MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. 90072370589 SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA “ XXXXXXXXX” Titolo: Autore: Genere: Cartelle: Redattore della Scheda: GRIMILDE PREMESSA Nella mia relazione non lavorerò direttamente sul testo, ma mi limiterò a esporre alcune considerazioni riguardanti l’opera: la proprietà linguistica e lessicale, la sintassi e la punteggiatura, la trama, lo spessore dei personaggi, l'abilità nell'utilizzo dei moduli narrativi, la credibilità e la forza dell'intreccio, l'impronta stilistica dell'autore e la resa dell’opera in rapporto alle finalità iniziali. Mi soffermerò sui punti di forza, ma soprattutto su quelli di debolezza dell’opera, per dare modo all’autore di vedere il testo come lo vedrebbe un potenziale lettore „forte’. Andrò molto a fondo nell’analisi, toccando punti apparentemente poco rilevanti, ma fondamentali per l’ottimizzazione del testo, cercando di sviscerare tutti quegli aspetti che a mio parere ne pregiudicano la riuscita. Lo scopo che mi prefiggo è quello di presentare un modo differente di vedere l’opera, più distaccato rispetto al punto di vista dell’autore, che per forza di cose non può essere del tutto obiettivo. I passi del testo riportati nella valutazione sono da intendere a titolo esemplificativo: sono stati scelti per evidenziare problemi ricorrenti in più punti, che l’autrice potrà individuare da sola grazie alla spiegazione fornita. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 1 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 TRAMA La trama si regge su un tema tanto attuale quanto intrigante come quello del paranormale, che potrebbe svolgere un ottimo ruolo catalizzatore se fosse posto maggiormente in rilievo. L’idea di iniziare il romanzo concentrando l’attenzione sul dono di Xxxxx, che riesce a vedere la morte, è molto efficace: inquietante e affascinante allo stesso tempo. Uno dei punti più deboli della trama però è proprio la scelta di non giocare abbastanza su quest’aspetto, preferendo incentrare il romanzo sul rapporto tra la Xxxxx persona e il mondo che le sta intorno anziché tra la Xxxxx medium e le persone che rientrano nel suo raggio d’azione. Questa scelta non rende giustizia alla complessità del personaggio principale, facendola apparire più simile a una donna frustrata come tante altre che una persona speciale, con un dono che quasi nessuno ha. Maggiori spiegazioni su come ritoccare la trama per renderla più credibile sono disponibili nella sezione „Struttura, intreccio e ambientazione‟. PERSONAGGI Xxxxx, indubbiamente il personaggio principale, è una donna tormentata e fragile, incapace di accettare il proprio destino e incapace di agire su se stessa per modificarlo. Molto lagnosa e a tratti patetica, specialmente nell’insistenza con cui lamenta la crudeltà cui è costretta a sottostare, non riesce ad apparire degna di particolare considerazione. Risulta pervasa da una debolezza irritante e un’incapacità di reagire che a tratti appare ingiustificata. Gli schermi che adotta per proteggersi dalle energie altrui, che dovrebbero rimanere confinati tra gli espedienti narrativi, sembrano prendere corpo e levarsi anche verso il lettore, dando un’immagine di lei piuttosto opaca e poco convincente. Il suo dolore non è permeabile, di conseguenza non è comprensibile. Vorrebbe dare di sé un’immagine di donna forte, indipendente, “la iena” come si definisce più volte, immagine in aperto contrasto con la sua interiorità. La potenza del suo tormento interiore però non viene fuori, lasciando spazio a una donna frustrata, arrivata ai quarant’anni senza essere riuscita a virare la sua vita nella direzione che avrebbe voluto. Ma qual è questa direzione? Dov’è che Xxxxx vorrebbe andare? Che cosa potrebbe fare per uscire dalla melma in cui sente di SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 2 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 vivere? È davvero la morte l’unica alternativa possibile? Si consiglia all’autrice di riflettere su questi interrogativi. Xxxxxxx, co-protagonista, vissuto da Xxxxx per quasi tutto il romanzo come una minaccia, in realtà è un personaggio piatto, che fatica a venir fuori, soffocato dall’immagine che Xxxxx ci dà di lui. Appannato e opaco, a tratti sembra assumere gli stessi contorni di Xxxxx, a tratti ne è l’esatto opposto. Ma la sua vera personalità non emerge, e la conclusione non chiarisce granché. Non è chiaro se Xxxxxxx sia in effetti dotato di qualche particolare sensibilità o se sia semplicemente legato a Xxxxx da un passato che non riesce a dimenticare. Fisicamente è troppo stereotipato: bello e dannato, stronzo e misterioso. Si poteva fare di meglio, soprattutto in considerazione del fatto che si scoprirà essere l’unico in grado di capire Xxxxx e soprattutto perché Xxxxxxx risulta essere la trasposizione del passato di Xxxxx, dal quale lei cerca di fuggire. Quest’ultimo particolare, indubbiamente rilevante ai fini della vicenda, avrebbe meritato un maggiore approfondimento. Xxxxxx, comprimario, potrebbe essere meglio delineata. Allo stato attuale delle cose funge esclusivamente da appoggio per raccontare le vicende di Xxxxx e appare priva di spessore e vita propria. Viene fuori solo nei momenti funzionali alle vicende di Xxxxx, per il resto si limita ad assistere da spettatrice all’intera storia. Eppure, essendo una delle poche persone a conoscenza del dono di Xxxxx, potrebbe - e dovrebbe - assumere un ruolo più definito. Xxxxxx, da lui ci si aspetta sicuramente qualcosa di più. Sembra quasi una marionetta, e ci si chiede come abbia fatto Xxxxx a rimanere accanto per tanto tempo a un uomo talmente privo di spessore. L’impressione è che sia stato inserito solo per giustificare la presenza di sua madre, Xxx, figura che assume un ruolo fondamentale nella vita della protagonista e che forse, nonostante venga solo accennata, è il personaggio maggiormente incisivo. Eppure, nel finale, Xxxxxx rimprovera Xxxxx di non essere stata in grado di “fermare” la morte di Xxx, e non ci si può non chiedere come il passivo Xxxxxx abbia vissuto per tanti anni il dono della moglie. Per bocca di Xxxxxx inoltre viene fuori anche un altro aspetto di Xxxxx che lei non ha messo in luce a sufficienza: l’impossibilità di avere figli, problema che assume un ruolo cruciale nella separazione dei due ma che non viene sviscerato a sufficienza, rimanendo confinato tra i tanti “lamenti” vagheggiati da Xxxxx. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 3 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 Per come è impostato il romanzo la figura di Xxxxxx potrebbe tranquillamente essere eliminata, data la sua totale ininfluenza nelle vicende. I componenti delle famiglie ********* e ******, veri co-protagonisti della vicenda, vengono descritti attraverso gli eventi del passato, ma al di là delle mere descrizioni fisiche, non c’è molto di caratterizzante. Defluiscono come meteore nel cielo di Xxxxx, costellato da ricordi e rimpianti difficilmente metabolizzabili per il lettore; di loro resta poco o niente, specialmente di Xxxxxx, all’inizio decantata e poi scivolata nell’oblio, etichettata come donna incapace di comprendere il tormento della figlia Xxxx, egoista al punto da lasciarla sola a soffrire per la violenza subita. Questa caratterizzazione fa emergere un netto contrasto tra la donna che Xxxxxx risulta essere e la sensibilità che ci si aspetta da qualcuno in possesso di un dono tanto particolare come quello di riuscire a vedere la morte. Altro punto poco chiaro è il legame tra Xxxx e Xxxxxx: Xxxx vede in lui una specie di eroe, perché ha ucciso il suo stupratore, ma oltre a questo non viene detto molto della loro unione, del modo in cui nasce, delle motivazioni che spingono Xxxx a tradire il marito. Anche in questo caso il lettore deve limitarsi ad accettare che quel legame sia esistito. LESSICO e STILE Buona l’idea di agganciare il prologo all’epilogo, mentre nella parte centrale lo stile soffre di qualche pecca, probabilmente riconducibile alla scelta di narrare in prima persona; spesso questo tipo di focalizzazione porta a scivolare nell’autoreferenzialità, perdendo di vista la storia vera e propria. Il testo non si presenta uniforme; sono presenti dei passaggi che hanno un buon ritmo e altri che fanno bruscamente calare l’attenzione. I passaggi migliori sono quelli d’azione, i meno riusciti quelli introspettivi. Alcuni punti infatti - quelli esplicativi più di quelli d’azione - sono lenti e farraginosi, pieni di ripetizioni, che esprimono concetti simili in modi diversi. Ci si sofferma troppo sul disagio della protagonista senza riuscire però a renderlo permeabile; questo fa sì che si crei una cortina impenetrabile tra Xxxxx e il lettore, enfatizzando l’immagine di maestrina della morale e costringendo il lettore ad accogliere le informazioni e i concetti senza riuscire a interiorizzarli. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 4 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 La conseguenza di questo tipo di approccio, quasi didascalico, è di creare un testo scolastico, un po’ freddo e privo di sensazioni condivisibili; e in un romanzo quasi interamente basato sulla forza delle emozioni potrebbe essere un fatto da non sottovalutare. La scelta di far attendere il lettore per svelare molti dei fatti principali, accennandoli e poi lasciandoli in un angolo per riprenderli dopo molte pagine, non ha l’effetto di aumentare la tensione narrativa ma piuttosto di far calare il ritmo, pertanto si consiglia all’autrice di rivedere questa scelta, snellendo un po’ i passaggi di raccordo che legano l’inizio e la fine dei singoli episodi chiave. A titolo esemplificativo si fa notare che il plico di Xxx viene aperto da Xxxxx solo dopo molte, molte pagine (circa una cinquantina), un’attesa snervante che potrebbe generare insofferenza nel lettore. Quest’intervallo, se necessario agli occhi dell’autore, potrebbe essere sfruttato descrivendo episodi chiave e/o fatti di rilievo, ma allo stato attuale delle cose l’attesa è riempita solo dal dolore e dalla frustrazione di Xxxxx, già abbondantemente palesati nel resto del testo e per questo motivo ridondanti. Un altro problema è la scelta di adottare un approccio molto descrittivo a discapito di uno più mostrato. Questo tipo di scrittura, dai tratti molto introspettivi, non è semplice da gestire; come già rilevato, il rischio è di cadere nell’errore di pensare che il lettore riesca a provare le stesse sensazioni che prova l’autore e si emozioni di conseguenza. Quando questo non accade, il lettore prova frustrazione e insofferenza poiché, leggendo, non riesce a empatizzare con i personaggi, considerandoli solo come figure mosse esclusivamente dalla volontà dell’autore. Il romanzo è intriso di sofferenza, ma è una sofferenza che galleggia in superficie, nella quale non si riesce a scavare e dalla quale non si riesce a essere coinvolti; Xxxxx soffre per la separazione dal marito, per la morte della suocera, per la morte di Xxxxxx, ma il suo dolore non è palpabile, è solo descritto in maniera insistita. Il ritmo narrativo potrebbe essere più veloce e snello se venissero eliminate molte delle digressioni, considerazioni, scene superflue e ripetizioni cui si accennava prima, in favore di una scelta più mostrata, vissuta in concreto e non solo interiorizzata. La maggior parte delle metafore usate nel testo sono abusate e per questo si consiglia di evitarle (esempio PAG 84 Piove. Anche il cielo piange. Oppure PAG 87 Adesso, invece, il mio cuore piange e il dolore sgorga come una ferita sanguinante.) SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 5 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 STRUTTURA, INTRECCIO e AMBIENTAZIONE Sappiamo che Xxxxx vede la morte solo perché è lei a dircelo, ma durante lo svolgimento della storia non c’è un particolare evento che ne dia conferma, forse proprio perché Xxxxx non riesce a gestire le sue capacità e preferisce tenerle in un angolo, in favore di una vita apparentemente normale. Lo sviluppo dunque lascia qualche perplessità; pur dichiarando apertamente di sopportare con difficoltà il suo ruolo, Xxxxx sembra trovarsi a proprio agio con la morte, al punto da trovare il suo equilibrio interiore solo nei cimiteri. Questo contrasto – che in realtà è solo apparente e potrebbe dire molto sulla personalità di Xxxxx, anche instillando nel lettore il dubbio che potrebbe guidarlo fino alla soluzione finale - potrebbe rivelarsi un ottimo spunto da approfondire, per riuscire a penetrare nell’animo della protagonista e cercare d’immedesimarsi nelle sue tante difficoltà, ma l’autrice sceglie di non indagare, optando per un susseguirsi di eventi non troppo originali; la buona idea di fondo è lentamente fagocitata da un intreccio che perde molto del suo fascino anche a causa delle troppe digressioni e considerazioni che inquinano lo sviluppo della storia principale. Se da una parte queste digressioni si riveleranno fondamentali per capire il finale della storia, dall’altra vengono inserite in maniera “brutale” all’interno di passaggi in cui il lettore si aspetterebbe uno sviluppo diverso. A titolo esemplificativo si fa notare il capitolo cinque, nodo cruciale del testo in cui viene spiegato il dono della protagonista; il messaggio principale dovrebbe essere più incisivo e diretto, ma si arriva alla fine del capitolo stremati da un bombardamento di nomi, episodi e luoghi che apparentemente non hanno importanza nella storia, importanza che sarà esplicitata solo alla fine, dopo il ritrovamento del diario di Xxxx. Questo particolare nodo relativo alle reminescenze passate di Xxxxx, sebbene non assuma letteralmente i contorni dell’infodump, ottiene lo stesso effetto. Anche a questo proposito ci si chiede perché quel diario fosse finito tra le mani di una persona come Xxx, che per quanto ami Xxxxx, nulla ha a che fare con le intricate vicende famigliari dei ********* e dei ******. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 6 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 Il legame tra Xxxxx, Xxxx e Xxx - che da quest’ultima riceve il diario non viene chiarito e la lettera che Xxx indirizza a Xxxxx non è sufficiente a sciogliere questi nodi. Alcuni espedienti narrativi risultano un po’ forzati e hanno un sapore poco originale, dando la netta sensazione di essere stati inserite alla bisogna e di essere poco amalgamati con la verosimiglianza delle vicende: a titolo esemplificativo si fa notare la scatola piena di fotografie che nessuno aveva mai aperto, il diario di Xxxx arrivato proprio nel momento della morte di Xxx e via dicendo. Maggior rilievo dovrebbe essere posto anche alla figura di Xxxxxxxxx, vera protagonista assieme a Xxxxx di tutta la vicenda. Il suo ruolo, volutamente sfumato fino alla fine, non riesce ad assumere la giusta importanza perché troppo “concentrato”, liquidato con poche righe di spiegazione che non soddisfano a pieno. In considerazione di queste ultime riflessioni, si ritiene che il finale avrebbe meritato più respiro; gli avvenimenti descritti nelle ultime pagine appaiono frettolosi e poco spiegati: fotografie, pagine e ricordi si accavallano in maniera confusa, al punto che per cercare di seguire il filo logico, si perde di vista la morte di Xxxxx. Un maggiore approfondimento di queste dinamiche famigliari – approfondimento che non implica necessariamente un “allungamento” ma piuttosto una semplificazione - aiuterebbe anche a capire il legame tra Xxxxx ed Xxxxxxx, che allo stato attuale delle cose è piuttosto fragile, facendo apparire l’interesse di Xxxxxxx per Xxxxx poco giustificato. Si consiglia all’autrice di fluidificare la parte centrale, eccessivamente prolissa, e dare maggior spazio al finale, cercando di spiegare in maniera più lineare e più snella le dinamiche che uniscono la famiglia ********* ai ******. Di seguito si indicano una serie d’imprecisioni che necessiterebbero una revisione: PAG. 10 parlando di Xxxxxx, viene definito come un uomo di quasi ottant’anni, mentre a PAG. 19 viene detto che ne ha settanta. PAG. 22 – Ripetizione dell’aggettivo “solido”: Xxxxxx era di solidi principi, combatteva affrontando molti pericoli, una figura leggendaria che tutti rispettavano. L’amicizia tra lui e mio nonno era solida. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 7 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 PAG. 49 – «Beh, saresti un po’ nel tuo elemento non trovi? Sei a tuo agio tra le bare, solo che le tue hanno il coperchio ahaha» La parte sottolineata non è mai ben vista in editoria. È preferibile adottare una forma sintatticamente corretta, come «Beh, saresti un po’ nel tuo elemento non trovi? Sei a tuo agio tra le bare, solo che le tue hanno il coperchio!» mi aveva detto Xxxxxx pochi giorni prima, concludendo con una sonora risata quella che aveva tutta l’aria di essere una frecciatina. PAG: 50 – Mortisia Adams si scrive Morticia. PAG. 52 – Quisquiglia – si scrive quisquilia. PAG. 71 - Non posso pensare di dover perdere di nuovo qualcuno che amo, che per me rappresenta un punto focale, un perno attorno al quale ruota la mia vita. Lei è la mia seconda mamma, m’infonde la forza che da sola non ho mai avuto. Questa frase, riferita a Xxx, risulta ridondante; l’importanza del rapporto con la suocera è stato ribadito più volte da Xxxxx nelle pagine precedenti. PAG 91: Come fa Xxxxxxx a sapere con tanta precisione l’età del micio (un mese e mezzo) se è stato trovato dal custode del cimitero sopra una tomba? CONCLUSIONI L’errore principale di un lettore è crearsi delle aspettative; l’errore principale di uno scrittore è non riuscire a soddisfarle. I lettori di thriller, poi, sono degli strani individui: vogliono tutto e subito ma amano gli autori in grado di centellinare con intelligenza e arguzia le proprie storie. Il problema principale de “Xx xxxxxxx xxxx xxxxxxx” è la mancata rispondenza tra la partenza e lo svolgimento che poi ci si trova davanti. Per fare un paragone culinario, è come se si andasse a cena in un ristorante di specialità siciliane e servissero una porzione di polenta. Buona, per carità, ma molto diversa da quello che ci si aspettava di mangiare. Leggendo il prologo, ci si aspetta di trovarsi coinvolti in una storia complessa e cupa, dai contorni indefiniti e misteriosi, una storia in grado di avvolgere il lettore in una spirale oscura e affascinante, a cui l’inserimento del “fantasma” del cimitero aggiunge ulteriori aspettative. Ma scorrendo le pagine sembra quasi di leggere il diario segreto di una quarantenne sola, che SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 8 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 ha voglia di spaccare il mondo ma ha timore di farlo, chiusa in se stessa per paura di soffrire ma con una gran voglia di lasciarsi andare per abbracciare il prossimo e lasciarsi coccolare. Caratteristiche, queste, che esulano in toto dal “dono” di Xxxxx, e potrebbero essere rintracciabili in qualunque altra storia, anche priva dell’elemento portante qui inserito. Non che questo sia sbagliato di per sé, ma evitando di giocare sullo spessore di Xxxxx e sulle sue capacità extrasensoriali, relegandola così in un ruolo già visto molte volte che non le rende giustizia, potrebbe non essere la scelta migliore. La storia in realtà potrebbe avere un respiro molto più ampio poiché ha tutte le carte in regola per assumere connotati più originali e di maggior spessore narrativo. Il consiglio è di alleggerire molto i passaggi riflessivi, come per esempio a pag. 69, dove Xxxxx si lascia andare a una lunga (l’ennesima) digressione: Osservo ******* e vorrei domandargli tante cose, ma il dolore me lo impedisce. Ho un estremo desiderio di conoscere l’identità dello scrittore misterioso. La sua penna è fantastica. La scrittura è interiore, riflessiva, profonda, piena di luce. Non avevo mai letto prima un racconto così visionario. È affascinante il viaggio di respiro dantesco, che parte dal luogo dove l’anima di un suicida si è perduta definitivamente e scorge per la prima volta il tristo mietitore. È d’uopo che la conoscenza del male fatto a se stessi parta proprio dalla coscienza di averlo fatto. Morire divorati dalla depressione, uccidere se stessi e precipitare nella selva oscura. Il lento, buio, cammino dalle viscere delle tenebre alla melma del purgatorio genera comprensione, ma solo del dolore vissuto. La comprensione, infine, porta l’anima alla lenta, graduale, coscienza dei propri errori e limiti, per rinascere a nuova vita con un’ennesima possibilità. Solo dalle tenebre si può giungere alla luce. Non è detto che il nuovo viaggio che l’anima intraprenderà sia migliore del precedente, però c’è sempre la speranza. Snellire questi passaggi, anche eliminandone completamente alcuni, ed enfatizzare quelli d’azione, aiuterebbe ad assimilare meglio la storia, che sebbene rimanga complessa e intricata, potrebbe assumere contorni più interessanti e più facilmente condivisibili dai lettori. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 9 MONDOSCRITTURA Sede Legale: via Icaro 21, 00043 Ciampino (RM) C.F. e Partita IVA 90072370589 TARGET DI RIFERIMENTO “Xx xxxxxxx xxxx xxxxxxx” è un romanzo che potrebbe abbracciare un pubblico piuttosto ampio; la commistione di paranormal romance – genere rivolto solitamente a un pubblico giovane – e di thriller con forti connotazioni di narrativa al femminile molto più matura, potrebbe accattivare una fascia di pubblico variegata. POTENZIALI EDITORI • • • • • • XXXXXXXXXXxxxxxxxx xxxxxxxxxXXXXxxxxxxxxx XXXXXXXXxxxxx XxXxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xXXXXXXXXXxxxxxxxxxxxx XXXXXXXxxxxxxxxxxxxx • • • • XXXXXXXXxxxxxxxxxxxxx XXXXXXXXXXXXxxxxxxxxxx XXXXXXXXXxxxxxxxxxxxxx XXXXXXXXxxxxxxxXXXXXXXX Ricordando all‟autore che nella scheda non sono presenti stroncature ma semplicemente opinioni, e che è sacrosanto che sia l‟autore stesso a decidere se prenderle o meno in considerazione, concludo augurandomi che le mie riflessioni possano portare a un miglioramento del testo e - perché no? - a una futura pubblicazione. Nel frattempo, lascio i miei complimenti e i miei migliori auguri. Grimilde di MondoScrittura. SCHEDA DI VALUTAZIONE ANALITICA MONDOSCRITTURA 10