1914-2014
Cent’ anni
per non dimenticare
LA GRANDE GUERRA
Ortigara
24 maggio 1915
24ottobre1918
L’Italia si unisce alla
Triplice Alleanza e
dichiara guerra all’Austria
Grande vittoria a
Vittorio Veneto.
25 giugno1917
L’Italia subisce
una grave sconfitta
sul monte Ortigara
28 giugno1914
Attentato all’Arciduca
Francesco Ferdinando.
L’Austria dichiara
guerra alla Serbia
6 aprile 1917
Gli Stati Uniti entrano
in guerra a causa
dell’affondamento del
transatlantico Lusitania
1914
1915
1916
1917
CRONOLOGIA
4 novembre 1918
Gli Austriaci firmano
l’armistizio. L’Italia
ottiene Trento e Trieste
1918
1919
La causa che scatenò il conflitto partì dai Balcani.
L’assassinio dell’erede al trono austriaco,
l’arciduca Francesco Ferdinando e della moglie,
avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo a opera di
un giovane studente serbo, fu la scintilla che fece
esplodere una situazione di altissima tensione.
Un mese dopo il fatto, la dichiarazione di guerra
dell’Austria-Ungheria alla Serbia provocò una
reazione a catena.
Le potenze si divisero:
*la Germania si schierò a fianco dell’Austria
*la Francia,la Gran Bretagna e la Russia a fianco
della Serbia.
L’Italia, alleata dell’Austria–Ungheria e della
Germania, all’inizio del conflitto si mantenne
neutrale.
Nell’ aprile 1915 l’Italia firmò un patto segreto
con la Francia e l’ Inghilterra: si impegnava ad
entrare in guerra al loro fianco in cambio dei
territori di Trento e Trieste.
Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra contro
l’Austria–Ungheria, convinta di sconfiggere in poco
tempo il nemico.
In realtà, l’esercito italiano venne presto fermato
dai soldati austro–ungarici.
Anche per l’Italia il conflitto si trasformò in una
lunga e sanguinosa guerra di trincea che vide
l’impiego di armi potenti e preziosi compagni.
Gli Stati Uniti entrarono in guerra il 6 aprile
1917 a causa dell’affondamento da parte di un
sottomarino tedesco del transatlantico
Lusitania al largo della costa irlandese. Erano
morti, infatti, molti passeggeri americani che
viaggiavano su quella nave.
Sull’altopiano di Asiago il 10 giugno 1917 iniziò
una delle battaglie più sanguinose della I Guerra
Mondiale: la battaglia del Monte Ortigara.
Durò per 15 giorni e l’esercito italiano perse più
di 25.000 uomini durante gli innumerevoli
combattimenti.
Per questo motivo il Monte
Ortigara viene ricordato come
“il Calvario degli Alpini“.
Il 25 giugno si scatenò
la controffensiva austriaca
con lanciafiamme e gas
e l’Italia perse il
monte Ortigara.
Anche i cavalli furono preziosi compagni
per i soldati al fronte.
Un famoso film di Steven Spielberg,
tratto dal libro di Michael Morpurgo,
racconta una commovente storia di amicizia
tra un soldato e un cavallo nella terribile
realtà della Grande Guerra.
Il 24 ottobre 1918 l’ Italia riportò una
grande vittoria a Vittorio Veneto.
Fu l’ultimo scontro armato tra l’Italia e
l’ Impero Austro-Ungarico nel corso
della Prima Guerra Mondiale.
Si combattè nella zona tra il fiume
Piave, il Massiccio del Grappa, il
Trentino e il Friuli.
Il 4 novembre 1918 l’ Austria firmò l’armistizio
che decretò la fine della guerra.
L’ Italia ottenne Trento e Trieste.
L’impero Austro-Ungarico venne diviso in tanti
stati.
Le trincee erano lunghe linee di scavo protette
da parapetti, da sacchi di sabbia e da fili spinati.
Si cercava di portare la trincea il più possibile
vicino a quella del nemico. In mezzo alle due
trincee c’era la terra di nessuno, zona da
conquistare.
Nella trincea si viveva in condizioni terribili, sia
di giorno sia di notte: immersi nella sporcizia e,
quando pioveva o nevicava, anche
nel fango.
Spesso non si poteva
neanche stare in piedi per
paura di essere colpiti dal
fuoco continuo dei cecchini.
→Con un grandissimo cannone chiamato la
“Grande Berta”, nome della figlia del costruttore
Krupp, i Tedeschi nel 1918 bombardarono Parigi
da 120 Km di distanza. La sua canna era lunga
34 m e bisognava cambiarla a ogni 65 colpi.
→Furono usati per la prima volta dai Tedeschi sul
fronte francese nel 1915 i gas asfissianti che
rendevano spesso necessario l’uso delle maschere
antigas.
→Anche i carri armati e i lanciafiamme fecero la
loro prima apparizione sui campi di battaglia.
LA GRANDE BERTA
( un modello)
I CARRI ARMATI
I LANCIAFIAMME
San Martino del Carso
Valloncello dell'Albero Isolato il
27 agosto 1916
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi
corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E' il mio cuore
il paese più straziato
Soldati
Bosco di Courton
luglio 1918
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
Giuseppe Ungaretti scrisse, fra le altre,
queste brevi poesie quando combatteva
come soldato semplice sul fronte del
Carso.
L'amore per la vita, la solidarietà tra
uomini coinvolti nella stessa terribile
esperienza, il lutto per le tante perdite
sono i temi di queste liriche.
Un instancabile soldato
"Tre volte cadde sulla mulattiera,
poi la mitraglia al suolo l'inchiodò;
nell'occhio spento c'era una preghiera
il conducente in pianto lo baciò".
Umile e generoso, forte e instancabile lavoratore,
coraggioso, a cadere a terra è un mulo, uno dei tanti
muli che trovarono la morte nel corso della Prima
Guerra Mondiale. A baciarlo è un Alpino, di cui quel
mulo fu fedele compagno d’armi. Insieme avevano
percorso sentieri impervi, condiviso silenziosamente
fatiche e rischi, sopportato con pazienza durissime
privazioni. Insieme si erano sacrificati per la Patria.
CANCELLEREMO QUESTE PAROLE
Un giorno i bimbi
sentiranno delle parole
che stenteranno a capire.
I bambini dell'India domanderanno:
«Che cos'è la fame?»
I bambini dell'Alabama chiederanno:
«Cos'è la segregazione razziale?»
I bambini di Hiroshima
diranno meravigliati:
«Cos'è la bomba atomica?»
E i bambini delle scuole
porranno la domanda:
«Cos'è la GUERRA?»
E tu risponderai, dicendo:
«Sono parole in disuso,
come le diligenze,
le galere o la schiavitù.
Parole che non significano più nulla.
Perciò sono state cancellate dal dizionario.»
Nathalie Debruyne
Abbiamo concluso la nostra presentazione con questa
poesia che ci ha fatto riflettere sui gravi problemi che
ancora oggi affliggono l’umanità.
Problemi grandi sulla Terra che i Grandi della Terra ci
auguriamo possano risolvere un giorno non troppo
lontano.
9 Novembre 2014
Presentazione realizzata
a cura delle classi
5°A - 5°B - 5°C
Scuola Primaria
Gabelli
Marnate
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A cent`anni dalla grande guerra