Il potere delle parole Le parole del potere Mirko Grimaldi Università del Salento www.cril.unile.it Il controllo del linguaggio Il controllo del linguaggio può diventare uno strumento di controllo del pensiero proprio e altrui; Lo studio delle forme che il linguaggio assume può fornire indizi importanti sul funzionamento della mente: sul funzionamento della mente propria e altrui. Viviamo nella civiltà dell’immagine? Pubblicità e uso delle figure retoriche: Allitterazione: dimagranti Sombrino – magri come un grissino! Centri Chiasmo: Toglietemi tutto – ma non toglietemi il mio Brail. “Bisticci di parole”: Colussi: bontà colussale! Linguaggio e pensiero Stuart Chase ha scritto che: "il linguaggio è l'arma più potente dell'arsenale dei despoti e dei demagoghi". Ludwig Wittgenstain: “La lingua può stregare il nostro intelletto e, difatti, spesso il nostro linguaggio gira a vuoto. Di fronte alla folla di messaggi che ci assedia occorre fare in modo che non sia la lingua che adoperiamo a pensare per noi, ma che siamo noi a pensare con essa: Il pensiero si mette in atto quando ci accorgiamo che le cose non sono come sembrano. Non pensate alla tigre Le parole evocano obbligatoriamente concetti, processi mentali, sequenze di pensieri. Le parole messe insieme diventano potenti per natura, vivono una vita propria dal momento che entrano a far parte dei nostri pensieri, e sulle quali la nostra coscienza ha ben poco controllo. Se io vi dicessi ora: “Non pensate alla tigre”… Sarebbe per voi impossibile non farlo! IL FRAME… È un processo che tecnicamente si chiama frame – parola inglese che non trova un felice corrispondente in italiano – e ha a che fare col modo in cui si è evoluto il cervello, perciò è indipendente dalla nostra volontà. Il frame può essere usato in modo corretto e in modo astuto per conquistare il consenso incondizionato delle masse.