto motore del processo strumento del processo cambiamento risultato di progetti intrinseco ai processi risultato effetto di progetti frutto di processi interattivi inconsapevolezza lacuna da colmare competenza creativa imprevedibilità fonte di disturbo fonte di cambiamento premio sentimento di padronanza sentimento di bellezza 10