LINGUAGGI
DELL’IMMAGINE
A.A. 2013/2014
CINEMA: UN OGGETTO COMPLESSO / 2
IL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
Contenuto
Espressione
Sostanza
Insieme del contenuto culturale
a cui il film può fare riferimento
(semantica fondamentale,
narrativa
e discorsiva)
Sostanza
Immagine in movimento, rumore,
suono fonetico, suono musicale,
traccia grafica
Forma
Articolazione sintattica del
contenuto
(figure del contenuto)
Forma
Articolazione sintattica
dell’espressione
(figure dell’espressione)
IL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
Contenuto
Espressione
Sostanza
Insieme del contenuto culturale
a cui il film può fare riferimento
(semantica fondamentale,
narrativa
e discorsiva)
Sostanza
Immagine in movimento, rumore,
suono fonetico, suono musicale,
traccia grafica
Forma
Articolazione sintattica del
contenuto
(figure del contenuto)
Forma
Articolazione sintattica
dell’espressione
(figure dell’espressione)
I CODICI CINEMATOGRAFICI
I CODICI CINEMATOGRAFICI
I ICODICI
CINEMATOGRAFICI
I CODICI
CINEMATOGRAFICI
CODICI
CINEMATOGRAFICI
CODICI DELLA FOTOGRAFICITA’
• Prospettiva
• L’inquadratura
• L’illuminazione
• Bianco&Nero / Colore
LA PROSPETTIVA
• La nozione di prospettiva è apparsa nel
Rinascimento. La si può definire come
l’arte di rappresentare gli oggetti su
una superficie piana in modo che
questa rappresentazione sia simile alla
percezione visiva che si può avere,
nella realtà, di questi stessi oggetti.
LA PROSPETTIVA
Anonimo Fiorentino, c.a 1480
LA PROSPETTIVA
• La prospettiva filmica è l’esatta
riproposizione di questa tradizione
rappresentativa ed è grazie ad essa
che l’immagine cinematografica può
dar vita a un’illusione di profondità.
Quel che la prospettiva fa guadagnare
sono la naturalezza e la stabilità delle
strutture visive di riferimento.
L’INQUADRATURA
•L’inquadratura è l’unità di
base del discorso filmico e
può essere definita come una
rappresentazione in continuità
di un certo spazio per un
certo tempo.
L’INQUADRATURA
L’INQUADRATURA
O. Welles, 1958
L’INQUADRATURA
• Spazialmente, l’inquadratura è costituita
dalla porzione di realtà rappresentata da
una certo punto di vista e delimitata da
una cornice ideale costituita dai quatto
bordi
dell’inquadratura
stessa,
temporalmente della durata compresa fra
il suo inizio, che segue la fine
dell’inquadratura precedente, e la sua
fine, che precede l’inizio dell’inquadratura
seguente.
L’INQUADRATURA
• Ogni inquadratura è sempre il risultato
di scelte relative a due livelli:
- Il profilmico
- Il filmico
IL PROFILMICO
• Il profilmico è tutto ciò che sta davanti alla
macchina da presa, che è lì appositamente
per essere filmato e fa concretamente parte
dell’universo rappresentato dal film.
• La nozione di profilmico è connessa a quella di
messa in scena, termine che indica il lavoro di
organizzazione, da parte del regista, dei
materiali di ogni inquadratura.
IL PROFILMICO
IL FILMICO
• Il secondo livello che determina le caratteristiche
di un’inquadratura è quello filmico, che
concerne i modi con cui vengono rappresentati
gli
elementi
profilmici,
a
seconda
dell’angolazione e la distanza della macchina
da presa, la dialettica tra campo e fuori campo,
l’uso o meno di movimenti di macchina, ecc.
L’INQUADRATURA
• Ogni inquadratura ci mostra dunque qualcosa e
ce lo mostra in un determinato modo. La ripresa
non è una semplice operazione di registrazione
tecnica: il modo in cui si inquadra qualcosa è
determinato da un progetto.
• Inquadrare non è semplicemente riprodurre: è
scegliere, selezionare, mettere in evidenza gli
elementi significanti, quelli che lo spettatore deve
individuare.
L’AMBIENTE
Lo spazio ambientale di un’inquadratura,
così come quello di un intero film, può
essere naturale, fondato sull’utilizzo di
uno spazio già esistente, parzialmente
modificato o interamente ricostruito.
nella seconda e terza ipotesi
parleremo di scenografia
FIGURE (UMANE)
• L’ambiente è spesso legato alle figure, perlopiù
umane, che vi entrano a far parte. Il valore e il
senso di un’inquadratura trovano in genere nel
rapporto tra ambiente e figura un significativo
elemento di definizione.
• Un procedimento assai frequente già in letteratura
è quello dell’ambiente in sintonia (o in contrasto)
con i sentimenti o con i pensieri dei personaggi.
TRIPARTIZIONE AMBIENTI
• Realista:
l’ambiente
non
ha
altra
implicazione che la sua stessa materialità.
• Impressionista: ambiente è scelto a partire
dalla dominante psicologica dell’azione.
• Espressionista: l’ambiente è deformato in
funzione simbolica.
AMBIENTE
1964
ILLUMINAZIONE
• Illuminare uno spazio non è solo dargli
luce
sufficiente
affinché
la
sua
rappresentazione cinematografica sia
ben visibile agli occhi dello spettatore.
Significa anche e soprattutto organizzarlo,
dargli una struttura, imporne un certo tipo
di lettura alla quale lo spettatore non può
sottrarsi.
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