La lombalgia cronica Visto del concetto di SMARTERehab Dianne Andreotti BSc(PT), MSPA SMARTERehab Accredited Tutor Congresso San Raffaele Milano 18.12.10 Situazione clinica attuale • Alcuni pazienti guariscono, alcuni no o continuano ad avere ricadute (diventano cronici) • => perché alcuni non migliorano? • => come possiamo scegliere la strategia riabilitativa più mirata? • => come possiamo identificare precocemente quelli che sono a rischio di diventare cronici? La lombalgia • Si divide in 3 grande gruppi: patologia della colonna seria (stimato di essere non più di 12%), problemi di radici nervosi (stimato di essere il 5%) e lombalgia non-specifica (il resto). (Savingy et al., 2009) • I pazienti con la lombalgia acuta ricuperano lentamente e più o meno 1/3 non riescono a ricuperare entro l’anno. (Henschke et al., 2008) Lombalgia cronica non-specifica Definizione: dolore che supera i tempi normali di guarigione e/o dolore in cui nessuna patologia periferica significativa è presente Ci sono prove evidenti nella lombalgia cronica non-specifica che cambiamenti strutturali della colonna vertebrale hanno poco impatto nel andamento e nel risultato (Koes et al 2006, Carragee et al 2004, Kleinstück et al 2006) Storicamente Quantità di lesione del tessuto = quantità di dolore ↓ il danno del tessuto = ↓ il dolore (Descartes 1664) La Guarigione D.Butler, L. Moseley_ Explain Pain 2003 C’è chiara evidenza che l’input nocicettivo prolungato, dopo trauma o infiammazione del tessuto, porta ad un aumento dell’eccitabilità sensoriale del SNC (Woolf et al 2000, Curatolo et al 2006) Sensibilizzazione o dolore centrale Dolore acuto • È auto-limitante e serve la funzione biologica di protezione fornendo l’avvertimento del danno nel tessuto • È un sintomo d’un processo di malattia nel tessuto danneggiato o malato. (Richeimer, 2000) Dolore cronico • Non serve a nessuna funzione biologica di protezione • Non è un sintomo ma un processo di malattia • Se la cura è inadeguata si può sviluppare sintomi associati come l’ansia, la paura, la depressione e l’insonnia cronica e la difficoltà con interreazioni sociali. (Richeimer, 2000) I cambiamenti conosciuti nella lombalgia cronica rispetto a soggetti normali Cambiamenti motori • Funzione senso-motoria – Propriocezione, tatto, funzione oculo-motorio, stabilità posturale • Squilibrio muscolare – Gusto, udito, olfatto Cambiamenti struttura muscolare • Cambiamenti plastici nel SNC Infiltrazioni adipose estensori – Sensibilità centrale Risposta di rilassamento in • Segni neurologici flessione – Riflessi spinali e riflessi primitivi Resistenza muscoli spinale • Funzioni cognitive alterate Cambiamento degli schemi di – Psicologiche e di apprendimento movimento • Sonno disturbato Traslazione segmentale • Cambiamenti della personalità La funzione respiratoria è alterata • Cambiamenti del sistema nervoso autonomo – Cambiamenti del reclutamento muscolare per il controllo del tronco – – – – – – – Cambiamenti funzionali del SNC • Cambiamenti motori • Funzione senso-motoria – Propriocezione, tatto, funzione oculo-motorio, stabilità posturale • Squilibrio muscolare – Gusto, udito, olfatto Cambiamenti struttura muscolare • Cambiamenti plastici nel SNC Infiltrazioni adipose estensori – Sensibilità centrale Risposta di rilassamento in • Segni neurologici flessione – Riflessi spinali e riflessi primitivi Resistenza muscoli spinale • Funzioni cognitive alterate Cambiamento degli schemi di – Psicologiche e di apprendimento movimento • Sonno disturbato Traslazione segmentale • Cambiamenti della personalità La funzione respiratoria è alterata • Cambiamenti del sistema nervoso autonomo – Cambiamenti del reclutamento muscolare per il controllo del tronco – – – – – – – Cambiamenti funzionali del SNC Cosa vuole dire clinicamente? • • • • • ↓ stabilità posturale ↓ discriminazione tattile ↓ immagine corporea ↓ propriocezione ↑ tono muscolare – presenza dei riflessi primitivi e ↑ riflessi spinali • Cambiamento del reclutamento muscolare => pattern di movimento alterati Guardate questi persone con la lombalgia cronica Si crede che la cattiva stabilità e la mancanza di controllo del movimento porta allo stress meccanico ripetuto => microtrauma => input nocicettivo prolungato (O’Sullivan 2000, 2005, Richardson et al 2004, Barr et al 2005) Pattern di movimento • Normalmente ci muoviamo in pattern o schemi • Per poter funzionare in modo sano il SNC sceglie da una grande varietà di pattern • È necessario variare le posture e le sequenze della catena cinetica per evitare il sovraccarico dei tessuti Controllo del Pattern di Movimento • Se perdiamo questa abilità rischiamo di: => superare la capacità di carico => compromettere la capacità di riparazione del tessuto • Ne consegue o risulta: => input nocicettivo e patologia Per avere la capacità di controllare e variare i pattern di movimento con facilità e economicità => Occorre una sana funzione neuromotoria La funzione neuromotoria • é il processo con il quale il Sistema Nervoso Centrale – Riceve e elabora informazioni senso-motorie (visivo, vestibolare, propriocettivo) – Elabora informazioni cognitive (memoria, concentrazione, attenzione, soluzione dei problemi, presa di decisione) – Risolve conflitti senso-motori e cognitivi Cambiamento del Pattern di Movimento Tanti studi mostrano che il cambiamento d’un pattern di movimento è associato a dolore e disabilità e che possiamo classificare i cambiamenti e correggerli. (Sahrmann 2002; Van Dillen et al 2001, 2003a , 2007; Dankaerts et al 2006 a,b,c, 2007; O’Sullivan et al., 2003, 2006; Burnett et al., 2004; Gombatto et al 2007; Fersum et al 2009; Trudelle-Jackson et al 2008; Luomajoki et al 2007; Schon-Ohlsson et al 2005) 2 domande si presentono: Cosa contribuisce ai cambiamenti di pattern di movimento? Cosa possiamo fare? Acuità propriocettiva e ripresentazione corticale Pazienti con la lombalgia cronica hanno meno acuità propriocettiva della schiena [Brumagne et al 2004], hanno una ripresentazione corticale della schiena sensibilmente differente dei controlli sani [Flor et al 1997], e trovano l’esecuzione di movimenti sottili del bacino e della schiena più difficile che persone senza dolore lombare. (Moseley, 2008) Sensibilità discriminativa e immagine corporea Moseley, 2008 Sensibilità discriminativa e controllo motorio: Luomajoki e Moseley, 2010 TPD = controllo motorio ANALISI STATISTICA OMOGENEITA’ 50 media test falliti 45 40 37.65 35 30 25 p= 0.001* 27.88 20 15 10 5 0 controlli lombalgici Carzaniga,Santambrogio, Valagussa, Meroni 2010 RISULTATI soglia della TPD sul tronco posteriore: lombalgici controlli -4.5 -4 -3.5 -3 -2.5 * -2 -1.5 -1 -0.5 0 1 *= significativo 2 3 sinistra * * * * * * * 4 5 6 7 0 0.5 1 1.5 2 2.5 * * * * 3 3.5 4 * destra * * * * * Carzaniga,Santambrogio, Valagussa, Meroni 2010 8 9 10 4.5 area del dolore meno percepita TPD indicatore di S1 (Moseley et al., 2007; Flor et al., 1997) riduzione del controllo motorio aumento dei carici non controllati alla colonna presenza di riflessi primitivi altera il tono muscolare (Gibbons 2006) riduzione del controllo motorio aumento dei carici non controllati alla colonna Riflesso Spinal Galant Riflesso Foot Tendon Guard Trattamento • Analizzare i pattern di movimento o le posizioni statiche provocativi • Screening per problemi senso-motori e presenza dei riflessi • Facilitare il ricupero del controllo: - migliorando l’input sensoriale - migliorando il reclutamento muscolare - eliminando restrizioni articolari, fasciali, neurali, muscolari Paziente con difficoltà di controllare il carico in flessione Analizzare i pattern di movimento o le posizioni statiche provocativi Valutazione: È capace di mantenere la colonna lombare in posizione neutra mentre muove sopra o sotto provocando un carico di flessione Posizione neutra Controllo della posizione neutra con un carico in flessione Facilitare il controllo • Trattamento senso-motorio, se necessario: • Propriocezione • Discriminazione tattile • Stabilità posturale • Incoccio della linea mediana • Controllo oculo-motorio Eliminare le restrizioni • Trattamento per controllare i riflessi primitivi se presente • Mobilizzare le articolazioni rigide • Mobilizzare il sistema nervoso Allenare il controllo del movimento Progredire in funzione Allenare i muscoli di controllo specifici Multifido Iliaco Allungare o inibire i muscoli provocando il carico in flessione Grande gluteo + BIT Ischiocrurali Retto dell’addome Incoraggiare il paziente a rimanere attivo e a mantenere il suo normale ritmo quotidiano Obiettivi del concetto SMARTERehab Analizzare il paziente nella sua complessità Trattare il cervello per influenzare movimento, dolore e funzione Cinque categorie Patoanatomica Funzione motoria Meccanismi del dolore Fattori psico-sociali Coordinazione del SNC Take Home Message La lombalgia cronica • Probabilmente il mantenimento dei sintomi non è semplicemente un problema della lesione del tessuto • Probabilmente è più un problema di carici mal controllati e plasticità del SNC • Non è sufficiente pensare semplicemente a muscoli troppo deboli o troppo corti ma dobbiamo indirizzare l’incapacità del SNC a reclutare correttamente Ringrazio per la vostra attenzione! 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