00
03
06
Vp’
Vr’
12
5,7Nm
Vp
CPA’
24
Vr
30
Vb
Vp 297 – 16 Kn
1812 – 00 – 000 – 10 Nm
2 Nm
1815 – 03 – 000 – 9 Nm
in 6 minuti
1818 – 06 – 000 – 8 Nm
Vr = 20 Kn
CPA = 0 Nm (Rotta di collisione)
TCPA = (10/20)*60 = 30° minuto
Vb = 228 – 19 Kn
ACCOSTATA
Vp’ 343 – 16 Kn
Vr’ 29,5Kn
CPA’ = 2Nm (per costruzione)
Spazio dal minuto 12 al cpa’ = 5,7 Nm
TCPA’ = (5,7 / 29,5)*60 = 12 minuti
(dopo l’accostata)
00
03
06
12
Vp
5,7Nm
Vp’’
Vr’’
CPA’
30
Vr
30
Vb
Vp 297 – 16 Kn
1812 – 00 – 000 – 10 Nm
2 Nm
1815 – 03 – 000 – 9 Nm
in 6 minuti
1818 – 06 – 000 – 8 Nm
Vr = 20 Kn
CPA = 0 Nm (Rotta di collisione)
TCPA = (10/20)*60 = 30° minuto
Vb = 228 – 19 Kn
RIDUZIONE DI VELOCITÀ
Vp’’ 297 – 9,4 Kn
Vr’’ 18,5Kn
CPA’ = 2Nm (per costruzione)
Spazio dal minuto 12 al cpa’ = 5,7 Nm
TCPA’ = (5,7 / 18,5)*60 = 18 minuti
(dopo la riduzione)
Rientro in rotta (nel caso dell’accostata)
Recupero (nel caso della riduzione)
1) Rispondere alla seguente domanda: “Cosa ha fatto la mia nave?”
Accostata
60
00-12 297 – 16Kn
12-24 343 – 16Kn
24-60 Rientro in rotta
Misurare questo spazio ed il relativo angolo
(risultano essere 10,9 Nm e Rotta rientro
285°). Per calcolare la velocità di rientro
basta fare: (10,9/36) * 60 = 18,2 Kn
24
Questo deve essere
lungo 3,2 Nm (cm) in
quanto in 12 minuti a 16
nodi si percorrono 3,2
Nm
12
00
Questo deve essere lungo 3,2
Nm (cm) in quanto in 12 minuti a
16 nodi si percorrono 3,2 Nm
60
Questo spazio si deve misurare e
risulta lungo 10Nm (cm). Pertanto
in 30 minuti la velocità di recupero
risulta essere 20Kn
Riduzione
00-12 297 – 16Kn
12-30 297 – 9,4Kn
30-60 Recupero
30
Questo deve essere lungo 2,82
Nm (cm) in quanto in 18 minuti a
9,4 nodi si percorrono 2,82 Nm
12
Questo deve essere lungo 3,2
Nm (cm) in quanto in 12 minuti a
16 nodi si percorrono 3,2 Nm
Considerazioni finali
(importantissime)
Per chi è abituato a guidare una macchina, la cui capacità di
frenare in poco spazio e di accelerare successivamente sono molto
superiori rispetto ad una nave, potrebbe risultare più comodo
ridurre la velocità che accostare. Anche qualche Armatore,
erroneamente, pensa la stessa cosa. L’esercizio dimostra che una
nave recupera una riduzione con una velocità molto maggiore
rispetto a quella che dovrebbe avere in caso di rientro in rotta. In
entrambe gli esempi è stato preso come obbligatorio il rientro al 60°
minuto, proprio per sottolineare questa differenza.
Ovviamente qualsiasi nave di grandi dimensioni e di grande
dislocamento impiega molto tempo a ridurre ed a recuperare
velocità e, in questo esercizio, NON è stato considerato. In un caso
reale sarebbe molto difficile sia ridurre nei tempi previsti, sia
successivamente recuperare.
È consigliabile ridurre la velocità quando ci sono vincoli nel
pescaggio o quando la presenza di traffico nelle vicinanze rende
pericolosa l’accostata. Nel caso in cui la nave sia vincolata dalla
propria immersione deve renderlo evidente con la opportuna
segnaletica diurna (un cilindro nero) e notturna (tre fanali rossi a
360° in testa d’albero).
Nel fare l’esercizio sul rapportatore potrebbero esserci altri
risultati, forse più precisi, in quanto il software utilizzato
(powerpoint) non permette una grafica vettoriale molto precisa.
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