ENZA SCARLATO
III A Liceo Classico
G. Colosimo
L’ebola è una grave malattia virale, spesso fatale per
l’uomo, che si manifesta attraverso una febbre
emorragica. Il virus responsabile della malattia (nota in
precedenza come Edv, ossia ebola virus disease) è stato
identificato ufficialmente nel 1976 in due focolai
contemporanei: uno a Zaire nella Repubblica
Democratica del Congo e l’altro nel Sud Sudan.
Il ceppo virale dell’attuale epidemia si chiama Zaïre ebolavirus (Zebov), ma è solo
una delle varianti del virus, tutte appartenenti alla famiglia dei Filoviridae (che, oltre
all’ebolavirus, include i generi cuevavirus e marburgvirus). Finora sono stati isolati 5
ceppi dell’ebolavirus, ossia Zaïre, Bundibugyo, Sudan, Reston e Taï Forest: tutti sono
estremamente aggressivi, e 4 sono in grado di infettare l’uomo.
Questo virus causa una serie complessa e rapidissima di sintomi,
dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli e agli arti e numerosi
problemi al sistema nervoso centrale. In modo particolare i sintomi dell’
Ebola sono:
EMORAGGIE
VOMITO
Francesca Surace
IIIA Liceo Classico
G. Colosimo
Il contagio avviene attraverso il
contatto con i fluidi biologici di
un infettato, come muco o
sangue, ma anche attraverso le
lacrime o la saliva, il vomito, e
perfino tramite il contatto con
aghi o coltelli usati dal malato,
anche durante il suo periodo di
gestazione (30 giorni prima dei
sintomi).
Il virus è stato scoperto per la prima volta nel 1976 da Piot, un giovane
ricercatore di ventisette anni. Era il 29 settembre e il virus aveva
viaggiato su un volo, i cui passeggeri provenivano da Kinshasa, Zaire.
Il virus dell’ebola nasce in Guinea. Poi il contagio si è diffuso
successivamente in Liberia e in Sierra Leone, con un numero di morti
sempre più alto. Al momento, si è vicini al migliaio. Il14 ottobre 2014
sono stati denunciati 9.216 casi di malattia da virus Ebola in 7 paesi
(Guinea, Liberia, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Spagna e Stati Uniti
d'America) e 4.555 decessi.
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il virus dell`ebola