IL RIASSUNTO Lezione 6 Il riassunto • Premessa • Tecniche per ridurre un testo • Alcuni concetti chiave • Esercizi • Altri consigli utili per ridurre il testo • Attenzione a… • Esercizi 1. Premessa Riassumere un testo significa "togliere" qualcosa al testo originale. Con il riassunto si perde qualcosa. Il segreto del riassunto sta nel togliere ciò che non è necessario. a. essere significativamente più breve del testo di partenza, non deve superare di norma un terzo di esso b. contenere tutte le informazioni essenziali perché il possa farsi un’idea precisa del testo di partenza destinatario conservare se possibile la struttura e i termini del linguaggio settoriale del testo di partenza (in particolare, le definizioni non devono essere parafrasate) 2. Tecniche per ridurre un testo Questa operazione, se il testo originale non è particolarmente lungo, avviene in modo più semplice: basta togliere aggettivi, frasi ed espansioni non necessarie. Se il testo originale è più lungo occorrerà svolgere le seguenti operazioni: 1. Dividere il testo in sequenze 2. Sottolineare le informazioni necessarie per la comprensione 3. Collegare le informazioni tramite connettivi. (All'inizio, dopo, infatti, invece, tuttavia, pertanto) 3. Alcuni concetti chiave Capitolo Paragrafo § (sottoparagrafo) Capoverso Rientro Caratteri tipografici: 4. Esercizi: La città romana I grandi regni orientali in Egitto, Persia, Cina dominarono terre in molte parti deserte, a volte popolate di villaggi nati lungo i fiumi, con scarse vie di comunicazione; pochi furono i centri importanti, nei quali vissero re, imperatori, faraoni, alti funzionari, sacerdoti. Roma, al contrario, fu un impero di città; ne furono fondate centinaia – in Italia, in molte regioni d’Europa, in Asia, in Africa -, tutte con strutture abbastanza simili: nacquero spesso in luoghi dove gli eserciti si erano accampati; mura e fossati circondavano l’abitato; due strade principali si tagliavano ad angolo retto (cardus e decumanus); tutt’intorno le case e, al centro, la piazza (forum) con mercati e botteghe; poi ancora teatri, templi, circhi, anfiteatri, terme, strade ben lastricate. Roma fondò città soprattutto in quei territori selvaggi che andava occupando (le Gallie, la Britannia, ecc.); altrove usò e modificò invece città che già esistevano prima della sua conquista (soprattutto in Grecia). Durante l’età augustea, nella sola Italia furono fondate 28 città, tra cui le più note sono Augusta Taurinorum (Torino) e Augusta Praetoria (Aosta). Augusto, inoltre, elaborò un nuovo piano edilizio dell’Urbe, dividendo la città in 14 regiones, abbellendola con complessi monumentali come il Forum Caesaris, il tempio di Venere Genitrice, la Curia Iulia, il Forum Augusti con il superbo tempio dedicato a Marte Ultore. a) evidenzio le parole più importanti I grandi regni orientali in Egitto, Persia, Cina dominarono terre in molte parti deserte, a volte popolate di villaggi nati lungo i fiumi, con scarse vie di comunicazione; pochi furono i centri importanti, nei quali vissero re, imperatori, faraoni, alti funzionari, sacerdoti. Roma, al contrario, fu un impero di città; ne furono fondate centinaia – in Italia, in molte regioni d’Europa, in Asia, in Africa -, tutte con strutture abbastanza simili: nacquero spesso in luoghi dove gli eserciti si erano accampati; mura e fossati circondavano l’abitato; due strade principali si tagliavano ad angolo retto (cardus e decumanus); tutt’intorno le case e, al centro, la piazza (forum) con mercati e botteghe; poi ancora teatri, templi, circhi, anfiteatri, terme, strade ben lastricate. Roma fondò città soprattutto in quei territori selvaggi che andava occupando (le Gallie, la Britannia, ecc.); altrove usò e modificò invece città che già esistevano prima della sua conquista (soprattutto in Grecia). Durante l’età augustea, nella sola Italia furono fondate 28 città, tra cui le più note sono Augusta Taurinorum (Torino) e Augusta Praetoria (Aosta). Augusto, inoltre, elaborò un nuovo piano edilizio dell’Urbe, dividendo la città in 14 regiones, abbellendola con complessi monumentali come il Forum Caesaris, il tempio di Venere Genitrice, la Curia Iulia, il Forum Augusti con il superbo tempio dedicato a Marte Ultore. b) il testo risulta quasi dimezzato (119 parole invece di 218) I grandi regni orientali in Egitto, Persia, Cina dominarono terre in molte parti deserte. Roma, al contrario, fu un impero di città, tutte con strutture abbastanza simili: due strade principali si tagliavano ad angolo retto (cardus e decumanus); tutt’intorno le case e, al centro, la piazza (forum) con mercati e botteghe; poi ancora teatri, templi, circhi, anfiteatri, terme, strade ben lastricate. Roma fondò città soprattutto in quei territori selvaggi che andava occupando (le Gallie, la Britannia, ecc.); altrove usò e modificò invece città che già esistevano prima della sua conquista (soprattutto in Grecia). Durante l’età augustea, nella sola Italia furono fondate 28 città, tra cui le più note sono Augusta Taurinorum (Torino) e Augusta Praetoria (Aosta). 5. Altri consigli utili per ridurre il testo La cancellazione: si eliminano le ripetizioni e le parole superflue, ad esempio aggettivi o avverbi inutili. Es. Era un uomo avvenente, decisamente un bell’uomo = era un bell’uomo La generalizzazione: si comprendono più informazioni particolari in una informazione più generale o in una sola parola Es. Maria raccolse le fotografie che giacevano sparse sulla scrivania e le infilò in un cassetto, ripose i libri nello scaffale, rifece il letto e tirò le tende. = Maria riordinò la sua stanza Il ricorso a iperonimi (iper = sopra onoma = nome, cioè nome che sta sopra che comprende gli altri) Es. deltaplano, aereo, mongolfiera, dirigibile, aliante = velivoli L’unificazione: si unificano in un solo periodo più periodi o addirittura più capoversi che trattano lo stesso argomento Es. Le correnti sono movimenti di enormi masse d’acqua che si spostano nel mare, come grandi fiumi, aventi temperatura, densità e salinità diverse dall’acqua circostante. La loro velocità non è certo paragonabile a quella di un fiume (mediamente è inferiore ai 2km./h), ma la portata di una corrente oceanica è elevatissima: la Corrente del Golfo, per esempio, ha una portata maggiore di quella di tutti i fiumi della Terra messi insieme (80-110 milioni di m³/s). Per mettere in moto masse così enormi occorre una forza altrettanto grande la cui azione si eserciti in modo costante nel tempo. Tale forza, nel caso delle correnti superficiali, è rappresentata da venti costanti che spirano a certe latitudini, sempre nella stessa direzione; la causa invece dei movimenti di masse d’acqua verticali è da ricercarsi nelle differenze di temperatura e densità,che provocano moti discendenti e ascendenti. = Non sono veloci come un fiume ma hanno una portata elevatissima, per cui, nel caso delle correnti superficiali, solo forze come i venti costanti che spirano a certe latitudini sono in grado di metterle in moto L’unificazione: si unificano in un solo periodo più periodi o addirittura più capoversi che trattano lo stesso argomento La nominalizzazione: si trasforma una frase con predicato verbale in un complemento, in una apposizione, in un aggettivo Es. Adriano sosteneva che sarebbe stato impossibile condurre a termine ciò che si erano prefissi = Adriano sosteneva l’impossibilità dell’impresa Es. Ho incontrato la donna che sarebbe poi diventata mia moglie a Bologna = ho incontrato la mia futura moglie a Bologna Es. Quando avevo molti anni di meno andavo a ballare tutte le domeniche = da giovane andavo a ballare tutte le domeniche Attenzione a…. Quando si riassume un testo è necessario ricordarsi quanto segue per ottenere un testo coerente: 1. Scegliere un tempo verbale principale, al presente o al passato, e mantenerlo in tutto il testo. Se si scrive al passato, scegliere tra passato prossimo o passato remoto e non alternare i due tempi Es. Enrico ritornò a casa presto quella sera, disinserì il dispositivo di allarme come faceva sempre ed entrò chiudendosi la porta alle spalle. Non ebbe neppure il tempo di appendere il cappotto: qualcuno gli ha messo una mano davanti alla bocca e gli ha dato una ginocchiata nella schiena 2. Ricordarsi di trasformare il discorso diretto in indiretto e quindi cambiare ove necessario forme verbali,determinazioni di tempo e di spazio, pronomi Es. Laura disse alla sua collega con studiata noncuranza ”Domani ho un appuntamento con Roberto, andremo a vedere una mostra di pittura e poi a fare una passeggiata lungo il fiume” = Laura disse alla sua collega con studiata noncuranza che il giorno successivo (l’indomani, il giorno seguente) avrebbe avuto un appuntamento con Roberto e che sarebbero andati a vedere una mostra di pittura e poi a passeggiare lungo il fiume. Es. Il giovane gli gridò “Vieni qui!” = Il giovane gli gridò di andare là Es. “Il mio scopo nella vita è fare soldi” = il suo scopo nella vita è fare soldi Il cervo e il leone Un cervo, oppresso giunse presso una fonte; mentre beveva, scorse la propria immagine nell'acqua e si rallegrò, vedendo che le sue corna erano così grandi e ramificate. Gli dispiacquero invece le gambe che trovava troppo deboli ed esili. Stava ancora facendo queste riflessioni quando comparve un leone che cominciò a inseguirlo, ma il cervo nella fuga lo precedeva di un buon tratto. E, finché davanti a lui si estendeva la pianura priva di piante, riusciva a correre più del leone, ma quando poi cominciò una zona selvosa il cervo, a causa delle corna, rimase impigliato fra i rami e, non potendo più correre, fu ghermito dal leone. Mentre veniva ucciso esclamò: "Sono stato proprio uno sciocco a non avere fiducia in ciò che costituiva la mia salvezza fidandomi invece di ciò che è stato la mia rovina". Spesso ci capita nella vita, quando ci troviamo nei pericoli, che diventino nostri salvatori coloro, fra gli amici, che avevano suscitato in noi dei sospetti e si rivelino, invece, traditori quelli che avevano guadagnato la nostra fiducia. Un cervo assetato giunge presso una fonte; rispecchiandosi nell’acqua si compiace delle le sue corna ampie e ramificate, ma si dispiace per le sue gambe piccole ed esili. In quel momento giunge un leone. Il cervo, fuggendo attraverso una pianura priva di piante, è più veloce del felino, ma quando entra in una zona boscosa si trova nei guai: le sue corna si impigliano tra i rami e il leone lo sbrana. Spesso nel pericolo coloro che avevano suscitato sospetti diventano la nostra salvezza, viceversa quelli su cui credevamo di poter contare finiscono per tradirci.