Le riforme e le rivoluzioni: i tempi e i luoghi Fase delle riforme e delle rivoluzioni 1748 pace di Aquisgrana Fase napoleonica 1795 -1800 Sociali Mutamenti Economici Politici Anche dove le innovazioni non sono così radicali si apre una fase di riforme che investono il rapporto tra lo Stato e la Chiesa, la religione, l’educazione (1773 scioglimento della compagnia di Gesù), la giustizia, l’economia 1815 congresso di Vienna Una nuova classe, la borghesia, arriva al potere attraverso due rivoluzioni: 1776 rivoluzione americana; 1789 rivoluzione francese Viene abbattuto definitivamente il sistema feudale, mentre si afferma un nuovo sistema di tipo capitalistico si afferma in Inghilterra dove si sviluppa una grandiosa rivoluzione industriale In America e in Francia si gettano le basi di un sistema liberale e parlamentare Incisione satirica riguardo l’espulsione dei gesuiti dai principali stati cattolici: tre angeli armati che recano i simboli della Spagna, Francia e Portogallo gettano i “malefici” gesuiti all’inferno Illuminismo e Illuminismo Esprime il momento in cui l’uomo esce dallo stato di minorità e afferma la piena libertà e autonomia della ragione umana ( Kant), ciò significa non obbedire più a nessun dogma, né di tipo religioso, né di tipo culturale o politico Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’illuminismo (Kant) Giuseppe II d’Austria illuminato dalla luce della ragione (1781 patente della tolleranza accordava piena libertà di culto) Neoclassicismo Neoclassicismo Neo vuole indicare una differenza rispetto al classicismo umanistico rinascimentale Ora l’imitazione del mondo greco e latino si unisce al sentimento della loro lontananza e dunque ad un moto di nostalgia e inquietudine non mira a creare poetiche precettistiche né un canone rigido, anzi il criterio di valore è affidato al gusto che è variabile e relativo l’identificazione fra valori classici, valori naturali e razionali porta gli artisti a condividere, almeno nella prima fase (1748 –95) la battaglia illuministica per una società più libera La situazione economica Rivoluzione agricola Le nuove dottrine agronomiche rivoluzionano l’agricoltura. Si diffonde la Fisiocrazia che individua nel possesso e nella coltivazione della terra (a conduzione capitalistica) la vera ricchezza di un paese (F. Quesnay, J. Condorcet, R.J. Turgot) L’aumento di ricchezza consente investimenti anche in altri settori Rivoluzione industriale in Inghilterra (1780-1800) Sviluppo demografico I meccanismi di meccanizzazione del lavoro portano profonde trasformazioni Sia nell’organizzazione dell’attività produttiva Suddivisione del lavoro in una fabbrica di spilli A. Smith Sia nella mentalità quotidiana Il tramonto dell’intellettuale cortigiano e “letterato” Liberandosi dalla dipendenza nobiliare e sostenendo le idee di tolleranza, libertà, uguaglianza e i valori dell’individualismo e del libero scambio il ceto intellettuale viene ad interpretare le esigenze della nuova classe borghese D’altronde cresce il numero degli intellettuali provenienti dalle file della borghesia L’intellettuale tende a porsi come il legislatore della società capace di intervenire in ogni campo per proporre soluzioni più razionali rispetto al passato (si propone come consigliere del principe) Voltaire riceve la visita di Federico II di Prussia nel castello di Potsdam Il mandato umanistico dell’intellettuale civilizzatore e legislatore in quanto dotato di una conoscenza universale entra in contraddizione con la tendenza scientifica alla conoscenza approfondita, ma settoriale Lo spirito enciclopedico dell’illuminismo costituisce un tentativo di risposta a questo duplice problema: l’intellettuale mira ad una conoscenza universale (enciclopedica) e tuttavia specializzata Organizzazione degli intellettuali Le società Le riviste Le logge massoniche Il sistema scolastico Crisi degli ideologi Le società Gli illuministi si organizzano in gruppi di lavoro e di discussione (prevalentemente anti-istituzionali) che si riuniscono in salotti o in case private Gli enciclopedisti si riunivano nella casa del barone d’Holbach Una serata da madame Geoffrin. Nel dipinto è ritratto un attore che legge un brano di un’opera del filosofo Voltaire Gli idéologues si riunivano nel salotto di Madame Helvétius frequentato da Condorcet Anche a Milano gli illuministi fanno gruppo: nasce così 1761 l’accademia dei pugni A Firenze nel 1753 nasce l’accademia dei Georgofili Da sinistra l’abate Longo, A. Verri, G.B. Biffi, C. Beccaria, L. Lambertenghi, P. Verri, G. Visconti di Saliceto, Lurago d’Erba. Attenta ai problemi concreti (economici, giuridici, politici) al dibattito delle idee, alla discussione collettiva di opere recenti L’obiettivo è studiare i processi di ammodernamento da applicare all’agricoltura Le riviste Finisce l’epoca del giornalismo erudito rivolto ad un pubblico ristretto ora si amplia il numero dei lettori e cambiano gli argomenti non più teologia, erudizione e scienze astratte, ma economia, diritto, educazione, scienza Due sono i modelli a cui si ispirano i giornali e le riviste italiane Lo “Spectator” inglese(1711) L’ Encyclopédie francese (1751-72) Si ispirano al primo modello : La frusta letteraria di Baretti (1663-65) L’osservatore Veneto di Gasparo Gozzi (1761-62) Presuppone la figura di uno spettatore ironico che commenta i fatti Da conto del dibattito delle idee recensendo libri e articoli in ogni campo del sapere Al secondo modello Il giornale enciclopedico di Domenico Caminer Il Caffè presenta entrambe le caratteristiche da una parte finge di riportare commenti e conversazioni su episodi, notizie o libri che si svolgerebbero in un caffè milanese, Dall’altra , sull’esempio dell’Encyclopédie, problemi giuridici, economici, scientifici, filosofici, religiosi, educativi Programma del Caffè Cosa conterrà questo foglio di stampa? Cose tutte dirette alla pubblica utilità Qual fine vi ha fatto nascere un tal progetto? Il fine di spargere delle utili cognizioni tra i nostri cittadini Le logge massoniche Gli illuministi cercarono di rendere più influenti e operative le loro proposte aderendo alle logge massoniche e trasformandole in centri di elaborazione e diffusione di un pensiero umanitario e razionalista Il termine massoneria deriva dal francese maçon e significa muratore, probabilmente la moderna associazione risale all’antica corporazione medioevale dei muratori Amore onnicompresivo Coesione tra gli affiliati murati nel silenzio per nascondere agli estranei la scienza arcana Dio grande architetto dell’universo che tutto vede e sa Era caratterizzata dalla complessità e dalla segretezza dei rituali di iniziazione Forniva ai suoi associati non solo le conoscenze tecniche del mestiere, ma anche una cultura filosofica e teologica che era necessaria alla costruzione e decorazione delle chiese La moderna massoneria nacque a Londra nel 1717 molti negano la provenienza dall’antica corporazione medioevale e attribuiscono al termine maòon un significato simbolico allusivo al progetto di costruire una nuova società Gli affiliati si chiamavano fratelli ed erano divisi gerarchicamente in tre gradi: apprendisti, compagni, maestri. Insegna nel maestro venerabile Le associazioni si chiamavano Logge dal nome delle capanne vicino alle chiese in cui si riunivano i muratori e conservarono il simbolismo delle vecchie associazioni Il sistema scolastico L’esigenza di creare un’opinione pubblica induce gli illuministi a rivolgere la loro attenzione al sistema educativo A livello universitario si tende a privilegiare argomenti di maggiore attualità e a incoraggiare ricerche giuridiche e scientifiche (agricoltura, commerci, economia, fisica, chimica, ingegneria) Visita del principe elettore di Sassonia Federico Augusto IV all’istituto delle scienze di Bologna Si mira inoltre a creare un sistema scolastico statale dalle elementari alle superiori che sostituisca l’educazione dei parroci e a livello superiore quella dei collegi gesuitici Il sistema formativo si pone il problema di avviare i giovani a mansioni specifiche legate a particolari abilità manuali, distinguendo l’educazione dei ceti subalterni Da quello dei gruppi dominanti Crisi degli ideologi Dopo il trattato di Campoformio (1797) il ruolo degli ideologi, che vedono traditi gli ideali per i quali si sono battuti, è ormai in crisi Il regime Napoleonico mira a organizzare il consenso inserendo nelle file dell’amministrazione gli intellettuali disposti a collaborare e ostacolando e perseguitando gli oppositori ( Foscolo non poté insegnare a Pavia) Saccheggi napoleonici Molti intellettuali si inseriscono nella cultura ufficiale Speranze suscitate da Napoleone: rogo dei titoli nobiliari con a fianco bandiere che inneggiano agiustizia, libertà,uguaglianza conseguenze Sviluppa la presenza di elementi borghesi nei quadri delle istituzioni culturali e statali Viene incoraggiata la tendenza alla specializzazione scientifica e tecnica contro ogni pretesa di universalità e intervento complessivo da parte degli intellettuali Produce un notevole sforzo di razionalizzazione e accentramento statale con risultati importanti nel campo dell’istruzione scolastica I valligiani bergamaschi innalzano l’albero della libertà a Bergamo “ Fulmina il ciel l’empia stirpe” Propaganda controrivoluzionaria (1799) la democrazia cullata dal diavolo Le ideologie e l’immaginario L’ora diventa un’unità produttiva, la base del salario Tendenza a individuare leggi meccaniche A quantificare il tempo e lo spazio Considerare la fisica come disciplina guida A considerare la vita come un viaggio Tendenza a considerare l’universo stesso come una maccchina Meccanizzazione sempre più artificiale della vita (città- artificio-esteriorità-quantificazione-mondo della produzione e dell’interesse) Carlyle Da ogni parte si è cacciato il vivente artigiano per far posto ad un operaio senz’anima ma più veloce … gli uomini sono diventati dei meccanismi nella testa e nel cuore, così come nelle mani L’esigenza della velocità si sposta dai ritmi del lavoro nelle fabbriche al ritmo della società: tutto ciò che è rapido è anche nuovo, giovane. Assistiamo ad una rivoluzione antropologica: la sapienza non appartiene più alla vecchiaia deriva Idealizzazione della natura (campagna spontaneità-interiorità-qualità-mondo della sensibilità) Mito del buon selvaggio che contrappone la positività del primitivo alla negatività e alla corruzione della civilizzazione Rivalutazione dell’ aspetto istintivo e pulsionale che può avvenire in due modi Valorizzazione dei sentimenti Rousseau (emilio), Goethe (i dolori..) Foscolo (le ultime..) confessioni e auto biografie Valorizzazione cinica dei sensi Marchese de Sade (120 giornate di Sodoma) L’illuminismo come problema attuale: il conflitto delle interpretazioni Adorno - Horkeimer Dialettica fra una ragione che pianifica il mondo a scopi di dominio e una che invece può progettare un mondo diverso e migliore Benedetto Croce (1866 –1952) Condannò l’illuminismo rimproverando limiti di astrattezza e antistoricismo: alcuni paesi lontani vennero presi in considerazione solo perché soddisfacevano l’idea di tolleranza, in quanto in essi non si era verificato alcun furore religioso come era avvenuto in Europa, ma non furono trattati come realtà storiche e diventarono invece ideali vagheggiati, paesi di sogno Ernest Cassirer (1874-1945) Respinge le critiche di antistoricismo e vede l’illuminismo come una tappa fondamentale della scienza e della civiltà moderna Lucien Goldmann (1917-1970) Il pensiero marxista considera positivamente l’elemento razionale e l’istanza critica, ma denuncia anche il fatto che le elaborazioni ideologiche illuministiche corrispondano agli interessi materiali della borghesia Dibattito attuale Posizione neoilluminista: lungi dall’essere astratta la ragione illuministica si basa sull’esperienza concreta; lungi dall’essere un’ideologia totalizzante si pone come metodo di lavoro e di indagine Posizione antilluministica: pone sotto accusa tutta la tradizione del razionalismo e dello sperimentalismo scientifico, responsabili di aver valorizzato una ragione forte che punta sul dominio e sull’organizzazione tecnica della società Posizione dialettica: al suo interno ha operato una ragione volta al dominio e alla ricerca esclusiva del profitto, tuttavia ha agito anche una controtendenza che ha utilizzato la ragione in modo critico valorizzando non l’individualismo, ma il momento etico del discorso come dialogo, tolleranza rispetto reciproco L’Encyclopédie e il pensiero illuministico in Francia Diretta da Denis Diderot (1713-1784) l’opera fu il prodotto di due generazioni di illuministi: cominciò a uscire nel 1751 e fu chiusa nel 1772 Conciliare l’unità del sapere con la sua articolazione, rifiutando tuttavia ogni visione totalizzante e sistematica Programma culturale Prospettare un metodo di lavoro che respinga ogni dogma precostituito e si basi esclusivamente sulla ragione e sulla verifica sperimentale Definire un bilancio della storia del pensiero Delineare una mappa del sapere consapevole della relatività della prospettiva umana Pensiero illuministico Sensismo Deismo Rousseau Tutte le conoscenze derivano dall’esperienza e passano attraverso le sensazioni; giunge ad elaborare una visione rigorosamente materialistica della realtà: solo la materia esiste, l’uomo è una macchina mossa da leggi fisiche, il concetto di anima immortale e la stessa idea di Dio sono astrazioni assurde Rispondeva soprattutto ad esigenze morali, accantonava il problema metafisico dell’esistenza di Dio (ritenuta da Voltaire non verificabile) e proponeva invece una religione laica, incentrata sui valori di tolleranza, giustizia e umanità la critica alla disuguaglianza: il progresso delle scienze e delle arti hanno contribuito alla creazione di una società artificiale e repressiva. La causa dell’infelicità va ricercata nell’ineguaglianza a sua volta prodotta dalla proprietà privata e dall’oppressione dei ricchi sui poveri Illuminismo in Inghilterra; cultura filosofica in Germania Le teorie illuministiche non ebbero grande diffusione: la rivoluzione culturale e politica era già avvenuta nel corso del ‘600 e all’inizio del ‘700 David Hume (1711-1776) dopo aver criticato gli argomenti razionali relativi all’esistenza di Dio giunge alla conclusione che l’idea stessa di Dio è arbitraria Adam Smith (1723-1790) teorico del liberismo e fondatore dell’economia politica; a lui fu attribuita la scoperta del valore delle merci o dei beni, valore che egli assegnava alla quantità di lavoro necessari per produrli; egli individua come motori del progresso il capitale e la concorrenza, perseguendo il proprio interesse particolare, gli imprenditori avrebbero soddisfatto l’interesse comune a vantaggio di tutta la società Immanuel Kant (1724-1804) effettua nei confronti dell’empirismo e del sensismo una rivoluzione copernicana: la base della conoscenza non sta nella realtà e nella sua influenza sul soggetto, ma all’interno dell’io stesso, nella sua capacità di sintesi e di unificazione delle percezioni. La natura è, in ultima analisi, una costruzione del soggetto. Si pongono le basi del soggettivismo e dell’idealismo ottocentesco La cultura illuministica in Italia Gli illuministi italiani restano lontani dalla spregiudicatezza dei francesi, si caratterizzano per la loro attenzione ai problemi pratici, tecnici, organizzativi e per la tendenza a divenire funzionari statali nel tentativo di risolverli 1764 pubblicazione del “caffè” 1764 dei delitti e delle pene 1759 catasto in Lombardia di Pompeo Neri Regione con agricoltura sviluppata in senso capitalistico Borghesia agraria Ragioni della supremazia culturale della Lombardia Primi nuclei industriali (seta) Posizione georafica (1713-1769) (1752-1788) 1754 cattedra a Napoli di economia politica (1728-1787) Le poetiche dominanti del Neoclassicismo e le controtendenze anticlassiciste L’arte deve ispirarsi a criteri classici di regolarità, semplicità, armonia e deve essere utile alla società, impegnarsi in senso etico-civile Questa tendenza dominante in Francia stenta ad imporsi in Inghilterra e Germania dove, alla fine del secolo, prevale un orientamento antilluministico e anticlassicistico Compresenza di tendenze diverse all’interno della cultura illuministica Estetica del neoclassicismo Desiderio di recuperare l’originaria semplicità e razionalità della natura umana liberandola dalle distorsioni determinate dallo sviluppo della civiltà Nuovo concetto di imitazione del mondo classico che ora si fa inquieta e malinconica perché consapevole della distanza dal mondo perduto dell’antichità L’identificazione fra valori classici e quelli naturali e razionali porta alcuni autori ad un impegno politico e civile (Diderot, Foscolo, David) altri (Monti) testimoniano un’interpretazione del Neoclass. in chiave disimpegnata, come “repertorio di immagini belle” Tendenze preromantiche Ci si avvia alla fondazione dell’estetica e con essa al concetto di autonomia dell’arte: il bello vale di per sé e contiene in se stesso, in quanto tale, la propria intrinseca moralità Baumgarten l’arte è conoscenza sensibile diversa dalla conoscenza razionale L’idea di bellezza definita indipendentemente dalle reazioni soggettive del fruitore, non sembra più adeguata a descrivere tutte le sfumature del piacere estetico: nasce l’estetica del sublime (Bruke) Rousseau scopre la connessione paesaggiostato d’animo e il valore del sentimento e dell’interiorità (cfr. Goethe, Foscolo, Holderlin) Teorie antilluministiche e anticlassicistiche Sturm und Drang (tempesta e assalto) in aperta polemica con il razionalismo e con il classicismo francese: poesia come prodotto dell’istinto e della fantasia e come frutto spontaneo della sensibilità popolare Programma: Al centro della poesia e del dramma deve essere posto il sentimento della natura vissuta come forza immane L’arte deve incarnare lo spirito patriottico La figura dell’artista è identificata con quella del genio creatore Il cambiamento della committenza e del pubblico; i generi letterari Nuova committenza borghese più varia e mobile, più dipendente dalle mode Crescente dipendenza dello scrittore dal mercato librario Espansione dell’editoria e dell’alfabetizzazione Tendenza illuministica alla creazione di un’opinione pubblica Hanno influenza sullo stile e sul sistema dei generi letterari La scrittura mira alla semplicità, alla linearità sintattica, alla chiarezza, a considerare decisivo il momento della ricezione L’attenzione alla ricezione e questa esigenza dialogica volta a coinvolgere il lettore spiegano l’uso frequente dello stile epistolare Accanto al trattato sistematico si diffonde il pamphlet assai più breve ed incisivo e rivolto ad un pubblico molto più ampio Modalità di scrittura Voltaire “Lettere filosofiche” Rosseau “la nuova Eloisa” Goethe “i dolori del giovane Werther Foscolo “ultime lettere di Jacopo Ortis” Cesare Beccaria “dei delitti e delle pene” Ironico - parodica Parini “il giorno” - Voltaire “Candido” Patetico sentimentale Evidente nei romanzi epistolari, ma dove si realizza maggiormente è nel teatro e nel melodramma Prevalenza della prosa sulla poesia La questione della lingua La lingua viene concepita come uno strumento vivo regolato dall’uso e non da norme precostituite Concezione illuministica della lingua La retorica non è più vista come un mezzo per abbellire il discorso, ma come uno strumento per potenziarne l’efficacia e le possibilità espressive Viene affermata la concreta evoluzione della lingua vista storicamente nella sua dimensione sociologica e antropologica In Italia queste teoria modificano la prosa e la trattatistica, molto meno il linguaggio poetico L’attenzione al momento della ricezione favorisce il ricorso al dialetto (Goldoni) Il rinnovamento più radicale fu quello del gruppo del Caffè che mosse una dura polemica contro la Crusca Melchiorre Cesarotti sostenne la validità dell’uso, ma anche l’importanza del prestigio dei modelli letterari Durante il dominio napoleonico ci fu una sorta di bilinguismo sia nei documenti pubblici che nella conversazione di persone colte Monti e i classicisti sostennero la necessità di una lingua letteraria nobile, distinta dal linguaggio popolare e tuttavia aperta ad alcune innovazioni, ma chiusa nei confronti degli arcaismi inattuali