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RITUALITÀ
LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA
DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE
PER OGNI PARTICOLARE
SITUAZIONE.
IN CERTE OCCASIONI SI DICONO COSE INUTILI
NEL CONTENUTO MA FONDAMENTALI
PERCHÉ LA COMUNICAZIONE ABBIA BUON SVOLGIMENTO.
È IL CASO DEI SALUTI, DEI “CHE SI DICE?”,
CHE DANNO INIZIO AD UN INCONTRO;
DIRE «COME STA?»
NON FA ATTENDERE RISPOSTE;
SOLAMENTE PREPARA UNA SITUAZIONE FAVOREVOLE.
IL VALORE DEGLI UOMINI
SI MISURA DAL NUMERO
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DELLE PAROLE INUTILI CHE DICONO.
OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE
- L’IMMAGINE DI SE
STESSO
- L’IMMAGINE DELLE
ALTRE PERSONE
- LA MANCATA
FORMULAZIONE DI UN
POSTULATO
- FATTORI DI DISTURBO
PERSONALI
- MECCANISMI INCONSCI
- LA CAPACITA’
COMUNICATIVA
- SCHEMI
INTERPRETATIVI DIVERSI
- LE ASPETTATIVE
- LA LIMITATA CAPACITA’
DEL RICEVENTE
- PREGIUDIZI E
STEREOTIPI
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I
SENTIMENTI
CONDIZIONANO LA RAGIONE.
SI POSSONO CONSIDERARE LE DISPUTE FAMILIARI
...NELLE DISPUTE DI COPPIA,
GLI ARGOMENTI NON TENDONO AD ANNIENTARSI,
MA AD ACCUMULARSI.
A VINCERE
PUÒ ESSERE UNICAMENTE LA QUANTITÀ.
NON È AUSPICABILE
AVERE RAGIONE
AL MODO CIECO
DEL TORO
CHE INCORNA IL TORERO.
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DEFINIRE CHIARAMENTE L’OBIETTIVO
AVERE CHIARO IL MESSAGGIO DA TRASFERIRE
MIGLIORARE LA CONOSCENZA DI SE STESSI
CONOSCERE AL MEGLIO LE CARATTERISTICHE
DELL’INTERLOCUTORE
FARE ATTENZIONE ALLE PROPRIE ASPETTATIVE
POSSEDERE IL GIUSTO LINGUAGGIO
FARE DOMANDE OPPORTUNE
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- LIMITARE IL TEMPO DEL PROPRIO
INTERVENTO
- NON COMPLETARE MENTALMENTE CIÒ
CHE STA DICENDO CHI PARLA
- ASCOLTARE IL MESSAGGIO, NON SOLO
LE PAROLE
- ESSERE ATTENTI AL LINGUAGGIO DEL
CORPO
- OSSERVARE LA MIMICA
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- COGLIERE LE REAZIONI NON VERBALI
- OSSERVARE IL TONO DI VOCE DI CHI
PARLA
- REAGIRE AI MESSAGGI E NON ALLE
PERSONE
- ACCANTONARE UNA PARTE DELLA
PROPRIA COMPETITIVITÀ
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ROBUSTO,
GROSSO,
FORTE,
DURO…..
DELICATA,
GRAZIOSA,
DOLCE,
DELIZIOSA….
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SECONDO LA SCUOLA DI FRANCOFORTE,
IL PUBBLICO DI MASSA CREDE SENZA DISCUSSIONE
A CIÒ CHE AFFERMANO I MASS MEDIA...
CHE ESALTANO IL DISIMPEGNO E L'EVASIONE.
IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE È INFLUENZATO
DAL MEZZO ATTRAVERSO IL QUALE AVVIENE.
SECONDO MCLUHAN,
IL MEZZO TECNOLOGICO
COMPORTA EFFETTI
MOLTO PROFONDI SUGLI INDIVIDUI,
INDIPENDENTEMENTE DAI CONTENUTI
DELL'INFORMAZIONE
DI VOLTA IN VOLTA TRASMESSA.
DI QUI, LA SUA CELEBRE TESI SECONDO
CUI "IL MEZZO È IL MESSAGGIO".
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CIÒ CHE NON APPARE
SUI MEDIA
TENDE
AD ESSERE RITENUTO
POCO IMPORTANTE.
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REALTÀ SOCIOLOGICA - “SONO VISTO, QUINDI ESISTO”
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È possibile che si accetti ciò che è detto
dai media come non contestabile,
o perché si pensa che sia il prodotto di competenti,
che ne sanno di più,
o perché quello è il pensiero di «quelli che contano».
...l'effetto finale è che le opinioni prevalenti
tendono ad essere dominanti e quelle alternative a «sparire»,
o ad essere fortemente ridimensionale.
Si parla poco di ciò che non dicono i media,
si evitano le posizioni diverse,
si mettono in ombra le proprie idee e posizioni.
È la cosiddetta «Spirale del silenzio».
La descrizione del mondo fornita dai media tende
a sovrapporsi a quella che un soggetto ha tratto
dalle esperienze personali...
...nei casi estremi di bassa cultura
e alta esposizione al mezzo televisivo
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la rappresentazione mediale può finire con il prevalere.
LE TELEVISIONI DEVONO VENDERE PUBBLICITÀ
E LOTTARE PER NON PERDERE IN DIFFUSIONE
......DEVONO COMMUOVERE
IMMEDIATAMENTE PER AVERE SUCCESSO...
ANCHE L'INFORMAZIONE DIVENTA SPETTACOLO.
...SPETTACOLO DIVENTANO
ANCHE ARGOMENTI SERI COME LA POLITICA.
LA SOCIETÀ VEDE COSTANTEMENTE SE STESSA
RIFLESSA SULLA LUCE
DELLO SCHERMO TELEVISIVO...
...GLI INDIVIDUI SANNO DI SE STESSI
ATTRAVERSO QUELLO
CHE VEDONO AL CINEMA O ALLA TV.
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SI ALLENTANO I CONFINI FRA GENERI,
nessuna barriera fra realtà e finzione.
L’emozione pubblica prende il posto dell'opinione pubblica.
Si tratta di scosse, dopo qualche assestamento
siamo già pronti per una nuova emozione.
L'EMOZIONE È UNA REAZIONE CHE SI SUBISCE,
NON UNA RIFLESSIONE.
BISOGNA IMPARARE
A NON CONFONDERE
OPINIONI CON EMOZIONI
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