Misura di elettroni di bassa energia in ICARUS T600 Alessandro Menegolli – ICARUS Collaboration Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica, Universita` di Pavia INFN di Pavia Contenuti: E` stato eseguito uno studio dettagliato della regione di basse energie (elettroni sotto i 5 MeV) nei dati raccolti dal semimodulo ICARUS T300 a Pavia nel 2001. Le motivazioni sono: - Studio dei fondi in ICARUS T600 e confronto con i risultati del Montecarlo - Calibrazione del rivelatore a basse energie - Stima della trigger rate integrale dei fondi in superficie e underground - Limite superiore all’attivita` dell’isotopo 28/09/2005 39Ar in ICARUS T600 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 2 ICARUS T600 sui quali Una …gli particella elettroni si induce vengono che un attraversa segnale guidatiche ilda rivelatore viene un campo elaborato ionizzaelettrico glidall’elettronica. atomiverso di argon… tre piani di fili… Catodo Argon liquido (87 K) eeee- E (500 V/cm) ee- E (500 V/cm) ee- Anodo: 3 piani di fili (a ±60° e 0°) 28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration Rivelatore ICARUS T600 3 Simulazione Montecarlo con GEANT3 Una simulazione conpresenti GEANT3elettroni ha permesso di stimare il Sono contributo (da da: Nei dati raccolti sono di bassa energia. prodotti confrontarsi con i dati reali) delle catture di neutroni e dei contaminanti: - interazioni di raggi cosmici in LAr: 1. code di sciami e.m. 2. catture di neutroni da parte di nuclei di Ar - decadimenti g di 238U e 232Th, - decadimento b- dell’isotopo 28/09/2005 contaminanti dei materiali del rivelatore 39Ar A. Menegolli - ICARUS Collaboration 4 Se nel MC si selezionano gli eventi fotoelettrici, si evidenzia un picco a 511 keV: la rate degli eventi (elettroni) nel picco e` di 50 Hz Gli eventi sono interpretati come fotoelettrici dovuti a fotoni dall’annichilazione di e+ provenienti da conversione g e+ e28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 5 Misure Per il confronto con il MC e` stato misurato un campione di elettroni di bassa energia, ricostruendo i dati solo in eventi puliti, cioe` privi di: - sciami e.m. - singole tracce passanti (per lo piu` muoni) 28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 6 con il Montecarlo si deduce che gli eventi nelADC. picco Nell’interpretazione AncheDal nei confronto dati reali e` fotoelettrica presente unsipicco, trova situato una calibrazione a 140 conteggi a basse energie: Il fotoelettrico dovuti amisurato catture di neutroni e contaminanti materiali fattore di calibrazione in ICARUS T600 per muonidei al minimo sono il 5% del totale: il 95% e`fornisce attribuito a code di e.m. keV cosmici di ionizzazione (3.3 keV/ADC) energia di sciami circa 500 E(keV) = 3.64 ± 0.15 un ADC (counts) 28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 7 Trigger rate Il MC riproduce una benetrigger la trigger integrale (in superficie) nel range 1.0÷3.5 MeV. Per estrapolare raterate integrale dei fondi al Gran Sasso, va ricordato che: Ad energie piu` alte la sottostima del MC puo`essere dovuta al fatto che il flusso 6; utilizzato viene da misure a Pavia, ma ad una certa distanza 1. dii neutroni raggi cosmici sono abbattuti per uneseguite fattore 10 dal laboratorio dove era situato il rivelatore. 2. il flusso di neutroni ambientali e` ridotto di un fattore 104. 28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 8 Stima dell’39Ar Recenti misure hanno valutato un’attivita`dell’isotopo 39Ar in Argon naturale pari a 1 Bq/Kg: la rate prevista per il semimodulo T300 e` pari a 120 kHz al di sotto dell’end-point dello spettro beta (565 keV) L’attivita` totale misurata tra 300 e 500 keVdei (rate = 44.8 corretta per In questo range di energia il contributo cosmici e` kHz), difficilmente l’efficienza di identificazione, 0.37 data Bq/Kg. Questo va moltiplicato 39Ar viene valutabile: l’attivita` dell’risulta solo come numero limite superiore per 3 per tenere conto della parte mancante di spettro b- al di sotto dei 300 keV 28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 9 Conclusioni La misura di elettroni di bassa energia in ICARUS T600 ha permesso di: - Ottenere una calibrazione a basse energie grazie alla rivelazione di un picco fotoelettrico a 511 keV nei dati (anche underground); - Una stima della trigger rate integrale dei fondi in superficie con estrapolazione della rate underground (Gran Sasso); - Un limite superiore (~ 1 Bq/Kg) dell’attivita` dell’isotopo presente nell’Argon naturale 28/09/2005 A. Menegolli - ICARUS Collaboration 39Ar 10