Ermeneutica ed esegesi Introduzione lessicale: esegesi, ermeneutica, interpretazione Lettura della Bibbia: ha bisogno di comprensione e interpretazione Ermeneutica: dal greco hermeneuein, tradurre, dichiarare, spiegare, arte di interpretare, insieme di principi e regole dell’interpretazione, elaborazione teorica e sistematica dei metodi e delle regole Esegesi: dal greco exegeomai, tirar fuori, guidare, sviluppare, piegare; quindi modo concreto, metodo di interpretare secondo norme ermeneutiche, studio e analisi Interpretazione: dal latino interpretari, tradurre, dichiarare, spiegare, comprendente esegesi e ermeneutica Itinerario, processo interpretativo: dall’esegesi (comprensione del testo) fino all’attualizzazione L’interpretazione è la finalità, che si ottiene grazie all’ermeneutica (regole, parte teorica) e l’esegesi (pratica e metodo) Introduzione teologica: rapporto esegesi e fede e teologia Due principi fondamentali: Teologico: la Bibbia è Parola di Dio; elemento costante Culturale: la Bibbia è parola umana; elemento variante Per questo l’esegesi non è mai un itinerario concluso Testo letterario simile ma diverso dagli altri testi: Dio comunica attraverso l’uomo ESEGESI, FEDE E TEOLOGIA Riflessione teologica e lavoro esegetico Esegesi accademica e pastorale 1975 articolo di F. Dreyfus “Exégèse en Sorbonne, exégèse en Église” Esegesi accademica ed esegesi pastorale Differenza tra esegesi con finalità scientifica, accademica ed esegesi pastorale: Esegesi scientifica: studia il testo sotto tutti gli aspetti, per specialisti, processo esegetico Esegesi con finalità pastorale: si limita a quegli aspetti necessari per un’attualizzazione del messaggio, sapere della fede, destinatario è il popolo credente Ricerca pura e applicata Domanda: questa distinzione è legittima? Esegesi pastorale e critica letteraria Pericolo di una proliferazione della critica letteraria e storica: infruttuosa Esegesi pastorale e testo canonico Indirizzarsi verso la critica della redazione Processo fino al testo canonico, attuale: testo che una comunità accetta come normativo “il testo canonico è sempre il centro, ma bisogna risalire verso la fonte per poter discendere la corrente” Valutazione dell’esegesi moderna: le critiche J. Ratzinger nel 1989: crisi del metodo storico- critico Le teorie si moltiplicano Rottura tra esegesi accademica e teologia e tra esegesi accademica e pietà Distinzione troppo marcata tra la Bibbia come parola umana e come strumento della Parola di Dio P. de la Potterie: “doppio sforzo di comprensione: quello che si impone per qualsiasi testo di letteratura o di storia, e inoltre quello che cerca di comprendere la Scrittura in quanto trasmette la Parola di Dio, la Rivelazione” Le proposte J. Ratzinger: compiti e nuova sintesi Non relegare Dio nel totalmente inattingibile Disponibilità ad aprirsi ad un processo di fede e preghiera: la fede è richiesta per la teologia, arriva come conseguenza per l’esegesi “L’esegesi è la disciplina che ci porta a quelle realtà umane, le quali, conosciute, ci aprono ad altre realtà, percepibili, però tramite un’esegesi sviluppata nell’esperienza di fede personale e comunitaria, espresse poi sistematicamente nella teologia” Evento e parola L’esegesi oltrepassa le proprie frontiere Continuità tra AT e NT Evento centrale: Cristo Fede –esegesi – teologia Sacra Scrittura e parola di Dio La Sacra Scrittura non si identifica con la Rivelazione I compiti Necessaria una nuova riflessione sul metodo esegetico Partire su studio e limiti di metodi L’interprete della Scrittura deve reinserirsi nella storia, nella società, nella teologia e nella chiesa STORIA DELL’INTERPRETAZIONE BIBLICA E MAGISTERO DELLA CHIESA STORIA DELL’INTERPRETAZIONE/ESEGESI ESEGESI ALL’INTERNO DELLA BIBBIA Reinterpretazione dell’AT nell’AT L’interpretazione della Bibbia comincia nella Bibbia stessa: libri successivi interpretano libri ed eventi precedenti Per mezzo di glosse, cambiamenti di parole, accostamenti redazionali, raggruppando in un libro, con riferimenti espliciti Profeti e sapienti rileggono gli eventi fondanti nel proprio contesto Esempi Decalogo: Es 20,1-17 e Dt 5,1-22 Is 14,24-26: oracolo contro l’Assiria, poi contro Babilonia Nel 2Is: l’esilio è riletto alla luce dell’esodo Ben Sirah: rilegge la creazione (Sir 15,11-20;17,1-12) e i personaggi biblici (Sir 44-50) Sapienza: rilegge e commenta l’esodo nel contesto della diaspora in Egitto (Sap 10-22: midrash) 1-2 Cronache: rilegge la storia da una prospettiva diversa, con al centro Davide e Gerusalemme Salmo 2: poema per incoronazione al re, riletto dopo esilio in chiave messianica Interpretazione giudaica, lettura ebraica della Bibbia e versioni antiche Centro: la meditazione della Torah (Pentateuco) Due ambienti: sinagoga e scuola rabbinica Versioni: Non sono semplici traduzioni letterali, ma sempre interpretazioni Targum: traduzione aramaica (Neemia 8), parafrasi, lettura sinagogale liturgica dopo l’esilio Esempio: Cantico dei Cantici, riletto alla luce della storia della salvezza Versione greca: LXX, rilettura nella diaspora Esempio: il tetragramma “l’esistente” (aspetto filosofico) e Kùrios Corrente dei farisei- rabbini: giudaismo Midrash (da darash: cercare): esegesi del I secolo, insegnamento orale Halakah (comportamento morale): esegesi testo scritturistico legale per attualizzazione Haggadah (narrazione): attualizzazione di storia e racconti Midrashim: commentari Talmud (lamad: insegnare): raccolte Si distingueva tra L’esegesi pešat: interpretazione più alla lettera L’esegesi deraš: interpretazione più ermeneutica e teologica 7 regole di Hillel e Farisei Qal wāḥōmer: dal più facile al più difficile (conclusione di carattere deduttivo) gezērâ šāwâ: uguale designazione (deduzione per analogia: due passi sono accostati grazie a uno o più termini comuni) binjān ’āv mikātûv ’eḥād: fondazione di una famiglia da un solo testo (si interpretano altri passi sulla base di un testo) binjān ’āv mišenê ketûvîm: sulla base di due passi diversi kelāl ûferāt: generale e particolare e viceversa kejosā’ bô bemāqôn ’eḥād: ciò che è simile in un altro passo dābār halāmēd me‛injānô: la cosa si impara dal contesto ALTRI GRUPPI Sadducei: solo Pentateuco Comunità di Qumran: midrash pesher Versetto per versetto con spiegazione su storia della comunità, con carattere attualizzante Introducevano con pishrō: il significato di questo versetto è … Significato misterioso rivelato al maestro di giustizia e membri Filone (20 a.C. – 40 d. C.) Apologeta della diaspora alessandrina, filosofo- esegeta Circa 36 opere: commenti, esposizioni, riflessioni su Pentateuco Scopo: dimostrare la vera sapienza all’ellenismo nella Bibbia Metodo dell’allegorismo ed ermeneutica filosofica (le storie sono simboli) Mediazione culturale tra Bibbia e mondo greco- ellenistico Principio: “Dopo la spiegazione, diegesis, letterale, si deve anche spiegare il significato soggiacente, perché quasi tutti i testi della legge hanno un valore allegorico, allegoretai” (De Joseph. VI, 28) Rabbi Eliezer: “la ripetizione serve all’interpretazione” Gematria: sul valore numerico Interpretazione dell’AT nel NT: rapporto AT - NT Tante citazioni dell’AT nel NT confermano il processo interpretativo interno alla Bibbia: Citazioni esplicite Citazioni implicite Richiami Espressione: “secondo le Scritture” GESÙ USA METODI RABBINICI Misrash pesher Middôt di Hillel Halakah pešat VANGELI: Matteo : compimento Luca: Gesù è l’ermeneuta della Scrittura (Lc 24,27) Tipologia Nuova rivelazione con autorità (antitesi di Matteo 5,21-48) Porta a compimento e perfezionamento Applica a se stesso Sal 110, Is 61, Dn 7 Principio ermeneutico nuovo (plerosai Mt 5,17) PAOLO: 76 citazioni dell’AT Usa metodi rabbinici: midrash pesher, allegoria Nuovo principio ermeneutico: evento della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo Interpretazione cristologica ed ecclesiologica Interpretazione tipologica: AT tipi del NT (1Cor 10,6); Adamo è tipo di Cristo (Rm 5) “Tutte queste cose accaddero a loro come esempio, typikôs, e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi (1Cor 10,11) “collane di perla”: accostamenti di diversi testi che si spiegano reciprocamente (Rm3;4;9-11) VALORE DELL’AT NEL NT, DIVERSI MODELLI DI LETTURA: Modello allegorico (Eb: tutto è riletto nella prospettiva cristologica, in tre fasi: continuità, discontinuità e superamento; Sara e Agar allegorie delle due alleanze) Modello tipologico: eventi e persone dell’AT sono tipi del NT Modello del pedagogo: la legge era pedagogo per condurre a Cristo (Gal 3,24) Modello dell’accusante: la legge era data per indicarci i peccati e la necessità della Grazia (Gal 3,19) Modello del’adempimento: profezie messianiche ed escatologiche Modello del superamento: la legge è superata dal comandamento dell’amore VALORE DELL’AT NEL NT, DIVERSI MODELLI DI LETTURA: Modello del comandamento: obbligo dei precetti morali (Decalogo) Modello della radicalizzazione: perfezionamento dei precetti esterni (antitesi di Matteo) Modello storico- salvifico: Rm 9-11, Dio è fedele Modello linguistico: l’AT è fonte del linguaggio teologico del NT Modello apocalittico: l’AT fonte di allusioni per visione apocalittica del NT INTERPRETAZIONE PATRISTICA Padri apostolici Padri apologetici Scuola di Antiochia Scuola di Alessandria Padri cappadoci Padri latini: Girolamo e Agostino San Gregorio Contesto: difesa dell’identità del messaggio cristiano, confronto con eresie e culture Valore e interpretazione dell’AT e unità dei due Testamenti Principio comune: secondo significato Analogia fidei: comunione con la chiesa Evento Cristo Padri apostolici (II secolo) Vicini agli apostoli Clima e contesto polemico antigiudaico, antipagano, antignostico Giustino Dialogo con Trifone Cristo è la nuova alleanza Simbolismo Continuità dei due testamenti e l’unità Ireneo Contro sette gnostiche Simbolismo e allegoria Regola esterna, principio ermeneutico esterno: regula fidei, confessione di fede emessa nel battesimo e trasmessa per tradizione La tradizione conduce alle origini apostoliche della chiesa: il quadro di ogni esegesi Principio dell’analogia fidei: la Bibbia ha un solo Dio come unico autore, con il centro Cristo Epìdeixis “Dimostrazione”: prima sintesi di teologia biblica Scuola di Antiochia Approccio allegorico Clemente Distingue tra due sensi della scrittura: letterale e recondito Tutta la Scrittura è opera del Verbo Un unico testamento AT: simbolismo e allegoria Analogia fedei e tradizione ecclesiale Anche NT: simbolismo Simbolismo cosmico: dal mondo e coscienza si può conoscere Dio Unità tra creazione, ragione, coscienza e rivelazione Origene Maestro dell’allegoria Hexaplâ: testo dell’At in sei colonne Anche senso letterale (teologia redazionale) Ispirazione anche nel lettore Gesù ha tolto il velo Principio ermeneutico: corrispondenza tra rivelazione interna ed esterna per apprendere il senso nascosto Regola fidei della vera spiritualità cristiana: la vita dello Spirito è il mistero trasmesso agli apostoli e successori Distinzione tra senso materiale, psichico e spirituale: distinzione antropologica in corpo, anima e spirito Corrisponde a tre tipi di uditori e tre livelli di interpretazione: i ruditores (si accontentano della semplice narrazione), i proficienti (arrivano alla via morale per arrivare alla perfezione), gli spirituali (a cui è destinata l’allegoria) La sostanza dell’allegoria e della dottrina spirituale è la Santissima Trinità, l’incarnazione, la creazione e il peccato del mondo Tutta la scrittura ha senso spirituale, ma non tutti i versetti hanno senso letterale Scuola di Alessandria Approccio letterale Introduzione speciale ai commentari: autore, scopo, tempo e luogo Diodoro di Tarso Dottrina della theōría o visione: la storia riguarda le lettera e può giungere all’interpretazione elevata (theōría) Teodoro di Mopsuestia Tipo e antitipo: un fatto avviene nella storia e nel futuro Crisostomo Tipologia: profezia mediante un fatto Senso letterale, poi teorico e metaforico Significato tipologico: deve essere spiegato dalla Scrittura stessa Citazioni e allusioni dell’AT nel NT Dottrina della synkatábasis o condiscendenza: Dio si abbassa per parlare all’uomo, come Gesù stesso per manifestare la debolezza della sua carne Parla di akríbeia tês didaskalías o precisione della dottrina: verità La Sacra Scrittura è una lettera di Dio Padri Cappadoci Ponte tra alessandrini e antiocheni Gregorio di Nissa Parla di akoulouthía o accompagnamento logico tra l’agire di Dio e i fatti storici, sia nell’AT come nel NT Principio: mescolanza tra umano e divino Padri latini Girolamo Padre dell’esegesi scientifica Importanza delle lingue e testo originale Critica testuale e interna Senso letterale Conosce interpretazioni rabbiniche Ha tradotto in latino: Vulgata Agostino De Doctrina cristiana Scopo dello studio: la carità Distinzione tra res e signa: i signa possono essere naturali o dati, e questi ultimi propri o traslati Conoscere le lingue originali Utili altre scienze ausiliarie Regula fidei: dottrina della chiesa Analogia Scriptura: contesto scritturistico Filologia del testo Sensus auctoris: ispirato dallo Spirito Sensus plenior: senso del testo oltre quello dell’autore umano, ma dell’Autore divino Tropoi e generi letterari: allegoria, enigma e parabola Sette regole ermeneutiche di Ticonio Quattro sensi: letterale, eziologico, analogico e allegorico METODOLOGIA ESEGETICA DEI PADRI Principio: unità AT e NT Senso spirituale Modello tipologico Modello allegorico Lectio divina Esegesi nella Chiesa SAN GREGORIO LA PAROLA DI DIO COME LETTERA DI DIO SAN GREGORIO SITUAZIONE PROFETICA SAN GREGORIO SPIRITO E CRESCITA DELLA PAROLA SAN GREGORIO ASCOLTO ECCLESIALE E PERSONALE SAN GREGORIO CONCLUSIONE: CRISTO PAROLA DI DIO INTERPRETAZIONE MEDIEVALE Lectio divina Scholae cattedrali e monastiche Universitates Catenae: scelte patristiche che commentano i singoli passi Glossae: note marginali, veri e propri commentari Quattro sensi: “littera gesta docet, quid credas allegoria, moralis quid agas, quo tendas anagogia” San Tommaso: due sensi: litteralis (comprende il senso historicus, qetiologicus e analogicus) e spiritualis (comprende il sensus allegoricus, tropogicus o moralis e anagogicus) INTERPRETAZIONE ETÀ MODERNA Protestanti Lutero Principio: sola scriptura, la Parola al centro Principio: cristocentricità Distinzione tra legge e vangelo Criterio di canonicità: apostolicità INTERPRETAZIONE ETÀ MODERNA Riforma Razionalismo Senso ecclesiale Elenco canonico Riflessione su ispirazione Nuovi metodi, critica storica Ricerca più scientifica: indagine linguistica, raccolta e classificazione dei testi, indagine su circostanze di autore e destinatari, costumi e storia Dubbi su miracoli, incarnazione, nascita verginale, risurrezione Vita di Gesù Ermeneutica filosofica: Schleiermacher, Dilthei, Heidegger, Gadamer Bultmann: Gesù della fede e Gesù della storia Reazione cattolica Documenti MAGISTERO DELLA CHIESA DOCUMENTI Concilio Vaticano I Enciclica Providentissisum Deus Divino Afflante Spiritu Sancta Mater Ecclesia DEI VERBUM Come dev'essere interpretata la sacra Scrittura 12. Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana, l'interprete della sacra Scrittura, per capire bene ciò che egli volle comunicare, deve ricercare con attenzione che cosa realmente gli agiografi hanno inteso dire e che cosa a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole. Per scoprire l'intenzione degli agiografi, tra l'altro si deve tener conto anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa nei testi in varia maniera storici o profetici o poetici, o con altri modi di esprimersi. È necessario dunque che l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo intese esprimere ed espresse in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso. Infatti, per comprendere esattamente quello che l'autore sacro ha voluto asserire nello scrivere, si deve fare debita attenzione sia agli abituali e originari modi di intendere, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell'agiografo, sia a quelli che allora erano in uso qua e là nei rapporti umani. DEI VERBUM Però, dovendo la sacra Scrittura essere letta e interpretata con lo stesso Spirito con il quale fu scritta, per scoprire con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con non minore diligenza al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura, tenendo debito conto della viva tradizione di tutta la chiesa e della analogia della fede. È compito degli esegeti, poi, contribuire secondo queste norme alla più profonda comprensione e all'esposizione del senso della sacra Scrittura affinché, con studi in qualche modo preparatori, si maturi il giudizio della chiesa. Infatti quanto è stato qui detto sul modo di interpretare la Scrittura è sottoposto in ultima istanza al giudizio della chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e di interpretare la parola di Dio. La "condiscendenza" della divina Sapienza 13. Nella sacra Scrittura dunque, pur restando sempre intatta la verità e la santità di Dio, si manifesta l'ammirabile condiscendenza dell'eterna Sapienza, "affinché possiamo apprendere l'ineffabile benignità di Dio e quanto egli, sollecito e provvido verso la nostra natura, abbia adattato il suo linguaggio". Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell'eterno Padre, avendo assunto la carne dell'umana debolezza, si fece simile agli uomini. L’INTERPRETAZIONE BIBLICA NELLA CHIESA “fare una breve descrizione dei diversi metodi e approcci indicando le loro possibilità e i loro limiti; esaminare alcune questioni di ermeneutica; proporre una riflessione sulle dimensioni caratteristiche dell’interpretazione cattolica della Bibbia e sui suoi rapporti con le altre discipline cattoliche; considerare infine il posto che occupa l’interpretazione della Bibbia nella vita della chiesa”. Cfr. il Documento della Pontificia Commissione Biblica L’interpretazione della Bibbia nella chiesa, 29. L’INTERPRETAZIONE BIBLICA NELLA CHIESA Metodo storico- critico; Nuovi metodi di analisi letteraria: analisi retorica, analisi narrativa, analisi semiotica; Approcci basati sulla tradizione: approccio canonico, approccio mediante il ricorso alle tradizioni interpretative giudaiche, approccio attraverso la storia degli effetti del testo; Approcci attraverso le scienze umane: approccio sociologico, attraverso l’antropologia culturale, psicologici e psicoanalitici; Approcci contestuali: liberazionista, femminista; Lettura fondamentalista. IL POPOLO EBRAICO E LE SUE SACRE SCRITTURE INDICE PREFAZIONE del Cardinal Joseph Ratzinger INTRODUZIONE (1) I. LE SACRE SCRITTURE DEL POPOLO EBRAICO PARTE FONDAMENTALE DELLA BIBBIA CRISTIANA (2-18) II. TEMI FONDAMENTALI DELLE SCRITTURE DEL POPOLO EBRAICO E LORO ACCOGLIENZA NELLA FEDE IN CRISTO (19-65) III. GLI EBREI NEL NUOVO TESTAMENTO (66-83) IV. CONCLUSIONI (84-87) BIBBIA E MORALE. RADICI BIBLICHE DELL’AGIRE CRISTIANO Prefazione Introduzione PRIMA PARTE - UNA MORALE RIVELATA: DONO DIVINO E RISPOSTA UMANA SECONDA PARTE - ALCUNI CRITERI BIBLICI PER LA RIFLESSIONE MORALE CONCLUSIONE GENERALE VERBUM DOMINI INDICE Introduzione PRIMA PARTE VERBUM DEI Il Dio che parla La risposta dell’uomo al Dio che parla L’ermeneutica della sacra scrittura nella Chiesa SECONDA PARTE VERBUM IN ECCLESIA La Parola di Dio e la Chiesa Liturgia luogo privilegiato della parola di Dio La Parola di Dio nella vita ecclesiale TERZA PARTE VERBUM MUNDO La missione della Chiesa: annunciare la Parola di Dio Parola di Dio e impegno nel mondo Parola di Dio e culture Parola di Dio e dialogo interreligioso Conclusione STUDI ATTUALI Metodi sincronici Metodi diacronici Approcci