IPSSCT “L . EINAUDI”
PALERMO
ENEA ENTE PER LE NUOVE
TECNOLOGIE, L’ENERGIA E
L’AMBIENTE
“Educarsi al futuro”
Nuovi saperi e iniziative per lo sviluppo
sostenibile del pianeta
L’agricoltura biologica
Un modo “sostenibile” per trarre dal
pianeta tutta l’energia di cui l’uomo
ha bisogno
Energia = Vita
I sistemi
Un sistema può essere descritto come
un gruppo di oggetti in relazione tra
loro. Le parti che formano un sistema
sono chiamate elementi, mentre le
relazioni che li collegano sono dette
legami.
Gli elementi di un sistema, giacché
sono in relazione tra loro,
interagiscono.
TIPI DI
SISTEMI
• Un sistema può
essere definito
aperto, chiuso e
isolato.
• Un sistema aperto
permette scambi di
materia e di energia
con l’ambiente.
• Esempi di sistemi
aperti sono gli esseri
viventi, il mare, il lago.
Un sistema chiuso
scambia energia
soltanto con l’esterno.
Un esempio è la Terra
che però, possedendo
energia geotermica e
ricevendo energia
solare, scambia anche
materia con l’esterno;
l’energia solare, infatti,
determina l’avvio del
ciclo dell’acqua.
Un sistema isolato
non scambia né
materia né
energia con
l’ambiente.
L’universo è un
esempio di
sistema isolato.
SISTEMA LINEARE
LEGAMI
ELEMENTI
LEGAMI SISTEMA A CATENA CHIUSA
ELEMENTI
LITOSFERA
ATMOSFERA
IDROSFERA
BIOSFERA
LE SFERE INTERAGISCONO TRA LORO
Relazioni quantitative tra le sfere
L’uomo fa parte integrante di
questo complesso e delicato
sistema
Dai generi alimentari l’uomo
“assorbe” l’energia di cui ha
bisogno per vivere
Da millenni ottiene parte degli
alimenti con l’agricoltura
L‘agricoltura è una
tecnica volta alla
trasformazione di
elementi primari
(come l‘acqua, la
terra, l‘ossigeno,
l‘energia, etc.) in
generi alimentari.
Con la rivoluzione neolitica gli
uomini iniziano a modificare
l’ambiente
LE TRASFORMAZIONI
DELL’AGRICOLTURA
All’energia
impiegata dall’uomo
con il suo lavoro
manuale e a quella
del sole, si aggiunge
l’energia della forza
animale per arare,
trasportare,
macinare.
Dall’anno Mille nuovo impulso
viene dato dalla rotazione
triennale, che fornisce nuova
“energia” al terreno
Si procede ruotando le
colture, utilizzando
coltivazioni diverse che si
succedono in un ordine
definito sul medesimo
terreno e ripetendo la
medesima coltivazione nel
tempo in cicli regolari.
La rotazione delle colture
consiste nel non lasciare
che sul suolo si avvicendi
per due volte di seguito
un ciclo colturale della
stessa pianta o di piante
della stessa famiglia.
La rotazione contribuisce
ad interrompere il ciclo
vitale degli organismi
nocivi legati ad una certa
coltura.
Grazie alla diversità dei
sistemi radicali, tipica
della rotazione, si ottiene
un miglioramento delle
caratteristiche fisiche
del suolo e in particolare
della sua struttura e
quindi della nutrizione
delle piante.
L'impiego delle leguminose
consente l'aggiunta di
azoto simbiotico al suolo,
che risulta di qualità
migliore
I vantaggi della
rotazione
Con la Prima
Rivoluzione
Industriale si
verifica una rapida e
intensa
trasformazione
nell'organizzazione
tecnico-economica
delle lavorazioni di
materie prime
accompagnato dalla
meccanizzazione
(Gran Bretagna
XVIII-XIX secolo)
L’uso di macchinari e di prodotti chimici porta
all’immissione di energia esterna
Nasce
l’agricoltura
intensiva.
Si utilizza
l’energia
prodotta dal
carbone
grazie
all’invenzione della
macchina a
vapore.
Negli anni '70 dell’800
l'Europa entra in una
nuova fase del suo
sviluppo. Sono gli anni
della seconda
rivoluzione industriale:
si affermano le società
per azioni, i settori
chimico ed
elettromeccanico a
scapito di quello tessile.
I traffici aumentano e
con essi i nuovi sistemi
di comunicazioni e di
convenzioni
internazionali.
Le componenti
dell’agricoltura
industriale moderna più
energivore sono la
produzione di concimi
chimici azotati, le
macchine agricole e
l’irrigazione artificiale
con pompe a motore.
Rappresentano più del 90%
di tutta l’energia
consumata direttamente
o indirettamente
dall’agricoltura e ne
costituiscono gli elementi
essenziali.
Le emissioni di anidride
carbonica provenienti
dall’uso di combustibili
fossili per fini agricoli in
Inghilterra e in Germania
toccano rispettivamente
46 e 53 chilogrammi
l’ettaro, mentre sono solo
7 chili, cioè sette volte di
meno, nei sistemi agricoli
non meccanizzati.
Globalizzazione
Con la globalizzazione si assiste
ad un’uniformazione delle
produzioni e ad un aumento dei
consumi energetici legati al
trasporto e alla produzione.
ALTERNATIVE
•
•
•
•
AGRICOLTURA BIOLOGICA
PRODUZIONE BIOMASSE
FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVE
VARIETA’ DEI PRODOTTI TIPICI
Motivi per cominciare
a cambiare
• Obesità e malattie correlate alla cattiva alimentazione
• Dispendio energetico
• Degrado ambientale
• Erosione genetica (vegetale ed animale)
• Forme di allevamento crudeli
• Sviluppo di patogeni sempre più resistenti
• Redditi agricoli bassi esodo
• Pericolosità lavoro agricolo
• Guerre commerciali con paesi ricchi e PVS
L’agricoltura biologica
è un tipo di agricoltura
che
* considera l’intero
ecosistema agricolo;
* utilizza e favorisce
la naturale fertilità
del suolo con
interventi limitati,
* promuove la biodiversità dell’ambiente in cui
opera
* esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e
organismi geneticamente modificati.
La produzione di cereali e legumi con
l’agricoltura moderna richiede da 6 a 10
volte più energia che coi metodi agricoli
durevoli.
Adottare fonti di energia rinnovabili,
come l’eolica e il solare, le onde del mare
e le pile a combustibile permetterebbe
di evitare il consumo di energia per
proteggere il nostro clima.
Questa sostituzione essenziale richiederà
diversi decenni per realizzarsi, alcuni
ritengono mezzo secolo, ma il cambiamento è
comunque indispensabile.
La natura offre altre fonti di
energia
• Le biomasse
• L’ecodiesel
Biomasse
Le biomasse comprendono
vari materiali di origine
biologica, scarti delle
attività agricole
riutilizzati in apposite
centrali termiche per
produrre energia
elettrica. Si tratta
generalmente di scarti
dell'agricoltura,
dell'allevamento e
dell'industria.
•
•
•
•
•
•
legname da ardere
residui agricoli e forestali
scarti dell'industria agroalimentare
reflui degli allevamenti
rifiuti urbani
specie vegetali coltivate per lo scopo
In tal modo l’anidride carbonica assorbita dagli
alberi è la stessa restituita con la combustione
necessaria alla produzione di energia
Trarre energia dalle biomasse consente di
eliminare rifiuti prodotti dalle attività
umane, produrre energia elettrica e
ridurre la dipendenza dalle fonti di natura
fossile come il petrolio.
Le opere di riforestazione in zone semidesertiche permettono di recuperare
terreni altrimenti abbandonati da
destinare alla produzione di biomasse e
contemporaneamente migliorare la
qualità dell'aria che respiriamo.
Le piante svolgono infatti un'importante
funzione di "polmone verde" del pianeta,
riducendo l'inquinamento e l'anidride
carbonica contenuta nell'aria.
Le coltivazioni dedicate esclusivamente a
produrre biomasse da destinare alla
produzione di energia elettrica non
fanno eccezione alla naturale
caratteristica delle piante: fungere da
“polmone verde”.
IL BIODIESEL
Biodiesel nasce dalla terra come il grano e
tutti gli altri alimenti vegetali, perciò i
prodotti della sua combustione non
alterano l'equilibrio ambientale
La materia prima utilizzata
nella produzione del
biodiesel è l'olio vegetale
derivato dalla spremitura
di semi oleoginosi della
pianta di colza o di
girasole. Il combustibile
così ottenuto è esente da
zolfo e da altre sostanze
inquinanti e soprattutto
non è cancerogeno.
Un altro aspetto importante dal punto di vista
ecologico, è la quantità di anidride carbonica
che il Biodiesel rilascia durante la
combustione, che è esattamente quella
assorbita dalle piante durante la loro crescita;
ciò offre la possibilità di evitare l'accumulo di
anidride carbonica, causa dell'effetto serra.
Il biologico in Sicilia
VISITA ALLA BIOFATTORIA
Giorno 29/11/06 le classi 2G e 2L
dell’Istituto “Einaudi” si sono recate alla
biofattoria di S.Maria di Gesù a
Palermo.
Al nostro arrivo ci
hanno colpito l’intenso
verde, la vegetazione
e l’aria che era piena
di profumi, anche se
la biofattoria non è
lontana dalla città.
La biofattoria produce prodotti
agricoli privi di sostanze
nocive.
Durante la visita abbiamo
riconosciuto delle piante
come: l’ulivo, l’alloro, il
nespolo, il pino e gli alberi di
limone.
Infatti l’odore che più ci ha
colpito è stato il profumo
degli agrumi.
Nella biofattoria sono presenti cani, gatti
e api all’interno di numerose arnie. Le
limacce, molluschi gasteropodi, vivono
tra le foglie di lattuga.
In Sicilia il biologico si sposa
anche con la legalità
Visita alle terre della cooperativa
Placido Rizzotto
Le classi seconde I e F si sono recate, il 14
marzo, in visita a S. Cipirello, a pochi
chilometri da Palermo.
Qui è stato possibile visitare i campi coltivati
con grano biologico dalla cooperativa Placido
Rizzotto
Da questo grano si ottiene la pasta biologica
Libera Terra
Altri prodotti biologici sono i ceci
Queste coltivazioni vengono realizzate sui
territori confiscati ai mafiosi Riina e Brusca
Dalle vigne si ottiene il vino Placido
Varietà dei prodotti tipici
L’agricoltura biologica favorisce i prodotti
legati per tradizione ad un determinato
territorio, garantendo la biodiversità e il
risparmio di energia per i trasporti e la
produzione
Le tecniche di coltivazione
biologica sono praticate ovunque
nel mondo.
• Europa, USA, Australia, NZ e
Argentina in testa
• Grande attenzione nei paesi
dell’Est
• Molto interesse nei PVS
• Il mercato si concentra in USA,
Europa e Giappone
N.B.: non si parla solo di cibo
Quindi c’è ancora qualche
speranza!
Che tutto questo scompaia
Classi Seconde dell’Istituto Professionale per il
Turismo e il Commercio “Luigi Einaudi”
Palermo
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Le Biotecnologie