L'elettricità è una proprietà fondamentale della materia, diffusissima in natura, dove si manifesta spesso in modo molto evidente, come nei fulmini. Attraverso varie tappe l'uomo ha esplorato questa forma di energia e ha potuto sfruttarla. Negli anni 1870 videro la luce alcune delle invenzioni più importanti del XIX secolo: •il telefono di Antonio Meucci; •il fonografo (1877) di Thomas Alva Edison e la lampadina a incandescenza, che lo stesso Edison migliorò, dopo aver acquistato i precedenti brevetti e commercializzò a partire dal 1879; •nel 1880 un modello perfezionato di lampadina venne costruito da Alessandro Cruto, che fondò una piccola industria, più tardi assorbita dalla Philips; •negli anni 1880 si costruirono le prime centrali elettriche. Quanto è importante l’elettricità nelle nostre vite? Senza energia elettrica quasi tutte le attività sarebbero totalmente bloccate: nel mondo produttivo come nei sistemi di comunicazione, in ambito scientifico come in quello domestico; se ne fossimo privati, il nostro sistema di vita dovrebbe cambiare radicalmente abitudini e comportamenti. La progressiva capacità dell’uomo di sfruttare l’energia elettrica in forme tra loro assai diversificate ha determinato una serie di cambiamenti in tutti i settori della vita civile. Come illuminazione come canale di comunicazione come fonte di energia cinetica Quando applichiamo una differenza di potenziale ai capi di un conduttore, al suo interno circola una corrente elettrica con continuità. In tali condizioni si verifica che, al variare della differenza di potenziale, cambia anche l’intensità di corrente nel conduttore. V i costante Questa relazione matematica è nota come prima legge di Ohm. I conduttori per i quali è valida questa regola sono detti ohmici. La resistenza è una grandezza caratteristica del conduttore e dipende dalla sua forma, oltre che dal materiale di cui è composto. La costante di proporzionalità è detta resistività specifica, si misura in ohm per metro: A parità di materiale e di sezione trasversale, un filo più lungo ha una resistenza elettrica maggiore di un filo più corto. A parità di materiale e di lunghezza, un filo più sottile ha una resistività maggiore di un filo più spesso. A parità di lunghezza e di spessore del filo, la resistenza dipende dal materiale con cui cui è fatto. La resistività specifica oltre a dipendere dal materiale, dipende dalla sua temperatura. Che cos'è un circuito elettrico e come funziona ? Chiamiamo circuito elettrico un insieme di conduttori collegati tra loro e ai poli di un generatore, in modo da formare una struttura lineare chiusa, nella quale vi sia un passaggio di corrente con continuità. Quando il collegamento tra gli elementi del circuito è continuo, cioè il circuito è chiuso, al suo interno vi è un passaggio di corrente. Quando invece il collegamento presenta un’interruzione, si dice che il circuito è aperto e non vi è passaggio di corrente elettrica. Il dispositivo che consente di aprire e chiudere un circuito a piacimento è detto interruttore. Due o più elementi di circuito sono collegati: • in serie quando al loro interno circola corrente elettrica di uguale intensità. V 1 R1i V 2 R 2 i V V 1 V 2 V R1i R 2i V i ( R 1 R 2 ) •in parallelo quando ai loro capi si misura la stessa differenza di potenziale. V R1 V i2 R2 i i1 i 2 V V i R1 R2 1 1 i V ( ) R1 R 2 V 1 1 V ( ) R R1 R 2 1 1 1 ( ) R R1 R 2 i1 Il motore elettrico E’ un dispositivo in grado di trasformare l’energia elettrica, conservata in una pila, in energia meccanica cioè energia o forma di movimento. Possiamo dire che per avere un motore elettrico ci serve dapprima una pila; poi ci servono dei fili di rame che conducono la corrente elettrica, cioè, portano la corrente dalla pila ai fili che si trovano all’interno del motore ed infine abbiamo bisogno di due magneti elettrici.