La corrente
elettrica
Realizzazione a cura del Prof. Francesco Porfido
TALETE
filosofo – matematico –
astronomo greco
ca. 634 – 548 a. C.
AMBRA
Resina fossile emessa da conifere
Talete di Mileto nel VI secolo a. C. scopre che
l’ambra (in greco élektron), strofinata con un
panno di lana, acquista la proprietà di attrarre
pagliuzze, piume e in situazioni particolari
produce piccole scariche.
Gli studi sull’elettricità però non progredirono
finché William Gilbert, medico di corte della
regina Elisabetta I e Giacomo I d’Inghilterra,
alla fine del 1500 approfondisce l’esperienza di
Talete. Egli chiama «forza elettrica» questa
proprietà dell’ambra.
W. Gilbert costruì anche una sfera di
magnetite detta “terrella”, ad immagine della
Terra, ipotizzò quindi che la Terra fosse una
grande calamita e che esercitava un’influenza
magnetica su tutto il sistema solare, inoltre
intuì che l'ago della bussola fosse attratto dai
poli magnetici della terra, coincidenti con i poli
geografici.
William Gilbert
fisico britannico
1544 – 1603
BENJAMIN FRANKLIN
Scienziato e politico statunitense
1706 - 1790
Beniamino Franklin, nel 1747, conoscendo i fatti
precedentemente descritti costruisce un grande
aquilone, vi applica una bacchetta metallica appuntita
(le punte disperdono o assorbono elettricità nell’aria) e
lo munisce di una lunga fune di canapa umida, che è un
buon conduttore.
Se il fulmine è elettricità, come egli crede, sarebbe
attratto dalla bacchetta metallica e si scaricherebbe
lungo la fune, fino ad una chiave metallica legata
all’estremità inferiore della fune; alla chiave vi è un
cordone di seta, cattivo conduttore, per poter guidare
l’aquilone. Franklin fa volare l’aquilone durante un
temporale e dimostra che le nubi sono cariche di
elettricità e la folgore è una scintilla elettrica.
L’invenzione del parafulmine è la conseguenza di
questo esperimento.
LUIGI GALVANI
Fisiologo, fisico e anatomista italiano
1737- 1798
Nel 1786 Luigi Galvani, professore
di anatomia all’università di
Bologna, osserva che, toccando con
un arco bimetallico le terminazioni
nervose e i muscoli di una rana
squoiata, gli arti di questa si
contraggono: pensa che la zona
possieda una elettricità interna e la
chiama elettricità animale.
Alessandro Volta, ripetendo gli
esperimenti di Galvani, si convince
che le contrazioni sono dovute
all’elettricità prodotta dall’arco
bimetallico. Nel 1800 costruisce la
prima pila, con una moneta
d’argento e una di rame divise da un
foglio di carta assorbente intrisa di
acqua salata e collegate tra di loro
con due fili di rame.
ALESSANDRO VOLTA
Fisico italiano
1745- 1827
MICHAEL FARADAY
Fisico e chimico britannico
1791- 1867
Dal 1800 a oggi le invenzioni e scoperte
si susseguono rapidamente.
Il fisico inglese Michael Faraday
conduce alcuni esperimenti con i
magneti per produrre elettricità e pone
le basi del funzionamento di un
generatore elettrico.
Nel 1860 l’ingegnere italiano Antonio
Pacinotti inventa la dinamo a corrente
continua, trovando il modo di
produrre, accumulare e sfruttare
l’energia elettrica.
Sul finire dell’ottocento si assiste alla
realizzazione delle prime installazione
elettriche. Spiccano fra tutte gli
impianti di generazione, cioè le
centrali: nel 1882 Edison crea la prima
centrale elettrica che trasforma in
elettricità l’energia delle cascate del
Niagara.
ANTONIO PACINOTTI
Fisico italiano
1841- 1912
HEINRICH HERTZ
Fisico tedesco
1857- 1894
JOHN AMBROSE FLEMING
Ingegnere inglese
1849- 1945
Alla fine del XIX secolo, grazie al progresso
della conoscenza sulla struttura della materia,
si assiste alle prime scoperte e realizzazioni
nel campo dell’elettronica: in Germania Hertz
scopre l’effetto fotoelettrico, cioè l’emissione
di elettroni da parte di metalli colpiti da
radiazioni luminose, e nel 1897 Braun
costruisce il tubo catodico.
All’inizio del novecento sono costruiti due
dispositivi fondamentali per l’elettronica: il
diodo, ideato dall’inglese Fleming, e il triodo,
chiamati anche valvole o tubi elettronici. Essi
aprono l’era dei dispositivi elettronici e
diventano gli elementi base per gli apparecchi
radio riceventi e trasmittenti.
Il perfezionamento del tubo a raggi catodici
permette nel 1929 la nascita della televisione.
Durante la 2 guerra mondiale, l’elettronica fa
un balzo in avanti con l’invenzione del radar.
KARL FERDINAND BRAUN
Fisico tedesco
1850- 1918
JOHN BARDEEN
Fisico e ingegnere statunitense
1908- 1991
WALTER HOUSER BRATTAIN
Fisico statunitense
1902- 1987
Nel 1948 gli americani Bardeen e Brattain
inventano il transistor, che in breve sostituisce
le valvole, perché è più duraturo e meno
ingombrante. Vent’anni dopo la tecnologia dei
semiconduttori permette la costruzione dei
circuiti integrati capaci di contenere fino a
trenta transistori su una minuscola su una
piastrina di silicio.
In seguito vengono integrati non solo i singoli
componenti, ma anche circuiti completi e
negli ultimi anni anche parti di sistemi.
Nel 1971 nasce un integrato particolare, il
microprocessore: i circuiti fondamentali di un
computer sono integrati in un foglio di silicio
di dimensione inferiore a quella di un
francobollo.
L’ideatore
è
l’italiano,
naturalizzato
statunitense, Federico Faggin.
La tecnologia elettronica è ormai entrata in
tutti i settori produttivi della nostra società.
FEDERICO FAGGIN
Fisico, inventore e
informatico italiano
1941-
MICROPROCESSORE
Intel 4004
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Un po`… di Storia