Haven in Harbour
Genova, 21 febbraio 2014
Vittime di Tratta e Procedura per il riconoscimento della
Protezione Internazionale: Linee guida UNHCR e
descrizione degli aspetti giuridici connessi
Helena Behr
La Protezione Internazionale
• Figura del rifugiato sempre esistita
• Istituzionalizzazione negli anni 50 con l’istituzione
dell’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati
e la Convenzione di Ginevra del 1951
• Protezione internazionale: sostituisce alla protezione
nazionale – responsabilitaà e obblighi della Comunita’
internazionale
• Basata su strumenti di diritto internazionale o regionali
cogenti e diritto consuetudinario (principio di nonrefoulement)
Asilo e Protezione
Internazionale
Diritti dell’Uomo: Il diritto di asilo è un diritto umano
Protezione delle vittime di violazioni dei diritti umani
Diritto internazionale
 Convenzioni internazionali o regionali
 Diritto internazionale consuetudinario
Responsabilità ed obblighi degli Stati
Il diritto internazionale dei rifugiati
Strumenti internazionali
• Convenzione status rifugiato (1951)
• Protocollo status rifugiato (1967)
• Dichiarazione N.U. su asilo territoriale
(1967)
Strumenti regionali
• Convenzione OUA (1969)
• Dichiarazione di Cartagena (1984)
• Accordo Consiglio d’Europa
su abolizione visti per rifugiati (1959)
• Dichiarazione Consiglio d’Europa
su asilo territoriale (1977)
• Accordo Consiglio d’Europa
su trasferimento responsabilità (1980)
• Normativa UE
Istituzione dell’UNHCR
• 1949: L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decide di
istituire un organismo ad hoc per i RIFUGIATI
• 14 dicembre 1950: L’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite adotta lo Statuto dell’UNHCR
• 1°gennaio 1951: L’UNHCR diventa operativo
.....con un mandato iniziale di tre anni, ereditando dalla precedente Organizzazione
Internazionale per i Rifugiati (IRO) la gestione di circa 1.500.000 rifugiati,
principalmente in Europa
Mandato dell’UNHCR
• Organo sussidiario dell’Assemblea Generale
…con mandato
 non politico
 umanitario e sociale
 universale
Responsibilità di fornire
Protezione Internazionale
fornire protezione internazionale ai rifugiati

cercare soluzioni permanenti ai problemi dei
rifugiati
 rimpatrio volontario
 integrazione nel Paese di asilo
 reinsediamento in un Paese terzo
Responsabilità di supervisione
• Conclusione e ratifica delle Convenzioni
Internazionale per la protezione dei
rifugiati
• Sorveglia l’applicazione della Convenzione
di Ginevra del 1951 (art.35 Convenzione
di Ginevra): linee guida per l’istituzione e
l’implementazione di procedure nazionali
per la determinazione dello status di
rifugiato e svolge determinazione sotto
Mandato
Persone di competenza dell’UNHCR
(UNHCR global trends 2013)
11.000.000 Rifugiati
900.000 Richiedenti asilo
500.000 ex-Rifugiati rimpatriati
21.000.000 Sfollati interni (“IDPs”)
10.000.000 Apolidi
Arrivi via mare in Italia – Flussi
Migratori Misti
•
•
•
•
•
•
•
2007: 20000
2008: 35000
2009: 7400
2010: 4400
2011: 58700
2012: 17000
2013: 43000
Diritto di Asilo
Art. 14, Dichiarazione Universale Diritti
Umani, 1948:
OGNI INDIVIDUO HA IL DIRITTO DI
CERCARE E DI GODERE ASILO DALLE
PERSECUZIONI
Articolo 14
• Diritto di cercare e di godere asilo ma non
un dovere per lo stato
• Concessione dell’asilo resta una
prerogativa dello stato
Principio di Non-Refoulement
Art.33 Convenzione di Ginevra:
Nessuno Stato contraente potrà espellere o
respingere (refouler) - in nessun modo – un
rifugiato verso le frontiere dei luoghi ove la sua
vita o la sua libertà sarebbero minacciate a
causa della sua razza, della sua religione, della
sua nazionalità, della sua appartenenza ad un
determinato gruppo sociale o delle sue opinioni
politiche
Non Refoulement
• Principio cardine del Diritto Internazionale
per i Rifugiati
• Norma di diritto Consuetudinario - pratica
degli Stati in caso di aflusso di massa, accettato – anche
implicitamente - come principio vincolante, AG, livello
regionale
• Richiedente asilo/rifugiato – natura dichiarativa del
riconoscimento
• “in nessun modo” – qualsiasi forma:
deportazione,espulsione, estradizione, trasferimento,non
ammissione alla frontiera, etc
Non Refoulement
• Refoulement indiretto
• “verso le frontiere”: applicazione extraterritoriale del principio di non-refoulement
(frontiere, acque nazionali, acque
internazionali) - si applica ovunque lo Stato applichi la
propria giurisdizione – riferimento al solo paese dove viene rinviato,
significato di “refouler”
• Scopo: vietare ogni atto che avrebbe
come conseguenza rinvio verso
persecuzioni o rischio per la vita o libertà
Non refoulement: applicazione
nella prassi
•
•
•
•
Ammissione alla RSD
Afflussi massici/emergenze
Stowaways
Intercettare navi con di richiedenti asilo e
rifugiati
Altri strumenti internazionali
• Art. 3 CEDU: Nessuno può essere sottoposto a
tortura ne a pene o trattamenti inumani o degradanti.
• Art. 3 Convenzione delle Nazioni Unite contro la
Tortura: No State Party shall expell, return or
extradite a person to another State where there are
substantial grounds for believing that he would be in
danger of being subject to torture
• Art.7 ICCPR
Articolo1A(2) della Convenzione del 1951
Il rifugiato è:
una persona che” temendo a ragione di essere
perseguitato per motivi di razza, religione,
nazionalita’, appartenenza ad un determinato
gruppo sociale o per le sue opinione politiche, si trova
fuori del Paese di cui e’ cittadino e non puo’ o non
vuole, a causa di questo timore, avvalersi della
protezione di questo paese”.
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Chi è il “rifugiato” ?– Art.1
Conv.1951
• teme a ragione (elemento soggettivo/oggettivo)
• di subire persecuzioni
• per motivi di razza, religione, nazionalità,
appartenenza ad un determinato gruppo sociale, o per
le sua opinioni politiche
• si trova fuori dal paese di cui è cittadino
• Non può o non vuole, a causa di questo timore,
avvalersi della protezione di questo paese
fuori dal paese di origine dal luogo di
residenza abituale
•
“nazionalità” va interpretato come “cittadinanza”
•
Doppia cittadinanza o cittadinanza plurima
•
Apolidi: va esaminata la situazione nel paese di residenza abituale
•
Attenzione: sfollati interni, Rifugiati sur place, mancata presentazione della
domanda in un primo paese di asilo?
22
Fondato timore:
elemento soggettivo
• Elemento soggettivo: paura, anticipazione
• Il rifiuto di tornare nel paese di origine
• Il fatto di aver presentato una domanda di protezione internazionale indica la
presenza di un timore
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Fondato timore:
elemento oggettivo
Il timore di persecuzione è fondato?
• Attualità del rischio (di persecuzione):
• Persecuzione subita in passato non necessaria, ma indizio (art.3, 251/07)
• Timore di pesecuzione al momento della partenza non necessario(caso ad
esempio dei rigugiati “sur place”)
• Possibilità del rischio (di persecuzione):
• Ragionevole possibilità – verosimiglianza (vs. “lontana possibilità” o
“oltre ogni ragionevole dubbio”)
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Persecuzione
•
Nessuna definizione della persecuzione nella Convenzione di Ginevra del
1951
•
Alcune indicazioni con l’articolo 33 della Convenzione di Ginevra (minaccia
alla vita o alla libertà)
•
Violazioni di diritti umani & altre forme di danni gravi o situazioni
intolerabili
•
Standards sui Diritti Umani: IDHR, ICCPR, ICESCR, CAT, CEDAW, CRC,
ECHR, etc
•
Art.7, D.LGS 251/07: atti di violenza fisica o psichica, compresi atti di violenza
sessuale; provvedimenti legislativi, amministrativi, di polizia o giudiziari; azioni
giudiziarie o sanzioni penali sproporzionate o discriminatorie; azioni giudiziarie o
sanzioni penali in conseguenza del rifiuto di prestare servizio militare in un conflitto se
potrebbe comportare commissioni di crimini ; atti specificatamente diretti contro un
genere sessuale o contro l’infanzia
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Gravità del danno?
• Persistenza (una volta, ripetizione o inflizione
sistematica di un danno meno grave)
• Gravità della violazione (violazione di un diritto
umano fondamentale o persistenti e sistematiche
offese minori (durata/intensità)
• Discriminazione vs persecuzione; discriminazione
cumulativa
• Effetti sul richiedente (elementi soggettivi)
•
Art 7 DLGS 251/07: a)atti sufficientemente gravi, per loro natura o frequenza, da
rappresentare una violazione grave dei diritti umani fondamentali; b) che
costituiscono la somma di diverse misure il cui impatto sia sufficientemente grave
da esercitare effetto analogo a quello di cui alla lettera a).
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La persecuzione legata al genere
• Tradizionalmente considerato come facente
parte della “sfera privata”
• Dagli anni 80’, riconoscimento del ruolo del
”genere” sulla forma della persecuzione inflitta
(matrimoni forzati, fgm, prostituzione forzata,
etc) e sui motivi della persecuzione
(orientamento sessuale, trasgressione costumi
sociali, etc)
Linee-guida UNHCR sulla Persecuzione
(gender-related persecution)
• Stupri ed altri atti di violenza sessuale
• Violenza in famiglia/domestica
• Repressione nei confronti di persone che
hanno trasgredito costumi sociali
• Mutilazioni dei genitali femminili
• Discriminazione o persecuzione a causa
dell’orientamento sessuale
• Traffico
Appartenza ad un determinato gruppo sociale
•
Manuale UNHCR, 1979 (para 77): persone che hanno ricevuto un’educazione analoga
ed hanno un analogo modo di vivere o stato sociale
•
Concl EXCOM 1985: donne richiedenti asilo vittime di trattamenti inumano per avere
trasgredito i costumi sociali del proprio paese
•
Linee-guide UNHCR 2002: spesso gruppo di persone che hanno caratteristiche
comuni, o che sono percepiti come gruppo nella società civile. Tali caratteristiche
possono essere innate, immutabili o comunque fondamentali per l’identità, la
coscienza o l’esercizio dei diritto umani.
Attenzione: non tutti membri di un gruppo devono essere a
rischio di
persecuzione
grandezza del gruppo?
legame con motivi Convenzione?
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Linee-guida UNHCR “Appartenenza ad
un determinato gruppo sociale”, maggio
2002
• Approccio di “immutabilità”: caratteristica
immutabile o talmente importante per la
dignità umana che una persona non dovrebbe
essere costretta a rinunciarvi
• Approccio della “percezione sociale”: il
gruppo condivide una caratteristica comune
che lo rende riconoscibile o lo
contraddistingue dal resto della societa’.
Linee guida particolare gruppo
sociale: agente di persecuzione e
nesso causale
• Agente di persecuzione non statale – se
sono consapevolemente tollerati dalle
autorità o se le autorità si rifiutano o non
sono in grado di fornire una protezione
efficace.
• Nesso causale – mancanza di protezione
da parte dello stato.
Opinione Politica
•
Comprende tutte le opinioni su questioni relative allo Stato, il governo, la societa’ –
non necessario che tale opinione, pensiero o convinzione si sia tradotto in atti
concreti – (art. 8, comma 1, lettera E, D.Lgs 251/07)
•
Non necessariamente = Appartenenza ad un partito politico specifico o ad un
ideologia riconosciuta
•
Attenzione: renittenza alla leva o diserzione (punizione particolarmente severa e
disproporzionata, o in caso di obiezione di coscienza per motivi morali, religiosi o
politici
•
Opinione politica attribuita (art.8, comma 3 D.Lgs 251/07: “è irrelevante che il
richiedente possegga effettivamente le caratteristiche razziali, religiosi, nazionali,
sociali o politiche che provocano gli atti di persecuzione, purché una siffatta
caratteristica gli venga attribuita dall’autore delle persecuzioni”)
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“e non puo’ o non vuole, a casua di questo timore, avvalersi della protezione
di questo paese”
•
La protezione dello Stato deve essere effettiva (diritto, politiche e prassi)
•
Lo Stato non fornisce protezione quando:

L’atto di persecuzione e’ attuato dallo Stato, sponsorizzato o tollerato dallo Stato

Lo Stato non è in grado di fornire protezione (risorse insufficienti, etc)
33
Clausole di exclusione e
cessazione
• Non bisognoso/a (art.1C)
• Non meritevole (art.1F)
34
Le persone che fuggono conflitti armati
sono rifugiate?
• Le persone che fuggono un conflitto armato (internazionale o interno)
non sono, in quanto tali, rifugiate ai sensi della Convenzione di Ginevra
• Nonostante cio’, queste stesse persone potrebbere avere un timore
fondato di persecuzione
E’ fondamentale esaminare se:
 Il timore e’ legato ad uno dei motivi della persecuzione (contrariamente
ad una minaccia individuale o situazione di generale insicurezza)
 Il conflitto armato puo’ essere basato su uno dei motivi della
Convenzione di Ginevra (motivi etnici, religiosi, politici)
35
Protezione complementare allo status
di Rifugiato
• La protezione sussidiaria è tesa a rafforzare,
non ad indebolire, la protezione offerta
tramite il riconoscimento dello status di
rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra
• Convenzione dell’OUA 1969
• Dichiarazione di Cartagena 1984
36
Definizione di persona ammissibile alla protezione sussidiaria, Art.2, Lettera
G, Direttiva UE qualifiche
Cittadino straniero che non possiede i requisiti
per essere riconosciuto come rifugiato ma nei
confronti di cui sussistono fondati motivi di
ritenere che, se ritornasse nel Paese di origine
correrebbe un rischio effettivo di subire un
grave danno e il quale non può o, a causa di
tale rischio, non vuole avvalersi della
protezione di detto paese.
37
Art. 14, DLgs251/2007
Sono considerati danni gravi:
• A) la condanna a morte o all’esecuzione della
pena di morte
• B) la tortura o altra forma di pena o
trattamento inumano o degradante
• C) la minaccia grave e individuale alla vita o
alla persona di un civile derivante dalla
violenza indiscriminata in situazioni di
conflitto armato interno o internazionale
38
Persone minacciate da violenza
indiscriminata
• Esercizio della forza non mirato ad un oggetto
o individuo specifico
• Rischio effettivo che la loro vita, integrità fisica
e libertà siano minacciate
• Natura imprevedibile e senza discriminazione
39
Protezione Umanitaria
D.Lgs 286/98, art.5, comma6
• Art.32 D.Lgs 251/07
• Carattere residuale
• Persone per le quali non sussistono i presupposti per il riconoscimento
della protezione internazionale - gravi motivi di carattere umanitario
(problemi di salute, vulnerabilità)
• Persone alle quali è prevista l’applicazione delle clausole di esclusione dal
riconoscimento della protezione internazionale ma che se espulse
sarebbero a rischio della vita o di trattamenti inumani e degradanti
40
Differenze ?
Status di rifugiato
Convenzione 1951
•Persecuzione (rischio
per la vita, tortura, trattamenti
Inumani e degradanti)
•Rischio fondato
•Agente di persecuzione
•Mancata protezione (non può
o non vuole)
•Nesso causale (razza,
nazionalità, religione, particolare
Gruppo sociale)
Protezione sussidiaria
•Danno Grave (rischio per
la vita, tortura,trattamenti inumani
e degradanti)
•Rischio fondato (se ha già subito
Persecuzioni o danni gravi, o
minacce dirette costituisce
un serio indizio della
fondatezza del timore, art.3 –
non presupposto per
riconoscimento )
•Agente di persecuzione
•Mancata protezione
(Non può o non vuole)
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Tratta – protezione
internazionale
• Spesso considerate/i come migranti irregolari
• Confusione tra i sistemi di protezione
• Non tutte VdT sono bisognose di protezione
internazionale
• VdT può essere bisognosa di protezione prima
di diventare vittima di tratta
• Può essere bisognosa di protezione a
causa/come conseguenza della tratta
Collegamento tra il Protocollo sulla Tratta e
Diritto Internazionale dei Rifugiati
Art. 14 Clausola di Salvaguardia:
“(1) Nessuna disposizione del presente Protocollo
pregiudica i diritti, gli obblighi e le responsabilita degli
Stati ed individui ai sensi del diritto internazionale,
compreso il diritto internazionale umanitario e il diritto
internazionale dei diritti umani e, in particolare, laddove
appplicbile, la Convenzione di Ginevra del 1951 e il
Protocollo del 1967 relativi allo status di rifugiato ed al
principio di non-refoulement.
Elementi che determinano un
fondato timore di persecuzione
• Tutti gli elementi della definizione
• Circostanze individuali
• Rischio in caso di ritorno nel paese di
origine
• Ruolo delle autorità del paese di origine
• Informazioni sul paese di origine
Linee guida UNHCR sull’applicabilità dello status di rifugiato alle vittime di tratta
ed alle persone a rischio di tratta (2006). Identificazione e Segnalazione di
Vittime di Tratta alle procedure di riconoscimento (2009). Rapporto Nazioni
Unite Human Trafficking: Prevent, Combat, Protect (2011). Position du HCR
relative à l’application de l’Article 1°(2) de la Convention de 1951 (…) aux
victimes de traite en France (12 juin 2012)
• Come assicurare che le vittime di tratta che sono
anche bisognose di protezione internazionale
siano identificate, assistite, protette? Come
assicurare che richiedenti asilo vittime di tratta
siano identificate/i, assistite/i, protette/i?
• Mandato UNHCR: Prevenzione Indentificazione – Protezione - Soluzioni
Tratta – concetto di
persecuzione
• Persecuzione: nessuna definizione – spazio per una
interpretazione che tiene conto di nuove forme di violazioni dei diritti
umani e dello sviluppo del diritto internazionale
• Possibili gravi danni/persecuzioni in caso di rientro:
– Essere nuovamente vittima di tratta (consensus su tratta = persecuzione, in
quanto implica generalmente violenza sessuale, riduzione in schiavitù,
restrizione libertà di movimento, maltrattamenti, lavoro forzato, prostituzione
forzata, etc)
– Maltrattamenti e intimidazioni da parte dei trafficanti/organizzazioni criminali
– Discriminazione da parte delle autorità
– Ostracismo, discriminazione, esclusione da parte della famiglia/comunità
• Agente di persecuzione: trafficanti, organizzazioni criminali, membri
della famiglia – mancata protezione da parte dello Stato
• Luogo della persecuzione
Tratta – timore fondato
• Rischio in caso di rimpatrio
• “Compelling reasons” a causa di
persecuzioni particolarmente gravi subite
in passato
Tratta – nesso causale
• Motivazione generalmente legata al profitto
• Spesso selezione influenzata da altri motivi:
– razza/nazionalità (clan minoritario in Somalia, gruppo etnico in
CI)
– religione (donna hindu in India di classe sociale particolarmente
bassa)
– opinione politica
– appartenenza ad un determinato gruppo sociale
(caratteristica comune e immutabile o persecuzione nella
società): donne, bambini, vittima di tratta
• Mancata protezione dallo Stato per uno dei motivi
Identificazione vittime di tratta –
possibili problemi
• Particolarmente difficile in un contesto flussi misti
• Non si identificano spontaneamente, non raccontano le
loro storie per paura dei trafficanti, ripercussioni sulla
famiglia, poca fiducia nei sistemi/servizi di protezione
• Questione di tratta non emerge durante intervista di
determinazione dei bisogni di protezione internazionale –
vergogna, paura, mancanza di informazione, intervista
non appropriata
Identificazione vittime di tratta bisognose di
protezione – possibili raccomandazioni
•
•
•
•
•
•
•
Fiducia, trasparenza, confidenzialità,cultura
Contatto, comunicazione operatori/vittime – ruolo fondamentale del
mediatore culturale
Informazione sulle procedure, sistemi/meccanismi di protezione, possibili
soluzioni – come, dove?
Chiari indicatori: età, genere, documentazione, tragitto, impossibilità di
telefonare, etc.
Coordinamento tra sistemi di protezione/tutela: previsioni normative
chiare, meccanismi di segnalazione, formazione comune
Monitoraggio, scambio di informazione
Varietà di risposte: assistenza medica, psico-sociale, assistenza legale,
protezione, assistenza per il rimpatrio volontario e la reintegrazione
Identificazione e segnalazione di vittime di tratta
alle procedure per la determinazione di protezione
internazionale – Raccomandazioni UNHCR
• Studio comparativo, UNHCR Ottobre 2009
• Collegamento tra tratta degli esseri umani e protezione
internazionale dovrebbe essere esplicito nella
legislazione nazionale
• Linee-guida, istruzioni che indicano che VdT possono
essere bisognose di protezione internazionale
• Assessment iniziali dovrebbero includere domande su
bisogni di protezione internazionale
• Formazione comune – personale qualificato
• Monitoraggio
Come garantire protezione – possibili
raccomandazioni
•
Identificazione:
•
Informazione: sulle procedure, sistemi/meccanismi di protezione, possibili soluzioni – come,
dove?
•
Accesso alle procedure e sistemi di tutela e assistenza
•
Coordinamento tra sistemi di protezione/tutela: previsioni normative chiare, meccanismi di
segnalazione, formazione comune
•
Monitoraggio, scambio di informazione
•
Varietà di risposte: assistenza medica, psico-sociale, assistenza legale, protezione, assistenza
per il rimpatrio volontario e la reintegrazione
- Confidenzialità, fiducia, sicurezza, trasparenza,cultura
- Contatto, comunicazione operatori/vittime – ruolo fondamentale del
mediatore culturale
- Chiari indicatori: età, genere, documentazione, tragitto, impossibilità di
telefonare, etc.
Tecniche dell’Intervista –
WHO Ethical and Safety Recommendations for Interviewing Trafficked Women,
Zimmerman and Watts, 2003
DO NOT HARM – sempre considerare potenziale vittima
KNOW YOUR SUBJECT AND ASSESS THE RISK – valutare rischi per
ogni individuo
3. REFERRAL INFORMATION- NO PROMISE THAT YOU CANNOT
FULFILL – informazioni nella lingua appropriata su servizi legali, sociali,
sanitari, sicurezza
4. SELECT AND PREPARE INTERPRETER
5. ENSURE ANONIMITY AND CONFIDENTIALITY – in tutte le fasi della
procedura
6. INFORMED CONSENT – obiettivo dell’intervista o segnalazione deve
essere chiaro
7. LISTENING AND RESPECT
8. DO NOT RE-TRAUMATIZE – attenzione alle domande
9. BE PREPARED FOR EMERGENCY INTERVENTION
10. PUT INFORMATION COLLECTED TO GOOD USE
1.
2.
53
Valutazione di Credibilità nei casi di tratta
54
55
Elementi di valutazione - identificazione
• Obbligo di cooperazione nel circostanziare la domande
(direttiva UE)
• Dichiarazione del/la richiedente: spesso elemento
principale, a volte unico elemento
• Poca documentazione o informazione COI specializzate
• Impatto di sentimenti di vergogna, paura
56
Valutazione individuale, oggettiva ed imparziale
• Standard UE
• Vanno prese in considerazione circostanze
individuali
• Altri fattori: funzionamento della memoria,
pregiudizi/preconcetti/aspettative
dell’esaminatore
57
Indicatori di credibilità
•
•
•
•
Livello di dettaglio
Coerenza interna
Coerenza esterna
Plausibilità
58
•
•
•
•
UN Advocacy
sulla Tratta
nell’UE
•
UNODC, UNHCR, OHCHR,
UNICEF, ILO, UN Women
Approccio Olistico e Integrato “4
Ps” (Prevenzione,
Procedimento giudiziario,
Protezione, Partnernariato)
Approccio basato sui Diritti
Umani
Influenzare la legislazione e le
politiche UE sulla tratta
Promuovere rispetto standards
e normativa internazionale e
delle Nazioni Unite
UN Joint Commentary on the EU Directive –
A Human Rights-Based approach
http://www.unhcr.org/refworld/docid/4edcbf932.html
Raccomandazioni Nazioni Unite
• Indentificazione precoce (esperti)
• Accesso incondizionale all’assistenza (art.11,3 Direttiva UE) –
shelter,
• Periodo di riflessione/ripresa (minimo 90 giorni)
• Assistenza e protezione – permesso di soggiorno scollegato dal
procedimento penale
• Possibilità di chiedere protezione internazionale
• Informazione sulle procedure di asilo (art.11,6 della Direttiva)
• Meccanismi di collegamento/segnalazione con l’autorità
competente per l’asilo
• Coinvolgimento delle ONG
61
Trasposizione della Direttiva UE 2011/36/UE
• Clausola di salvaguardia diritti umani e
Convenzione di Ginevra del 1951
• Misure che facilitino il
coordinamento/rinvio tra la istituzioni che
si occupano di tutela e assistenza alle
vittime di tratta e a quelle che hanno
competenza sull’asilo
• Misure particolari per la protezione dei
minori non accompagnati
62
Grazie!
[email protected]
63
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Slide 1 - Progetto HAVEN in HARBOUR