Il secolo dei Lumi 1. L’Encyclopédie 2. Le teorie economiche 3. Le teorie politiche 4. L’assolutismo illuminato L’Illuminismo Lumière Aufklärung Illustraciòn Illuminismo Diversi nomi, uno stesso movimento culturale europeo Goya, “il sonno della ragione genera mostri” Metafora della luce della ragione che rischiara e supera le tenebre dell’ignoranza, della superstizione e del pregiudizio. «l’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo è il motto dell’Illuminismo» Immanuel Kant, 1784. L’impresa culturale del secolo dei Lumi Dalla nuova concezione della scienza: • limitata all’esperienza • capace di dominare e trasformare la natura • autonoma dalla fede e dalla tradizione Enciclopedia ovvero Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri Enciclopedia nel Medioevo All’immagine di un universo finito, chiuso e compiuto nella sua perfezione sferica • Corrisponde una concezione del sapere compiuta, raffigurata nell’immagine della “perfezione del cerchio”. • Enciclopedia: dal greco en cyclos = racchiuso in un cerchio Nell’immagine: la filosofia e la teologia attorniate dalle sette arti liberali, ossia il sapere enciclopedico medievale Encyclopédie Il sapere enciclopedico nella visione moderna: – sul tronco della RAGIONE, ossia la facoltà dell’uomo di intendere e giudicare – si sviluppano le branche del sapere – in una struttura aperta e progressiva – che comprende tutte le discipline: • teoretiche • pratiche • tecniche Un sapere omnicomprensivo • strutturata per articoli monografici, scritti dai migliori intellettuali illuministi • rivaluta le “arti meccaniche”: alle tecniche, agli strumenti e al lavoro la stessa dignità delle lettere o delle filosofia Una tavola dell’Encyclopédie che riporta alcuni comuni strumenti di lavoro Una sfida di cultura Uno strumento di diffusione della cultura: • diretta dai filosofi D. Diderot e J. d’Alembert • 17 volumi di testo 11 di tavole • più di 60.000 voci ad articoli di teologia, filosofia, letteratura, diritto e scienze, • accosta articoli dedicati a tecniche agricole, Edizioni artigianato, meccanica ed economia Parigi si rivolge a • venduta a dispense in abbonamento, un pubblico vasto e non solo accademico. Ginevra Una battaglia culturale: successo dovuto a un nuovo pubblico di lettori Data n. copie 1751-72 4.225 1771-76 2.150 Lucca 1758-76 3.200 favorisce la • osteggiata dalla cultura tradizionalista e messa formazione Livorno 1770-78 1.600 all’Indice nel 1759 di una “pubblica • vince la sua battaglia con più diNeuchâtel 4.200 abbonati alla 1777-79 8.525 opinione” prima edizione francese, successo editoriale Losanna-Berna 1778-82 5.800 rispetto ai parametri del tempo l’opinione pubblica nel Settecento L’“emporio” ideale della cultura illuminista: “sotto il segno di Minerva”, dea della ragione, religiosi e laici discutono pacificamente, uomini e merci circolano liberamente e la stampa (i manifesti appesi al muro) è immune da ogni censura. Perfetta allegoria della società illuminata, nella quale pregiudizi e intolleranza sono superate dalla fiducia nella ragione Contributi nazionali con risonanza internazionale I luoghi di confronto e dibattito delle idee dei Lumi non sono le accademie e le corti o le università (classici luoghi di produzione della cultura) Ma i caffè, i salotti e i club letterari delle maggiori città europee. La cultura illuminista è cosmopolita e le idee non hanno confini. Un esempio: le edizioni europee di uno dei più noti trattati maturati nella cultura illuminista, Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria Un profondo mutamento culturale • Affermazione dei principi di libertà e di eguaglianza Dal primato e dalla centralità della RAGIONE Concezione progressiva della storia e dell’attività dell’uomo Concezione laica della società Rifiuto del fanatismo religioso Tolleranza religiosa e culturale Le ricadute politiche della cultura illuministica Dal giusnaturalismo e dal contrattualismo l’Illuminismo deriva e sviluppa Divisione dei poteri Montesquieu Assolutismo illuminato Voltaire Sovranità popolare Rousseau La ragione illuministica applicata ai problemi di economia determina la critica al mercantilismo una nuova teoria economica: la fisiocrazia la nascita dell’economia politica Le teorie economiche: il mercantilismo [all’inizio del Settecento è la prassi economica adottata da gran parte degli Stati] • la ricchezza di uno Stato – deriva dagli scambi commerciali – è misurata dalla quantità di metalli preziosi (oro e argento) circolanti • lo Stato deve controllare l’economia con: – leggi che proteggano l’industria interna – monopoli – leggi che impediscano il commercio dei metalli preziosi e dei cereali Le teorie economiche: la fisiocrazia la ricchezza di uno Stato • Fisiocrazia = “potere della natura” • la norma fondamentale: “lassez faire, lassez passer” • François Quesnay, Tableau economique – è prodotta dai settori primari: agricoltura, allevamento e industria estrattiva – l’industria trasforma le risorse – il commercio scambia i beni prodotti lo Stato pertanto deve • sviluppare l’agricoltura: – favorendo nuove tecniche agronomiche – intervenendo con incentivi e agevolazioni • ma soprattutto lasciare libero il commercio dei cereali Le teorie economiche: il liberismo • Il contributo di analisi degli economisti classici – Malthus: conflitto fra popolazione e risorse – Smith: divisione del lavoro – Ricardo: conflitto tra salari e profitti e tra profitti e rendita fondiaria • l’intuizione innovativa: – la ricchezza delle nazioni deriva dal lavoro • la legge fondamentale: – il mercato, lasciato libero, è capace di trovare da solo l’equilibrio tra domanda e offerta Le idee della politica Democrazia Nel dibattito illuminista, le radici delle ideologie politiche contemporanee – uguaglianza politica – sovranità popolare – suffragio universale Rousseau Socialismo Liberalismo – – – – – – – – libertà individuale uguaglianza giuridica sistema costituzionale suffragio censitario Locke suffragio universale solidarietà collettiva uguaglianza economica socializzazione dei mezzi di produzione Marx Il dispotismo illuminato Riforme finalizzate a: Il potere assoluto fa proprio il metodo razionale illuminista necessità di riorganizzare lo Stato influsso idee dei Lumi coinvolgimento di intellettuali illuministi nell’amministrazione sviluppo dell’economia e crescita delle entrate fiscali accentramento del potere e rafforzamento della burocrazia ammodernamento dei codici e della giustizia riduzione dell’autonomia clero Cui si oppongono: gli interessi dei ceti privilegiati la natura delle monarchie di Antico regime Stati e sovrani riformatori Attività riformatrice dei sovrani Asburgo Prussia Russia Francia Maria Teresa Giuseppe II Federico II Caterina II Luigi XV Luigi XVI colonizzazione a est parziali riforme amministrazione e giustizia sostegno manifatture e commerci mancate riforme riforma catasto riforma fiscale riforma codice penale strutturali è inefficace obbligo istruzione giurisdizionalismo violenta reazione nobiliare elementare opposizione esercito burocrazia e il tentativo di abolire privilegi e controllare le spese dello Stato resistenza nobili all’abolizione servitù della incapacità dei sovrani resistenza dei gleba Parlamenti Illuminismo e riforme in Italia Fioritura della cultura illuministica: i centri più vivi • • Milano • Accademia dei Pugni (Pietro Verri – Cesare Beccaria) • Cesare Beccaria: Dei delitti e delle pene Napoli • Ferdinando Galiani: Della moneta Stimolo all’attività di riforma degli Stati Lombardia Toscana Maria Teresa Giuseppe II Pietro Leopoldo d’Asburgo Catasto Abolizione corporazioni Libertà di commercio Riforma codice penale Abolizione pena di Giurisdizionalismo morte e tortura Regno di Napoli Carlo II - Ferdinando IV mancate riforme Debolezza monarchia Assenza ceto borghese Vincoli giuridici Mancato rapporto intellettuali e società