I PRINCIPALI
CONCETTI DI SURFCASTING
a cura di Dario Limone
IL SURFCASTING - a cura di Dario Limone
a. LEGGERE LA SPIAGGIA
b. LEGGERE IL MARE
c. LA ROSA DEI VENTI
d. LA LUNA
e. IL BAROMETRO
f. LE SPECIE ITTICHE
g. LE ESCHE
h. I MONOFILI
i. I PIOMBI
j. GLI AMI
k. LE CANNE
l. I MULINELLI
m. L’ATTREZZATURA SURF
n. PRONTO SOCCORSO
o. ALIMENTAZIONE
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La premessa è d’obbligo
………..
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Pescare dalla spiaggia in molti crea perplessità per il tipo di catture effettuabili.
Ai nostri occhi appare questo deserto bagnato da un mare uniforme; ma non è così.
Una attenta osservazione della sabbia e del mare evidenzia la presenza di tutti quei
microrganismi , che danno inizio alla catena alimentare
Il motivo che induce molte persone a pescare dalla spiaggia è, a parer mio, da
ricercarsi in quell’istinto primordiale della pesca, innato nell’uomo.
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Si affrontano spesso condizioni meteo-marine
estreme per essere ripagati dalla cattura di un piccolo
pesce e a volte nemmeno quello.
Generalmente la battuta inizia a casa, si consultano
febbrilmente le condizioni meteorologiche, si
procurano le esche, si contattano gli amici per iniziare
l’ennesima avventura.
La comunicazione in spiaggia tra i componenti del
gruppo di pesca avviene quasi in modo telepatico.
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Foto di walter mozzoni
MASSA DI CARRARA (MS)
Telefono: 0585 792632
Sito web: http://[email protected]
I rituali che si esplicano hanno qualcosa di magico e di
irrazionale.
Il vero surfcastman non va in spiaggia per la mattanza
e si accontenta di quei pochi secondi nei quali vede
viva la sua canna.
Immediatamente si sentono le pulsazioni del proprio
cuore accelerate, la mano, la canna, il mulinello, la
lenza, il piombo, il terminale, l’amo non esistono più e
si ha la sensazione della comunicazione diretta con la
nostra preda.
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La pesca vive di empirismi derivati dall’esperienza e
dall’istinto.
Essere dei pescatori è un modo di interpretare la
vita, è il cordone ombelicale mai tagliato con la
natura che ci circonda ….
La condizione necessaria per il formarsi di una
mareggiata è il vento, che, aumentando di intensità,
forma le onde.
Queste creano la corrente primaria ( c.p. ), che avrà
sempre la stessa direzione del vento, dal largo verso
riva.
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Le onde quando si impattano sul basso fondale effettuano una
opera di scavo, esponendo materiale sia organico ( anellidi ,
crostacei , bivalvi ,etc. ) sia inorganico ( pietrisco, etc ) ed
esauriscono la loro corsa esplodendo sulla riva.
La risacca in una mareggiata induce il formarsi della corrente
secondaria ( c.s. ), che dalla riva si dirige verso il largo,
trasportando con se materiale sia organico sia inorganico.
Durante una mareggiata avremo una fase montante, dove
l’intensità della c.p. è maggiore della c.s. ; seguirà una fase
costante, dove l’intensità della c.p. e della c.s. si equivalgono.
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In questa fase si formerà l’impianto di pesca, perché le
sostanze organiche ed inorganiche trasportate dalla
c.p. e dalla c.s. si depositano sul fondo formando un
cumulo detritico.
Osservando una mareggiata vedremo che le onde in
alcuni punti non rifrangono ( canalone ), perché c’è
maggiore profondità e terminano la loro corsa sulla
riva, formando su di essa ampi golfi.
La frequenza ottimale per una battuta di surfcasting è
tra le 9 e le 13 onde al minuto.
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Il canalone è una postazione privilegiata
durante la mareggiata, perché ci consente di
rimanere in pesca grazie alla sua maggiore
profondità.
I pesci che abitano le secche prospicienti la
costa, per un loro istinto naturale sanno bene
del materiale organico esposto dalla
mareggiata ed iniziano un avvicinamento
verso la riva seguendo delle rotte ben precise
(autostrade sottomarine).
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I grufolatori ( orate , saraghi , mormore , etc . ) per
alimentarsi seguono delle modalità obbligate:
generalmente si concentrano dove c’è il cumulo
detritico o il canalone.
Il loro accostamento avviene controcorrente ,
sembrerebbe che percepiscano il cibo attraverso
l’olfatto.
I predatori ( spigole, serra, etc. ) sono condizionati nei
loro spostamenti dalla presenza dei pesci di cui si
cibano.
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Ma ritorniamo alle voci elencate
all’inizio e chiariamone con ordine il
significato.
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a.LEGGERE LA SPIAGGIA
La spiaggia è formata da sabbia; a volte da ciottoli.
Può avere una granulometria diversa: fine, media, doppia.
Generalmente la granulometria è legata sia alla profondità del
mare che alla frequenza delle mareggiate.
La sabbia fine indica un basso fondale e/o frequenti mareggiate,
mentre la sabbia doppia l’opposto.
Quando ci si reca sulla spiaggia bisogna apprezzarne il profilo.
Potremo notare scalini, anse profonde, punte.
Le prime due condizioni indicano che in quel punto il mare è più
profondo (postazione ideale da usarsi durante la mareggiata),
mentre l’ultima indica un fondale più basso (postazione ideale da
usarsi nella parte finale della mareggiata per un residuo di
corrente ancora presente).
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b)LEGGERE IL MARE
La superficie del mare generalmente è uniforme e ciò induce
a pensare , che lo sia anche il fondale sottostante .
Se usiamo delle lenti polarizzate , che ci consentono una
visione più nitida , ci rendiamo conto che nel mare ci sono
delle zone più scure e delle zone più chiare .
Nelle zone scure il mare è più profondo , ciò dipende dalla
presenza di depressioni del fondo marino , che hanno un
diametro oscillante da qualche metro fino a decine di metri .
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d.LA ROSA DEI VENTI
Nord tramontana
Nord-est grecale
Est levante
Sud-est scirocco
Sud ostro o mezzogiorno
Sud-ovest libeccio
Ovest ponente
Nord-ovest maestrale
La sua conoscenza è importante per stabilire l’esposizione
delle spiaggie e quindi organizzare la nostra battuta di pesca .
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e.LA LUNA
Sicuramente ha influenza sul mare.
Ancora oggi si discute se possa influenzare le nostre catture.
Fatta eccezione di empirismi, scientificamente ancora non si è
dimostrato nulla.
IL BAROMETRO
Indica il variare della pressione atmosferica .
L’alta pressione è sinonimo di tempo buono , mentre la bassa
di tempo cattivo .
Generalmente il passaggio dall’alta alla bassa pressione è un
momento favorevole per la pesca.
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f. LE SPECIE ITTICHE
Le specie ittiche insidiabili dalla spiaggia sono molteplici.
I pesci più comuni sono: mormore, orate, saraghi, spigole,
lecce stella, pesci piatti, gronghi.
I pesci meno comuni sono: serra, balestra, razze, lecce amia,
ricciole, barracuda, squali, tunnidi, etc..
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g. LE ESCHE
I grufolatori apprezzano anellidi, bivalvi, crostacei,
molluschi, pezzi di pesce, bigattino.
I predatori apprezzano il pesce vivo ed a volte anche le
esche per i grufolatori.
E’ buona norma documentarsi sulle preferenze alimentari
dei pesci del posto, perché a volte ci sono delle differenze
sostanziali.
L’alimentazione varia in base al momento stagionale, così
come accade per l’uomo.
Sicuramente in inverno occorrono esche a maggiore
contenuto proteico.
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h. I MONOFILI
Esistono centinaia di tipi diversi con finalità diverse (esempio:
per imbobinare, per finali, per shock leader, in fluorocarbonio, in
multi fibre, trasparenti, colorati, etc.).
La tendenza attuale è quella di avere monofili con assenza di
memoria, poco o nullo allungamento, in fluorocarbonio, con
diametri sottili in proporzione al pesce insidiato (esempio uno
0,12 per pescare le mormore, che possono raggiungere anche il
Kg di peso).
Personalmente sono convinto, che più della invisibilità del
monofilo od il colore, è la leggerezza di presentazione dell’esca,
che fa la differenza. Sembrerebbe che i pesci abbiano una specie
di bilancia digitale incorporata, capace di stimare il peso ed il
comportamento della nostra esca in quella condizione meteo
marina.
In ogni caso c’è ancora tanto empirismo e nulla di scientifico.
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i. I PIOMBI
Sono divisibili in due grandi categorie : da tenuta e da distanza .
I piombi più comuni da tenuta sono : i rampinati , i coni , le
piramidi .
I piombi da distanza sono tutti quelli , che hanno una forma
ogivale , atta ad avere una buona penetrazione nell’aria .
Ci sono poi dei piombi intermedi come quelli di forma a sfera od
a pera .
I piombi possono essere colorati , plastificati , fosforescenti ,
accogliere degli star light o della pastura . Probabilmente il
piombo verrà sostituito da una lega non inquinante .
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l. GLI AMI
Sostanzialmente due grosse categorie: da ingoio e da
ferrata veloce.
Gli ami possono essere a gambo lungo, medio , corto ed
avere una pancia più o meno larga.
Si legano attraverso una paletta od un occhiello posti alla
fine del gambo.
Generalmente sono costruiti in carbonio, titanio, acciaio.
Oggi si tende a costruirli in materiale biodegradabile.
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m. LE CANNE
Oggi sono sottili, leggere, potenti, sensibili.
Possono avere azione parabolica, progressiva, semiripartita,
ripartita.
Consentono , accoppiate a monofili e mulinelli adeguati, il
raggiungimento di distanze ragguardevoli. Generalmente
sono costruite in carbonio, a volte unito ad altro materiale
nobile.
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n. I MULINELLI
Esistono due grosse categorie: fissi e rotanti.
Generalmente dalla spiaggia si pesca col fisso.
La tendenza attuale è quella di usare mulinelli a grossa
bobina conica, dotati di cuscinetti a sfera, per garantire una
maggiore fluidità all’azione di pesca.
I mulinelli rotanti sono destinati all’uso delle canne
ripartite.
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1/10
L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
2 canne dai 4m ai 5m ad azione 150 gr
2 canne dai 4m ai 5m ad azione 120 gr
2 canne dai 4m ai 5m ad azione 80 gr
2 mulinelli misura da 7000 a 10000
2 mulinelli misura da 4000 a 5000
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
2/10
1 tripode o 2 picchetti da spiaggia lunghi almeno 1,20 m
1 serbidora
Monofili per terminali dei seguenti diametri:
0,16 - 0,18 - 0,20 - 0,22 - 0,25 - 0,30 - 0,35
Monofili per shock leader dei seguenti diametri:
0,40 - 0,50 - 0,60 (nylon)
0,12 - 0,18 - 0,22 (multifibre)
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
3/10
Ami
Ami per ingoio: n° 10 – 8 – 6 – 4 – 2 - 1.0 - 2.0
Ami per ferrata rapida: n° 14 – 12 – 10 – 8 – 6 – 4 – 2 - 1.0 - 2.0
2 aghi per innesco
Filo elastico ( lycra )
Slamatore
2 paia di forbici
1 coltello normale ed 1 sfilettatore
1 pinzetta per minuteria
Perline di vario diametro, incluse quelle fosforescenti
Stopper semplici
Stopper con perline e girellina
Girelle dal n° 22 al n° 8
Girelle triple
Girelle con moschettone dal n° 14 al n° 6
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
4/10
Sbobinatore a pile
Micrometro
2 Lampade frontali con relative batterie (migliori quelle alogene)
1 raffio o 1 guadino a bocca larga
1 secchio in plastica pieghevole o rigido
1 sedia comoda in alluminio
1 telo trasparente ed impermeabile 4m x 4m
1 ombrellone in materiale impermeabile + tiranti + picchetti di
ancoraggio
1 ombrello normale
1 asciugamano o straccio per le mani
1 cambio di biancheria completo da tenere in auto
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
5/10
1 tenuta impermeabile, meglio se di Goretex
1 cappello con paraorecchie caldo
1 cappello in filo
1 tuta termica intera o giacca e pantalone con facile accesso per
i bisogni fisiologici
1 foulard di seta o lino o cotone
1 maglietta intima aderente di cotone a maniche lunghe
1 camicia comoda di cotone
1 maglione o di cotone pesante o di pile o di lana
1 pantalone comodo
1 paio di scarponcini alti meglio se di Cordura o di Goretex
1 paio di stivali in neoprene fino alle ginocchia
1 paio di guanti sono buoni quelli in neoprene che usano i sub
2 paia di calzettoni lunghi tecnici
1 scaldamani
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
6/10
1 paio di occhiali polarizzati
1 paio di occhiali da vista di riserva
1 borsa frigo o un frigo rigido per le esche , per il pescato e per i
viveri
1 tronchesina
1 piccola pinza a becco curvo con zigrinatura
1 cacciavite con varie punte generalmente ha anche una calamiya
incorporata
2 accendini con fiamma turbo
1 scatolo con aghi per cucire
Farmaci personali :custodirli in scatolini porta pillole
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER 7/10
PRONTO SOCCORSO :
Portare sempre durante le battute di pesca di vari giorni :
antinfiammatori sistemici ( Bentelan 4 mg fiale ) + siringa da 10 ml +
salviettine disinfettanti .
antistaminici ( Aerius compresse )
antiasmatici ( Clenil compositu spray )
colliri antinfiammatori con antibiotico ( betabioptal ) tenere a temperature
basse
antidiarroici ( imodium )
antidolorifici ( aulin bustine – novalgina gocce )
antinfiammatori locali ( gentalyn beta crema - localyn oto gocce )
antibiotici ( azitrocin cp – ciproxin cp- bactrim forte cp )
antipiretici ( tachipirina 500 mg cp )
1 termometro
1 sfignomanometro
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
Cotton fiock
forbicine
garze sterili
cerotto
disinfettante
punti di sutura
pinzetta anatomica e chirurgica
porta aghi
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8/10
L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
9/10
ALIMENTAZIONE:
Se la temperatura è alta preferire: panini con verdure,
frutta (meglio banane), tea, coca cola sgasata, acqua.
Se la temperatura è fredda preferire: panini con proteine e
grassi, cioccolata fondente o marmellata, tea o caffè caldi
e ben zuccherati.
Non ho menzionato volutamente l’alcool per due motivi, il
primo un suo abuso è pericoloso per la guida, il secondo
non riscalda in modo duraturo, è come se bruciasse la
paglia secca, grande e rapido calore, ma di breve durata.
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L’ATTREZZATURA DEL SURFCASTER
10/10
E non è finita!
…. dulcis in fundo …….
…. Un mazzo così……
…. di Buona Sorte!.......
….e qualche “in
c..o alla balena!!!!...
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