Condizioni per “rendere accettabile” il cut CONTINUITA’ RELATIVA DIFFERENZA TRA I PIANI Variazione del piano/campo di ripresa Dislocazione della macchina da presa UNIFORMITA’ RITMICA Regole base 2 In ogni cultura c’è qualche forma di musica con un ritmo regolare, una pulsazione periodica che permette il coordinamento temporale tra gli esecutori e provoca una risposta motoria sincronizzata tra gli spettatori. (…) In tutte le società una delle principali funzioni della musica è collettiva e comunitaria: quella cioè di riunire gli uomini stabilendo fra di essi un legame. In ogni cultura gli esseri umani cantano e danzano insieme ed è concepibile che lo facessero già un centinaio di migliaia di anni or sono, intorno ai primi fuochi. (…) Per vivere la musica come un’attività sociale, per cogliere di nuovo l’emozione collettiva del legame da essa generato, dobbiamo recarci a un concerto, o in chiesa, o a un festival musicale. In tali situazioni la musica è un’esperienza comunitaria e in un certo senso, tra i sistemi nervosi dei partecipanti, sembra effettivamente stabilirsi un legame. Il ritmo (Sacks) (…) Questo legame è realizzato dal ritmo: un ritmo non solo udito, ma interiorizzato in modo identico da tutti i presenti. Il ritmo trasforma gli ascoltatori in partecipanti: fa dell’ascolto un processo attivo e motorio, e sincronizza menti e cervelli. Oliver Sacks, “Musicofilia”, pag. 277, 282-283 UNIFORMITA’ RITMICA Problemi di durata dell’inquadratura Problemi di ellissi Problemi di composizione e movimento nell’inquadratura Problemi di movimento tra le inquadrature Regole base 2: ritmo Un’inquadratura ha diversi punti buoni per lo stacco, come un albero ha diversi rami, e una volta identificati, ne scegliamo uno in base a quello che lo spettatore ha pensato finora e quello che vogliamo fargli pensare in seguito. (….) Murch - rami I punti di stacco (i rami) sono fissati organicamente al ritmo interno dell’inquadratura e da ciò che lo spettatore ha pensato fino a quel momento, ma noi siamo liberi di scegliere uno o l’altro (o un altro ancora più avanti) a seconda di ciò che vogliamo far pensare allo spettatore. W. Murch, “In un batter d’occhi”, p. 62-63 Quanto può / deve durare un’inquadratura ? La curva di Antes (…) descrive l’ideale combinazione di ritmo e contenuto durante una sequenza di immagini. La curva x rappresenta la progressiva diminuzione nel tempo dei movimenti oculari durante l’osservazione di una singola immagine: se quest’ultima viene sostituita prima che x scenda eccessivamente, il momento visivo risalirà e, nel corso della sequenza, si otterrà un andamento ritmico dei movimenti oculari come quello descritto dalla curva y. Essendo, poi, il momento visivo collegato al contenuto oltre che al ritmo, in un’immagine dotata di molti centri d’interesse la discesa di x sarà più lenta. Giorgia Barchetti, “L’illusione di realtà: analisi dei processi percettivi nel montaggio cinematografico”, pag. 202-203 Durata dell’inquadratura 1 : frequenza dei movimenti oculari : tempo Quanto può / deve durare un’inquadratura ? Durata dell’inquadratura 2 Tanto più aumenta l’interesse per il materiale cinematografico presentato, tanto più diminuisce la stima soggettiva della durata temporale. A. Angelini, “Psicologia del cinema”, pag. 31-32 Quanto può / deve durare un’inquadratura ? Un’inquadratura ha un contenuto (anche emozionale) Un’inquadratura è collocata in un contesto Un’inquadratura può avere un passato (una “storia”) Regole base 3: durata 2 Studi Warner, anni ‘40 Studi MGM, anni ‘50 Studi Casablanca Casablanca (M. Curtiz, 1942) Delluc Lo schermo chiede, invoca, esige tutte le raffinatezze dell’idea e della tecnica, ma lo spettatore non deve sapere il prezzo di tale sforzo, deve soltanto osservare l’espressione e riceverla completamente nuda o sembrargli tale. Ingrid Bergman, “La mia storia” (1972) Casablanca - Bergman Fondamenti del MONTAGGIO come RICOSTRUZIONE Fondamenti della ricostruzione SGUARDO TEMPO MOVIMENTO Montaggio come RICOSTRUZIONE: strumenti del “MONTAGGIO INVISIBILE” Inquadrature corrispondenti Inquadratura soggettiva Piano d’ascolto Fuori campo audio e video Ellissi temporale Attacco sull’asse Attacco sul movimento Continuità dell’ambiente sonoro Strumenti montaggio invisibile