00
Vp
03
06
Vr
Vp’
Vr’
22
Vb
12
CPA’
6,1Nm
CPA’
Vp 005 – 18 Kn
1812 – 00 – 050 – 12,5 Nm
3 Nm
1815 – 03 – 000 – 11 Nm
1818 – 06 – 000 – 9,5 Nm in 6 minuti
Vr = 30 Kn
CPA = 0 Nm (Rotta di collisione)
TCPA = (12,5/30)*60 = 25° minuto
Vb = 266 – 21,5 Kn
25
ACCOSTATA
Vp’ 046 – 18 Kn
Vr’ 37Kn
CPA’ = 2Nm (per costruzione)
Spazio dal minuto 12 al cpa’ = 6,1 Nm
TCPA’ = (6,1 / 37)*60 = 10 minuti
(dopo l’accostata)
00
Vp
03
06
Vr
12
Vp’
Vr’
28
Vb
CPA’
6,1Nm
CPA’
Vp 005 – 18 Kn
1812 – 00 – 050 – 12,5 Nm
3 Nm
1815 – 03 – 000 – 11 Nm
1818 – 06 – 000 – 9,5 Nm in 6 minuti
Vr = 30 Kn
CPA = 0 Nm (Rotta di collisione)
TCPA = (12,5/30)*60 = 25° minuto
Vb = 266 – 21,5 Kn
25
RIDUZIONE
Vp’ 005 – 7 Kn
Vr’ 23,5Kn
CPA’ = 2Nm (per costruzione)
Spazio dal minuto 12 al cpa’ = 6,1 Nm
TCPA’ = (6,1 / 37)*60 = 16 minuti
(dopo la riduzione)
Rientro in rotta (nel caso dell’accostata)
Recupero (nel caso della riduzione)
1) Rispondere alla seguente domanda: “Cosa ha fatto la mia nave?”
60
60
Accostata
Riduzione
00-12 005 – 18Kn
12-22 046 – 18Kn
22-60 Rientro in rotta
00-12 005 – 18Kn
12-28 005 – 7Kn
28-60 Recupero
Misurare questo spazio
ed il relativo angolo
(risultano essere 12,3 Nm
e Rotta rientro 355°). Per
calcolare la velocità di
rientro
basta
fare:
(12,3/38) * 60 = 19,4 Kn
22
12
00
Questo deve essere
lungo 3 Nm (cm) in
quanto in 10 minuti a 18
nodi si percorrono 3Nm
Questo deve essere lungo
3,6 Nm (cm) in quanto in
12 minuti a 18 nodi si
percorrono 3,6 Nm
Questo spazio si deve
misurare e risulta
lungo 12,5Nm (cm).
Pertanto in 32 minuti
la velocità di recupero
risulta essere 23,4Kn
28
12
00
Questo deve essere lungo
1,9 Nm (cm) in quanto in
16 minuti a 7 nodi si
percorrono 1,9 Nm
Questo deve essere lungo
3,6 Nm (cm) in quanto in
12 minuti a 18 nodi si
percorrono 3,6 Nm
Considerazioni finali
(importantissime)
Per chi è abituato a guidare una macchina, la cui capacità di
frenare in poco spazio e di accelerare successivamente sono molto
superiori rispetto ad una nave, potrebbe risultare più comodo
ridurre la velocità che accostare. Anche qualche Armatore,
erroneamente, pensa la stessa cosa. L’esercizio dimostra che una
nave recupera una riduzione con una velocità molto maggiore
rispetto a quella che dovrebbe avere in caso di rientro in rotta. In
entrambe gli esempi è stato preso come obbligatorio il rientro al 60°
minuto, proprio per sottolineare questa differenza.
Ovviamente qualsiasi nave di grandi dimensioni e di grande
dislocamento impiega molto tempo a ridurre ed a recuperare
velocità e, in questo esercizio, NON è stato considerato. In un caso
reale sarebbe molto difficile sia ridurre nei tempi previsti, sia
successivamente recuperare.
È consigliabile ridurre la velocità quando ci sono vincoli nel
pescaggio o quando la presenza di traffico nelle vicinanze rende
pericolosa l’accostata. Nel caso in cui la nave sia vincolata dalla
propria immersione deve renderlo evidente con la opportuna
segnaletica diurna (un cilindro nero) e notturna (tre fanali rossi a
360° in testa d’albero).
Nel fare l’esercizio sul rapportatore potrebbero esserci altri
risultati, forse più precisi, in quanto il software utilizzato
(powerpoint) non permette una grafica vettoriale molto precisa.
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