Guido Raineri
S.C. Malattie infettive e tropicali
Virus Ebola
•
•
•
•
•
Bundibugyo ebolavirus (Bdbv)
Zaire ebolavirus (Ebov)
Reston ebolavirus (Restv)- non umano
Sudan ebolavirus (Sudv)
Taї Forest ebolavirus (Tafv).
Solo i tre virus evidenziati in grassetto sono stati associati a
grandi epidemie in Africa
Fonte epicentro sett.2014
MOLECULAR STRUCTURE
• Characterization of the virus
–
–
–
–
Order: Mononegavirales
Family: Filoviridae
Genus: Ebolavirus
Species: Ebola-Zaire, Ebola-Sudan, Ebola-Cote d-Ivoire,
Ebola-Reston
• Morphology under electron microscope
– filamentous, enveloped RNA virus
– approx. 19 kb in length (1 kb = 1000 RNA
bases/nucleotides) or 60-80 nm in diameter
– single-stranded, linear, non-segmented
– negative-sense RNA (encoded in a 3’ to 5’ direction)
– appears to have “spikes” due to glycoprotein on
outside membrane
Le epidemie da virus Ebola tra il 1976 e il 2014
This graphic shows the life cycle of the ebolavirus. Bats are strongly implicated as both reservoirs and hosts for the
ebolavirus. Of the five identified ebolavirus subtypes, four are capable of human-to-human transmission.
Initial infections in humans result from contact with an infected bat or other wild animal. Strict isolation of infected
patients is essential to reduce onward ebolavirus transmission.
Where does Ebola hide?
• 2002- Fruit Bats
• Antibodies against Ebola
• Ebola Gene sequences in
liver and spleen
• Fruit bats do not show
any symptoms
• Best candidate to be the
reservoir
• More research needs to
be done
L’epidemia in corso
nella Repubblica
Democratica del Congo
(ex Zaire) è
indipendente e non
correlata a quella
ancora in corso
nell’Africa occidentale
ed è limitata alla
Provincia Equateur
Al 24 settembre:
70 casi
42 morti
Fonte WHO 26.09.2014
Aggiornamento al 14 ottobre 2014
(Fonte CDC Atlanta – 20 ottobre 2014)
Casi totali
Morti
Africa occidentale
9199
4554
Guinea
1519
862
Liberia
4249
2484
Nigeria
20
8
Senegal
1
0
Sierra Leone
3410
1200
In Nigeria e Senegal non sono stati riportati nuovi casi a partire dal 5 settembre
e 28 agosto rispettivamente. In data 21ottobre la Nigeria è stata dichiarata area
non a rischio (terminata la quarantena dei contatti).
Nuovi casi sono segnalati nei restanti Paesi
Clinical Observations
• Incubation period: 2-21 days
• Stage I (unspecific):
-Extreme asthenia (body weakness)
-diarrhea, nausea and vomiting, anorexia
abdominal pain
- headaches
- arthralgia (neuralgic pain in joints)
- myalgia (muscular pain or tenderness), back pain
- mucosal redness of the oral cavity, dysphagia (difficulty in
swallowing)
- conjunctivitis.
- rash all over body except in face
** If the patients don’t recover gradually at this point, there is a high
probability that the disease will progress to the second phase,
resulting in complications which eventually lead to death (Mupapa et
al., 1999).
• Stage II (Specific):
- Hemorrhage
- neuropsychiatric abnormalities
- anuria (the absence of urine formation)
- hiccups
- tachypnea (rapid breathing).
** Patients who progressed to phase two EHF almost always die.
(Ndambi et al., 1999)
• Late Complications:
-Arthralgia
- ocular diseases (ocular pain, photophobia and
hyperlacrimation)
- hearing loss
- unilateral orchitis( inflammation of one or both of the testes)
** These conditions are usually relieved with the treatment of 1%
atropine and steroids
Ebola - Trasmissione
• contatto con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi
corporei di animali infetti
• in Africa è stata documentata l’infezione a seguito di
contatto con scimpanzé, gorilla, pipistrelli della frutta
(Pteropodidae), scimmie, antilopi e porcospini trovati
malati o morti nella foresta pluviale
• contatto interumano diretto con organi, sangue e altri
fluidi biologici (es saliva, urina, vomito) di soggetti
infetti (vivi o morti) e indiretto con ambienti
contaminati da tali fluidi
• possibile il contagio per via sessuale
• l’incubazione può andare da 2 a 21 giorni
Fonte epicentro settembre 2014
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DI CASO
Caso sospetto
una persona che presenti il criterio clinico + quello epidemiologico (provenienza
da area a rischio o contatto casuale)
oppure
che presenti almeno un sintomo tra quelli elencati (inclusa la febbre di qualsiasi
grado) + il criterio epidemiologico con alto rischio di esposizione
Caso probabile
Una persona che presenti il criterio clinico + quello epidemiologico con alto
rischio di esposizione
Caso confermato
Un caso confermato in laboratorio
Criterio di laboratorio
La positività a uno dei seguenti:
• individuazione di acido nucleico del virus Ebola in un campione clinico e conferma
mediante sequenziamento o un secondo test su una diversa regione del genoma
• isolamento del virus Ebola da un campione clinico
• evidenza di sieroconversione
Ministero della Salute, 6 ottobre 2014 – Malattia da virus Ebola - Protocollo
centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale (modificato)
Criterio clinico
Il paziente presenta (o ha presentato prima del decesso)
• febbre > 38.6°C o storia di febbre nelle ultime 24 ore
+
almeno uno dei seguenti sintomi
• mal di testa intenso
• vomito,diarrea, dolore addominale
• manifestazioni emorragiche di vario tipo, non spiegabili
• insufficienza multiorgano
oppure
una persona deceduta improvvisamente ed inspiegabilmente
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centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale
(modificato)
Criterio epidemiologico
Il paziente :
1. Ha soggiornato in area affetta da MVE nei precedenti 21 giorni
Oppure
2. Ha avuto contatto con un caso confermato o probabile di MVE nei
precedenti 21 giorni.
Contatto
ALTO RISCHIO
•
•
BASSO RISCHIO
Contatto casuale con un
paziente febbrile,
autonomo, in grado di
deambulare. Esempi:
condivisione di sala
d’attesa o mezzo pubblico
di trasporto, lavorare in
una reception.
•
•
•
•
Contatto < 1 m di distanza senza DPI con un caso
probabile o confermato che presenta tosse,
vomito, emorragia o diarrea
Contatto sessuale non protetto con persona
precedentemente malata fino a tre mesi dopo la
guarigione
Contatto diretto senza DPI con qualunque
materiale contaminato da fluidi corporei di un
caso probabile o confermato
Esposizione della cute o delle mucose a sangue,
altri liquidi biologici, campioni di tessuto o di
laboratorio di un caso probabile o confermato
Partecipazione a riti funerari con esposizine
diretta alla salma senza DPI
Contatto con animali selvatici (pipistrelli, roditori,
primati) vivi o morti e/o la loro carne nelle zone
endemiche
Classificazione dei contatti
Contatto
Definizione: una persona asintomatica che sia stata esposta negli ultimi 21
giorni a un caso probabile o confermato o ai suoi liquidi biologici/tessuti nel
periodo successivo alla comparsa dei sintomi.
Contatti a basso rischio (“contatti casuali”)
Definizione: persone che hanno condiviso spazi confinati con il caso
senza contatto diretto con sangue o materiali biologici.
Tali contatti comprendono soggetti che hanno condiviso spazi confinati
( aver viaggiato con lo stesso mezzo di trasporto, che hanno
soggiornato nello stesso albergo). Alla stessa categoria appartiene il
personale sanitario adeguatamente protetto.
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centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale
Classificazione dei contatti
Contatti a rischio intermedio (“contatti stretti”)
Definizione: si considerano contatti a medio rischio i conviventi; coloro
che hanno assistito un caso probabile o confermato o lo hanno toccato
senza venire a contatto visibile con fluidi corporei o ne hanno toccato gli
abiti o hanno manipolato campioni biologici senza le dovute protezioni.
Contatti a rischio elevato (“contatti stretti ad alto rischio”)
Definizione: coloro che hanno avuto esposizione diretta di cute (anche
integra) o mucose a materiali biologici del paziente, ad esempio a
sangue, vomito, secrezioni respiratorie, feci, urine; contatto viso a viso,
rapporto sessuale, punture o altre ferite penetranti con materiale
potenzialmente contaminato, manipolazione o ricomposizione della
salma senza adeguata protezione.
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centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale
Sorveglianza dei contatti
Contatti a basso rischio: nessuna misura aggiuntiva oltre le
informazioni generali (sintomi, modalità di trasmissione,igiene
personale, soccorso per piccole ferite e non assunzione di farmaci
antipiretici)
Contatti a rischio intermedio: informazioni generali e
quarantena, possibilmente domiciliare, anche in presenza di più
persone contemporaneamente (ad es. nucleo familiare). I servizi
sociali e sanitari territoriali devono accertarsi che i contatti
rispettino le norme di isolamento.
Il paziente deve automisurarsi la temperatura ogni 12 ore;
sorveglianza telefonica attiva da parte del Dipartimento di
prevenzione per monitorare la temperatura e l’insorgenza di
sintomi.
Se compare febbre > 38.6 °C o altri sintomi entro il periodo di
quarantena (21 giorni dall’ultima esposizione a rischio) il contatto
viene riclassificato come caso sospetto e si devono mettere in atto
le relative misure. Si deve altresì avvisare il Dipartimento di
prevenzione in caso di insorgenza di febbre o altro sintomo nei
famigliari conviventi.
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Sorveglianza dei contatti
Contatti a rischio elevato: informazioni generali e quarantena in
regime di ricovero ospedaliero nella Struttura infettivologica di riferimento,
dove viene fatta sorveglianza sanitaria con misurazione della
temperatura ogni 12 ore.
In caso di insorgenza di febbre o qualsiasi sintomo il paziente dovrà
essere isolato come caso sospetto/probabile.
La quarantena e la sorveglianza sanitaria adottate per i contatti a
rischio intermedio o elevato vengono interrotte dopo 21 giorni
dall’ultima esposizione a rischio o anticipatamente se si tratta di un
contatto di caso sospetto che venga declassato a “non caso”, a
seguito dell’esclusione dell’infezione da Ebola mediante test di
laboratorio.
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