IIA CONSULTA
DI PASTORALE GIOVANILE
Seminario Campano
9 Febbraio 2015
BEATI VOI PURI DI CUORE PERCHÉ …
TESTIMONIERETE CRISTO !
DAL VANGELO DI MATTEO
Gesù e i bambini
Allora gli furono portati dei bambini perché
imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li
sgridavano. Gesù però disse loro: «Lasciate che i
bambini vengano a me, perché di questi è il regno
dei cieli». E dopo avere imposto loro le mani, se ne
partì.
CHI SONO I RAGAZZI?
Persone da conoscere e amare
LE RAGIONI DEL CAMBIAMENTO
Alberto, un papà, confida a un amico: «A volte mi
sorprendo a guardare mio figlio. Cresce in fretta,
molto in fretta. E mi chiedo che cosa pensano
davvero questi ragazzi. Di noi, di loro stessi …».
RAGAZZI DI OGGI, NON DI IERI!
Cosa pensano questi ragazzi?
Per rispondere ci affidiamo all’esperienza: è
necessario osservare con simpatia e attenzione –
possibilmente senza pregiudizi – i ragazzi che ci
sono affidati.
RAGAZZI DI OGGI, NON DI IERI!
Non possiamo presumere di sapere già tutto,
di conoscere il nostro interlocutore,
di sapere come si fa
a comunicare
la fede.
RAGAZZI DI OGGI, NON DI IERI!
Sui giornali e in internet sentiamo descrivere i
ragazzi tra i 7 e 12 anni come «nativi digitali». Ci
chiediamo che cosa stia dietro queste definizioni,
alle quali peraltro non vogliamo legarci in
maniera esclusiva.
RAGAZZI DISTRATTI?
I ragazzi di oggi sono detti «nativi digitali, in
quanto soggetti cresciuti con le tecnologie digitali
e in grado di usare telefonini cellulari, tablet,
riproduttori di MP3, telecomandi complessi,
videogiochi, computer e di trovarsi a proprio agio
nella rete digitale, percependo il mondo legato
alla tecnologia come spazio di assoluta
normalità.
RAGAZZI DISTRATTI?
Le modalità di apprendimento che questi ragazzi
hanno sviluppato sono più percettive e meno
simboliche. Tutto ciò alla lunga sta trasformando il
modo di apprendere e, di conseguenza, di
insegnare. È normale che per queste generazioni, si
documentino su internet, prendendo per buona la
prima informazione, senza impiegare tempo per una
buona ricerca critica.
RAGAZZI SOLI?
I ragazzi sono maggiormente avvezzi a scene
violente e una buona percentuale non si
sente turbata da scene horror, anzi magari le
cerca.
RAGAZZI SOLI?
I ragazzi di oggi …
… sono in grado di interagire
generalmente in modo positivo
con coetanei di altre nazionalità,
dopo un periodo di adattamento.
Consumatori voraci,
i ragazzi acquisiscono merci,
molteplici informazioni e stimoli
che imparano presto a reagire.
RAGAZZI SOLI?
I ragazzi sono spesso figli unici, quindi
con poca esperienza di socializzazione;
tendono a dare più importanza ai social
network che al ritrovarsi insieme a
giocare in cortile.
ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE RAGAZZI COSÌ
Se l’evangelizzazione vuole coinvolgere
tutta la persona, fin dalle prime età,
deve utilizzare tutti gli strumenti
attraverso i quali l’uomo stesso comunica:
il gesto, la parola, il suono, l’immagine.
Non abbiamo a che fare
con bambini / ragazzi
per forza distratti,
ma con soggetti
che desiderano
una comunicazione
a più ampio spettro.
ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE RAGAZZI COSÌ
Le fatiche emergenti per la formazione
cristiana, sono riducibili prevalentemente
ad incontri che utilizzano una metodologia
ispirata a un modello scolastico antiquato.
ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE RAGAZZI COSÌ
Si richiede una particolare alfabetizzazione alla
fede, per cui l’educatore applica e utilizza
strumenti adeguati tali da raggiungere obiettivi,
finalità e contenuti, tesi a spronare, la crescita
del bambino / ragazzo.
ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE RAGAZZI COSÌ
I bambini sono disposti all’esperienza religiosa,
ma è bene valorizzare tutti gli elementi presenti,
cercando di non ricadere in forme vecchie
che frenano la crescita del bambino.
ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE RAGAZZI COSÌ
I ragazzi sono sempre più attivi in rete e sono
soggetti esigenti e consapevoli, che chiedono,
anche nella trasmissione della fede, coerenza,
fascino e incontro con un tu che coinvolga.
UNA COMUNITÀ CRISTIANA
CON I RAGAZZI AL CENTRO
I ragazzi devono esprimere desideri, timori, passioni e
gusti. È necessario porre i ragazzi al centro, attraverso
una dimensione attenta dell’ascolto e un’elaborazione
di contenuti e strategie che tenga presente che Cristo
stesso ha collocato i bambini nell’ambito del popolo di
Dio.
I ragazzi non sono solo interlocutori ma membri
attivi della comunità, portatori di un’istanza
peculiare, testimoni della presenza del Signore
nel mondo. I ragazzi, con le loro domande e
istanze, aiutano a rimodellare l’esperienza della
fede degli adulti; la comunità cristiana con la sua
prassi educativa e liturgica dona ai ragazzi Cristo.
I NOSTRI RAGAZZI
Quale descrizione potreste fare dei ragazzi di
«oggi»?
 Cosa vi colpisce del loro «mondo»?
 Provate a evidenziare 5 pregi e 5 difetti che li
caratterizzano maggiormente.

CARISSIMO GIOVANE AMICO
Vi suggerisco di scegliere uno dei ragazzi che a volte vi fa
arrabbiare per il suo modo di parlare o di stare nel gruppo, e di
immaginare di scrivergli una lettera, che potrà iniziare dicendo
con molta semplicità che cosa vi indispettisce del suo
comportamento. Poi gli spiegherete che, riflettendo, avete
scoperto come le cose sono diverse da come sembrano a
prima vista. E concluderete dicendo che potrete comunicare tra
voi e volervi bene.
La lettera non andrà consegnata all’interessato, ma potrete
tenerla voi, per rileggerla se dovesse ripresentarsi una
situazione analoga.
Caro …
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Power Point - Pastorale Giovanile