Istituto Comprensivo Statale “Amerigo Vespucci”
Vibo Valentia Marina
Dirigente scolastico dott.ssa Maria Salvia
PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti
nell’area logico-matematica rivolto alla scuola
secondaria di I grado
Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo – Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo”
Azione A. 2 “Definizione di Strumenti e metodologie per l’autovalutazione/valutazione del servizio scolastico”
Il progetto Qualità e Merito, realizzato con il contributo del Fondo
Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale "Competenze per
lo Sviluppo" Azione A.2 "Definizione di Strumenti e metodologie per
l’autovalutazione/valutazione del servizio scolastico", è nato dalla
constatazione che molto c’è da migliorare nella scuola italiana e che
occorre agire subito per porre rimedio a quanto rilevato dalle
indagini internazionali (OCSE PISA) che classificano l’Italia tra gli
ultimi Paesi per quanto riguarda i risultati nell’apprendimento in
matematica, scienze e italiano.
È diventato, pertanto, urgente elaborare strategie di miglioramento
della qualità degli apprendimenti.
Il Piano Nazionale Qualità e Merito si pone in questo scenario come
un quadro di interventi a supporto della qualità dell’insegnamento
secondo metodologie innovative.
I.C. "AMERIGO VESPUCCI" PQM 2012/2013 TUTOR D'ISTITUTO M. BABUSCI
PQM, prendendo spunto da varie esperienze internazionali
significative, nasce per diffondere un sistema di misurazione degli
apprendimenti e aumentare la responsabilizzazione delle scuole, con
l’obiettivo di raggiungere una maggiore trasparenza sui risultati e una
più stretta correlazione fra risultati e investimenti.
Nella nostra scuola secondaria di I grado, il progetto “PQM-PON
Potenziamento degli apprendimenti nell’area logico-matematica” è
giunto alla quarta annualità e, per l’anno scolastico 2012/2013, è stato
rivolto agli alunni e alle docenti della materia delle classi 3C e 3D, con
lo scopo di migliorare la
qualità dell'insegnamento e
dell'apprendimento della matematica.
A partire dal 2013 si prevede l’integrazione sistematica del “Metodo
PQM” all’interno del sistema scolastico a supporto e complemento di
cambiamenti strutturali.
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Sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema
di misurazione e valutazione teso al
miglioramento del sistema educativo.
Sviluppare e diffondere un sistema di coaching
innovativo per migliorare la didattica
attraverso interventi mirati, sulla base dei
risultati della valutazione.
Migliorare la qualità dell’insegnamento e
dell’apprendimento incentivando la
responsabilizzazione delle scuole.
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PER GLI
ALUNNI
• Attività didattiche laboratoriali mirate al miglioramento degli
apprendimenti negli ambiti di criticità rilevati e del metodo di lavoro
• Formazione centrata su un sistema di coaching
• Interventi di sostegno progettati con una metodologia innovativa di
“training on the job” (= formazione in servizio) mirati, grazie
all’analisi dei risultati dei test, sulle aree di maggiore criticità
rilevate in ogni scuola.
PER I
DOCENTI
• Supporto alle scuole nell’elaborazione di piani di miglioramento.
• Supporto costante ai docenti durante l’intero anno scolastico da
parte del tutor di progetto
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Un ruolo
importante,
durante le attività
di laboratorio, è
giocato dalla
discussione in
classe
Per risolvere i
problemi posti dalle
situazioni concrete
di laboratorio,
l’intuizione si
unisce al rigore, la
fantasia al metodo,
l’inventiva al
mestiere.
Solo facendo
matematica si può
capire cos’è la
matematica.
In un laboratorio si parte
dal problema, non dalla
sua soluzione, cioè si
crea una situazione in cui
si opera e si progetta,
mobilitando tutte le
conoscenze e le abilità di
cui siamo capaci
La didattica
laboratoriale
In laboratorio tutto ciò che si
fa ha un suo senso, anche gli
errori, e contribuisce a
costruire il significato
dell’insieme di conoscenze al
cui interno si opera.
In un laboratorio, il lavoro
non è mai individuale . In
esso si può realizzare una
collaborazione costruttiva
tra i gli studenti all’interno
del gruppo e tra i gruppi, il
gruppo classe e
l’insegnante.
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FASE 1 Analisi dei risultati
delle prove
in uscita di maggio 2012 ( febbraio 2013)
Fase 2 - Predisposizione del piano di
miglioramento (febbraio -marzo 2013)
FASE 3 - Attività di miglioramento
(aprile-maggio 2013)
FASE 4 - Test in uscita e analisi dei risultati
(maggio 2013)
•Somministrazione dei test predisposti dall’INVALSI, effettuata direttamente dalle
scuole coinvolte.
•Misurazione e valutazione delle competenze in entrata per l’area disciplinare
logico-matematica, secondo standard nazionali ed internazionali.
•Elaborazione e analisi quantitativa dei risultati dei test (INVALSI);
• Interpretazione e analisi qualitativa dei risultati dei test (Scuole e Tutor di
progetto e d’Istituto);
•Individuazione delle aree d’intervento e progettazione delle azioni di
miglioramento con presentazione all’Autorità di Gestione (Scuole e Tutor di
progetto e d’Istituto).
•Attività formative per potenziare le competenze metodologiche e didattiche dei
docenti (ANSAS)
•Attività di tutoring e coaching mirato, in coerenza con le metodologie più
innovative a livello europeo utilizzate per la formazione docenti, inclusa la
diffusione di strumenti, materiali e buone pratiche didattiche (ANSAS)
•Attività di potenziamento rivolte agli studenti sulle carenze individuate in fase di
analisi (Scuole e Tutor di progetto).
•Analisi dei risultati e confronto con quelli della rilevazione iniziale (INVALSI)
•Verifica dell’efficacia delle azioni di potenziamento poste in atto e
progettazione di nuove azioni (Scuole e Tutor di progetto e d’Istituto, Autorità
di Gestione).
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PQM mira a creare un ciclo virtuoso che ha inizio con
* l’utilizzo di una valutazione esterna degli
apprendimenti attraverso prove standard nazionali
che individuano aree di criticità.
Successivamente, sulla base delle evidenze dei test, si
passa *all’elaborazione di attività di miglioramento
per superare le difficoltà evidenziate.
Una seconda prova in conclusione dell’anno scolastico
permetterà di *misurare i progressi ottenuti e porrà
contemporaneamente le basi per futuri interventi. Il
ciclo virtuoso di PQM continua.
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Il ciclo virtuoso, che il PQM mira a creare, sintetizza le 4 fasi principali del processo:
Fase 1 - Valutazione esterna degli apprendimenti attraverso prove standard nazionali.
Fase 2 - Individuazione delle aree di criticità sulla base delle evidenze dei test.
Fase 3 - Elaborazione di attività di miglioramento per superare le difficoltà evidenziate.
Fase 4 – Misurazione dei progressi ottenuti mediante una seconda prova in conclusione
dell’anno scolastico per porre contemporaneamente le basi per futuri interventi.
Il ciclo virtuoso di PQM continua ………….
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ALUNNI DELLE CLASSI 3^C E 3^D
PERSONALE DELL’ISTITUTO
Percorso di Matematica Classi 3^ C e 3^D
NOMI
COMPITI
MARIA SALVIA
D.S.
MARIA CRISTINA TULINO
D.S.G.A.
MARINA BABUSCI
ISABELLA PONTORIERO
DOCENTI TUTOR D’ISTITUTO
IOLANDA MUSTACCHIO
FACILITATORE
ROSARINA ANELLO
REFERENTE VALUTAZIONE
PERSONALE ESTERNO
COLACINO DIAMANTE IMMACOLATA
TUTOR DI PROGETTO
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Obiettivi disciplinari
Criticità
Sviluppare l’intuizione spaziale e suscitare immagini mentali per lo
Difficoltà nell’individuare
sviluppo di concetti; individuare i possibili sviluppi piani di un cubo a
e generalizzare relazioni
partire dall’osservazione di un suo modello solido; favorire la
fra grandezze, anche in
costruzione di percorsi logici spazio/piano e piano/spazio; finalizzare
contesti geometrici.
attività di tipo manipolativo e grafico alla costruzione di concetti;
sviluppare capacità di argomentare e comunicare in geometria;
riconoscere relazioni numeriche in contesti geometrici; favorire
l’arricchimento del patrimonio di immagini mentali e la visualizzazione
delle figure per scoprire alcune proprietà. Approfondire l’uso del
piano cartesiano rappresentativo di figure e relazioni; manipolare
figure geometriche e stabilire relazioni anche con l’uso di software di
geometria dinamica; comunicare con un linguaggio appropriato i
procedimenti risolutivi; acquisire un linguaggio geometrico preciso
atto a comunicare e condividere le proprie soluzioni; Impostare e
risolvere semplici problemi modellizzabili attraverso equazioni di
primo grado.
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FINALITA’ DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
• Costruzione di un modello di formazione – studenti di
recupero.
• Consolidamento e potenziamento teso al
miglioramento degli apprendimenti in matematica
che sia trasferibile e trasportabile.
OBIETTIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
• Recupero, consolidamento e potenziamento delle
abilità, conoscenze e competenze specifiche
funzionali ai nuclei tematici individuati (Relazioni e
funzioni; Spazio e figure) attraverso l’acquisizione
delle competenze di base trasversali ai nuclei tematici
suddetti e anche alle altre discipline.
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Metodologie
•Il lavoro laboratoriale per favorire l’esplorazione, la
modellizzazione e la deduzione operativa.
•La metodologia di tipo cooperativo (lavoro in piccoli
gruppi), per favorire l’attività di argomentazione di tutte
le esperienze e le procedure usate.
•Nelle varie fasi di lavoro ai momenti di produzione
individuale è seguito il confronto e la relazione critica
del percorso.
•Il meccanismo di analisi per migliorare la
consapevolezza delle procedure seguite.
•L’uso dei software operativi perché stimolante per gli
studenti abituati alle tecnologie.
Tempi di attuazione
Aprile /Maggio 2013
Organizzazione oraria
delle attività
Tre ore pomeridiane dalle ore 14.00 alle ore 17.00, una
o due volte a settimana.
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Interventi didattici
mirati per gli alunni:
Percorsi laboratoriali
Formazione in
servizio docenti tutor
d’Istituto
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A livello
di classi
A livello
d’Istituto
Le docenti tutor
d’Istituto hanno svolto le
attività utilizzando le
metodologie
sperimentate durante la
formazione.
In tal modo gli alunni seguito una
metodologia innovativa, di tipo laboratoriale,
che ha permesso loro di coniugare il “sapere”
con il “saper fare”.
Gli alunni hanno lavorato individualmente o
in gruppo e ognuno di essi si è sentito
valorizzato perché ha avuto un compito
individuale da condividere con gli altri e
quindi anche i più distratti hanno mostrato
impegno e attenzione.
Svolgimento di attività di
formazione tra pari per
disseminazione modello
PQM ai docenti delle
classi quinte dei plessi di
scuola primaria
dell’istituto.
I docenti di Primaria hanno avuto modo di
capire quali sono i passi per elaborare un
piano di miglioramento , di riflettere e
discutere sull’efficacia di metodologie
didattiche innovative, in particolare della
didattica laboratoriale.
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Attività Modulo 1 classe 3^C
ATTIVITA’ MODULO 1
«LA REALTA’ E LE SUE
FORME»
IN..CUBIAMOCI
UN MONDO
DI SCATOLE
SCATOLE
REGALO..FAI DA
TE
ALLA
SCOPERTA DI
NUOVE
FORME
FORME
NASCOSTE
VERIFICA
FINALE
CONTENUTI
Disegno e
costruzione degli
sviluppi piani del
cubo a partire da un
modello materiale
Disegno dello
sviluppo piano di
parallelepipedi di
variate dimensioni
a partire da quelle
di un modello reale
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Dal disegno di
sviluppi piani di
parallelepipedi
alla costruzione
di scatole con
calcolo di aree,
volumi e ricerca
di relazioni.
Alla scoperta
del tetraedro
e del
toblerone e
rispettive
proprietà a
partire dalla
costruzione di
figure piane
Alla scoperta delle
sezioni esagonale e
triangolare del cubo
attraverso la
costruzione dei
rispettivi sviluppi
piani
Attività Modulo 2 classe 3^C
ATTIVITA’ MODULO 2
«SPERIMENTANDO RELAZIONI»
ESPORAZIONI
NEL PIANO
CARTESIANO
OPERIAMO NEL
PIANO
CARTESIANO
UN PROBLEMA
MISTERIOSO
EQUAZIONANDO
MODELLIZZIAMO
PROBLEMI
VERIFICA
FINALE
CONTENUTI
I riferimenti
cartesiani:
Rappresentare
punti e figure
I riferimenti
cartesiani:
Rappresentare
funzioni
Dal linguaggio naturale
a quello matematico
Dal
bilanciamento
alle regole
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Risolvere
mediante le
equazioni
problemi in
vari contesti
Attività Moduli classi terze
Attività
Modulo 1
Schede di lavoro per confronti, operazioni, proprietà,
rappresentazione grafica, negli insiemi numerici noti:
guidare i ragazzi alla riflessione per comprendere che gli
insiemi numerici si estendono via via al fine di consentire
operazioni che altrimenti sarebbero impossibili.
Modulo 2
Utilizzo di modellini di cubo, scatole da scarpe, forbici,
cartoncini, nastri: lavoro individuale, interazione tra pari
con il supporto dell'insegnante. Riprodurre figure e
disegni geometrici, in particolare, rappresentare punti,
segmenti e figure sul piano cartesiano, usare il piano
cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni.
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Le Attività di Formazione
Indagine sistemica sui livelli di conoscenze, abilità e competenze possedute da ciascuno
 Preparazione di schede atte a formulare previsioni, enunciare congetture, produrre
dimostrazioni e cercare esempi e contro esempi
Identificazione delle prove funzionali all’indagine matematica per la costruzione di
percorsi curricolari con particolare attenzione alla verticalizzazione dei concetti-chiave
Modellizzazione: dalla lezione alla programmazione attraverso le mappe reticolari
Convogliare l’interesse degli studenti verso il riconoscimento degli interrogativi
affrontabili attraverso l’indagine logico-matematica
Analisi di situazioni logiche e elaborazione di modelli
Percorsi curricolari con particolare attenzione alla verticalizzazione dei concetti-chiave
Raccolta, analisi, sintesi, elaborazione e discussione critica sulla verifica e valutazione
delle competenze matematiche
 Costruzione di strumenti condivisi di valutazione
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Metodologie
Fasi
Risultati attesi
Ricerca- azione
Cooperative
learning
Didattica
laboratoriale
Project work
1) Attività di tutoring e coaching
mirato, in coerenza con le
metodologie più innovative a
livello europeo utilizzate per
la formazione docenti, inclusa
la diffusione di strumenti,
materiali e buone pratiche
didattiche
2) Attività di recupero,
consolidamento e
potenziamento rivolte agli
studenti sulle carenze
individuate in fase di analisi
Migliorare la qualità
dell’insegnamento e
dell’apprendimento, per
diffondere competenze
professionali e best- practices
Tempi di
attuazione
Aumentare la
responsabilizzazione delle
scuole sull’apprendimento
Diffondere la cultura della
valutazione/autovalutazione
febbraio 2012 - maggio 2013.
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RISULTATI
della
metodologia
laboratoriale
• I ragazzi hanno manipolato
modelli materiali, hanno svolto
attività pratiche di disegno
geometrico, di laboratorio
informatico e di problem-solving,
hanno discusso tra loro,
confrontato idee, ipotesi,
strategie risolutive.
• Hanno avuto a disposizione
molto materiale su cui ragionare,
molti dati con i quali cercare di
costruire e verificare ipotesi.
• I ragazzi hanno continuato a fare,
sperimentare, scoprire,
ragionare
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Metodologie
Fasi
Ricerca – azione 1) Diffondere le metodologie e i
Cooperative
materiali didattici innovativi, a
learning.
carattere disciplinare,
Didattica
interdisciplinare e trasversale
laboratoriale
2) Promuovere la conoscenza, la
Project work
sistematizzazione e la
 Discussione e
valorizzazione del modello PQM
confronto fra pari
(analisi, diagnosi, miglioramento)
3) Approfondire tematiche generali
in relazione ai metodi e agli
strumenti per la valutazione
condivisa, alla costruzione e
all’uso di rubriche valutative
Tempi di attuazione
Risultati attesi
 Migliorare e diffondere un
sistema di misurazione e
valutazione teso al
miglioramento del sistema
educativo.
Sviluppare e diffondere un
sistema di coaching innovativo
per migliorare la didattica
attraverso interventi mirati,
sulla base dei risultati della
valutazione.
Migliorare la qualità
dell’insegnamento e
dell’apprendimento.
MAGGIO/GIUGNO 2013
I.C. "AMERIGO VESPUCCI" PQM 2012/2013 TUTOR D'ISTITUTO M. BABUSCI
Per garantire il conseguimento di risultati di
apprendimento progressivamente più
soddisfacenti,
s’intende favorire l’implementazione
delle metodologie e degli strumenti del
PQM nella prassi didattica quotidiana.
I.C. "AMERIGO VESPUCCI" PQM 2012/2013
TUTOR D'ISTITUTO M. BABUSCI
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presentazione pqm scuola 2013