Corso di Formazione
per
Medio Rischio d’Incendio
Attrezzature e
impianti di estinzione
La protezione attiva
Le apparecchiature e attrezzature antincendio più comuni
sono:
􀂃 Estintori portatili e carrellati
􀂃 Idranti e naspi
􀂃 Sprinkler
􀂃 Sistemi di evacuazione dei fumi
􀂃 Sistemi di rivelazione
I sistemi di protezione attiva non prevengono il
verificarsi dell’incendio ma intervengono sul
controllo e l’estinzione del fuoco
Sprinkler
Estintori
portatili e
carrellati
Naspi
Gli estintori
Apparecchio contenente un agente estinguente che può
essere proiettato su un fuoco grazie alla pressione
interna
ESTINTORE PORTATILE: concepito per essere portato a
mano, pronto per l’uso, ha un peso < 20 kg.
ESTINTORE CARRELLATO: estintore trasportato su ruote,
di massa totale maggiore di 20 kg e contenuto di
estinguente fino a 150 kg.
AGENTE ESTINGUENTE: il complesso dei prodotti
contenuti all’interno, la cui azione determina l’estinzione
CARICA DELL’ESTINTORE: massa o volume dell’agente
estinguente. Si esprime in volume (lt.) per apparecchi a base
di acqua, in massa (kg.) per gli altri apparecchi
Gli estintori
Sul mercato sono reperibili i seguenti tipi di
estintori:
􀂃 Idrici, a getto pieno o frazionato, impiegati per
fuochi di classe A, oggi pressoché in disuso
􀂃 A schiuma, impiegati per fuochi di classe B, oggi
poco utilizzati
􀂃 A polveri, oggi sempre più diffusi grazie
all’evoluzione tecnologica delle polveri che li rende
pressoché universali
􀂃 A CO2, efficaci solo al chiuso sono impiegati
soprattutto per fuochi di classe B e C e soprattutto
su componenti elettrici (classe E)
􀂃 A idrocarburi alogenati (Halon), molto efficaci
ma oggi contestati dagli ambientalisti benché
riabilitati dalla UE
􀂃A clean agents (HFC o HCFC “puliti”: FM-200,
NAF SIII) ex-Halon
Gli estintori
Gli estintori devono essere utilizzati per PRINCIPI DI
INCENDIO, cioè per piccoli focolai che se colti sul nascere
sono facili da spegnere.
Tutti gli estintori, devono essere di colore rosso, fatta
eccezione per il CO2 che deve avere l'ogiva (parte
superiore dell'estintore di forma affusolata) colorata di
grigio per permetterne la distinzione.
Abbiamo detto che gli estintori vengono suddivisi in base
al materiale estinguente contenuto ed in base al loro peso
complessivo. Queste informazioni le ritroviamo anche
sull'etichetta riportata da ogni estintore.
Sull’etichetta è riportato inoltre la classe e la dimensione
dell'incendio che è in grado di spegnere.
Sull'etichetta potremmo trovare
ad esempio 34 A - 144 BC;
Le lettere indicano la classe di
Incendio. I numeri rappresentano
la capacità estinguente
all'aumentare del numero
corrisponde una maggiore
capacità estinguente
Gli estintori
Nel particolare il manometro, strumento che permette di
controllare la pressione dell'estintore
E' importante un controllo visivo periodico, in quanto
l'estintore può, per varie cause, depressurizzarsi ed essere
inutilizzabile
Per essere efficiente la lancetta deve essere situata nel
campo verde Per legge ogni estintore deve avere, in base
alla quantità di estinguente contenuto, una durata minima
di funzionamento:
• fino 3 kg = 6 secondi
• da 3-5 kg = 9 secondi
• da 6-10 Kg = 12 secondi
• oltre 10 Kg = 15 secondi
In realtà gli estintori durano di più dei tempi sopracitati,
anche se l'ordine di grandezza resta quello dei secondi
Gli estintori
Gli estintori commercializzati devono essere conformi al
prototipo approvato dal Ministero dell'Interno, ai sensi del
DM 20.12.82 - G.U. n. 19 del 20.01.1983
Gli estintori vanno controllati almeno ogni sei mesi da
personale esperto e revisionati in officina specializzata a
scadenze più lunghe rispetto a quella di controllo; per
quanto riguarda gli estintori a CO2 la bombola deve essere
sottoposta ad un vero e proprio collaudo, la prima volta
dopo 4 anni e successivamente ogni 2 anni.
Gli estintori
Gli estintori devono essere in posizione evidente ed
opportunamente segnalata, preferibilmente in prossimità
delle uscite sulle vie di esodo, anche posati a terra, ma con
maniglia a quota non maggiore di 1,5 m
In prossimità di rischi speciali (cucine, quadri elettrici, etc.)
devono essere collocati estintori compatibili, eventualmente
con diversi estinguenti.
Il fuoco va affrontato controvento
da non più di tre persone sul
medesimo lato
L’estintore deve essere utilizzato
partendo dalla periferia
dell’incendio, dirigendo un getto
intermittente alla base delle
fiamme dalla distanza corretta in
funzione dell’estinguente
Nell’uso di un estintore si deve
evitare di disperdere fiamme e/o
combustibile
Gli estintori
La scelta degli estintori portatili e carrellati deve essere
determinata in funzione della classe di incendio e del livello
di rischio del luogo di lavoro.
Il numero e la capacità estinguente degli estintori portatili
devono rispondere ai valori indicati nella tabella I, per
quanto attiene gli incendi di classe A e B in base
- al numero dei piani (non meno di un estintore a piano);
- alla superficie in pianta;
- allo specifico pericolo di incendio (classe di incendio);
-la distanza che una persona deve percorrere per utilizzare
un estintore (non superiore a 30 m).
Tabella I - Superficie protetta da un estintore
Tipo di estintore rischio
basso
rischio
medio
rischio
elevato
13 A - 89 B
100
--
--
21 A - 113 B
150
100
--
34 A - 144 B
200
150
100
55 A - 233 B
250
200
200
I naspi
Le reti idriche con naspi vengono di solito collegate alla
normale rete di alimentazione idrica, dispongono di tubazioni
in gomma avvolte su tamburi girevoli e sono provviste di
lance da 25 mm. con getto regolabile (pieno o frazionato)
con portata di 50 lt/min ad 1,5 bar.
Il naspo è costituito da:
􀂃Bobina mobile su cui è avvolta una tubazione semirigida di
lunghezza normalizzata
􀂃Lancia erogatrice munita di valvola regolatrice e di
chiusura del getto
􀂃Cassetta di contenimento che devono essere collegate
permanentemente
I naspi
i naspi antincendio devono essere
• ubicati in punti visibili
• accessibili
• lungo le vie di uscita
• ogni installazione di mezzi di spegnimento di tipo manuale
deve essere evidenziata con apposita segnaletica
Le conseguenze di una mancata gestione della sicurezza
Gli sprinkler
Lo sprinkler è un estintore automatico asservito a un
elemento termosensibile che fonde ad una temperatura
prefissata aprendo la derivazione del circuito idrico su cui
è installato
L’impianto di spegnimento automatico a sprinkler ha la
funzione di scoprire un incendio nella sua fase iniziale,
come un sistema automatico di rivelazione, ma anche
spegnerlo o quantomeno contenerlo sino al successivo
intervento manuale
􀂃 Si tratta di una soluzione impiantistica molto diffusa, a
prescindere dal costo, in quanto offrono una protezione
globale a ombrello ma selettiva idonea sia in campo civile
sia in campo industriale ed estremamente affidabile
􀂃 In considerazione del costi gli sprinkler trovano
applicazione in tutti i casi in cui il danno da incendio può
essere rilevante
Le attrezzature e gli impianti antincendio
SORVEGLIANZA: controllo visivo sull’integrità e accessibilità
delle attrezzature a carico di ogni addetto adeguatamente
istruito
CONTROLLO PERIODICO: verifica della completa e corretta
funzionalità delle apparecchiature almeno semestrale
MANUTENZIONE: intervento finalizzato a mantenere in buona
efficienza l’attrezzatura
MANUTENZIONE ORDINARIA: effettuata in loco per
riparazioni di piccola entità
MANUTENZIONE STRAORDINARIA: anche effettuata in loco
ma con sostituzione di parti di valore
IL DATORE DI LAVORO È RESPONSABILE DEL
MANTENIMENTO IN EFFICIENZA DELLE ATTREZZATURE
TRAMITE LA SORVEGLIANZA, IL CONTROLLO E LA
MANUTENZIONE, UTILIZZANDO PER QUESTA PERSONALE
COMPETENTE E QUALIFICATO
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