parte ottava La clinica delle disfunzioni della mente Fisiopatologia delle sindromi psichiatriche secondo il modello gerarchico-dinamico Validazione clinica del modello fisiopatologico e disturbi neuropsichiatrici da alterazione focale • Le condizioni patologiche che determinano alterazioni focali della struttura (“disturbi neuropsichiatrici”) costituiscono i dati (clinici) idonei per la validazione del modello fisiopatologico fondato sull’organizzazione gerarchico-dinamica delle funzioni mentali. Elementi di patogenesi gerarchico-dinamica (Jackson; Ey) La dis-integrazione comporta la riorganizzazione dell’intero sistema, la cui attività sarà espressione dell’effetto combinato: • del deficit del livello/i lesionato/i; • dell’integrità del/i livello/i soprastanti e/o sottostanti a quello lesionato; • delle alterazioni dipendenti dal rapporto (ipo/iperstimolazione) tra livello lesionato e livelli integri. • della fase evolutiva del sistema Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla condotta quotidiana (Damasio, 1994) Comportamento • necessità di sollecitazione esterna per iniziare l’attività • difficoltà a sospendere un’attività • difficoltà a terminare un’attività Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla condotta quotidiana (Damasio, 1994) Emozione • indifferenza emotiva di fondo per le proprie e altrui condizioni • fugaci e rapide esplosioni emotive Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla condotta quotidiana (Damasio, 1994) Cognizione • deficit decisionale su obiettivi a medio-lungo termine (deficit progettazione) Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla valutazione tramite test (Damasio, 1994) INTEGRITA’ delle funzioni • sensomotorie • attenzione • linguaggio • memoria • (!) processi decisionali relativi a obiettivi a mediolungo termine • (!) processi emotivi Livello strutturale della lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione Livello strutturale della lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione struttura memoria categoriz. funzione telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa sistema limbico episodica individui emozione semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale concetti oggetti linguaggio percezione autocoscienza (sé-nella-società) c. secondaria (sé-nel-gruppo) c. estesa (sé-con-l’altro) c. nucleare (sé-con-l’oggetto) Integrità dei livelli sottostanti alla lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categorizzaz. funzione sistema limbico episodica individui emozione semplice ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione Intatta la percezione e la possibilità di esperire le emozioni primarie nel rapporto (concreto e diretto) con l’ambiente clinica (vita quotidiana): funzioni sensomotorie integre, esplosioni emotive fugaci, impulsività. Integrità dei livelli soprastanti alla lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categorizzaz. funzione telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio Intatta l’attivazione del patrimonio semantico-simbolico di natura linguistico-culturale relativo alla cognizione, alle emozioni semplici e complesse nel rapporto (astratto e/o indiretto) con l’ambiente. clinica (test): intatte: intelligenza, memoria, ragionamento relativo a problemi economici e dilemmi etici, attribuzione emozioni a sé e agli altri nella descrizione di filmati e commento di storie. Deficit del livello relativo alla lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categorizzaz. funzione lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa Impossibilità di esperire le emozioni complesse nel rapporto (diretto e concreto) con l’ambiente. clinica: indifferenza emotiva per le proprie e altrui (deficit empatico) condizioni, impossibilità di attuare comportamenti coordinati in gruppo (lavoro), impossibilità di attuare comportamenti sequenziali secondo uno schema d’azione (deficit decisionale su obiettivi a medio-lungo termine) Clinica dei disturbi secondari a lesioni della corteccia frontoorbitoventromediale. dati relativi alla valutazione tramite test (Damasio, 1994) DEFICIT degli indici fisiologici di attivazione emotiva • assenza di attivazione nel rapporto indiretto con oggetti a contenuto emotivo • presenza dell’attivazione posticipata nel rapporto diretto con oggetti a contenuto emotivo e assenza dell’attivazione anticipata nella ripetizione dell’esperienza. Ipotesi fisiopatogenetica (Damasio, 1994) La lesione del lobo frontoorbitoventromediale comporta un deficit nella processazione delle risposte somatiche relative a premi/punizioni, risposte che vengono normalmente utilizzate come elementi (emotivi) che fungono da fattori previsionali sugli esiti delle proprie strategie decisionali (cognitive). Ipotesi fisiopatologica (Damasio, 1994) Il defict è relativo ai sentimenti, intesi come prodotti della correlazione tra gli oggetti dell’azione diretta e le emozioni semplici esperite in quell’azione. Il deficit, quindi, riguarda la produzione e la rievocazione delle emozioni complesse. Deficit del livello relativo alla lesione frontorbitoventromediale struttura memoria categoriz. funzione mente lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica Impossibilità di esperire le emozioni complesse nel rapporto (diretto e concreto) con l’oggetto. Impossibilità di rievocare l’attivazione corporea nel rapporto (diretto e concreto) con l’oggetto. Ipotesi fisiopatologica (Damasio, 1994) I pazienti con lesioni frontorbitoventromediali “sanno ma non sentono” e ciò comporta l’impossibilità di attribuire, nel rapporto diretto e concreto con l’oggetto, valenze affettive diverse a opzioni cognitive diverse, lasciando il processo decisionale in balìa o della gratificazione immediata (impulsività) o del blocco decisionale dovuto a opzioni opposte (inattività). Psicopatia e pseudopsicopatia SOMIGLIANZE (psico=pseudo) DIFFERENZE (psico>pseudo) comportamento vincolato al presente povertà del patrimonio semantico indifferenza emotiva reattività emotiva deficit empatico aggressività Psicopatia come esito del percorso evolutivo struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione Psicopatia come esito del percorso evolutivo struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica significati coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa concetti linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici disturbi neuropsichiatrici evidenze cliniche disturbi psichiatrici Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici disturbi neuropsichiatrici evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici disturbi neuropsichiatrici evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente semplice vissuto emotivocognitivo complesso Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici disturbi neuropsichiatrici evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente semplice vissuto emotivocognitivo complesso acuto esordio clinico sub-acuto, cronico Elementi differenziali tra disturbi neuropsichiatrici e disturbi psichiatrici disturbi neuropsichiatrici evidenze cliniche disturbi psichiatrici stimolo-concreto dipendente comportamento stimolo-concreto indipendente semplice vissuto emotivocognitivo complesso acuto esordio clinico sub-acuto, cronico alterazioni focali neuroimaging alterazioni diffuse I disturbi psichiatrici secondo il modello gerarchico-dinamico • La validazione del modello permessa dalle osservazioni relative agli effetti delle alterazioni focali della struttura (“disturbi neuropsichiatrici”) rende plausibile l’applicazione nelle condizioni cliniche relative agli effetti delle alterazioni diffuse della struttura (“disturbi psichiatrici”). Dis-integrazione gerarchico-dinamica rettiliana struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione struttura memoria categoriz. funzione ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione mente Livello rettiliano: alterazione dell’attività del sistema vegetativo-sensomotorio -sonno-veglia; -sessualità-alimentazione; -sensomotricità; -stato edonico (benessere/malessere); -assenza ‘coscienza’; -rappresentazione ‘cosale’ del mondo; -ciclicità. struttura memoria categoriz. funzione ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione ipoattività -ipersonnia; -ipoattività sessuale; -anoressia; -ridotta attività motoria; -malessere diffuso; mente iperattività -insonnia; -iperattività sessuale; -iperfagia; -aumentata attività motoria; -benessere diffuso; struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica Livello limbico e neocorticale: alterazione delle funzioni emotivo-cognitive -alterazione della sintonizzazione emotiva interindividuale e sovraindividuale; -alterazione della sintonizzazione linguistica; -alterazione autocoscienza. struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipoattività -evitamento rapporti interpersonali; -povertà linguistica; -restringimento stato coscienza. iperattività -ricerca rapporti interpersonali; -iperproduttività linguistica; -destrutturazione stato coscienza. Disturbi Affettivi Maggiori • Comportamento: rallentamento motorio/iperattività motoria ipersonnia/insonnia ipoattività sessuale/iperattività sessuale anoressia/iperfagia Disturbi Affettivi Maggiori • Emozione: - di fondo: malessere (“depressione”)/benessere (“euforia”) - primarie: -------- (“tristezza”)/-------- (“gioia”) - secondarie: -------- (“colpa”)/-------- (“trionfo”) Disturbi Affettivi Maggiori • Cognizione: - “idee prevalenti <-> deliri” secondari (poveri e pervasivi) Disturbi Affettivi Maggiori • Decorso naturale: periodico sino ciclicità stagionale • Efficacia terapeutica: scarsa risonanza delle dinamiche interpersonali e sovrapersonali sulla vita affettiva; buona efficacia terapia farmacologica. • Prognosi: completo ripristino condizioni di base tra una crisi e l’altra Dis-integrazione gerarchico-dinamica limbica struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione struttura memoria categoriz. funzione mente sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione ipoattività limbica ridotta modulazione attività rettiliana scarsa attivazione della sintonizzazione interindividuale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica ridotta attività neocorticale scarsa attivazione delle sintonizzazione sovraindividuale e linguistica, riduzione attività riflessiva Ipoattività limbica • Disturbo Distimico: maggior rilievo vicende interpersonali rispetto al disturbo depressivo sostenuto da primaria disfunzione rettiliana; ciclicità ridotta • Disturbi del Controllo degli Impulsi (alimentazione, sessualità) Clinica della bulimia • piano comportamentale: accessi iperassunzione di cibo ridotta discriminazione dell’oggetto arresto del comportamento ‘a termine’ • piano emotivo: assenza emozioni complesse assenza emozioni semplici presenza emozioni di fondo • piano cognitivo: assenza riflessività struttura memoria categoriz. funzione mente sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione iperattività limbica elevata modulazione attività rettiliana frequente attivazione della sintonizzazione interindividuale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica alterata attività neocorticale disorganizzazione della sintonizzazione sovraindividuale, linguistica, e dell’attività riflessiva Iperattività limbica • Disturbo Ciclotimico • Disturbi Borderline di Personalità Clinica del Disturbo Borderline • alterazioni ciclo sonno-veglia, comportamento alimentare e sessuale • frequente attivazione della sintonizzazione interindividuale • disorganizzazione (episodica) della sintonizzazione sovraindividuale, linguistica, e dell’attività riflessiva prevalenza organizzativa del sistema viscero-motorio prevalenza della funzione emozionale semplice (memoria episodica-categorizzazione individui) Dis-integrazione gerarchico-dinamica neocorticale ventromediale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione struttura memoria categoriz. funzione mente lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione iperattività neocorticale front. elevata modulazione attività rettiliana e limbica frequente attivazione della sintonizzazione sovraindividuale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica alterata attività neocorticale (vincolo della simbolizzazione linguistica e culturale alla rappresentazione corporea) monotonia della sintonizzazione linguistica e dell’attività riflessiva Iperattività frontoventromediale • Anoressia • Disturbo Ossessivo Clinica dell’Anoressia • alterazioni ritmo sonno-veglia, comportamento alimentare e sessuale, e della sintonizzazione interindividuale. • frequente attivazione della sintonizzazione sovraindividuale • monotonia (costante) della sintonizzazione linguistica, e dell’attività riflessiva prevalenza organizzativa dello schema corporeo prevalenza della funzione emozionale complessa Clinica dell’anoressia • piano comportamentale: restrizione alimentare evitamento convivialità evitamento elaborazione culinaria • piano emotivo: prevalenza emozioni complesse assenza/riduzione emozioni semplici assenza/riduzione emozioni di fondo • piano cognitivo: simbolizzazione corporea Dis-integrazione gerarchico-dinamica frontodorsolaterale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica lobo frontale (dorsolat) narrativa società linguaggio mitica lobo frontale (ventromed) eventi gruppo emozione complessa mimica sistema limbico episodica individui emozione semplice episodica ipotalamo talamo nuclei base procedurale oggetti percezione Dis-integrazione gerarchico-dinamica frontodorsolaterale struttura memoria categoriz. funzione mente telencefalo (connessioni) teoretica cultura coscienza teoretica ipoattività -ridotta emancipazione identità personale dalle dinamiche gruppali Disturbi di personalità di tipo “inibito” (evitante/dipendente) iperattività -asservimento comportamento in gruppo alla rappresentazione della identità personale Disturbi di personalità di tipo “espansivo” (istrionico/narcisistico) Riferimenti bibliografici • Edelman G.: Sulla materia della mente, Adelphi, 1993. • Donald M.: L’evoluzione della mente, Garzanti, 1996. • Jaynes J.: Il crollo della mente bicamerale e la nascita della coscienza, Adelphi, 1984. • Liotti G.: La dimensione interpersonale della coscienza, Carrocci, (nuova ed.) 2005. • Ey H.: La teoria organodinamica della malattia mentale, Astrolabio, 1977. • Ceccarelli M.: “Per un modello biopsicosociale della coscienza” e “Per una psicopatologia della coscienza”, in: Moser, Genovese (a cura di) La dimensione relazionale in psicoterapia cognitiva, Corcu Genovese ed., Trento, 2005.