La Grande Guerra
LE CAUSE SCATENANTI
NAZIONALISMI
CONCORRENZA
ECONOMICA E
COLONIALE
PRIMA
GUERRA MONDIALE
L'ATTENTATO
DI SARAJEVO
LA QUESTIONE
D'ORIENTE
LE CAUSE SCATENANTI
•
RIVALITà IMPERIALISTICHE
•
ESASPERAZIONE DEI SENTIMENTI
NAZIONALI E DI POTENZA
•
FALLIMENTO DELLA INTERNAZIONALE
SOCIALISTA E DEBOLEZZA DEI MOVIMENTI
PACIFISTI
•
ASCESA ECONOMICA NAZIONALE DELLA
GERMANIA E DESIDERIO DI DOMINIO
NELL’EUROPA CENTRALE
LA QUESTIONE D'ORIENTE
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1908:BOSNIA ALL'IMPERO AUSTROUNGARICO
1912:PRIMA GUERRA BALCANICA
(Serbia, Bulgaria, Grecia, Montenegro vs.
Impero Ottomano)
1913:SECONDA GUERRA BALCANICA
(Serbia vs. Bulgaria)
La Germania vera forza scatenante , non solo per
i vari interessi e rancori nazionali,ma per spirito
di conquista, aspirazioni di dominio o primato
economico.
IL NAZIONALISMO TEDESCO
IMPERATORE
GUGLIELMO II
SPINTA NAZIONALISTICA
POLITICA AGGRESSIVA
ESPANSIONE COLONIALE
Camerun,
Togo,
Tanganica
CORSA AGLI ARMAMENTI
Africa orientale
tedesca
Collisione con Francia e Inghilterra
INSTABILITA'
INTERNAZIONALE
La Causa Occasionale:
L'ATTENTATO DI SARAJEVO
Il 28 GIUGNO 1914 a Sarajevo,
capitale della Bosnia Erzegovina,
il nazionalista serbo GAVRILO
PRINCIP uccise L'ARCIDUCA
FRANCESCO FERDINANDO,
erede al trono asburgico, e la
moglie
L’ULTIMATUM
L’Austria-Ungheria invia al governo Serbo, ritenuto
responsabile, un ultimatum molto duro che la
Serbia accettò in tutte le sue parti meno una:
l’intervento della polizia austriaca sul proprio
territorio.
28 Luglio1914
• Ad un mese dall’attentato l’Austria dichiarò
guerra alla Serbia insieme alla Germania sua
alleata.
• Così la Russia si mobilitò in favore della Serbia
il 30 Luglio 1914 e la Germania dichiarò guerra
alla Russia il primo Agosto.
• La Francia legata alla Russia da investimenti ed
altro entrò in guerra il 3 Agosto estendendo la
guerra al confine occidentale
Reazione a catena
• Il 4 Agosto 1914 la Germania entrava in Belgio e la
Gran Bretagna visto il rifiuto tedesco a ritirarsi si
considerò in guerra. A catena la guerra diventa globale.
• 23 agosto 1914
Il Giappone dichiara guerra alla Germania.
• settembre 1914
Battaglia di Masuri e sconfitta Russa ad opera dei
Tedeschi.
• 6/12 novembre 1914
Battaglia della Marna e sconfitta Tedesca ad opera
Francese.
Schieramenti iniziali
•
•
•
•
SERBIA
RUSSIA
FRANCIA
INGHILTERRA
In rosso nella mappa
• AUSTRIA-UNGHERIA
• GERMANIA
• IMPERO OTTOMANO
In giallo nella mappa
L'EUROPA NEL 1915
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Gli Imperi centrali tra
due fuochi
La guerra di trincea
Una nuova necessità
per la Germania:
la guerra sottomarina
Le trincee
La guerra inizialmente voluta come guerra di
movimento da concludersi in poco tempo si
trasformò ben presto in guerra di posizione
lunga e sanguinosa
Particolarmente drammatiche le situazioni nelle trincee del fronte occidentale e
italiano,
“Avevamo lasciato aule universitarie, banchi di scuola, officine; e poche settimane
d'istruzione militare avevano fatto di noi un sol corpo bruciante d'entusiasmo.
Cresciuti in tempi di sicurezza e tranquillità, tutti sentivamo l'irresistibile attrattiva
dell'incognito, il fascino dei grandi pericoli. La guerra ci aveva afferrati come
un'ubriacatura [...].
Quel nostro primo giorno di guerra non sarebbe finito senza lasciarci un'esperienza
decisiva [...]. Qualche minuto dopo, gruppi di uomini anneriti dal fumo e dalla
polvere apparvero sulla strada deserta portando su barelle o sulle mani
saldamente incrociate, alcune sagome scure. Un'impressione soffocante
d'irrealtà mi prese, allorché lo sguardo andò a posarsi su una forma umana
orribilmente insanguinata; una gamba pendeva da quel corpo con
un'angolazione innaturale. Con voce rauca, come se la morte la tenesse ancora
stretta alla gola, quella forma invocava incessantemente aiuto [...]. Cosa era
avvenuto? La guerra aveva mostrato gli artigli e gettato via di colpo la sua
maschera di bonomia.”
Ernst Jünger, Tempeste d’acciaio,1920
L'immobilizzazione degli eserciti in opposte trincee
e il carattere sanguinoso delle sortite dalle trincee
nei combattimenti della Grande Guerra è fra l'altro
da mettere in relazione anche all'uso più ampio e
più coordinato della mitragliatrice, con il suo
enorme potenziale di fuoco.
La guerra chimica
L'industria chimica aveva conosciuto
fra la fine dell'Ottocento e il primo
Novecento notevoli progressi, in
Germania ormai non meno che in
Inghilterra e in Francia.
L’esercito tedesco nel 1916 per la
prima volta usa i gas asfissianti
(sul fronte occidentale a Ypres, nel
Belgio, come su quello orientale).
L'effetto psicologico e politico fu
enorme se collegato ai
borbardamenti.
L’andamento della guerra
• Solo l’entrata in guerra di altre nazioni sbloccò la situazioni
di stallo che si era formata in Europa
• La Turchia entrò nell’autunno del 1914 a fianco della
Germania e dell’Austria Ungheria
• La Gran Bretagna rispose nel Marzo del 1914 con uno
sbarco nella penisola di Gallipoli sui Dardanelli per colpire
sui fianchi i turchi ed aprire alla Russia il Mediterraneo.
• Lo sbarco fallì e la Bulgaria il 5 ottobre 1915
entrò in guerra con la Germania e l’Austria dando il colpo
di grazia alla Serbia
1915
• Il 1915 si chiudeva in favore dei tedeschi che riportavano
vittorie sui francesi, bloccavano l’offensiva russa e
consolidavano la loro potenza sui balcani nonostante
l’entrata in guerra dell’Italia.
settembre 1915
I Tedeschi occupano la Polonia e la Lituania, già territori
Russi.
autunno 1915
Offensiva Italiana sul Carso, seguiranno una serie di
sanguinosissime, ed inutili, battaglie.
25 agosto 1915
L'Italia dichiara guerra all'Impero Tedesco.
27 agosto 1915
La Romania entra in guerra a fianco dell'Intesa
LA CARTA DELLA GRANDE GUERRA
L'ITALIA NEUTRALE
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LA TRIPLICE ALLEANZA AVEVA
CARATTERE DIFENSIVO
L'ITALIA NON ERA STATA CONSULTATA
DALL'AUSTRIA PRIMA DELL'ATTACCO
ALLA SERBIA
L'AUSTRIA NON VOLEVA SODDISFARE
L'ARTICOLO 7 DELLA TRIPLICE ALLEANZA
(compensi all'Italia)
L'ITALIA VICINA ALL'INTERVENTO
LE RADIOSE GIORNATE
DI MAGGIO
La pressione degli interventisti
IL PATTO DI LONDRA
Stipulato in segreto dal governo, il
Patto obbligava l'Italia a entrare in
guerra a fianco dell'Intesa entro un
mese.
Un Papa contro l’inutile strage
Quando il conflitto durava ormai da tempo, si alzò contro la guerra anche la voce
del pontefice Benedetto XV con un appello ai paesi belligeranti del 1 agosto
1917.
“In sì angoscioso stato di cose, dinanzi a così grave minaccia, Noi, non per mire
politiche particolari, né per suggerimento od interesse di alcuna delle parti
belligeranti, ma mossi unicamente dalla coscienza del supremo dovere di
Padre comune dei fedeli, dal sospiro dei figli che invocano l'opera Nostra e la
Nostra parola pacificatrice, dalla voce stessa dell'umanità e della ragione,
alziamo nuovamente il grido di pace, e rinnoviamo un caldo appello a chi
tiene in mano le sorti delle Nazioni. Ma per non contenerci più sulle generali,
come le circostanze Ci suggerirono in passato, vogliamo ora discendere a
proposte più concrete e pratiche. Siamo animati dalla cara e soave speranza
di vederle accettate, e di giungere quanto prima alla cessazione di questa
lotta tremenda, la quale ogni giorno di più apparisce inutile strage.”
Benedetto XV, 1917
L’Italia in guerra
febbraio 1915
Manifestazioni e scontri di interventisti in varie città
d'Italia.
marzo 1915
L'Austria promette all'Italia la cessione del Trentino.
26 aprile 1915
Impegno italiano di affiancare la triplice intesa (Francia,
Il 24 maggio 1915
Entrata in guerra dell'Italia. Dal forte Verena,
sull'Altopiano di Asiago, viene sparata la prima
cannonata in direzione del forte Busa Verle al
Vezzena.
maggio 1915
Battaglia dell'Isonzo.
L’Italia in guerra: le battaglie
maggio/giugno 1916 - Strafexpedition
Spedizione punitiva, decisa a sfondare sugli altipiani trentini e veneti per prendere alle spalle la grande
sacca verso il bellunese ed il Friuli. Fu una delle più grandi battaglie della storia, in cui si
fronteggiarono un milione di uomini.
giugno 1916 - Arresto della strafexpedition
Controffensiva italiana sull'altipiano di Asiago che costringe gli imperiali ad arroccarsi sulla linea
Ortigara, Zebio, Interrotto, Val d'Assa, Toneottobre 1917 - XII battaglia dell'Isonzo
Gli austro-ungarici affiancati dai più valorosi reparti tedeschi, usando nuovissime tattiche e dinamismo
affidato a reparti motorizzati, sfondano 'in valle' la linea italiana. Tra i valorosi comandanti tedeschi si fa
notare E.Rommel che poi diverrà famoso, anche grazie all'esperienza qui acquisita, come 'la volpe del
deserto'.
24 ottobre 1917 - Caporetto
L'evento più disastroso della storia militare italiana. Un milione e mezzo di uomini allo sbando.
27/31 ottobre 1917 - Tagliamento
Si abbozza una drammatica, ma totalmente inefficace, difesa sul Tagliamento.
9 novembre 1917 - Dimissioni di Cadorna
Cadorna paga la sconfitta di Caporetto, viene sostituito da Armando Diaz che concepisce un nuovo
tipo di tattica, la 'difesa elastica'. Cadorna, ancorato ad una concezione risorgimentale di guerra di
posizione e ad una rigorosissima strategia, lascia a favore di un comandante dinamico anche se
piuttosto indeciso. Tuttavia le geniali intuizioni strategiche di Cadorna, che previde il Grappa come
cardine di una eventuale ritirata, definito per questo 'la trappola di Cadorna', salvano l'Italia dal perdere
la guerra.
novembre 1917 - Ritirata e resistenza sul Grappa
Le truppe di montagna che combattevano sul fronte dolomitico scendono lungo il Piave e vengono
dirette sul Grappa.
L’Italia
in
guerra:
l’epilogo
15-25 giugno 1918 - Battaglia del 'solstizio'
Grande azione offensiva austro-ungarica. Fu l'ultima ondata, disperata, del grande
esercito imperiale ormai alla fame. Gli Stati Uniti supportano con rifornimenti l'esercito
italiano.
settembre 1918 - battaglia offensiva
Con gli imperiali allo sfacelo ed i sempre più evidenti motivi di conclusione della guerra, il
governo italiano insiste sul Comando Supremo per una offensiva volta a riconquistare il
Veneto ed il Friuli in modo da non trovarsi in una situazione ambigua al tavolo delle
trattative di pace.
24-29 ottobre 1918 - Battaglia decisiva
Tra il Grappa ed il Piave l'esercito italiano sfonda e sbaraglia definitivamente quello che
era, allora, il più grande esercito ed il più grande impero del mondo. Gli italiani entrano a
Vittorio (poi Vittorio Veneto - Treviso). Crolla militarmente, politicamente ed
economicamente un impero con 700 anni di storia. Non fu nemmeno a questo punto,
nonostante tutto, una vittoria scontata, gli imperiali si difesero eroicamente fino all'ultimo.
3 novembre 1918 - La guerra è vinta.
Reparti italiani entrano a Trento e a Trieste.
3 novembre 1918 - Armistizio che entra in vigore, di fatto, il 4 novembre
Viene firmato a Villa Giusti alla Mandria, periferia di Padova. Fine delle ostilità tra
numerose polemiche, i soldati austro-ungarici sono lasciati allo sbando tra il Grappa e gli
Altipiani.
La conclusione del conflitto
6 aprile 1917
U.S.A. entrano in guerra a fianco
degli Anglo-Francesi.
Nell'aprile del 1917 il Congresso USA approvò la politica del presidente
Wilson e accettò l'intervento in guerra.
Le forze dell'Intesa anglo-franco-russo-italiana ricevettero aiuto
economico e militare con l'apporto di armi, prodotti alimentari e generi
di consumo e il sostegno finanziario della potenza americana, a livello
morale (per il tono nuovo che l’opinione pubblica americana e
personalmente il suo presidente Wilson riuscirono a dare alla
propaganda ed agli scopi della guerra), e anche a livello militare (in
termini di energie fresche per le forze di terra e di maggior efficacia
per il blocco navale).
febbraio-marzo 1917
Rivoluzione russa (la Russia esce dalla guerra).
3 marzo 1918
Trattato di pace di Brest-Litovsk tra Russia e
Germania. La Russia perde la Polonia orientale,
i territori del Baltico, l'Ucraina e la Finlandia.
Tappe finali della guerra
21 marzo 1918
Offensiva Tedesca sul fronte occidentale ai danni francesi.
30 marzo 1918
I Francesi, appoggiati dagli Americani, bloccano i Tedeschi sulla Marna.
ottobre 1918
Gli alleati Franco-Anglo-Americani liberano il Belgio e mettono in crisi la potenza militare tedesca.
21 ottobre 1918
Offensiva italiana dal Piave e decisivo attacco a Vittorio Veneto, gli imperiali sono alla disfatta.
28 ottobre 1918
Insurrezione in Cecoslovacchia contro l'Impero.
30 ottobre 1918
Si dimette il governo Austriaco.
3-4 novembre 1918
Armistizio tra Italia e Impero Austro-Ungarico.
9 novembre 1918
Il Kaiser Guglielmo II abdica, nasce la repubblica di Germania.
12 novembre 1918
Proclamazione della Repubblica Austriaca e smembramento dell'Impero Austro-Ungarico.
La difficile Pace
• L’articolo 231 del Trattato di Versailles attribuiva la responsabilità
del conflitto alla Austria-Ungheria e alla Germania
• Il Trattato di Versailles venne firmato nella la Sala degli Specchi
del Palazzo di Versailles, il 18 gennaio del 1919. Fu una sorta di
premessa alla creazione della Società delle Nazioni. Lo scopo
dell’organizzazione era di arbitrare i conflitti tra le nazioni, in modo
da evitare che le animosità tra le varie potenze mondiali
sfociassero in un secondo conflitto.
• Il trattato di Versailles pose anche grandi limitazioni
alle forze armate tedesche, che non poterono
superare le 100.000 unità.
• Fu stabilita una commissione che doveva determinare
le esatte dimensioni delle riparazioni pagate dalla
Germania. Nel 1921, la cifra fu ufficialmente fissata in
33.000.000.000 di dollari. I problemi economici che
questi pagamenti comportarono rappresentarono una
delle cause della fine della Repubblica di Weimar e
della dittatura di Adolf Hitler.
• Desiderio di vendetta e difesa degli imperi britannico e
francese portarono ad una pace punitiva.
I 14 punti di Wilson
Il presidente USA Wilson espresse, in 14 punti, gli obiettivi di guerra e le
condizioni per uno stabile ritorno alla pace.
“Convenzioni di pace palesi, apertamente concluse e in base alle quali non vi
saranno accordi internazionali segreti di alcuna specie, ma la diplomazia agirà
sempre palesemente e in vista di tutti [...].
Soppressione, per quanto sarà possibile, di tutte le barriere economiche e
creazione di condizioni commerciali eguali fra tutte le nazioni che
consentiranno alla pace, e si assoceranno per mantenerla.
Garanzie convenienti date e prese che gli armamenti nazionali saranno ridotti
all'estremo limite compatibile con la sicurezza del Paese [...].
Un'associazione generale delle Nazioni dovrà essere formata in base alle
convenzioni speciali, allo scopo di fornire mutue garanzie di indipendenza
politica e di integrità territoriale ai grandi come ai piccoli Stati.”
T.W. Wilson, I quattordici punti, 1918
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