PRESENTA
UNA RIFLESSIONE SULLA
VIOLENZA DI GENERE OMOFOBIA
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Wonderwall- Oasis
“Forse sarai colei che mi salverà e dopotutto
tu sei il mio wonderwall”.
Cos’è un wonderwall?
Una donna, un muro delle meraviglie,
un’ancora di salvezza, un rifugio,
qualcuno su cui puoi sempre contare…
“La violenza di genere e tutte le
forme di molestia e di
sfruttamento sessuale, incluse
quelle derivanti da pregiudizi
culturali e da traffici
internazionali, sono incompatibili
con la dignità e il valore della
persona umana e devono essere
eliminate. Questo obiettivo può
essere conseguito attraverso
strumenti legislativi e attraverso
un’azione nazionale e una
cooperazione internazionale in
campi come lo sviluppo
economico e sociale, l’educazione,
la tutela della maternità e della
salute, i servizi sociali”.
(Dichiarazione di Vienna
delle Nazioni Unite, 1993, art.18)
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Elina Chouvet , artista messicana, ha dato vita al progetto
“zapatos rojos” cioè “scarpette rosse” : ha esposto nelle piazze
principali di molte città del mondo migliaia di scarpe rosse a
rappresentare le migliaia di donne che ogni anno sono vittima
di femminicidio.
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Le scarpe rosse rappresentano il sangue che ogni giorno le donne
versano per mano dei propri mariti, padri, ex compagni o fidanzati.
Ogni paio rappresenta una donna e la traccia della violenza subita,
donne di cui rimangono solo le scarpe.
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Sono state 180 le donne uccise in
Italia a causa delle violenza di
genere. Centottanta femminicidi
compiuti in tutta la Penisola, ai quali
occorre sommare i tentati
femminicidi. Le vittime di
femminicidio vengono uccise
prevalentemente in casa (63%) e
spesso non sono le uniche a
soccombere: nel 2012 otto persone,
tra le quali anche figli della coppia,
sono state ammazzate durante la
furia omicida. Nei primi sei mesi del
2013 le vittime sono state 65 (una
donna uccisa ogni due giorni e
mezzo).
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“Donne mie che siete pigre,
angosciate, impaurite,
sappiate che se volete diventare
persone e non oggetti,
dovete fare subito una guerra dolorosa e gioiosa,
non contro gli uomini,
ma contro voi stesse
che vi cavate gli occhi con le dita
per non vedere le ingiustizie
che vi fanno”
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Malala Yousafzai è la giovane attivista pachistana per i diritti
umani e il diritto allo studio delle giovani in Pakistan, ridotta
in fin di vita dai talebani e premio Nobel per la Pace 2013.
All'età di tredici anni era diventata celebre per il blog, da lei
curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei
talebani pakistani, contrario ai diritti delle donne. A Malala è
dedicata la canzone “Aisha”
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 L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti
dell'omosessualità e di persone gay, lesbiche,
bisessuali e transessuali (LGBT), basata sul pregiudizio.
L'Unione Europea la considera analoga al razzismo,
alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo. Con il termine
"omofobia" quindi si indica generalmente un insieme di
sentimenti, pensieri e comportamenti avversi
all'omosessualità o alle persone omosessuali.
 L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica
delle varie fobie; infatti, non compare né nel DSM né
nella classificazione ICD; il termine, come nel caso della
xenofobia, è solitamente utilizzato in un'accezione generica
(riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica.
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 L'omofobia può diventare causa di episodi di bullismo,
di violenza o di mobbing nei confronti delle
persone LGBT. Secondo l'Agenzia per i diritti Fondamentali
(FRA) dell’Unione Europea l'omofobia nel 2009 danneggia la
salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone
in Europa. L'Italia è il paese dell'Unione Europea con il maggior
tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale. Secondo i dati
del Dipartimento di Salute Pubblica i suicidi della popolazione
gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno
diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali.
 La città di Milano ha sospeso nel 2012 il gemellaggio con la città
di San Pietroburgo, Russia, avvenuto nel 1967, in seguito al
divieto del governo russo di fare "propaganda omosessuale".
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una riflessione sulla violenza di genere