Malattia aterosclerotica e rene continuum cardiorenale Francesco Rapisarda Prof. Aggregato di Nefrologia Università degli Studi di Catania Processo puramente metabolico Paradigma dell’aterosclerosi Infiammazione (alterazione dominante) MonocitaMacrofago 1972 Risposta alla teoria del danno aterosclerotico La teoria del danno aterosclerotico, tiene conto dei fattori danneggianti l’endotelio con perdita delle proprietà fisiologiche Aumentata adesività dell’endotelio ai leucociti ed alle piastrine Aumentata sintesi di molecole vasoattive (citochine e fattori di crescita) Il cappio fibroso ricopre il core lipidico Disfunzione endoteliale Migrazione dei macrofagi che inglobano il colesterolo ed i lipidi e diventano cellule schiumose Processo infiammatorio arteria normale attivazione endoteliale complicanze progressione placca erosione ateroma rottura strie fibrosa/ endoteliale lipidiche intramurale cappa calcifica fibrosa maturo RIMODELLAMENTO TROMBOSI STENOSI TROMBOSI Rottura della placca aterosclerotica e trombosi Trombo 1 mm Per cortesia di Frederick J Schoen, PhD, MD Capsula fibrosa Nucleo lipidico Fattori di rischio vascolari, disfunzione endoteliale, manifestazioni cliniche Altri Fumo Omocisteina Ipertensione Diabete LDL ossidate Stress Ossidativo Disfunzione Endoteliale Alterato tono vasomotore Proliferazione parete arteriosa Stato Protrombotico Stato Proinfiammatorio Origine e progressione Aterosclerosi Attivazione-rottura Placca Trombosi e vasospasmo cerebrovascolari Il NKF Task Force sulle Malattie Cardiovascolari raccomanda che i pazienti con I.R.C. dovrebbero essere considerati come la categoria a più alto rischio. La Task Force identifica l’ipertensione cardiovascolare e l’ipertrofia ventricolare sinistra come la principale condizione di intervento nell’I.R.C. Prevalenza di ipertrofia ventricolare sinistra nella popolazione generale, Pazienti ipertesi e pazienti con ESRD in emodialisi Pop. generale Ipertesi Emodialisi (Foley) Emodialisi (Genova) American Heart Association 2003 …….. Ingresso della funzione renale nel calcolo del rischio cardio-vascolare OBESITA’ IPERTENSIONE ARTERIOSA ADMA IRC DISLIPIDEMIA LVH OMOCISTEINA FUMO INFIAMMAZIONE La Malattia Renale Cronica Accelera Il processo di Aterosclerosi Perché il numero di pazienti dializzati è di gran lunga inferiore a quello dei pazienti con IRC predialitica ? Mortalità Elevata sin dalle prime fasi dell’IRC !!! La morte cardiovascolare prematura e NON l’insufficienza renale cronica è l’evento più probabile ……… Solo i più fortunati tra i pazienti con una alterazione della funzione renale raggiungeranno la dialisi In pazienti con ESRD l’evidenza di un processo microinfiammatorio è associato ad aterosclerosi Zoccali & CREED Investigators, NDT 1998 Zimmermann & Wanner KI 1999 X 5 8 6 Yeun J & Kaysen R AJKD 2000;35: 469 4 2 0 quartili CRP In questi pazienti la PCR sierica rappresenta un forte predittore di eventi cardiovascolari Il target della Pcr per il trattamento della malattia cardiovascolare Il potenziale aterogenico della PCR può essere differente in uremia? Il nativo pentamerico PCR (nPCR) è determinabile nel siero ed ha entrambi effetti pro- ed anti-infiammatori Il monomerico PCR (mPCR) si lega ai tessuti ed ha un predominante effetto pro-infiammatorio. La dissociazione tra nPCR ed M-PCR è determinata da alterazioni del pH, urea e dell’omeostasi del calcio. Trattamento dialitico Infiammazione biocompatibility contamination Uremici in trattamento conservativo % 100 80 IL-6 pg/ml 60 20 40 Almeno 20 volte più alto (+2000% !!) 20 0 + 68% 10 32% Normal range 0 Stenvinkel 1999 L’aumento indotto tramite dialisi è giusto una frazione molto piccola del problema Basale Dialisi Caglar K, KI 62; 1408, 2002 Fattori differenti dal trattamento dialitico sembrano essere più significativi per spiegare l’infiammazione in ESRD Post-dialisi Molteplici effetti dell’IL-6 nell’aterogenesi Possono le variazioni genetiche spiegare variazioni nei risultati clinici in pazienti con ESRD ? Quanto influiscono i fattori di rischio tradizionali e non tradizionali sul rischio cardiovascolare e sulla infiammazione ? Ipercolesterolemia Ipertensione Diabete Fattori specifici della ESRD Iperparatiroidismo, alto Ca x P Fattori di rischio emergenti Omocisteina Infezioni Fattori endogeni che alterano la funzione endoteliale (ADMA) L’ipertensione è un complesso fenotipo Fattori che possono determinare ipertensione nell’ESRD •Iperattività del sistema renina-angiotensina •Iperattività del sistema simpatico •Sovraccarico cronico di volume Effetti proinfiammatori e Growht-promoting Danno d’organo ed eventi clinici nell’ipertensione Vasculopatie Disfunzione endoteliale (ATS) Ipertrofia & fibrosi vascolare Ipertensione Ipertrofia del ventricolo sinistro, rimodellamento, fibrosi, infarto, scompenso GFR = tasso di filtrazione glomerulare GFR, creatininemia, microalbuminuria, proteinuria, insufficienza renale Remodelling Myocardial Infarction Ventricular Dilation Atherosclerosis and LVH Risk Factors Diabetes Hypertension Continuum cardiovascolare Congestive Heart Failure Death ANTIHYPERTENSIVE DRUGS Diuretics Guanethidine 1960 Reserpine Methyldopa Clonidine Ca++-antagonists Prazosin ACEinhibitors Angiotensin II receptors antagonist b-blockers 1970 1980 1990 La prevenzione delle malattie cardiovascolari nel paziente iperteso Criteri di scelta della terapia antipertensiva: • • • • Normalizzazione della pressione arteriosa con una terapia tollerata dal paziente Utilizzo di farmaci efficaci sul danno d’organo Valutazione del profilo clinico del paziente (ad es. profilo metabolico) Valutazione delle patologie associate Alcune classi di farmaci mostrano un effetto sui meccanismi di malattia, sul danno d’organo e sugli eventi clinici che è indipendente dalla riduzione della pressione arteriosa. Il sistema renina-angiotensina Sistema-renina-angiotensina-aldosterone • • • • • Vie non-ACE (e.g., chimasi) Angiotensinogeno renina Vasocostrizione Proliferazione cellulare Ritenzione di Na/H2O Attivazione simpatica Aldosterone Angiotensina I AT1 Angiotensina II ACE AT2 Bradichinina Frammenti inattivi • Vasodilatazione • Inibizione della proliferazione • Chinine Pathophysiologic Effects of Angiotensin II Abnormal vasoconstriction PAI-1/ thrombosis Platelet aggregation Contractility Activate SNS Aldosterone Angiotensin II Vasopressin Endothelin Superoxide production Vascular smooth muscle growth Myocyte growth Collagen Burnier M, Brunner HR. Lancet. 2000;355:637–645. Angiotensin II Direct and indirect effects in target-organ damage Angiotensin II Vascular remodelling LVH Fibrosis Remodelling Apoptosis Glomerular filtration rate Proteinuria/albuminuria Glomerulosclerosis Aldosterone release Vasoconstriction Vascular hypertrophy Hypertension Endothelial dysfunction Thrombosis Atherosclerosis AT1 receptor Stroke Arrhythmia Heart failure MI Renal failure Death Angiotensina II Pro-infiammatori, fattori di crescita Theuer J. BMC Cardiovascular Disorders 2002 2:3 Topi transgenici che sovresprimono angiotensinogeno e renina umana LVH LVMI (g/m2) Attività Reninica Plasmatica 220 180 140 Effetti independenti da BP Un processo simile è presente nell’ESRD 100 <1 ng.ml.h-1 1-4 ng.ml.h-1 >4 ng.ml.h-1 Vlahakos DV., JASN 1997; 8:1764 Più alto è la PRA maggiore è la massa LV Ruolo Aterogeno dell’Angiotensina II • I processi infiammatori hanno un ruolo centrale nella patogenesi dell’aterosclerosi. • l’Angiotensina II ha una potente azione proinfiammatoria. • Livelli elevati di Angiotensina II sono osservati in una gran parte di ipertesi essenziali. Remodelling Myocardial Infarction Ventricular Dilation Atherosclerosis and LVH Risk Factors Diabetes Hypertension Continuum cardiovascolare Congestive Heart Failure Death Blocco dei recettori AT1 nel continuum cardiovascolare Coronaropatia SARTANI Rottura della placca SARTANI Aterosclerosi Infarto miocardico SARTANI Disfunzione endoteliale Dilatazione/ rimodellamento SARTANI Fattori di rischio Scompenso SARTANI SARTANI Ipertensione Iperlipidemia Diabete Scompenso toracico terminale Wassmann S et al. Eur Heart J Suppl. 2005 Riduzione della massa ventricolare sinistra (%) Terapia antipertensiva e ipertrofia ventricolare sinistra 20 * 15 * * Calcio antagonisti ACE inibitori 10 5 0 Diuretici Beta-bloccanti Antagonisti dei recettori dell’angiotensina II * p < 0,05 vs Beta-bloccanti Klingbeil et al. Am J Med. 2003 ARB’s and CYP 450 metabolism ARB Substrates for Cytochrom P450 CYP1A2 CYP2C9 CYP3A4 ARB substrates Losartan Losartan Losartan Irbesartan Irbesartan Irbesartan Valsartan* Candesartan* * low affinity Telmisartan : No CYP 450 dependent metabolites Unger et al, Drug Safety 2003; 26(10) : 707-720 Pharmacokinetics • Longest half-life of ARBs • Insurmountable blockade of AT1-receptor • High level of tissue penetration – Lipophilicity – Highest volume of distribution of ARBs • Slow rate of dissociation from the receptor • Effect maintained over 24 hours with single dose, including the risky early morning hours • Excellent tolerability Wienen W., Cardiovasc Drug Rev 2000;18:127-156 Neutel JM., Adv Ther 1998;15:206-217 Longest Half-Life of ARBs Elimination half-life VII. Metabolic syndrome: Telmisartan is a unique selective partial PPAR-g agonist PPAR-ɣ agonists: The Glitazones • PPAR-g stands for: Peroxisome Proliferator-Activated Receptor-g agonists • PPAR is a therapeutic target for: Insulin resistance, metabolic syndrome and diabetes • Reducing insulin resistance • Improving cholesterol parameters • Pleiotropic effects • Cause of fluid retention and weight increase Roberts et al; Current Opinion in Lipidology 2003; 14 : 567-573 A. Voors; Tijdschr Cardiol 2004; 16 : 283-285 Telmisartan is a unique angiotensin 2 receptor antagonist with PPAR-g modulating activity 4 Binding sites 3 out of 4 Binding sites S.C. Benson, T.W. Kurtz et al, Hypertension 2004; 43 : 1-10 Ipercolesterolemia Ipertensione ESRD Diabetici Insulino resistenza AGEs accumulation antedating ESRD Low birth weight Genetics Glucose toxicity Adiposity and physical inactivity Age INSULIN RESISTANCE METABOLIC SYNDROME Type 2 diabetes Hypertension Lipatrophy Chronic low grade inflammation Endothelial Procoagulatorydysfunction Dyslipidemia state CARDIO-/MACRO-VASCULAR DISEASE Costellazione di fattori di rischio Complicanze cliniche/subcliniche Invalidità Morte ? X1 X2 Resistenza insulinica Pattern lipidico aterogenico X3 X4 X5 (anni …) Diabete mellito di tipo 2 Obesità centrale Ipertensione arteriosa n….. La longevità è una questione vascolareUn uomo è vecchio in rapporto alle sue arterie 1974 Condizioni cliniche particolari: la Sindrome Metabolica Evolution of definition of metabolic syndrome IDF (14/04/2005) ATP III - definition 3 or more: Abdominal obesity + 2 or more 1. Abdominal obesity Men > 102 cm Women > 88 cm Abdominal obesity Men ≥ 94 cm Women ≥ 80 cm 2. Triglycerides ≥ 150 mg/dl 3. HDL Cholesterol Men < 40 mg/dl Women < 50 mg/dl 4. Arterial blood pressure ≥ 130 / 85 mmHg or treated for HT 5. Glycaemia ≥ 110 mg/dl April 2005 1. Triglycerides ≥ 150 mg/dl or treated for cholesterol 2. HDL Cholesterol Men < 40 mg/dl Women < 50 mg/dl or treated for cholesterol 3. Arterial blood pressure ≥ 130 / 85 mmHg or treated for HT 4. Glycaemia ≥ 100 mg/dl or established type 2 diabetes www.idf.org The 4 musketeers = +/- “metabolic syndrome” European Guidelines on Cardiovascular Disease Prevention in Clinical Practice European Journal of Cardiovascular Prevention and Rehabilitation 2003; 10 : S1-S78 Increase of obesity* in the US BRFSS, 1985 * BMI ≥30, or ~13,6 kg overweight in women measuring 164,5 cm Source: Mokdad A H, et al. J Am Med Assoc 1999;282:16, 2001;286:10. Increase of obesity* in the US BRFSS, 1990 * BMI ≥30, or ~13,6 kg overweight in women measuring 164,5 cm Source: Mokdad A H, et al. J Am Med Assoc 1999;282:16, 2001;286:10. Increase of obesity* in the US BRFSS, 1996 * BMI ≥30, or ~13,6 kg overweight in women measuring 164,5 cm) Source: Mokdad A H, et al. J Am Med Assoc 1999;282:16, 2001;286:10. Increase of obesity* in the US BRFSS, 2001 * BMI ≥30, or ~13,6 kg overweight in women measuring 164,5 cm) Source: Mokdad A H, et al. J Am Med Assoc 1999;282:16, 2001;286:10. Obesity in Europe www.easoobesity.org Il fumo è un potente stimolo ossidativo IL1 IL6 TNF LPS PHA IL1 IL6 TNF Ziedel A. et al.,. 2002 Non fumatori Fumatori nella popolazione generale % 40% 40 20 Pacchetti di sigarette Per anno 29% 30 Fumatori asintomatici, apparentemente sani 23% 40 Jungers 1997 30 Fumatori nei dializzati 10 0 20 10 USA Francia Italia 0 CV - CV + Fattori tipici della ESRD Iperparatiroidismo, elevato prodotto Ca x P Le calcificazioni delle arterie predicono la mortalità Varie Cause di Calcificazioni Vascolari ↑ Ca x P calcificazioni Ganesh SK JASN 12: 2131, 2001 RR 2.0 Mortalità PO4 6.5 vs 2.4-6.5 1.5 1.21 1.0 0.5 0.0 1.41 45 % 21 % Tutte le cause di mortalità mortalità per CV P sierico >6,5 mgdl Principali inibitori delle calcificazioni vascolari: Tintut Y Circulation 2002; 105; 650 Fosfatasi alcalina come espessione dell’attività osteoclastica nei vasi 400 Coltura dei macrofagi - monociti fetuina fetuina % CV mortalità 100 0.7 -1.8 g/l 90 200 0.5 -0.7 g/l 80 0.2 -0.5 g/l 70 0.0 2 Infiammazione & calcificazione 5 days 0 10 20 Ketteler M Blood Purification 2002 30 months L’Ambiente Uremico può Promuovere le Calcificazioni Vascolari attraverso la via dell’Infiammazione Fattori Genetici Influenzano il Rischio di Calcificazioni Vascolari L’Influenza del polimorfismoThr256Ser (C nei risultati in ESRD G) Fattori Genetici Responsabili dei Livelli Circolanti di Fetuina-A Fattori di rischio emergenti Omocisteina Infezioni Fattori endogeni che alterano la funzione endoteliale (ADMA) Test di verifica della prova di Virchow •Isolamento negli individui affetti •Modello animale. •Il batterio dovrebbe essere presente nell’ospite prima della comparsa della malattia • Eradicazione = cura Virus : Cytomegalovirus, Herpes Batteri: Helicobacter Pylori, Chlamydia Pneumoniae 1112 hits Infection AND cardiovascular AND risk Evidenza non conclusiva che le infezioni siano responsabili del rischio cardiovascolare della popolazione generale Ipercolesterolemia Diabete Ipertensione ↑ Vasculotossicità: produzione di citochine - disfunzione endoteliale Fattori tipici della ESRD Ridotta vasculoprotezione: fattori endogeni che interferiscono con la funzione endoteliale (ADMA) Iperparatiroidismo, elevato prodotto Ca x P Fattori di rischio emergenti Omocisteina Infezioni Quale VIA intraprendere riguardo al trattamento? Potenziali strategie farmacologiche per prevenire l’aterosclerosi precoce nella malattia renale cronica STATINE ACE-inibitori PPAR-g attivatori TOCOFEROLI ACETILCISTEINA SEVELAMER VITAMINA D Quando iniziare la prevenzione e la terapia della malattia CV in IRC ? Quando iniziare la prevenzione e la terapia della malattia CV in IRC ? Sin dalle fasi iniziali !!! Nei soggetti con insufficienza renale così identificati… aggredire prima di tutto i fattori di rischio tradizionali!... “Rieducazione” alimentare Particolare enfasi all’apporto di sale Terapie specificamente orientate a rallentare l’evoluzione delle malattie renali e l’alto rischio CV ad esse associato Grazie